SCHIAVONE (CGIE): BENE LA SOSPENSIONE DELLA VENDITA DELLA CASA D’ITALIA DI JUIZ DE FORA
ROMA - “Nei giorni scorsi il Consiglio Generale degli italiani all’Estero ha appreso la notizia della vendita all’asta della Casa d’Italia di Juiz de Fora, in Brasile. I Comites e i rappresentanti del CGIE
hanno chiesto formalmente alla direzione generale DGAI della Farnesina e al Sottosegretario Ricardo Merlo di bloccare la vendita e di esaminare la documentazione sulla proprietà dell’immobile, che attesta dei diritti inalienabili della nostra Comunità sulla proprietà. Apprendiamo da una nota pubblicata nei social da parte del Sottosegretario Ricardo Merlo, che la vendita è stata bloccata e ce ne rallegriamo per la felicità della nostra Comunità nello Stato di Minas Gerais e per tutti i nostri connazionali, che hanno lavorato a tener viva la storia della Casa d’Italia di Juiz de Fora”. Così scrive Michele Schiavone, segretario generale del Cgie, che in una nota esprime soddisfazione per il blocco della vendita dell’immobile, di cui ringrazia Merlo e la Farnesina. “Ricordiamo – continua Schiavone – che questa struttura è stata per decenni il riferimento di primo approdo per i nostri emigranti sbarcati in Brasile dopo 40 giorni di viaggio in nave. Nella Casa d’Italia trovavano medici e ristoro prima di proseguire per altre città alla ricerca di lavoro. Nelle ultime due settimane chi ha seguito questa vicenda ha vissuto giorni di fibrillazione, ma forte e decisiva è stata la volontà di affermare il diritto a quanto di più caro tiene assieme la cultura e il senso comunitario in quel territorio nella provincia brasiliana”. Il CGIE, conclude il segretario generale, “ringrazia l’intervento del sottosegretario Ricardo Merlo, la Farnesina, i Comites per la felice soluzione della triste vicenda e esprime gratitudine alla Comunità italiana in Brasile che continua a valorizzare i propri riferimenti storici come quello della Casa d’Italia di Juiz de Fora”. (aise)
IL COMITES BERNA RIPRENDE LE ATTIVITA’ CON UNA CONFERENZA SU FELLINI
Berna - Il Comites di Berna e Neuchâtel annuncia la ripresa delle attività, dopo l’interruzione dovuta all'emergenza COVID 19. Questi mesi di emergenza sanitaria hanno evidenziato quanto importante sia la cultura, non solo dal punto di vista economico, ma soprattutto per la sua capacità di tenere unite le persone, dar vita al dialogo e generare valore per la comunità. Il Comites ha deciso quindi di riprendere le sue attività, consacrando una serata ad uno dei più importanti personaggi della cultura italiana e mondiale: Federico Fellini.“Je me rappelle…Fellini” è il titolo della conferenza che si terrà il 20 ottobre al museo d'arte e storia di Neuchâtel alla presenza dell’ambasciatore d’Italia in Svizzera Silvio Mignano e Mariachiara Vannetti, presidente del Comites. Frédéric Maire, direttore della cinemateca svizzera, condurrà nel mondo magico della cinematografia felliniana, attraverso i suoi ricordi. Un clarinettista e una pianista suoneranno brani del grande musicista Nino Rota, compositore di molte colonne sonore per i film di Federico Fellini. La conferenza sarà in francese. Le iscrizioni possono essere inviate a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.. (NoveColonneATG)
LINGUA E CULTURA: SECONDA PLENARIA ONLINE DEL CGIE
ROMA - È stata convocata domani pomeriggio, dalle 16.00 alle 18.00, la seconda riunione monotematica dell’Assemblea Plenaria del Consiglio Generale degli Italiani all’Estero che, come la precedente, si terrà in modalità videoconferenza, questa volta sulla piattaforma Zoom. All’ordine del giorno la diffusione della lingua e della cultura italiane nel mondo a sostegno della ripresa del Sistema Paese post COVID-19, strumenti e norme di riferimento: circolare n° 3 del MAECI; il ruolo delle Comunità, delle organizzazioni di categoria e dei soggetti pubblici e privati impegnati all'estero nella elaborazione e realizzazione delle politiche del sapere, della conoscenza linguistica e culturale e della scienza. Alla riunione è stato invitato il Sottosegretario agli Esteri Ricardo Merlo. Per seguire la riunione su Zoom basta cliccare a questo link (ID riunione: 876 4289 6575 - Passcode: 281261). La riunione online sarà trasmessa anche sulla pagina facebook del Cgie. (aise)
IL CAFE AMALFI, IL SOGNO AMERICANO DI DIOGRAZIO CONSOLMAGNO
Salerno - Diograzio Consolmagno nacque ad Aquara, in provincia di Salerno, il 10 dicembre del 1885, in una famiglia contadina. Il padre Michele decise, nel 1886, di tentare "il sogno americano" e sbarcò ad Ellis Island dal piroscafo St. Plata, stabilendo la sua residenza a Boston, nel Massachusetts. Il resto della famiglia lo raggiunse, definitivamente, solo nel 1903. Diograzio imparò in fretta e perfettamente la lingua di quel paese (conservando quella del suo paese con una forte influenza dialettale). “Cronache di Salerno” racconta la sua storia. Da subito, per aiutare la famiglia, fece ogni tipo di lavoro: strillone, lustrascarpe, lavapiatti e infine cameriere. Fu proprio facendo il cameriere che si innamorò della ristorazione. Così, nel 1906, aprì una piccola trattoria che, grazie alla sua innata travolgente simpatia, ottenne un buon successo. Poi arrivò il Cafe Amalfi di Boston, e fu un successo. Negli anni '30, '40 e '50, fu sicuramente il miglior ristorante italiano di Boston situato accanto alla Symphony Hall. Il ristorante divenne un punto di ritrovo quasi ineludibile per attori, politici sportivi. In particolare, l'attrice Judy Garland era innamorata della cucina italiana del Cafe Amalfi. Le migliori associazioni e le più importanti aziende tenevano le loro riunioni da lui. Diograzio Consolmagno, che non si sposò mai, morì nell'ottobre del 1976. (NoveColonneATG)
“A CENA CON RAFFAELLO”: CIBO, MUSICA E ARTE A CHENGDU
CHONGQING (Cina) – Cibo, arte e buona musica. Questo è stato l’evento “A cena con Raffaello” che si è tenuto nei locali del Luxe Lakes Art Expo Center di Chengdu, organizzato dal Consolato Generale d’Italia a Chongqing per celebrare il successo della mostra “Raffaello Opera Omnia”. Realizzata dall’Ambasciata d’Italia a Pechino, insieme all’ Istituto Italiano di Cultura di Pechino e al Consolato Generale d’Italia a Chongqing, la mostra ha riunito in un’unica esposizione artistica 36 riproduzioni ad altissima definizione e a grandezza originale di altrettante opere di Raffaello, attualmente custodite in diciotto musei in sette differenti Paesi del mondo. Nel corso di ‘A cena con Raffaello’, gli ospiti hanno avuto l’opportunità di degustare, immersi tra le più celebri opere del maestro rinascimentale, una cena preparata dalla Chef Federica Fiocchetti. Le pietanze sono state ispirate a quelle descritte dal celebre cuoco e gastronomo italiano rinascimentale, il Maestro Martino da Como. Dunque: zanzarelli, salviata, herbolata, arrosti e salse tradizionali. Ad arricchire l’evento anche l’esibizione dell’ensemble del Maestro Daniele de Franchis, che ha eseguito un repertorio musicale rinascimentale per strumenti a corde. Il Console Generale d’Italia a Chongqing Guido Bilancini nel suo discorso di benvenuto all’evento ha sottolineato l’innovativa modalità per celebrare il grande successo di pubblico di “Raffaello Opera Omnia”, mostra che ha contribuito ad avvicinare la figura dell’immortale pittore urbinate ai cittadini della capitale del Sichuan e ai numerosi turisti che hanno visitato l’esposizione nel corso delle festività di ottobre. Dopo il successo delle tappe di Kunming e Chengdu , l’esposizione “Raffaello Opera Omnia” continuerà nella seconda metà di ottobre a Chongqing.(Inform)
DONNE - ITALIANE NEGLI STATI UNITI : NATA UNA "RETE ROSA" DI IMPRENDITRICI E PROFESSIONISTE ITALIANE RESIDENTI A SAN FRANCISCO
"Sei una professionista italiana che vive e lavora nella Bay Area di San Francisco? In questo caso RETE ROSA è per te! " è l'invito lanciato da "Rete Rosa" nuovo gruppo di imprenditrici e professioniste dedicato alle donne professioniste italiane residenti nella Bay Area. L'iniziativa "Permette a tutte noi, indipendentemente dal settore lavorativo, di creare relazioni sociali significative a scopi professionali. Condividiamo tutte un patrimonio culturale comune e sfide comuni in quanto donne leader." sottolinea Elisabetta Ghisini, Presidente del COMITES San Francisco che guida il gruppo fondato nel 2020 dal COMITES di San Francisco, con il supporto del Consolato d'Italia a San Francisco. Rete Rosa ha due semplici obiettivi: fornire visibilità alle donne professioniste italiane che operano nella Bay Area facilitare la condivisione di conoscenze sul tema della leadership femminile "Ci incontreremo periodicamente per eventi sia di persona e virtuali, ognuno incentrato su uno specifico argomento relativo al tema "leadership". prosegue Ghisini, che spiega: "Rete Rosa vuole essere una rete trasversale, non in competizione ma in collaborazione con tutte le altre organizzazioni professionali alle quali molte di noi già appartengono". Guidato da Elisabetta Ghisini, Presidente del COMITES San Francisco, Rete Rosa gode del sostegno del Consolato Generale di San Francisco e del Ministero degli Affari Esteri.(13/10/2020-ITL/ITNET)