ROBERTO CIAMBETTI, PRESIDENTE DEL CONSIGLIO REGIONALE DEL VENETO:“NON POSSIAMO RIMANERE INSENSIBILI ALL’APPELLO DELLA COMUNITÀ VENETA DI CHIPILO (MESSICO) CHE CHIEDE TUTELA DELLA PROPRIA LINGUA E IDENTITÀ”
VENEZIA – “Non possiamo rimanere insensibili all’appello lanciato dalla comunità Veneta di Chipilo,
nello stato di Puebla nel Messico centro orientale, che chiede la tutela della propria lingua e identità”. Così il presidente del Consiglio regionale del Veneto Roberto Ciambetti (Lega). Che chiede ai sindaci veneti e alle autorità italiane di “mobilitarsi per difendere questa comunità e la sua cultura, messa a rischio, dalla gentrificazione determinata dall’espansione immobiliare incontrollata che rischia di cancellare nel volgere di pochi anni un patrimonio inestimabile”. Chipilo, ricorda Ciambetti , fu “fondata nel 1882 da 532 immigrati quasi tutti veneti provenienti da Segusino, Valdobbiadene-San Pietro di Barbozza, Cornuda, Maser, Pederobba, Miane e Selva di Volpago nel Trevigiano e dai comuni bellunesi di Quero-Vas, Alano del Piave e Feltre nonché da poche famiglie provenienti da Marnate, Varese, Arona, Novara, Martinara Po, Saluzzo, integrate nella maggioranza venetofona che diede vita alla variante linguistica veneta conosciuta come Véneto chipileño, ancor oggi vivo e parlato”. Ciambetti ricorda ancora che “lo scorso anno, la piccola comunità di Chipilo, celebrò il primo centenario della battaglia del 25 gennaio 1917, quando poche centinaia di veneto-messicani guidati da Giacomo Berra Zancaner, trinceratisi nella collina sovrastante il borgo, tennero testa a 4 mila rivoluzionari di Emiliano Zapata sconfiggendoli: quella collina fu chiamata, e ancor oggi si chiama, Monte Grappa”. “Il borgo di Chipilo s’è mantenuto intatto e riporta non solo i tratti urbanistici della cittadina veneta, ma anche l’impianto socio-economico rurale tipico dell’area veneta con una forte propensione all’allevamento, la produzione di insaccati e formaggi, particolarmente apprezzati in Messico, oltre all’artigianato del legno”. “Ce n’è abbastanza per chiedere l’interesse delle autorità internazionali preposte alla tutela delle comunità alloglotte di attivarsi per difendere quest’isola di lingua veneta? Io penso di sì e a questo proposito ho scritto all’ambasciatore del Messico in Italia e ai responsabili Unesco” sottolinea Ciambetti . Che prosegue: “Faccio mio l’appello che giunge da Chipilo chiedendo ai sindaci della nostre cittadine ma anche alle autorità italiane di mobilitarsi per difendere questa comunità e la sua cultura, messa a rischio, dalla gentrificazione determinata dall’espansione immobiliare incontrollata che rischia di cancellare nel volgere di pochi anni un patrimonio inestimabile. A Chipilo rischiamo di assistere alla distruzione di una pagina di storia non solo veneta, non solo messicana, una testimonianza rara la cui parabola pone non pochi inquietanti interrogativi”. (Inform)
IL PROF. GIUSEPPE TASSONE PRESENTA IL SUO LIBRO “UN BUON AFFARE – ITALIAN FOR BUSINESS”, IL 25 APRILE A SEATTLE SEATTLE (Stati Uniti) –
Il 25 aprile il prof. Giuseppe Tassone, direttore del programma di lingua italiana della Società Dante Alighieri-Comitato di Seattle, nonché docente di lingua italiana alla Seattle University, presenterà il suo libro “Un buon affare – Italian for Business” (Hackett Publishing Company) (ore 18.30 , indirizzo : 2336 15th Ave S, Seattle, WA 98144, Stati Uniti) Tassone inizierà la sua presentazione discutendo delle diverse connotazioni della parola “bello” nella lingua italiana. Usando una prospettiva storica, applicherà l’idea del ‘bello’ ai secoli di opere prodotte dai maestri Italiani. È la qualità di queste opere che si è evoluta in ciò che il mondo conosce oggi come Made in Italy. L’autore presenterà ed elaborerà la mappa dei “distretti industriali” e il tipo di imprese che li compongono spiegando il significato di acronimi quali AAAA e BBB. Proseguirà parlando dei contributi del Made in Italy sull’economia italiana e le sue sfide. Concluderà la sua presentazione con una panoramica delle acquisizioni straniere di importanti marchi italiani e del fenomeno del “Italian sounding”.(Inform)
GIAPPONE: L’ASSOCIAZIONE I BORGHI PIÙ BELLI D'ITALIA A TOKYO
TOKYO - Si è tenuto al complesso Terrada, nell'isola di Tennozu a sud di Tokyo, l'evento organizzato dall'Ambasciata italiana e dall'uffico Enit della capitale nipponica su 'I borghi più belli d'Italia', in concomitanza con il più grande festival dedicato al nostro Paese - 'Italia, amore mio!' - della Camera di commercio italiana (Iccj) in Giappone. L'associazione omonima ha proposto al pubblico giapponese 281 borghi, localizzati lungo tutta la penisola, su una selezione iniziale di oltre 800 comuni. "Vogliamo raccontare una componente essenziale nella nostra storia, della nostra cultura e della dimensione senza tempo dell'Italian way of Life", ha spiegato l'Ambasciatore d'Italia, Giorgio Starace. "Un modello capace di stimolare interessi culturali, enogastronomici, salutisti ed ecologici, che mi auguro possa costituire un punto di riferimento anche per il Giappone". L'Ambasciatore ha inoltre consegnato l'onorificenza di Commendatore dell'Ordine della Stella d'Italia, conferita dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, a Takayuki Terashima, ideatore di un programma televisivo di successo, di durata decennale, dedicato alla cultura italiana, dal titolo 'Chiisana Mura-no Monogatari Italy' (Storia dei borghi italiani). "Il nostro obiettivo è quello di raccontare al mondo la bellezza dei piccoli centri italiani, il resoconto storico di migliaia e centinaia di anni di arte, storia, cultura e tradizioni all'interno di una cinta muraria, di una fortificazione", ha spiegato a una folta platea Fiorello Primi, presidente del club. Intorno all'associazione si è creato un sistema economico con la creazione di un tour operator specializzato, in collaborazione con l'Enit e il ministero degli Esteri, con il supporto delle Ambasciate e gli Istituti italiani di Cultura. (Inform)
INAUGURAZIONE DEL REPARTO MEDITERRANEO DELLA CASA ANZIANI DI HEILIGKREUZ –
San Gallo Comunicato dell„Associazione Aiuto Anziani La AAA ha il piacere di comunicare che prossimamente, presso la casa di riposo per anziani “Pflegheim Heiligkreuz” di San Gallo verrà inaugurato il nuovo reparto mediterraneo. Già da ora il personale si sta specializzando nella lingua italiana e tra i diversi menu del giorno viene offerto anche quello mediterraneo. L’augurio della AAA é che il reparto mediterraneo possa rendere serena la permanenza nel Pfegheim di Heligkreuz a tutti i connazionali che ne faranno uso, in particolar modo a chi non ha avuto la possibilità di integrazione e di imparare la lingua tedesca. Rosalba Moretti (Presidente AAA) Chi volesse informazioni può rivolgersi a : AAA Associazione Aiuto Anziani – Unterer Graben 1 - 9000 St. Gallen – Tel. 079 677 46 27 oppure 079 395 60 37
“VERSO UN MONDO MIGLIORE”: L’EDIZIONE AGGIORNATA DELLA BIOGRAFIA DI RICCARDO LOMBARDI A CURA DI RAFFAELE IARIA
ROMA - Raffaere Iaria presenta la nuova edizione aggiornata e integrata della biografia di padre Riccardo Lombardi, gesuita, “anima profetica” del pontificato di Pio XII, fondatore nei primi anni Cinquanta del “Movimento per un Mondo Migliore”. Padre Riccardo Lombardi fu un uomo proteso per tutta la sua esistenza verso l’idea di cambiare il mondo, costruendone uno nuovo, più “giusto e più umano”. Profondamento preso dall’idea del Concilio, da cui fu invece escluso, ne era stato un antesignano e ne fu poi autorevole interprete e promulgatore. I progetti proposti da padre Lombardi a Pio XII sono stati sepolti dalla storia. Ma le sue intuizioni profetiche, che hanno influito sulle decisioni del Concilio Ecumenico Vaticano II, hanno lasciato un segno nella Chiesa, anche se in modo diverso da quanto lui stesso auspicava. I progetti pastorali elaborati dal Gruppo da lui fondato a partire dalle sue intuizioni si sono diffusi in tutto il mondo, dando vita a “Chiese di popolo” che dal basso hanno diffuso una rinnovata mentalità comunitaria e una nuova coscienza collettiva di disponibilità al bene comune della società e della Chiesa. Alla fine della sua vita, quando il declino delle forze fisiche lo aveva ormai da tempo escluso dalla scena pubblica, che egli aveva occupato da protagonista per oltre vent’anni, con un radicale capovolgimento di prospettiva (è questo il tornante meno esplorato della sua vita) Lombardi superò l’idea “di rinnovare la Chiesa per rinnovare il mondo”. L’ultima sua intuizione profetica è quella di una libera e aperta dinamica della Chiesa al servizio dell’umanità, in dialogo con tutti i credenti di tutte le religioni e con tutti gli uomini di buona volontà; la meta è la realizzazione del Regno di Dio, già presente nel cuore di chiunque ubbidisce alla propria coscienza, e che lo Spirito Santo costruisce ben al di là dei confini della Chiesa. Raffaele Iaria, giornalista, originario di Scala Coeli, padre di un bambino, lavora presso la Fondazione Migrantes, organismo pastorale della Conferenza Episcopale Italiana. È accreditato presso la Sala Stampa della Santa Sede. Da anni si occupa di informazione religiosa. Autore di saggi e volumi, ha curato Il mio Dio è Tutto. Le preghiere di Giovanni XXIII e Giovanni Paolo II raccontato da chi lo ha “raccontato” (con Angela Ambrogetti); ha pubblicato, tra l’altro: Santa Faustina e la Divina Misericordia (2003), I Miracoli Eucaristici in Italia (2005), Padre Riccardo Lombardi (con Enzo Caruso; 2005), Giovanni Muzi. L’Apostolo della Misericordia (con Gianni Maritati; 2008), Padre Pio. “Quei” giorni a Pietrelcina (2017). Per Àncora ha realizzato Per un mondo nuovo. Vita di padre Riccardo Lombardi (2009). (aise)
ALL’UNIVERSITÀ DI LUBIANA UN INCONTRO SULLA CNI IN SLOVENIA E CROAZIA
LUBIANA - La Facoltà di Scienze Sociali dell’Università di Lubiana ha promosso un incontro focalizzato sulle dinamiche della CNI in Slovenia e in Croazia. All’incontro, tenutosi mercoledì scorso, hanno partecipato in qualità di relatori Luka Juri, Chiara Vianello e il presidente della Giunta Esecutiva dell’Unione Italiana, Maurizio Tremul. Nel corso dell’incontro sono state illustrate agli studenti presenti al convegno le problematiche e le questioni che la minoranza italiana vive ogni giorno, nonché le esperienze vissute e le aspettative nutrite dai giovani italiani nei due Paesi. Sempre nell’ambito dell’esperienza della minoranza italiana, il rappresentante speciale delle Nazioni Unite per le questioni della minoranza, Fernand de Varennes, ha incontrato a Capodistria la presidente della CAN di Ancarano, Linda Rotter, e il segretario della CAN di Capodistria, Andrea Bartole. I due rappresentanti della comunità nazionale hanno indicato al funzionario ONU le norme che tutelano la minoranza italiana sia nella pubblica amministrazione che nelle scuole. (aise)