MADRID: FESTA DELLA REPUBBLICA IN AMBASCIATA

MADRID - Si sono aperte all’Ambasciata italiana a Madrid le celebrazioni della Festa della Repubblica che continueranno domani 2 giugno al Matadero Madrid con la Festa Nazionale italiana nell’ambito di #PassioneItalia.

Alla cerimonia ufficiale, aperta dall’Ambasciatore Stefano Sannino, hanno partecipato anche la Presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, e la musica jazz della Perugia-Funking Band. Nel suo intervento, Sannino ha prima ringraziato i tanti che hanno collaborato ad organizzare i festeggiamenti in onore della Repubblica e poi ripercorso i progetti attivati da ambasciata e consolati nel corso dell’anno, da ITmakEs agli incontri sulle diversità di genere, contro l’omofobia e la transfobia e le varie iniziative ideate per approfondire la cooperazione tra Italia e Spagna a tutti i livelli, bilaterali e nel più grande alveo dell’Unione Europea. (aise)

CARE DEMOCRATICHE E CARI DEMOCRATICI IN EUROPA,

dopo tre mesi di tira e molla, di voltafaccia imbarazzanti, di vergognosi insulti al Presidente Mattarella; dopo tre mesi di psicodrammi e di colpi di scena, alla fine Lega Nord e 5stelle si sono alleati e hanno costituito il Governo Conte. Che, prima ancora di insediarsi, ha già mandato in fumo 144 milioni di euro in soli tre giorni, attraverso l’aumento dello spread e il crollo delle borse provocati da inopportune dichiarazioni circa l‘intento di fare uscire l'Italia dall'euro. Ne ho parlato alla radio pubblica tedesca Deutschlandfunk (potete riascoltare cliccando qui), alla radio pubblica svizzera (potete riascoltare cliccando qui) e al TG Tagesthemen (potete vedere cliccando qui dal minuto 6.10). Questi alleati di governo sono irresponsabili. Il caos di questi giorni è soltanto un assaggio di ciò a cui l‘Italia e l‘Europa si dovranno abituare nei prossimi mesi. Giocano con il futuro dell‘Italia e dell‘Europa. (Laura Garavini)

VIVA L'ITALIA! VIVA LA REPUBBLICA!

Settantadue anni fa gli italiani e - per la prima volta - le italiane votarono per la Repubblica. E, così facendo, scelsero di consegnare alle nuove generazioni i valori della libertà, della democrazia, dell'uguaglianza. Festeggiando ogni anno la ricorrenza del 2 giugno non stiamo solamente celebrando un momento commemorativo del passato. Al contrario, stiamo rinnovando le ragioni del nostro stare insieme oggi. Ora più che mai, siamo tutti chiamati a difendere e sostenere gli ideali che hanno portato il nostro popolo a votare per l'Italia Repubblicana. Siamo realmente liberi, realmente democratici, quando ci impegniamo a rinnovare ogni momento la nostra fedeltà ai principi di pluralità, di sussidiarietà, di reciprocità. L'ho detto intervenendo a Zurigo, in occasione delle celebrazioni per la Festa della Repubblica (Laura Garavini)

GOVERNO, GENTILONI AI SALUTI: NON ANDARE FUORI STRADA

Roma - "Per me è stato un grandissimo onore servire l'Italia qui da Palazzo Chigi e faccio a tutte e a tutti i migliori auguri per i prossimi mesi e i prossimi anni": così il Presidente del Consiglio uscente Paolo Gentiloni, salutando il 25 maggio i dipendenti e i collaboratori di Palazzo Chigi, accompagnato da un lungo applauso. Ad assistere in prima fila al commiato, tra gli altri, la sottosegretaria Maria Elena Boschi e il segretario generale di Palazzo Chigi Paolo Aquilanti. Gentiloni, con il passaggio di consegne ormai imminente, lancia un messaggio a chi verrà dopo di lui, “l’unico messaggio – afferma - che è giusto mandare al governo che nei prossimi giorni sostituirà quello che ho presieduto”, ovvero quello di non “dilapidare il lavoro che è stato fatto in questi anni, perché risalire una china come per 5 anni l’Italia ha fatto non è semplice. È un lavoro che richiede perseveranza, costanza, impegno, sacrificio, professionalità: purtroppo per andare fuori strada non servono 5 anni, bastano pochi mesi e talvolta poche settimane. In giro per il mondo ci sono molti esempi di Paesi che hanno scelto strade che hanno portato molto rapidamente a situazioni difficili”. Il premier uscente esordisce affermando che “dovrebbe arrivare un nuovo governo, siamo stati in questi tre mesi in un’altalena anche se è una giornata in cui è opportuno salutarci”. “Il mio mandato – ricorda Gentiloni - completa un percorso di tre governi: la XVII legislatura era nata in circostanze sia economiche che istituzionali a dir poco complesse, penso che dopo 5 anni si possa dire che noi lasciamo un Paese con più crescita, tutto sommato anche con più lavoro, con più diritti, con i conti in ordine, con più sicurezza, avendo inferto dei colpi molto importanti al traffico clandestino di esseri umani e avendo occupato il posto che compete all’Italia nel contesto internazionale, europeo, mediterraneo”. “Questo lavoro – riconosce Gentiloni - certamente non ha cancellato le ferite, le cicatrici di una crisi lunghissima che è stata la più grave del nostro dopoguerra e il risultato delle elezioni è lì a ricordarcelo in modo molto serio. L’ultima cosa che deve fare chi governa è mancare di rispetto agli elettori – aggiunge il premier uscente - non c’è il minimo dubbio che i passi avanti fatti con gli ultimi tre governi di per sé non hanno eliminato le conseguenze di quelle ferite e di quelle cicatrici ancora aperte nella nostra società: bisogna prendersi cura di quelle cicatrici e di quella rabbia, del disagio, delle difficoltà economiche, delle paure che provocano ma bisogna stare molto attenti a prendersene cura senza dilapidare il lavoro che è stato fatto in questi anni, cercando di andare avanti mantenendo qualità, responsabilità, impegni nell’azione di governo”. (NoveColonneATG)

EUROPEAN YOUTH EVENT, OLTRE 8MILA GIOVANI DISCUTONO IL FUTURO DELL’EUROPA

Bruxelles - La terza edizione dell'European Youth Event (EYE2018) raggiungerà il record di oltre 8mila partecipanti, impegnati in 400 attività, dibattiti, spettacoli e workshop nei locali del Parlamento a Strasburgo, da venerdì 1° giugno alle 10.00 a sabato 2 giugno alle 19.00. I dibattiti sono incentrati su cinque tematiche: giovani e anziani, ricchi e poveri, da soli e insieme, sicuro e pericoloso, locale e globale. L'EYE è un evento internazionale per giovani dai 16 ai 30 anni. La maggior parte delle attività sono progettate e preparate da una delle 130 organizzazioni giovanili partecipanti, tra cui lo YO! Fest, che si svolgerà nella piazza antistante il Parlamento. Il presidente del Parlamento europeo, Antonio Tajani, aprirà la sessione plenaria dell'EYE venerdì 1° giugno alle 10.00, con circa 50 eurodeputati che parteciperanno a seminari e dibattiti. Altre note figure politiche - come l'ex presidente francese Valéry Giscard d'Estaing, la commissaria europea agli affari sociali Marianne Thyssen e l'ex ministro delle finanze greco Yanis Varoufakis - si impegneranno in vivaci discussioni con la prossima generazione di responsabili decisionali europei. I vincitori del Premio Sacharov Denis Mukwege e Lamiya Aji Bashar terranno discorsi programmatici. Le idee che emergeranno da queste due giornate saranno raccolte in una relazione EYE che sarà presentata nell’autunno 2018 durante delle audizioni speciali sulla gioventù che si terranno nelle commissioni parlamentari. (NoveColonneATG)