LOTTA AI TUMORI, UN NUOVO FARMACO SARÀ SPERIMENTATO IN CALABRIA

A siglare l’accordo l’università di Siena e l’associazione Arco di Reggio. Il prodotto, nella prima fase, aveva registrato ottimi riscontri nei pazienti affetti da cancro del colon retto Sperimentazione

Un accordo per proseguire la ricerca su una cura antitumorale a base del farmaco 'Tspp', che ha iniziato la sperimentazione clinica con risultati promettenti. A siglarlo oggi l'Università di Siena e l'associazione Arco di Reggio Calabria. E' la prima volta, spiega l'Ateneo senese, che un'associazione di familiari di pazienti oncologici contribuisce a finanziare un brevetto. Il Tspp è un farmaco biologico della classe dei vaccini antitumorali, creato alcuni anni fa nei lavoratori dell'Università di Siena e dell'Aou senese - in particolare dal dottor Pierpaolo Correale e dalla professoressa Mariagrazia Cusi - e brevettato dall'Ateneo. Il prodotto è già stato sperimentato in una prima fase su 52 pazienti, di cui 42 affetti da cancro del colon retto in stadio avanzato, con buoni risultati. La fase due della sperimentazione consentirà di valutare il prodotto su un numero maggiore di pazienti. L'accordo siglato da Università di Siena e Arco concede all'associazione un'opzione di due anni sul brevetto, per finanziarlo e promuoverlo nella sperimentazione clinica e contribuire a svilupparlo ulteriormente per proporlo sul mercato. Segreteria diffusione di FECARA Graciela N. in Parrotta Castelli

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IL 31 GENNAIO A ROMA LA PRESENTAZIONE DEL RAPPORTO ITALIA 2019 DELL’EURISPES

ROMA - Giovedì 31 gennaio, alle ore 11, presso l’Aula Magna della Sapienza Università di Roma (Piazzale Aldo Moro 5), il Presidente dell’Eurispes, Prof. Gian Maria Fara, presenta alle Autorità e alla stampa i risultati del Rapporto Italia 2019. Il Rapporto, giunto quest’anno alla 31esima edizione, è diventato, nel tempo, un apprezzato punto di riferimento per gli studiosi, per le Istituzioni, per il sistema dell’informazione e per gli osservatori internazionali. Per scelta metodologica, il Rapporto si costruisce ogni anno attorno a sei dicotomie, illustrate attraverso altrettanti saggi accompagnati da sessanta schede fenomenologiche. Vengono affrontati, quindi, attraverso una lettura duale della realtà, temi che l’Istituto ritiene rappresentativi, anche se non esaustivi, della attualità politica, economica e sociale del nostro Paese. Le dicotomie tematiche individuate per il Rapporto Italia 2019 sono: Pubblico/Privato; Sovranismo; Mondialismo; Lavoro/Tecnologia; Identità/Differenza; Realtà/Rappresentazione; Sicurezza/Insicurezza. Ad arricchire il Rapporto, le indagini campionarie che, nell’edizione di quest’anno, hanno sondato alcuni dei temi tradizionalmente proposti dall’Eurispes e altri di recente interesse: la fiducia nelle Istituzioni, l’opinione sull’operato del Governo, la situazione economica delle famiglie e i consumi, il mondo del lavoro, l’euro e l’Europa, l’opinione sui temi etici, il testamento biologico ed il fine vita, il gioco con vincita in denaro, il rapporto dei cittadini con la televisione pubblica, il mondo degli animali, le nuove abitudini alimentari e la percezione di sicurezza dei cittadini. Nel Rapporto vengono, inoltre, affrontati attraverso le schede fenomenologiche diversi altri temi di stretta attualità come, ad esempio, il caporalato e la tratta degli esseri umani, i fenomeni migratori visti attraverso i media, lo stato del sistema delle reti museali, la capacità di innovazione del Made in Italy, il digitale nei beni museali, gli sprechi alimentari, lo sviluppo del microcredito, il riciclo creativo, i temi del lavoro, il volontariato, l’uso dei farmaci, le fake news e le ricadute sui consumi, l’economia della bellezza, e ancora, il business del calcio, i vaccini, i Big Data, l’alcolismo, il tabagismo e la sugar tax. (Inform)

A CHARLEROI LA PRESENTAZIONE DEL RAPPORTO ITALIANI NEL MONDO 2018 CURATO DALLA FONDAZIONE MIGRANTES IL 26 GENNAIO UN'INIZIATIVA PROMOSSA IN COLLABORAZIONE CON LE ACLI DEL BELGIO E LA FILEF NUOVA EMIGRAZIONE

CHARLEROI – Verrà presentato il 26 gennaio alle ore 10.30 a Charleroi, presso Rue des Déportés 1, il Rapporto Italiani nel mondo 2018 curato dalla Fondazione Migrantes. L'iniziativa – a ingresso libero - è organizzata dalla Migrantes in collaborazione con le Acli del Belgio e alla Filef Nuova Emigrazione Belgio. Sono previsti in apertura i saluti di Paul Magnette, borgomastro di Charleroi e David Michelut, console generale a Charleroi. Intervengono inoltre il prof. Marco Martiniello dell'Università di Liegi, don Gregorio Aiello, sacerdote di Genk, Brunella Rallo, fondatrice del blog Mamme di cervelli in fuga, Delfina Licata della Fondazione Migrantes, Marco Grispigni della Filef Nuova Emigrazione. Coordina Michele Ottati delle Acli Belgio. Dopo il pranzo offerto dalle Acli Belgio, dalle ore 14.30 sono previsti dibattito e conclusioni. (Inform)

LA GAZZETTA DEL SUDAFRICA: SI CELEBRA LA PIZZA IN TUTTO IL MONDO (

NoveColonneATG) Roma - “Il 17 gennaio in tutti i continenti si celebra la Giornata mondiale della pizza, che viene festeggiata nei ristoranti in tutto il mondo nella forma più popolare della margherita ma anche nelle versioni creative contemporanee dei diversi chef. Si tratta di una ricorrenza molto amata soprattutto negli Usa, dove per l’occasione vengono organizzati centinaia di eventi”. Lo scrive “La Gazzetta del Sudafrica” un quotidiano indipendente per gli italiani in Sud Africa, stimati in un numero di circa 85mila. Patrimonio dell’Unesco dal 2017, la pizza viene festeggiata il 17 gennaio nel corso della Giornata mondiale della Pizza e il 9 febbraio negli Usa durante il National Pizza Day. Si tratta senz’altro di uno dei piatti più amati quando si va a mangiare al ristorante. A dirlo, per esempio, sono i numeri dell’app di prenotazione online dei ristoranti, TheFork, che ha analizzato l’andamento delle pizzerie sul suo portale nell’ultimo semestre del 2018. Sorprendentemente il Paese dove maggiormente si prenotano ristoranti che servono la pizza è il Brasile (29% delle prenotazioni), seguito dall’Italia (28%) e dalla Svezia, mentre risultano meno prenotazioni in Spagna.

A LONDRA OMAGGIO ALL’ARTE DI ELISA MONTESSORI 

LONDRA - La Project Room dell’Istituto Italiano di Cultura di Londra ospita per un mese, dall’8 gennaio scorso e sino all’8 febbraio, la mostra "Dafne and the Butterflies" dell’artista e pittrice italiana Elisa Montessori. I 14 lavori esposti appartengono ad una collezione privata e in questa occasione sono presentati per la prima volta al pubblico. Coerentemente con il corpus di opere realizzato dall’artista, i lavori esposti all’Istituto Italiano di Cultura sono ispirati alla tavolozza e alle tecniche della cultura asiatica, con una attenzione particolare alle delicate farfalle e al famoso mito classico di Dafne. Nata a Genova nel 1931, Elisa Montessori vive e lavora a Roma. Disegnatrice e pittrice con Mirko, Afro e Cagli, respira nella capitale l'aria di un rinnovamento artistico, che inizia nel 1951 col "Manifesto del Gruppo Origine" di Burri, Capogrossi e Colla, nel solco di un ritorno al primordio junghiano. L'esoterico e lo spirituale sono l'eco che Elisa, nel suo profondo esistenzialismo, sente di più. Attraverso le sperimentazioni tecniche, su cui forgia i suoi inizi con Mirko, l'incisione, la tempera all'uovo, il mosaico, l'oreficeria, lo sbalzo, esce dolce e sommessa la sua voce, che s'inclina ad ascendenze orientali, dopo l'incontro con la cultura cinese. L'Oriente per lei diventa maestro di vita, anche quando negli anni '70 segue le tendenze minimaliste, con un infittirsi e diradarsi di un segno netto, nero sul bianco della carta. Arriva allora alla sintesi della linea unica di Orizzonte per poi tornare alle pitture d'intenso colore dell'Ukyo-e (il disegno del mondo fluttuante). Partecipa nel 1982 alla XL Biennale di Venezia con la serie de "La Montagna di Seghers": grandi carte intelate su cui esegue, sulla scia del maestro olandese del '600, con carboncino, gessi, e pastelli colorati, segni che suggeriscono paesaggi, come nelle pitture cinesi i bordi suggeriscono le nuvole. In Haiku un dittico del 1986, come in Giardino del 1990, l'influenza orientale è netta, profondamente pensata nelle pause dei bianchi e nelle apparizioni dei colori forti e solari. Prosegue in gran formato la serie dei fiori nei gigli in bianco e in nero di Casablanca (1998) e nei giardini, che negli anni interpretano in trasparenza il suo mondo naturale, Campi Elisi, 1994, Fiori di Mackintosh (1998), fino al ritorno del mosaico, che incide con forza sui colori e allude ad un ché di barbarico e islamico, che nella sua arte è nuovo. Molti gli acquerelli con cui nel tempo ha proficuamente illustrato le opere letterarie, da Shakspeare a Silvya Plath, da Derek Walcott a Su-Ling, sino a quelli eseguiti nel 2006 sul ritmo d'intersecazioni della musica per frequenze casuali di John Cage's story. Tra le mostre più importanti ricordiamo: 1951, prima personale a Roma presso la Galleria Fiorani;1982, XL Biennale di Venezia; 1983, XVII Biennale d’Arte di San Paolo del Brasile; 1993, Palazzo delle Esposizioni di Roma; 2006, Galleria Nazionale d’arte Moderna, Roma; 2007 Galleria Angelica di Roma; 2009 partecipa alla LIII Biennale di Venezia; 2010 Galleria di Milano. Il suo studio a Trastevere ha un ordine caotico, nulla è classificato per genere, cronologia, tutto sembra possedere vita propria: vortici, gorghi d’acqua, pensieri che affiorano da fondi scuri, fiori carnali, rosi dal tempo, segni, scritture che si fanno spazio attraverso il candore della carta e dense pennellate di colori, suoni, musica, forme che evocano e non dicono. Elisa Montessori guarda ad Oriente, ammira la disciplina dei calligrafi, dei pittori cinesi e giapponesi, usa carte raffinatissime (anche rotoli di 6/7 metri) tele, mosaici. Lavora per terra, non ha cavalletto, compone secondo il ritmo dell’action painting. (aise)