ESISTENZA IN VITA: IL 24 SETTEMBRE ULTIMO GIORNO PER RITARE LA RATA DI LUGLIO ALLA WESTERN UNION ROMA - Ultimi giorni per ritirare di persona la rata pensionistica di luglio e dimostrare, così, di essere vivi (sic). È Citibank – la banca che dal 2012 paga le pensioni all’estero per conto dell’Inps – a ricordare il termine sempre più prossimo del 24 settembre. Come noto, ogni anno viene avviata la campagna di verifica di esistenza in vita: in questo 2015 gli anziani connazionali dovevano riconsegnare la documentazione prevista entro il 3 giugno. Ai pensionati che non hanno rispettato questo termine è stata sospesa la pensione (rata di luglio). Inps e Citi, però, hanno stabilito altre tre date-limite entro le quali regolarizzare la propria posizione. L’ultima di queste date è, appunto, il 24 settembre, ultimo giorno utile per presentarsi ad uno sportello Western Union e ritirare la pensione di luglio. Così facendo, il ripristino dei pagamenti delle pensioni avverrà a partire dal rateo di novembre 2015. (aise)
MARRA (PD CANADA): C'ERA UNA VOLTA UN COMITES
TORONTO - "Carissimi in tutto il mondo, c'era una volta un Comites. C'era una volta un Centro scuola e cultura". Si apre così l’affondo con cui oggi il segretario del PD Canada, Mario Marra, punta il dito contro l’attuale presidente del Comites ed i consiglieri "eletti con irregolarità palesi nella raccolta firme". Sulla questione, peraltro, la parlamentare Francesca La Marca, eletta con lo stesso Pd in Nord America, ha presentato una interrogazione al Ministero degli Affari Esteri. In attesa che l’Amministrazione risponda, per Marra "una cosa è certa: non possiamo andare fieri di quanto sia successo e quanto stia succedendo oggi a Toronto. Un Comites irregolarmente eletto che pensa e rifiuta di accettare la verità politica delle cose". "Ormai i cittadini sono l'ultima ruota del carro. I meno importanti", osserva Marra. "Si mette assieme l'illegalità con la legalità come se si trattasse di pasta e fagioli. La legalità è il rispetto e la pratica delle leggi, è un'esperienza fondamentale della vita sociale per promuevere il pieno sviluppo della persona umana. Il contrario di legalità invece sono la crescita dell'individualismo e della tendenza a fare i propri comodi. La legalità è anche libertà, che, come ebbe a cantare Giorgio Gaber, "non è uno spazio libero, non è salire su un albero, non è un'opzione, la libertà è partecipazione". Di solito si pensa che sia solo la possibilità di avere e fare ciò che si vuole, ma significa la possibilità di esprimere se stessi, la capacità di percepire ciò che realmente è importante per sè, esprimerlo e metterlo in pratica". "Tanti sono gli esempi di comportamenti illegali". Marra ne riporta alcuni: "c'è chi non rispetta i cartelli stradali e chi ruba nei negozi. C'è chi si spaccia di essere avvocato ed invece non è neanche un portaborse, ma bravo a truffare la povera gente rubando loro quei pochi risparmi di una vita". "I principi della legalità", continua Marra, "si apprendono dalla nascita, prima all'interno della famiglia, poi nella scuola e nella società. Perciò, rivolgendomi ai Centro Scuola e Cultura, dico: come possiamo noi mandare a scuola figli e, nel mio caso, nipoti se coloro che insegnano sono coscienti di irregolarità palesi rispetto alle leggi e continuano a ignorarle ed andare avanti come se tutto fosse regolare e naturale? Non creiamo a Toronto una situazione di irregolarità permanente e tollerata (Comites-Centro Scuola). Noi, cittadini italiani, veniamo prima dei vostri interessi", rivendica. "Avere un presidente del Comites ed altri consiglieri eletti con irregolarità palesi nella raccolta firme e che insegnano nella vostra struttura non vi dice niente?", è la domanda che il segretario Pd rivolge ai connazionali. "Non rischia di configurare un palese conflitto di interesse e il sospetto, tra le famiglie e gli italiani, che si voglia rimanere al Comites, nonostante le irregolarità, per poter esprimere un parere sui contributi che lo Stato assegna per i corsi?". Dunque l’appello: "Per il bene e il buon nome della comunità italiana e per evitare questi dubbi di conflitto di interesse, torno a chiedere le dimissioni dei consiglieri interessati", conclude Marra. (aise)
FABIO PORTA A LIMA PER INCONTRI CON LA COMUNITA’ ITALIANA E LE AUTORITA’ POLITICHE PERUVIANE
Il Presidente del Comitato italiani nel Mondo della Camera dei Deputati incontrerà i nuovi consiglieri del Comites, sarà ricevuto in Parlamento e si riunirà con membri del governo. Prosegue in Sudamerica la missione dell’On. Fabio Porta, Presidente del Comitato per gli italiani nel mondo e la promozione del Sistema Paese della Camera dei Deputati. Dopo il Venezuela è la volta del Perù; qui il parlamentare incontrerà i rappresentanti della collettività italiana ed avrà una serie di importanti riunioni di carattere istituzionale. “Sono particolarmente vicino a questo grande Paese latino-americano e alla nostra collettività che qui vive da anni, come anche alla comunità peruviana in Italia – ha dichiarato il deputato eletto in America Meridionale – e per questo motivo ho voluto organizzare questa missione proprio alla ripresa dell’attività parlamentare dopo la breve pausa estiva”. “Incontrerò la nostra collettività – ha aggiunto l’On. Porta – mantenendo un rapporto costante che mi ha portato a Lima numerose volte nel corso degli anni del mio mandato parlamentare; sarò anche ricevuto dal Parlamento peruviano, anche perché è mia intenzione rilanciare con forza i canali di diplomazia parlamentare tra i due Paesi.” Tra le tematiche al centro degli incontri ci saranno sicuramente la campagna per arrivare alla stipula di un accordo di sicurezza sociale tra Italia e Peru e il sostegno a progetti di cooperazione internazionale tra i due Paesi. “Da anni insisto sulla necessità di un accordo bilaterale tra i nostri Paesi in materia di sicurezza sociale – ha detto il Presidente del Comitato – in linea con quanto già fatto con altri grandi Paesi di emigrazione ed immigrazione; negli ultimi mesi il governo ha manifestato una nuova attenzione e sensibilità su queste tematiche e sono ancora più convinto dell’importanza di questo lavoro a sostegno del trattato”.
IL CALCIO FEMMINILE IN SICILIA
Riceviamo e volentieri pubblichiamo la seguente lettera: Spettabile USEF, sono Giovanni Di Salvo, un collaboratore del quotidiano La Sicilia che da oltre 15 anni si occupa di calcio siciliano.Mi farebbe piacere informare gli emigrati siciliani dell'uscita del primo libro sulla storia del calcio femminile siciliano: Palermo, Catania, Messina, Trapani, Marsala ecc c'è tutta la ricostruzione dettagliata dal 1947 al 2014 delle squadre siciliane di calcio femminile con tante foto storiche. Inoltre nella sezione almanacco sono presenti i tabellini delle partite con tutti i nomi delle giocatrici e magari qualche lettore potrà riconoscere anche il nominativo di un vecchio parente. Penso, pertanto, che questa pubblicazione possa suscitare grande interesse per i nostri compaesani all'estero, soprattutto in Canada, USA e Australia dove il calcio femminile è molto seguito, e cortesemente vi chiedo di darne ampia diffusione presso i vostri canali ed eventualmente di segnalarmi siti internet o testate giornalistiche dedicate ai siciliani emigrati. Si fa presente che già alcune testate giornalistiche rivolte alle comunità italiane in USA (La voce di New York ecc) ed Argentina hanno riportato la notizia dell'uscita di questo libro Per informazioni, domande ecc potete contattarmi all'indirizzo e-mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. In attesa di un vostro cortese riscontro l'occasione mi è gradita per porgervi i miei saluti. Giovanni Di Salvo
‘FILO SPINATO ELETTRIFICATO CONTRO I CLANDESTINI’. FUORI BUONANNO (LN) DALL’EUROPARLAMENTO
“Se e quando arriveranno dei clandestini dalle mie parti metterò il filo spinato carico di energia elettrica intorno al perimetro del territorio del mio Comune per non farli entrare. Esattamente come si fa con i cinghiali, filo spinato con l’energia elettrica”. L’annuncio sconcertante è dell’europarlamentare della Lega Nord e sindaco di Borgo Sesia (Vercelli) Gianluca Buonanno, intervistato da Affaritaliani. Nella nuova petizione che Il Fatto Quotidiano lancia su Change.org (e che vi invitiamo a firmare e a far girare) si chiede al presidente del gruppo di adoperarsi per espellere l’ennesimo europarlamentare istigatore di odio e razzismo. Ma si chiede anche ai vertici del Parlamento europeo, soprattutto in questa fase di emergenza internazionale per il dramma dei profughi, di individuare le opportune misure e sanzioni contro l’eurodeputato. Il razzismo e l’odio per le diversità non possono albergare tra i banchi della principale istituzione europea. (Fonte: ilfattoquotidiano.it)