IL MEGLIO DEL VINO ITALIANO A LUGANO CON LA CCIS LUGANO -
Appuntamento con il vino italiano domani a Lugano. Con l’obiettivo di migliorare il posizionamento del vino italiano sul mercato svizzero, la Camera di Commercio Italiana per la Svizzera (CCIS) organizza a Lugano la quarta edizione
del “Taste of Italy” dedicato alla promozione delle eccellenze vitivinicole italiane in Ticino. L’evento si rivolge ad un pubblico selezionato di professionisti (importatori, ristoratori, dettaglianti, sommelier) e wine lover. La prima parte del pomeriggio - dalle 14.30 alle 17.30 – sarà infatti dedicata agli incontri BtoB tra ristoratori, importatori, dettaglianti, sommelier e stampa. Dalle 17.30, invece, porte aperte a tutti i wine lover e al pubblico selezionato della business community locale. “Taste of Italy” verrà ospitato dall’Hotel Villa Principe Leopoldo (Via Montalbano 5) a Lugano. (aise)
“IL RAGAZZO INVISIBILE - SECONDA GENERAZIONE”: IL FILM DI GABRIELE SALVATORES ALL’IIC DI BRUXELLES
BRUXELLES - Nuovo appuntamento con il cinema italiano domani, 11 giugno, all’Istituto Italiano di Cultura di Bruxelles dove, alle 19.00, verrà proiettato “Il ragazzo invisibile - Seconda generazione” (2018) di Gabriele Salvatores. Nel cast Ludovico Girardello, Valeria Golino, Fabrizio Bentivoglio, Noa Zatta, Christo Jivkov e Ksenia Rappoport. Michele Silenzi è cresciuto: ora ha 16 anni e il temperamento tipico dell'adolescente scontroso, anche perché, oltre alla crisi di crescita comune a tutti i teenager, ha gravi problemi da affrontare. Il primo è il lutto subito al quale abbiamo assistito nel “Il ragazzo invisibile” (2014). Il secondo è il dono dell'invisibilità. Il terzo è un passato scomodo del quale fanno parte una madre biologica russa e una gemella cresciuta in Marocco della quale non sospettava l'esistenza. Due donne che stravolgeranno la sua esistenza, chiamandolo a una nuova avventura alla quale non potrà sottrarsi. Questa volta Michele dovrà quindi capire se essere uno "speciale" sia davvero un dono o una dannazione, scoprire chi vuole essere davvero, e fare i conti con il suo lato oscuro. (aise)
IMPRESE E ISTITUZIONI: CONTRO I DAZI, INSISTERE SUL PIANO MADE IN ITALY
Roma - Contro i pericoli di dazi e protezionismi, il nuovo governo deve continuare il piano straordinario per il Made in Italy per promuovere l'internazionalizzazione e il dialogo delle piccole e medie imprese. E' il messaggio che arriva dalla Giornata mondiale delle Fiere (6 giugno), che ha riunito tutti gli organizzatori fieristici italiani e le istituzioni attrici del piano straordinario per il Made In Italy. Un piano che nello scorso triennio ("per il quale sono stati stanziati 90milioni per le fiere italiane, per un totale di 125 eventi con risultati positivi in termini di presenze internazionali, e nel 2018 si è deciso di rifinanziare il progetto con 33 milioni" ricorda il presidente di Ice Michele Scannavini) ha portato grandi numeri: un migliaio di fiere solo nel 2018, di cui 209 internazionali, con 200 mila espositori partecipanti per un totale di 22 milioni di operatori provenienti dall'Italia e da tutto il mondo; in giro di affari da 60 miliardi di euro, che riguarda il 50% delle esportazioni italiane totali. E se è vero, come spiega il presidente di Aefi, l'associazione esposizioni e fiere italiane, Ettore Riello, che "la politica dei dazi oggettivamente può mettere alcuni settori in una situazione di criticità, sta diventando un fenomeno che può dare dei risvolti negativi" a maggior ragione "il ruolo delle fiere rimane una occasione importante per collegare il sistema delle imprese". "Il contesto infonde ottimismo - spiega Riello - Nonostante qualche situazione di difficoltà, conseguenza anche della crisi degli ultimi anni, e dell'incertezza su alcune normative, l'osservatorio Aefi evidenzia dati positivi e in crescita". Di certo "l'escalation del protezionismo rischia di schiacciare la nostra economia, che in questo momento cresce grazie alle vendite all'estero, con manovre che potrebbero pesare per 3 punti sull'export. Basti pensare che solo con l'Iran, con cui siamo stati i primi a firmare un protocollo d'intesa, il nostro Paese ha diversi miliardi di export a rischio". Vincenzo De Luca, direttore generale per la Promozione del Sistema Paese della Farnesina, spiega che "Abbiamo sviluppato un processo che ha bisogno di continuità e che diventi strutturale, che sia una priorità. Siamo un paese che ha stabilito il record di 448 miliardi di export, direi che questo piano straordinario deve diventare ordinario per un paese che fa il 30 per cento del Pil con l'export, è una prospettiva vitale". E Fabrizio Lucentini, generale per le politiche di internazionalizzazione e la promozione degli scambi, dei Mise, conferma: "E' stato un piano integrato che è stato fortemente voluto a livello governativo e che deve assolutamente continuare perché è fondamentale per lo sviluppo". Con lui Beniamino Quintieri, presidente di Sace: "Il mio auspicio è che anche il nuovo governo consideri l'internazionalizzazione una chiave per la crescita del paese".(NoveColonneATG)
CGIE: BENVENUTO MOAVERO, ORA BICAMERALE PER ITALIANI NEL MONDO
Roma - Il Consiglio generale degli italiani all’estero “con un forte sospiro di sollievo, prende atto dell’esito positivo della lunga fase di stallo, che per quasi tre mesi ha tenuto in sospeso l’agibilità del governo del nostro Paese ed augura i migliori successi al nuovo governo insediatosi in Italia”, si legge in una nota del segretario generale Michele Schiavone. Il Cgie dà “il benvenuto al nuovo Ministro degli esteri e della Cooperazione internazionale, Enzo Moavero Milanesi, che assume anche la presidenza del nostro organismo, mettendosi a piena disposizione per sostenere con uno spirito di squadra programmi e progetti di breve e medio termine, con l’auspicio di una sana e proficua collaborazione per favorire un ritorno dell’Italia nei massimi consessi mondiali – continua la nota -. Quanto più forti sono l’impatto e gli effetti degli italiani all’estero sullo sviluppo del nostro paese per una valorizzazione virtuosa, tanto più concreta ed urgente risulta la richiesta di affidare la politica per gli italiani all’estero direttamente ad un ministro impegnato esclusivamente in questo ambito, così come già avviene in diversi paesi europei confrontati con lo stesso fenomeno migratorio”. “La stessa istanza – afferma Schiavone - è indirizzata al Governo affinché si arrivi, a diciassette anni di distanza dall’approvazione del voto all’estero, all’istituzione di una Commissione parlamentare bicamerale che lavori espressamente per regolamentare gli aspetti più essenziali tesi a governare la vita delle Comunità italiane costituite fuori dai confini nazionali, tenendole legate ad un filo di interessi e di rapporti positivi”. Il Cgie ringrazia “i Presidenti del consiglio Enrico Letta, Matteo Renzi e Paolo Gentiloni, i ministri degli esteri e della cooperazione internazionale Emma Bonino, Federica Mogherini, Paolo Gentiloni e Angelino Alfano, il Viceministro Mario Giro e il Sottosegretario Vincenzo Amendola, che si sono succeduti nei ruoli e nel lavoro svolti durante la XVII.ma legislatura. Il loro lavoro e il servizio di promozione del nostro Paese nei diversi ambiti della vita nazionale e delle istituzioni internazionali sono serviti a rafforzare in Italia e all’estero i valori costituenti della Repubblica italiana, caratterizzata da una forte attenzione per gli italiani che vivono all’estero”. “Negli ultimi anni – riflette Schiavone - la popolazione italiana residente fuori dal nostro paese è cresciuta clamorosamente, tant’è che si assiste inesorabilmente ad un vero e proprio nuovo fenomeno migratorio, come quelli registrati nelle fasi più buie della diaspora. L’alto numero di italiani all’estero richiede oramai interventi di politiche continue e immediate, di prevenzione per chi intende trasferirsi all’estero e di un’attenzione politica costante e mirata per chi vive all’estero; una rinnovata politica inserita nel progetto di società e di governo per valorizzare quelle già straordinarie potenzialità, che contribuiscono in termini economici, sociali, culturali e scientifici a potenziare il suo soft power”. (NoveColonneATG)
GARAVINI-SCHIRÒ-UNGARO (PD): 14ESIMA PER I PENSIONATI ALL’ESTERO
Roma - "Sono circa 50.000 i pensionati nel mondo in procinto di ricevere il pagamento della quattordicesima sulla pensione. Introdotta dal Governo Prodi nel 2007 ed estesa anche ai pensionati italiani residenti all’estero, grazie all’attività svolta dai parlamentari del Pd e dal sindacato, la 14ma sarà pagata in una unica soluzione nel prossimo mese di luglio. L’importo della quattordicesima varia da un minimo di 336 euro a un massimo di 665 euro. Una buona parte dei pensionati italiani residenti all’estero in possesso dei requisiti avrà diritto, per motivi legati alla loro limitata anzianità contributiva in Italia, ad un importo medio di 437 euro”. È quanto dichiarano la senatrice Pd Laura Garavini e i deputati Pd Angela Schirò e Massimo Ungaro, eletti all'estero, ripartizione Europa. “Per beneficiare della quattordicesima- aggiungono i parlamentari dem - i pensionati residenti all’estero devono soddisfare due requisiti fondamentali: uno legato all’età anagrafica e l’altro al reddito. Infatti la 14ma è erogata a favore dei pensionati ultra sessantaquattrenni titolari di uno o più trattamenti pensionistici in presenza di determinate condizioni reddituali personali. Per il 2018 il reddito complessivo individuale, compresi i redditi esteri, deve essere al massimo di 13.192,92 euro. Va specificato che il calcolo sul reddito è individuale, ovvero non è comprensivo di quello coniugale”. “Nel caso in cui si rientri nei requisiti richiesti – aggiungono - la quattordicesima spetta ai pensionati, anche se residenti all’estero, in maniera automatica, senza che il beneficiario presenti richiesta all’INPS. Secondo le norme vigenti, è riconosciuta la quattordicesima mensilità sui seguenti trattamenti previdenziali: pensione di anzianità; pensione di vecchiaia; pensione di reversibilità; assegno di invalidità; pensione anticipata. È consigliabile rivolgersi a un patronato di fiducia per verificare l’eventuale diritto e gli importi spettanti, così da potere fare domanda nel caso in cui l’Inps non liquidasse d’ufficio la prestazione". (NoveColonneATG)