LEOPARDI: FRANCESCHINI SVELA LE “VOCI” DELL’INFINITO
Roma - Un mosaico di ventidue voci che appartengono a ventidue grandi della musica d’autore italiana - i cui volti e nomi non erano stati rivelati - ognuno dei quali recita un verso dell‘Infinito di Giacomo Leopardi.
Un’iniziativa, targata Rai e Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo, per celebrare i duecento anni della poesia composta dal poeta recanatese nel 1819 in un video andato in onda dal 19 al 31 dicembre su tutti i canali Rai e su RaiPlay. Per settimane fan e curiosi si sono divertiti a cercare di indovinare a chi appartenessero le voci che hanno recitato Leopardi. Domenica ci ha pensato il ministro Dario Franceschini, su twitter, a decretare “la fine dei giochi”: “Grazie a Pausini, Zucchero, Giorgia, Vanoni, Paoli, Baglioni, Ligabue, Conte, Zero, Mannoia, Nannini, Turci, Venditti, Morandi, Pravo, Jovanotti, Vecchioni, Fossati, Guccini, De Gregori, Celentano, Mina. Le loro voci insieme un atto d’amore per la poesia”. (NoveColonneATG)
LAZIO: 2,3 MILIONI DI EURO CONTRO LA FUGA DEI CERVELLI
Roma - Attraverso il nuovo avviso pubblico ‘Contributi per la permanenza nel mondo accademico delle eccellenze’ che prevede uno stanziamento di risorse a valere sul Fondo sociale europeo di 2,3 milioni di euro, la Regione Lazio garantisce alle università pubbliche e private con sede nel Lazio la possibilità di erogare borse di studio ai dottori di ricerca più meritevoli, che potranno così vedersi riconosciuto non solo un assegno mensile ma anche finanziamenti per la realizzazione delle proprie ricerche. Gli Atenei, per usufruire di tale contributo, dovranno presentare progetti triennali che prevedono contratti della durata 36 mesi, che siano coerenti con le esigenze di sviluppo del territorio e che contribuiscano a mettere in rete il sistema regionale della ricerca e dell’innovazione con il sistema produttivo. Ogni progetto, a cui possono partecipare anche più ricercatori, può ricevere un contributo complessivo di 72,5 mila euro. Le domande potranno essere inoltrate a partire dal 29 gennaio fino al 31 marzo. (Per info sul bando http://www.regione.lazio.it/rl_formazione/?vw=documentazioneDettaglio&id=51249). “Troppo spesso validi ricercatori universitari, per fare carriera e per trovare le condizioni idonee per sviluppare progetti di ricerca, sono costretti ad abbandonare il nostro Paese. Crediamo che il trasferimento all’estero debba essere una scelta e non una necessità. Per questo abbiamo introdotto una nuova misura di contrasto al fenomeno della ‘fuga dei cervelli’- così Claudio Di Berardino, assessore all’università e formazione, che ha aggiunto: con questa iniziativa agiamo in un’ottica preventiva, favorendo la permanenza nella nostra Regione delle migliori competenze così da renderle protagoniste della crescita del nostro territorio, contribuendo all’innovazione e alla qualità delle trasformazioni in atto. Vogliamo inoltre favorire il legame tra mondo accademico e sistema d’impresa, rafforzando sempre più l’interconnessione fra ricerca, sviluppo tecnologico e innovazione quali fattore propulsivo per l’intera economia regionale”. (NoveColonneATG)
CITTADINANZA: PORTA (PD) INCONTRA IL VICE MINISTRO DELL’INTERNO MATTEO MAURI
ROMA - Lungo e cordiale incontro oggi al Palazzo del Viminale, sede del Ministero dell’Interno, tra l’ex deputato italiano Fabio Porta e l’attuale Vice Ministro Matteo Mauri. Al centro dell’incontro gli italiani nel mondo, con riferimento particolare alle domande di cittadinanza per matrimonio e “ius sanguinis” presentate presso i Comuni, entrambe di competenza del dicastero. Negli ultimi mesi – spiega Porta – si sono moltiplicati i casi di “truffa e raggiri” che hanno coinvolto piccoli Comuni italiani, come anche episodi di intolleranza ai danni di cittadini giunti dall’estero per presentare la loro domanda di cittadinanza in Italia. Una situazione, secondo l’esponente Pd, “da affrontare con il massimo di serietà e chiarezza, tanto per perseguire i fenomeni malavitosi che per tutelare chi legittimamente ha deciso di seguire questa strada per vedere riconosciuto un proprio diritto”. Il Vice Ministro si è impegnato ad avviare una verifica sulla materia a partire dalle autorità competenti e quindi dallo stesso Ministero dell’Interno ai suoi vari livelli; l’intenzione è quella di arrivare in tempi brevi ad un chiarimento e ad un successivo orientamento che impedisca il ripetersi dei gravi episodi degli ultimi mesi ma che al tempo stesso possa fornire indicazioni chiare ai Comuni e alle autorità di frontiera per regolamentare una procedura già prevista e codificata da precedenti circolari ministeriali. “Le richieste di cittadinanza “ius sanguinis” da parte dei nostri connazionali che vivono all’estero – ha dichiarato Fabio Porta a conclusione dell’incontro – costituiscono un’opportunità utile e preziosa per il nostro Paese e non un problema amministrativo o di ordine pubblico. Per fare in modo che ciò avvenga è però necessario agire in varie direzioni, prima tra tutte il sostegno con risorse economiche e umane ai consolati. Anche i Comuni italiani devono essere messi in condizione di gestire al meglio queste richieste; vanno infine introdotte regole e criteri per impedire a faccendieri senza scrupoli di agire in questo settore, riconoscendo in parallelo – ha concluso Porta – il lavoro di enti e operatori competenti e accreditati”. (aise)
CORSO IN “EUROPROGETTAZIONE” DELLA CCI BELGIO
BRUXELLES - Dal 19 al 21 febbraio si terrà a Bruxelles il corso organizzato dalla Camera di Commercio Belgo-Italiana in “Europrogettazione Giovani”, rivolto a giovani studenti o a neolaureati da meno di 18 mesi sotto i 30 anni interessati ad ampliare le loro prospettive occupazionali negli European Affairs. Obiettivo principale del corso è scoprire la professione dell’europrogettista, i partecipanti acquisiranno le competenze tecniche necessarie per il settore dell’europrogettazione e dei finanziamenti europei. L’attività di formazione inizierà con una conferenza di apertura presso il Parlamento europeo, e vedrà l’intervento di esperti del settore. Le lezioni del corso vertono sulle istituzioni europee, la professione dell’europrogettista ed i principali programmi di finanziamento europei, e prevedono inoltre la correzione personalizzata e consigli pratici per la stesura del CV, della lettera motivazionale e per la ricerca di lavoro a Bruxelles. Il corso è offerto dalla Camera di Commercio Belgo-Italiana, con esperienza pluriennale nella progettazione europea, che scrive e gestisce progetti finanziati dalla Commissione, principalmente nei settori dell’imprenditorialità, della cooperazione, della formazione e del turismo. Il corso si svilupperà su tre giorni intensivi di formazione. Sono previsti incontri con funzionari delle Istituzioni europee, approfondimenti sulla struttura dei finanziamenti europei e sulle tecniche di europrogettazione, un modulo con consigli pratici per la ricerca di lavoro a Bruxelles e una sessione di correzione personalizzata del curriculum vitae. Si svolgerà in lingua italiana, ma con materiale didattico in inglese. Il Corso di europrogettazione giovani introduce i partecipanti ai principali programmi e bandi europei, alla modulistica e agli strumenti che la Commissione europea mette a disposizione di europrogettisti e consulenti europei. Le lezioni vertono su le Istituzioni europee (composizione, poteri, funzionamento), sulla Conferenza di apertura su tematiche europee presso il Parlamento europeo o la Commissione europea, sulla professione dell’europrogettista (contratti, orari, luogo di lavoro, remunerazione…) e sui fondi a gestione diretta e indiretta (bandi aperti, appalti, modulistica, gestione amministrativa). I principali programmi di finanziamento europei (ricerca, cultura, ambiente, sviluppo rurale, PMI, politiche sociali, Horizon 2020…) e le novità del nuovo Quadro Finanziario Pluriennale 2021-2027. La scadenza per le iscrizioni è il 20 gennaio, questo il link per il bando. (aise)
ITALIANI ALL'ESTERO - SVIZZERA - SCHIAVONE (CGIE): "NEL CANTON DI ZURIGO TEMPI MATURI DIRITTO VOTO COMUNALE ATTIVO E PASSIVO AGLI STRANIERI. COMUNITA' ITALIANA CHIAMATA A FAR PROPRIA PARTE"
"I tempi per l'estensione dei diritti politici e la partecipazione dei cittadini stranieri alle scelte della comunità zurighese sono maturi. La Comunità italiana è chiamata a fare la propria parte." Lo afferma il Segretario Generale del CGIE, Michele Schiavone, in un post di commento alla dichiarazioni del sindaco di Zurigo Corinne Mauch, la cui proposta è stata assunta positivamente dal parlamento cantonale. Proposta che darebbe ai comuni la possibilità di concedere il diritto di voto attivo e passivo a livello comunale ai cittadini stranieri che risiedono da almeno due anni nel comune di residenza. Un'iniziativa che permetterebbe di favorire l'integrazione degli immigrati nel tessuto sociale della città. Un impegno che la sindaca aveva preso fin dalla scorsa estate e che è stato fortemente sostenuto dall'esecutivo comunale presentando, per la prima volta, una proposta in tal senso al Governo Cantonale, che dovrebbe così cambiare la costituzione. Allo stato attuale sono quattro i Cantoni nella Svizzera romanda che prevedono il diritto di voto attivo e passivo a livello comunale: Vaud, Friburgo, Neuchâtel e Giura. Ma anche Basilea Città, i Grigioni e Appenzell hanno dato dato la possibilità ai comuni di concedere il diritto di voto agli stranieri. Afferma Schiavone, se "coraggiosa resta la proposta del sindaco di Zurigo, Corinne Mauch, e sufficente il voto in Consiglio cantonale, determinante sarà il nostro impegno in questa impervia sfida referendaria". Non tutti i partiti convengono su tale proposta. Taluni, infatti, temono che l'opportunità finisca per sminuire il processo di naturalizzazione degli stranieri. Per cui, commenta Schiavone "A priori sembra una battaglia impari tra Davide e Golia", anche se "Voglio sperare che Davide riesca a spuntarla per estendere i valori della democrazia in un'area metropolitana che respira ossigeno di multiculturalità. Sarebbe un vero riconoscimento alla presenza storica e attuale degli italiani nella città di Zwingli". D'altra parte, un'iniziativa analoga è stata presentata lo scorso ottobre nel cantone di Soletta dal PS e dai Verdi, cosi' come l'iniziativa della città di Zurigo è stata sostenuta dal PS, dai verdi-liberali, dai Verdi, ed altresì dalla Lista Alternativa e da una parte del PPD. All'opposizione SVP a FDP a CVP. Inoltre, stigmatizzano alcuni, la questione è stata gia' portata all'attenzione nel 1993 e nel 2013 con un risultato negativo. Ma è necessario ricordare che in Svizzera sono 600 i comuni ed 8 i Cantoni nei quali gli immigrati esercitano il diritto all'elettorato attivo e passivo. Il percorso, d'altra parte, non è privo di ostacoli, dovrà passare il vaglio di una commissione parlamentare ed il secondo voto del Gran Consiglio