TACCONI (PD) INTERROGA CALENDA SULLE MODALITÀ DI AUTOCERTIFICAZIONE DI NON DETENZIONE DI APPARECCHI TV ROMA - Deputato del Partito Democratico eletto in Europa, Alessio Tacconi ha presentato oggi un’interrogazione parlamentare, sottoscritta anche dai Deputati Fedi, Garavini, La Marca e Porta, per chiedere al Ministro dello sviluppo economico se non intenda modificare i criteri per la presentazione di dichiarazioni sostitutive di non detenzione di apparecchi TV. “A pochi giorni dalla scadenza per presentare la domanda di esenzione dal pagamento del Canone RAI per il 2017 – esordisce il deputato – ho ritenuto di dover chiedere chiarezza sugli adempimenti a carico del contribuente”. “Come è noto, infatti, - spiega Tacconi – la nuova modalità di pagamento del Canone nella bolletta elettrica, senza nulla innovare rispetto a quanto prevedeva la precedente normativa, introduce un’ulteriore presunzione di possesso di un apparecchio radiotelevisivo, vale a dire la titolarità di un contratto di utenza elettrica nel luogo di residenza. Ricade perciò sotto la responsabilità del contribuente dichiarare la non detenzione di apparecchi radiotelevisivi per essere esentati dal relativo abbonamento annuale”. “Tuttavia – annota Tacconi – il modello di dichiarazione sostitutiva di non possesso messo a disposizione dall’Agenzia delle Entrate contempla esclusivamente i titolari di utenza elettrica domestica residenziale, nulla prevedendo per i titolari di utenze domestiche non residenziali, che, tuttavia, non di rado, come segnalato da molti utenti, si vedono addebitare in bolletta il canone di abbonamento”. “Ho fatto anche notare – continua il deputato – che i contribuenti che non sono abilitati ad inviare la dichiarazione sostitutiva per via telematica devono farlo con plico raccomandato senza busta il cui costo di quasi 12 euro non solo vanifica la riduzione del canone, ma introduce un odioso balzello annuale a carico di chi, invece, ne sarebbe esente”. “Ho perciò chiesto al Ministro competente se non intenda proporre modifiche alla normativa vigente intese a prevedere l’autocertificazione di non detenzione di apparecchi radiotelevisivi anche per i titolari di utenze domestiche non residenziali e che non sia obbligatoria un’autocertificazione con cadenza annuale, ma che la stessa, invece, rimanga valida fino a quando non cambino le condizioni che l’hanno determinata”. (aise)
1° FEBBRAIO: RISPETTARE LA DATA DI APERTURA DELL’AMBASCIATA A SANTO DOMINGO/ NISSOLI (DS-CD) INTERROGA ALFANO
ROMA - “Garantire, in tempi certi e rispettando la data annunciata, il ripristino del pieno funzionamento dell'ambasciata e quindi anche dei servizi consolari, compresa la nomina dell'ambasciatore preposto”. Questo il disposto dell’interpellanza che Fucsia Nissoli (Ds-Cd), insieme al collega Dellai, ha indirizzato al Ministro degli Esteri Angelino Alfano sulla prossima riapertura dell’ambasciata italiana a Santo Domingo, prevista il 1° febbraio. “Il decreto del Presidente della Repubblica 14 ottobre 2016 prevede l'istituzione a Santo Domingo (Repubblica Dominicana) di un'ambasciata d'Italia, a decorrere dal 1 febbraio 2017”, ricorda Nissoli nella premessa. “La notizia confermata dall'allora Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale Gentiloni durante lo svolgimento il 28 settembre 2016 dell'interrogazione a risposta immediata in Assemblea n.3-02514, nella quale si richiedeva di venire incontro alle esigenze degli italiani che vivono nella Repubblica Dominicana riaprendo l'ambasciata italiana a Santo Domingo, soppressa il 31 dicembre 2014, aveva creato una attesa positiva da parte della comunità italiana ivi residente”. “Tale comunità, oggi, a pochi giorni dalla data indicata per la riapertura, non vede segnali che possono far intendere attività connesse con la riapertura stessa della sede diplomatica, mentre non vi sono nemmeno notizie precise sull'inizio delle attività consolari”, riporta Nissoli, che aggiunge: “questa situazione sta creando preoccupazioni ed allarme all'interno della comunità italiana stessa che vede sfumare la certezza della riapertura della sede diplomatica”. Per questo, la deputata eletta in Centro e Nord America chiede ad Alfano “come intenda operare al fine di garantire, in tempi certi e rispettando la data annunciata, il ripristino del pieno funzionamento dell'ambasciata e quindi anche dei servizi consolari, compresa la nomina dell'ambasciatore preposto”. (aise)
LOS ANGELES: NASCE "FILMING IN ITALY"
LOS ANGELES - Al via il prossimo 6 febbraio la 1ª edizione di Filming in Italy a Los Angeles, un evento di promozione dell’Italia come set cinematografico nato grazie a un accordo tra Agnus Dei Production di Tiziana Rocca, l’Istituto Italiano di Cultura di Los Angeles e il suo DirettoreValeria Rumori, e il Consolato Generale d’Italia a Los Angeles. La prima edizione del progetto – in programma dal 6 all’8 febbraio 2017 presso l’Istituto Italiano di Cultura - presentare e promuovere ai produttori stranieri l'Italia come location cinematografica. Fra gli ospiti di rilievo che parteciperanno al grande evento, oltre ad alcuni rappresentanti della Città di Los Angeles, anche il regista Oliver Stone, grande estimatore dell’Italia, alla quale si è spesso ispirato per i suoi film, che per l’occasione presenterà il suo “Ukraine on Fire” durante un incontro curato da Variety. Presenti anche Cecilia e Anthony Peck che celebreranno il centenario della nascita del padre Gregory Peck, indimenticabile protagonista di “Vacanze Romane”, cult movie ed emblema del "Filming in Italy". A rappresentare l’Italia sarà l’attore, regista e produttore Riccardo Scamarcio, che porterà negli Stati Uniti “Pericle il nero” di Stefano Mordini. Sarà inoltre presentato un omaggio al premio cinematografico italiano più ambito, con “60 ieri, oggi, domani”. Il documentario di Giorgio Treves, prodotto Jean Vigo Italia e distribuito da Istituto Luce Cinecittà, ripercorre i 60 anni del David di Donatello come specchio della società Italiana e della storia del cinema italiano, attraverso i ricordi di Gian Luigi Rondi e le testimonianze di tanti protagonisti del grande schermo. L’Istituto Italiano di Cultura, con la collaborazione della locale Agenzia ICE, presenterà la mostra curata dal Centro Cinema Città di Cesena “Grand Tour nell’Italia di oggi”, una selezione di fotografie che ripercorrono i set regionali del cinema italiano dagli anni Quaranta ad oggi. La mostra sarà aperta al pubblico dal 9 febbraio 2017 al 26 maggio 2017. Lo sponsor principale Baume & Mercier consegnerà gli Special Award ad alcuni dei talent presenti durante i tre giorni di Filming in Italy. (aise)
MOSTRE, A LISBONA UNA “FESTA BAROCCA” PER RACCONTARE L’ITALIA
Lisbona - Giovedì 19 gennaio alle 18.30, a Lisbona presso la Sala D. João IV e la Sala degli Ambasciatori del Palácio Nacional da Ajuda, si è tenuta l’inaugurazione dell’Esposizione “Festa Barocca”, alla presenza della Direttrice Generale del Patrimonio Culturale, Paula Silva, del Direttore del Palácio Nacional da Ajuda, José Alberto Ribeiro, dell’Ambasciatore d’Italia, Giuseppe Morabito, della Direttrice dell’Istituto Italiano di Cultura di Lisbona, Luisa Violo e dell’Amministratore Delegato delle Generali in Portogallo, Santi Cianci, che hanno assicurato un prezioso sostegno all’Esposizione, curata da Fausto Fornasari dell’Associazione Culturale ‘Invito a Corte’. Si tratta di un’esposizione che parla della cultura italiana come omaggio al Portogallo e presenta un allestimento con i momenti principali del cerimoniale delle antiche Feste di Corte italiane che, nate in Italia nell'epoca rinascimentale, assunsero nel periodo barocco caratteristiche ancora più spettacolari. Dall'Italia, il concetto stesso di far festa di diffuse in Europa e poi nel mondo. In particolare, proprio con l'arrivo della Corte del Portogallo in Brasile vari aspetti della Festa europea si sono trasformati e vengono interpretati oggi nella grande tradizione del carnevale brasiliano. La Mostra viene presentata in un Palazzo che è il simbolo stesso delle relazioni tra la cultura portoghese e quella italiana, in quanto è stata la residenza dell’ultima regina del Portogallo, la principessa italiana Maria Pia di Savoia, sposa del re portoghese D. Luís I, che vi abitò fino al 1910, anno della caduta della monarchia e della proclamazione della repubblica. La Mostra “Festa Barocca” illustra e rappresenta un diverso modo di raccontare la storia, l'arte e la cultura italiana, attraverso la ricostruzione dei sontuosi abiti e dell'ambiente delle corti italiane in epoca barocca. I preziosi tessuti del Barocco, i sontuosi abiti da cerimonia per le grandi Feste di Corte italiana e gli elementi decorativi creati in queste occasioni ormai non sono più visibili se non in pochi e deteriorati pezzi originali conservati in alcuni Musei e Collezioni. L'idea della mostra è quella di ricreare, agli occhi di oggi una parte del passato che è scomparsa e ora si può solo immaginare attraverso i dipinti. Ed è proprio ispirandosi ai famosi ritratti che, dal 1989, un'equipe di storici, ricercatori, disegnatori, tessitori, sarti, ricamatori, e artigiani della lavorazione dei metalli, ha realizzato per anni un minuzioso lavoro di ricostruzione degli abiti e dei tessuti per offrire al pubblico di oggi un emozionante viaggio nelle corti barocche italiane. La mostra resterà aperta al pubblico fino al 28 febbraio e sarà corredata ed arricchita da altri eventi culturali che avranno luogo anch’essi presso il Palácio da Ajuda. In particolare, martedì 31 gennaio alle ore 18.30 avrà luogo il concerto di tiorba e chitarra barocca ‘Luci e ombre sonore’ del M.º Simone Vallerotonda e giovedì 23 febbraio alle ore 18.30 si terrà lo spettacolo ‘Festa Barocca – Arie e danze nel XVII secolo’ dell’Ensemble La Rossignol composto da Letizia Dradi, ballerina; Roberto Quintarelli, contralto e ballerino; Matteo Pagliari, flauto dolce e flauto traverso; Francesco Zuvadelli, clavicembalo; Domenico Baronio, chitarra barocca e percussioni. (NoveColonne ATG)
VALORIZZARE LE MURA STORICHE: A SIENA UN SEMINARIO DELL’UNESCO
Siena - Il 26-27 gennaio la città di Siena ospiterà il seminario internazionale “Città murate, Società aperte: La gestione delle mura storiche in siti urbani del Patrimonio Mondiale”. L’evento è organizzato dall’UNESCO, tramite l’Ufficio Regionale per la Scienza e la Cultura in Europa (con sede a Venezia), con il sostegno del Comune di Siena ed in cooperazione con il Centro del Patrimonio Mondiale. Il seminario vedrà la partecipazione di rappresentanti di 27 città europee, da 13 diversi Paesi. Obiettivo dell’incontro è quello di promuovere lo scambio di esperienze e la cooperazione internazionale per la gestione delle mura storiche in Europa, come parte integrante di molti siti inscritti nella Lista del Patrimonio Mondiale. In particolare, i rappresentanti delle città invitate, assieme ad altri partecipanti da ambiti accademici e istituzionali, saranno chiamati a lavorare su tre tavoli tematici: Integrazione delle mura storiche negli strumenti di pianificazione urbanistica e territoriale; Conservazione e usi sostenibili; Valore simbolico delle mura in ambiti di comunicazione, educazione e promozione territoriale.Il seminario sarà un momento importante di riflessione e condivisione internazionale, nel corso del quale verranno discusse opportunità, problematiche e possibili soluzioni innovative per la gestione di mura e fortificazioni storiche in ambito urbano. La conservazione delle mura come manufatti sarà affiancata al tema del loro uso e dei relativi spazi pubblici, e del valore simbolico, storico e culturale di questo patrimonio, nell’ottica di una valorizzazione capace di fornire servizi alle comunità residenti e ai visitatori, e contribuire allo sviluppo locale sostenibile. Il seminario si propone inoltre di rafforzare la cooperazione internazionale fra le città partecipanti, nell’ottica di sviluppare partenariati e possibili progetti congiunti. L’organizzazione del seminario è stata possibile grazie al contributo dell’Italia, tramite il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, all’Ufficio Regionale UNESCO per la Scienza e la Cultura in Europa. L’evento, riservato ai partecipanti accreditati, sarà ospitato dal complesso museale del Santa Maria della Scala, in piazza del Duomo a Siena. (NoveColonne ATG)