COMITES LONDRA: NUOVA SEDUTA IL 5 GIUGNO LONDRA - Presieduto da Pietro Molle, il Comites di Londra si riunirà in assemblea il 5 giugno alle 12:30 ed al 136 di Clerkenwell Road (London EC1R 5DL). I lavori seguiranno questo ordine del giorno: Approvazione del verbale della seduta del 30 aprile; Deliberazioni sul futuro della sede Comites; Inventario dei beni mobili del Comites; Presentazione e discussione in merito alla proposta di ricerca da parte dell’Università“Niccolò Cusano”; Formulazione del parere sul preventivo Coasit; Varie ed eventuali. (aise)
GOETHE+200: VIAGGIO NELL'ITALIA DI OGGI AD AMBURGO CON L’IIC
AMBURGO - Cosa vedrebbe Goethe se visitasse l'Italia in questi anni? Come descriverebbe la società italiana ai suoi conterranei? Con il progetto Goethe+200 l'Istituto Italiano di Cultura di Amburgo invita a ripercorrere le principali tappe del “Viaggio in Italia” di Johann Wolfgang Goethe, duecento anni dopo la sua prima edizione, per riscoprire il paesaggio geografico, sociale, culturale, politico e antropologico del “Paese dove fioriscono i limoni”. Attraverso un ciclo di film e conferenze verranno trattati temi come quello relativo all'Italia multiculturale, si affronterà il tema dei giovani alle prese con la ricerca di lavoro ma si racconterà anche delle imprese che vogliono investire in Italia; si parlerà dei cambiamenti politici e di quelli sociali attraverso i nuovi mezzi di comunicazione ed infine, del meridione, della sua storia e delle sue potenzialità. Il viaggio si articola in cinque tappe: Venezia, Firenze, Roma, Napoli e la Sicilia, scenario di cinque film italiani di recente produzione, che saranno a loro volta spunto per un approfondimento sulla società contemporanea italiana. A Venezia è ambientato il film di Andrea Segre Io sono Li, che verrà proiettato questa sera e narra la storia di una ragazza cinese che si trasferisce da Roma nella città lagunare per lavorare in un bar. La storia di Li è una delle tante storie di immigrazione italiana: come si sta preparando l'Italia al futuro multiculturale? Vinicio Ongini, esperto di integrazione degli alunni stranieri nelle scuole italiane presso il Ministero dell'Istruzione ne parlerà con Andreas Heintze, Direttore del dipartimento per il sostegno alla formazione della città di Amburgo il giorno 3.6.16 presso la Camera di Commercio di Amburgo. Firenze è il teatro della divertente commedia di Giambattista Avellino C'è chi dice no! (proiezione il 22.6.16): le difficoltà lavorative di tre ragazzi alle prese con raccomandazioni e sopraffazioni. Il lavoro è oggetto di una grande riforma in Italia, che ci verrà raccontata dall'avvocato del lavoro Mario Prudentino il giorno 24.6.16. A Roma hanno sede il Governo e il Parlamento italiano: con la politica romana si scontra la giovane Caterina, protagonista del film di Paolo Virzì Caterina va in città, la cui proiezione sarà invece il giorno 13.10.16) La storica Simona Colarizi il giorno 17.10.16 parlerà della storia politica della Repubblica italiana degli ultimi anni. A Napoli è ambientato il film di Matteo Garrone Reality: la storia di un uomo che vuole entrare nella casa del “Grande Fratello” (10.11.16). Che ruolo hanno i media per la società italiana? Ce ne parla il professor Giorgio Simonelli, docente di Storia della radio e della televisione e di Giornalismo radiofonico e televisivo presso l'Università Cattolica di Milano (14.11.16). Dopo aver visto la Sicilia, Goethe ha chiamato l'Italia “Il Paese dove fioriscono i limoni”. La Sicilia sarà anche l'ultima tappa dell'interessante viaggio intrapreso dall'Istituto Italiano di Cultura di Amburgo. Il film pluripremiato di Giuseppe Tornatore Baaria, che verrá proiettato il giorno 8.12.16 darà lo spunto all'antropologo Vito Teti di raccontare il Sud d'Italia, la sua storia, il suo presente e il suo futuro (12.12.16). Tutti i film verranno proiettati presso il cinema Metropolis di Amburgo e tutte le conferenze avranno luogo, con traduzione simultanea in tedesco, presso la Camera di Commercio di Amburgo. Goethe+200 è una manifestazione organizzata dall'Istituto Italiano di Cultura di Amburgo, Mercurio Deutsch-Italienische Wirtschaftsvereinigung e.V., Aprile Consulting GmbH, e il Metropolis Kino di Amburgo, con il contributo della Camera di Commercio di Amburgo. (aise)
VERANO ITALIANO: A BUENOS AIRES LA PRESENTAZIONE DELLA 4° EDIZIONE
BUENOS AIRES - Conto alla rovescia per la quarta edizione del “Verano Italiano” promosso dall’Ambasciata italiana a Buenos Aires, con il Consolato generale, l’Agenzia Ice, l’Enit e l’Istituto Italiano di Cultura. Il programma degli eventi targati Italia verrà presentato il prossimo 31 maggio alle 12.00 nel Foyer del Teatro Coliseo alla presenza dell’Ambasciatore Teresa Castaldo, del Ministro della Cultura del Governo della città, Darío Lopérfido e di altre autorità e personalità del mondo della cultura, italiana ed argentina. Tra i presenti anche il famoso gastronomo Pietro Sorba, la presentatrice Verónica Varano, l’attore Gabriel Corrado, il direttore teatrale Valeria Ambrosio, l’attore italiano Oreste Valente, la disegnatrice Gabi López, lo storico Roberto Elissalde e il cantante lirico Juan Font. (aise)
IIC LISBONA, PROTAGONISTA L’ARTE ITALIANA
Roma - Martedì 24 maggio l’Istituto Italiano di Cultura di Lisbona, in occasione della 1ª edizione di ARCOlisboa (che si terrà dal 26 al 29 maggio) ha ospitato la conferenza “Qualche considerazione sull’arte italiana dal 1945 al 1971” di Claudio Zambianchi, professore associato di Storia dell’Arte Contemporanea presso l’Università La Sapienza d Roma. Claudio Zambianchi è nato a Roma nel 1958. Si è laureato in Lettere (storia dell’arte) all’Università “La Sapienza” di Roma (1984). Ha conseguito un diploma di Master’s of Arts alla Southern Methodist University di Dallas, Texas (1989), e un Dottorato di ricerca in Storia dell’arte alla “Sapienza” (1992). Le sue aree di specialità sono l’arte e la critica d’arte inglesi della fine del XIX secolo e dei primi del XX; l‘arte americana del XIX e XX secolo; l’arte e la critica d’arte italiane dopo la Seconda Guerra Mondiale; l’arte francese della seconda metà del secolo XIX. Ha scritto per cataloghi, riviste, e per la stampa quotidiana e periodica. Nel 2000 ha pubblicato un libro sulle Ninfee di Claude Monet, nel 2007 un testo generale su Monet, nel 2008 ha curato, in collaborazione con Giuseppe Di Giacomo un’antologia di saggi di critica d’arte del XX secolo e nel 2011 ha pubblicato un libro dal titolo Arte contemporanea: Dall’Espressionismo Astratto all’arte Pop. Nel 2012 ha tradotto e introdotto il testo L’Arte (1914), di Clive Bell. Ha insegnato nelle Accademie di Belle Arti di Torino e Milano. Dal 1998 è professore associato di Storia dell’arte contemporanea alla “Sapienza” di Roma. (NoveColonne ATG)
LIBRI, NAPOLITANO: “EUROPA, POLITICA E PASSIONE”
Roma - Il progetto europeo è duramente scosso nei suoi fondamenti ideali, nelle sue politiche, nelle sue istituzioni. Conati neonazionalistici, rozzi tentativi di ristabilire barriere ai confini, arroccamenti retorici nelle presunte vecchie identità – ecco quello che sotto le bandiere dell’euroscetticismo e del populismo si diffonde nei paesi dell’Unione. In questo contesto, Giorgio Napolitano continua instancabilmente a riportare il dibattito alla radice delle ragioni di un europeismo convinto. Se è importante riconoscere le difficoltà attuali del progetto europeo, infatti, non si deve cadere nella tentazione di farne tabula rasa né di cedere al catastrofismo. “Se davvero la prova suprema di vocazione e visione politica la si dà, la si dà ritentando ogni volta l’impossibile. Ebbene, quello di un’Europa sempre più unita è precisamente l’impossibile che dobbiamo ritentare con tutte le nostre forze. E se si pensa al mondo che cambia e ribolle attorno a noi, viene spontaneo chiedersi: Europa, se non ora, quando?” Il Presidente emerito raccoglie nel suo libro “Europa, politica e passione” (Feltrinelli) quattro ampi interventi pubblici in diverse sedi in cui scandisce le tappe della costruzione europea, suggerendone le nuove motivazioni dettate dal cambiamento mondiale. Apre la raccolta un’introduzione in cui Napolitano ripercorre il suo cammino da posizioni distanti dall’adesione italiana al processo di integrazione a una graduale, piena identificazione con la prospettiva dell’unità dell’Europa. “Oggi per l’Europa occorre che quanti credono nei suoi valori e sentono l’imperativo della sua unità sappiano osare e rischiare. Non dimenticando che, specie per superare incomprensioni, condizionamenti storici, contagiose paure e resistenze al nuovo, la politica deve farsi passione”. (NoveColonne ATG)
CGIE, AMENDOLA: LA RIFORMA ENTRO L’ANNO
Roma - A marzo in occasione della plenaria del Cgie, poi al Comitato di Presidenza del Consiglio Generale, il 24 maggio ancora di fronte al Comitato per le questioni degli italiani all'estero, Vincenzo Amendola non cambia linea: Cgie e Comites devono riformarsi, in maniera condivisa, anche passando da un'assemblea straordinaria purché convocata sulla base di una proposta chiara. "Al Cgie ho fatto sempre presente che per noi è fondamentale rispettare l'ordine del giorno approvato proprio qua al Senato - spiega il sottosegretario agli Esteri in audizione a Palazzo Madama - che indica nella riforma degli organi di rappresentanza un punto centrale, non solo per i risultati elettorali nei Comites ma anche per dare una omogeneità al sistema. Crediamo in una riforma condivisa dal triangolo ministero, Cgie-governo". E ancora: "L'appello che ho rilanciato è che sia chiaro che è possibile fare una assemblea straordinaria del Cgie purché si convochi sulla base di una proposta concreta di riforma. La priorità è rafforzare la percezione che hanno dei Comites i nostri connazionali all'estero". La riforma dovrà essere sì condivisa, ma comunque Amendola si sofferma su alcuni punti ritenuti importanti dalla Farnesina: "Serve il requisito di un numero minimo per la formazione di un Comites di riferimento, e andrebbe ridisegnato il sistema previsto per lo scioglimento dei Comites in determinate circostanze, visto che per ora è previsto solo l'autoscioglimento. Siamo disponibili a rivedere i criteri di assegnazione dei posti per area geografica per estendere la platea, e crediamo sia il caso di rivedere le facoltà del Cgie nel determinare le politiche sui territori anche vista la presenza dei parlamentari eletti all'estero. Deve essere comune interesse per lavorare tutti insieme a una riforma che dia sostanza agli organi di rappresentanza. Speriamo entro l'anno di poter convocare una assemblea straordinaria e varare la riforma". Per quanto riguarda lingua e cultura italiana nel mondo, il sottosegretario ricorda che il capitolo, nell'ambito della recente riorganizzazione degli Esteri, è finito nelle competenze della Direzione generale lingua e sistema paese, "consci di come la lingua e cultura siano un veicolo di promozione per l'Italia. E' evidente che scontiamo un taglio di 2.5 milioni: come detto formalmente da Gentiloni e ribadito da me è obbligo del governo recuperare i fondi". Amendola porta poi alla luce una nuova esigenza: "La nuova emigrazione ha bisogno di servizi diversi di quelli di prima, basti pensare al Consolato di Londra che ha dovuto sviluppare il progetto Primo Approdo per dialogare con la nuova immigrazione che non si iscrive all'Aire. Lo sforzo nostro è sviluppare dei sistemi che aiutino la rete consolare a essere meno oberata di lavoro e poter fornire servizi migliori, per esempio con consoli onorari e consolati itineranti".(NoveColonne ATG)