UN PRESEPIO VIVENTE ALLA MISSIONE CATTOLICA ITALIANA DI AMBURGO HANNOVER - Domenica scorsa, 6 dicembre, durante la messa in lingua italiana, celebrata dall'arcivescovo Stefan Heße e da Don Pierluigi Vignola, nella chiesa della Missione Cattolica Italiana di Amburgo, si è esibito il presepio vivente offerto dal Comites di Hannover. Le figure, come spiega il presidente del Comites Giuseppe Scigliano, provenivano dal Circolo Pugliese di Wolfsburg e sono state coordinate da Angelo De Mitri, presidente del circolo stesso e membro del Comites di Hannover. L’iniziativa è stata realizzata con la partecipazione del Consolato Generale di Hannover, del Circolo Pugliese e della Missione Cattolica Italiana di Amburgo. La stessa iniziativa verrà ripetuta ad Hannover domenica 20 dicembre, alle ore 16.00, durante la messa nella chiesa Santa Maria. Anche in questo caso la messa sarà celebrata in lingua italiana. (aise)
"TERRA MATTA": VINCENZO RABITO DEBUTTA IN AUSTRALIA E PRESENTA IL SUO SPETTACOLO ALL’IIC DI SYDNEY
SYDNEY - L’Istituto Italiano di Cultura di Sydney è lieto di invitare i propri soci e amici ad un eccezionale doppio evento intorno allo spettacolo teatrale "Terra matta" della Compagnia Teatro Stabile Città di Catania. Il 16 dicembre, nei locali dell’IIC in York Street, come preludio allo spettacolo vero e proprio, il regista Vincenzo Pirrotta con i suoi attori e musicanti darà un saggio della rappresentazione scenica e spiegherà al pubblico presente la genesi dell’adattamento teatrale della piece, alla sua prima australiana, che è l’ultimo capitolo di una vicenda iniziata nel 1967 quando Vincenzo Rabito, andato in pensione, malgrado fosse quasi analfabeta, decise di scrivere la sua autobiografia. Seduto a un tavolo di fronte alla Lettera 22 lasciata a casa dal figlio Giovanni - che era andato a studiare a Bologna - tasto dopo tasto, sillaba dopo sillaba, in tre anni compose un diario utilizzando un linguaggio praticamente inventato e composto da termini di italiano standard, dialetto siciliano e neologismi da lui stesso inventati. La cronaca, lunga più di mille pagine, di una vita di lavoro e sacrifici, inframezzata dalle esperienze della guerra (1915-18) e dall’emigrazione in Africa negli anni ’30 e in Germania negli anni ‘40, prima per sostentare la madre vedova e i sei fratelli, poi per mantenere la sua propria famiglia e permettere ai tre figli di studiare e affrancarsi da quella miseria. Grazie alla tenacia del figlio Giovanni, il diario, dapprima rifiutato da molte case editrici, fu presentato nel 1999 presso l‘Archivio Diaristico Nazionale e l’anno dopo vinse il primo Premio. Dopo un massiccio lavoro di editing, nel 2007 fu pubblicato da Einaudi. Nel 2009 Vincenzo Pirrotta ha riadattato il testo per il palcoscenico e infine nel 2012 Costanza Quatriglio e Chiara Ottaviano ne hanno fatto una riduzione cinematografica. Considerato che il teatro ha tempi diversi da quelli del romanzo, il regista Vincenzo Pirrotta ha riadattato il diario creando delle scene che condensano la storia e sviluppano le varie epoche raccontate, dando una impronta grottesca al suo lavoro perché, ha dichiarato, "lavorando sul grottesco potevo rendere vivi i personaggi di Rabito". Le scene sono molto semplici e il lavoro poggia quindi soprattutto sui movimenti corporei e sulle voci degli attori: Pirrotta stesso e poi Amalia Contarini, Marcello Montalto, Alessandro Romano e Mario Spolidoro. Le musiche sono di Luca Mauceri, i costumi di Giuseppina Maurizi le coreografie di Alessandra Luberti, le luci di Franco Buzzanca. Drammaturgo, regista e attore di fama internazionale, Vincenzo Pirrotta ha studiato presso l’Istituto Nazionale del Dramma Antico a Siracusa per diventare in seguito un allievo di Mimmo Cuticchio, grazie al quale ha appreso l’arte siciliana del cuntu (cantastorie). Vincitore di diversi premi della critica teatrale e fondatore della Compagnia Esperidio oltre che interprete di innumerevoli lavori teatrali sia in Italia che all’estero, Vincenzo Pirrotta è una delle più influenti e innovative voci del teatro italiano. "Terra matta" debutterà poi in Australia il 17 dicembre presso l’Auditorium dell’Italian Forum, al n.23 di Norton Street, Leichhardt, nell’ambito del Double Belonging Italian Australian Cultural Festival 2015. Seguiranno le repliche del 18 e del 19 dicembre. (aise)
FABIO PORTA: “FIDUCIA E SPERANZA PER IL FUTURO DEL VENEZUELA, DOPO LA STORICA VOTAZIONE DI DOMENICA 6 DICEMBRE”
“Dopo anni difficili, caratterizzati da forti tensioni, scontri di piazza e addirittura arresti di esponenti politici dell’opposizione, le recenti elezioni venezuelane ci fanno ben sperare nella ripresa di un clima pacifico nel Paese”, così Fabio Porta, parlamentare del Partito Democratico eletto in America Meridionale e Presidente della sezione italiana del gruppo di amicizia italo-venezuelano dell’Unione Interparlamentare. “La vittoria dell’opposizione è stata netta e per questo il PD all’indomani del voto ha voluto evidenziare il gesto di grande responsabilità del Presidente della Repubblica Nicolás Maduro nell’aver riconosciuto immediatamente il risultato elettorale, insieme all’augurio che tutte le parti in causa si comportino di conseguenza attivando presto meccanismi di dialogo, mediazione e consultazione per il benessere collettivo e per il futuro del Venezuela. In questo senso – continua l’On. Porta – rilancio l’appello del nostro partito affinché prevalga il senso dello Stato e la ricerca del bene comune e il Venezuela possa iniziare una nuova tappa fatta di intese, condivisione degli obiettivi generali, sviluppo e pace”. “L’Italia, un paese amico e con una vasta comunità di italo-discendenti che lì vivono e lavorano non farà mancare il proprio contributo, nel pieno rispetto del risultato elettorale stabilito domenica e nella necessità di ricomporre una società profondamente frammentata e un senso comune messo in discussione da troppi anni di polarizzazione politica e sociale”. “Adesso il Venezuela - conclude Porta - ha urgente bisogno di mettere in comune tutte le sue migliori risorse ed energie per ricostruire il proprio tessuto economico e sociale e per tornare a giocare il ruolo che merita in America latina”.
"SICILIA FELICISSIMA ?
In questi giorni di furente, sterile polemica sull'infelice sortita di Roberto Vecchioni, mi è capitato di scorrere su Google (vedi link sotto) un libro del '600 "Itinerario overo nuova descrizione dei principali viaggi d'Italia", del giureconsulto belga Franciscus Schott (italianizzato Francesco Scoto), pubblicato (postumo) in Venezia nel 1665, nel quale l'Autore presenta la Sicilia come una realtà economica prospera, rilevando, altresì, il carattere contraddittorio dei suoi abitanti definiti: ingegnosi e volitivi, ma anche sospettosi, gelosi, vendicativi e, talvolta, di mano lesta..Cose note, in verità, descritte da vari autori, fra i quali- segnalo- l'inglese Abulafia che si diffonde sulla Sicilia del 1300. Sicilia felicissima? Per pochi senz'altro. Poichè tale ricchezza era appannaggio delle elites nobiliari e dei grandi mercanti calati in Sicilia dal nord italiano ed europeo. Le plebi affogavano nella miseria, nell'ignoranza, nelle malattie, nelle ingiustizie, nella schiavitù. Una condizione infame che, quasi, nessuno richiama, descrive. Tuttavia, data la circostanza, le pagine di Scoto (qui allegate) possono essere utili perchè mostrano una realtà che, almeno sul piano meramente economico, non era seconda ad altre, in Europa e nel Mediterraneo. La Sicilia era, dunque, una realtà "appetibile", si direbbe oggi, per la varietà e l'abbondanza delle sue risorse naturali e agricole, minerarie, per le produzioni industriali, per i suoi traffici e commerci. Talmente appetibile da divenire preda prelibata, oggetto di frequenti incursioni piratesche e di una sequela di occupazioni straniere. Segnalo queste pagine non per alimentare il ns inveterato, smisurato orgoglio (sentimento da contenere perchè fa stravedere), quanto per sollecitare una seria riflessione sui processi storici e sulle vicende politiche recenti che hanno visto decadere ulteriormente il ruolo economico e culturale della ns Isola, per cercare una risposta comune all'atroce domanda, tutt'ora inevasa: perchè oggi la Sicilia, che discende da cotanto "splendore", si trova in questo stato di emarginazione, d'illegalità, di malgoverno? La risposta non è facile. Anche perchè nella ricerca molti hanno preso la via più breve, più comoda: quella di scaricare, prevalentemente, le colpe sui nemici esterni (che non mancano), forse per coprire quelle dei nemici interni che sono molti di più e alla vista di tutti. E più dannosi. (Agostino Spataro)
“BO’NNA – DAL MIO PUNTO DI VISTA”: A PRETORIA PROSEGUE IL PROGETTO DELL’AMBASCIATA
PRETORIA - È stata inaugurata ieri, 8 dicembre, al Centro dell’Arte e dell’Artigianato di Ga – Rankuwa a Pretoria la mostra fotografica “Bonna – dal mio punto di vista”. L’esibizione è il risultato di un’eccellente collaborazione tra l’Ambasciata d’Italia a Pretoria, la Municipalità di Tshwane, in partnership con l’ONG Oxfam Italia, l’Istituto Italiano di Cultura, l’Agenzia delle Nazioni Unite UN Volunteers e l’Istituto universitario sudafricano Open Window. Ventotto studenti della scuola elementare Rivoningo di Soshanguve, una township a nord di Pretoria, hanno avuto l’opportunità di essere introdotti alla fotografia e di descrivere la propria quotidianità attraverso “lenti differenti”. Macchine fotografiche digitali sono state messe a disposizione dall’Ambasciata Italiana e da UN Volunteers, mentre un workshop è stato organizzato nel mese di ottobre da studenti di Open Window. Il progetto è anche collegato con la Campagna “Vivere da Sportivi”, patrocinata dal CONI in collaborazione con numerose Istituzioni italiane e associazioni. Lo scopo dell’iniziativa è di riportare i valori della sportività e del “fair play” nella vita di tutti giorni, promuovendo i principi etici della competizione amichevole tra i ragazzi e gli insegnanti. La mostra – composta da 56 immagini, due per ogni studente – è stata seguita da una cerimonia di premiazione, cui hanno partecipato rappresentanti dell’Ambasciata Italiana, della Municipalità di Tshwane e di tutti i partner coinvolti. Altre esibizioni saranno organizzate presso la scuola Rivoningo e l’Istituto Open Window. Coppe e premi speciali sono stati consegnati alla vincitrice della competizione, Itumeleng Moleko per la “Migliore Immagine”, a Nhleketo Nkanyane per la categoria “Chi sono”, a Duduzile Mahlangu per la categoria “La mia eredità” e a Ntokozo Maluleka per la categoria “Vivere da sportivi”. Tutti i ragazzi hanno inoltre ricevuto in regalo una confezione di Lego offerta dalla Fondazione Lego. Il catalogo della mostra è stato realizzato grazie al sostegno di Enel Green Power ed è disponibile sul sito internet dell’Ambasciata. (aise)