MES, ZINGARETTI: TEMA DA AFFRONTARE IN PARLAMENTO, NON CON LE BATTUTE

Roma - “Un tema così importante per la maggioranza come il Mes va affrontato insieme nelle sedi opportune, non con una battuta in conferenza stampa.

Questo porta con sé uno strascico di polemiche che non è in sintonia con la volontà che abbiamo di dare punti fermi agli italiani”. Lo ha detto il 19 ottobre il presidente della Regione Lazio, nel corso della presentazione del progetto della fibra ottica in collaborazione con Open Fiber nei fabbricati Ater, nel quartiere Garbatella di Roma. “Credo che in un momento così delicato, con il coronavirus che angoscia milioni di italiani bisognerebbe evitare le polemiche politiche – ha aggiunto – Bisognerebbe scommettere sulla solidarietà delle forze politiche di maggioranza, sul sostegno leale che stanno dando al governo e sull’impegno delle forze parlamentari. Il clima che stiamo tentando di costruire è un grandissimo valore aggiunto. Ogni atto che produce polemiche è invece un errore”. (NoveColonneATG)

TARGA FOIBE DANNEGGIATA A RAPALLO: LA CONDANNA DELL’ANVGD

ROMA - L’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia, attraverso un comunicato diramato oggi a firma della sua vicepresidente, Donatella Schürzel, si è associata al Comitato 10 Febbraio che ieri ha condannato il danneggiamento della targa commemorativa dei “Martiri delle Foibe” a Rapallo, in provincia di Genova. “Non si tratta purtroppo del primo caso del genere - hanno scritto nel comunicato di oggi -, altri simili sono avvenuti in passato, spesso in concomitanza con le celebrazioni del Giorno del Ricordo, mentre questa volta si sono appena svolte molteplici iniziative ed intitolazioni toponomastiche in tutta Italia nell’anniversario della morte efferata e dell'infoibamento di Norma Cossetto, tra il 4 ed il 5 ottobre 1943”. Poi, anche l’ANVGD, come il C10F, ha puntato il dito contro l’ANPI, rea, a parere dell’associazione di “stigmatizzare i contenuti del 10 Febbraio ovvero del Ricordo delle tragedie del confine orientale. Un siffatto odio ideologico sembra impedire a taluni di conoscere storicamente e di accettare nella storia italiana queste tragiche pagine riproponendo motivazioni antifasciste fuori luogo ed inappropriate, oltreché del tutto anacronistiche, considerato che il Giorno del Ricordo è stato istituito da una Legge dello Stato del 2004, che al Monumento Nazionale della Foiba di Basovizza ha reso omaggio lo scorso 13 luglio il Presidente della Slovenia Pahor assieme al Presidente Mattarella, che Norma Cossetto ha ricevuto la laurea honoris causa nell’immediato dopoguerra su proposta di Concetto Marchesi, grande latinista e comunista intellettualmente corretto, e che nel 2005 le è stata conferita la Medaglia d’oro al Merito Civile dal Presidente della Repubblica ed ex partigiano Carlo Azeglio Ciampi”. Infine, l’ANVGD si è dunque auspicata “che l’amministrazione comunale di Rapallo ripristini rapidamente il manufatto danneggiato e condividiamo la necessità, non appena la situazione sanitaria lo consentirà, di organizzare un convegno di alto valore scientifico e formativo proprio a Rapallo per celebrare il centenario del Trattato che vi fu firmato e definì in maniera internazionalmente riconosciuta l’annessione all’Italia delle terre irredente dell’Adriatico orientale”.

CORONAVIRUS: 15 MILA CONTAGI IN UN GIORNO. CTS: PRIME VACCINAZIONI IN PRIMAVERA

Sono 15.199 le nuove vittime di coronavirus registrate il 21 ottobre, praticamente un terzo in più rispetto al giorno precedente. I morti sono invece 127, anche in questo caso in netto aumento rispetto agli 89 del 20 ottobre. Cresce anche il numero di tamponi, 177.748, per un indice di contagio dell’8,5. “Realisticamente credo che potremmo far partire le vaccinazioni per le persone fragili, le forze dell’ordine, gli operatori sanitari nei primi mesi della prossima primavera”. Ai microfoni di InBlu Radio, il network delle radio cattoliche della Conferenza episcopale italiana, il 19 ottobre parla Franco Locatelli, presidente del Consiglio superiore di sanità e componente del Comitato tecnico scientifico. “Si sta facendo un grande sforzo internazionale sui vaccini” spiega Locatelli, assicurando anche sul fronte interno che “il lavoro di Arcuri sui tamponi è formidabile. Negli ultimi giorni di tamponi molecolari siamo arrivati a oltre 150 mila. E l’Italia è uno dei Paesi che fa più tamponi al mondo. In questo momento c’è anche la disponibilità dei test rapidi antigenici. Però più che di numeri parlerei di strategie perché diventerebbe una corsa che andrebbe ad autosostenersi e sposterebbe l’asticella sempre più in alto. Dire ‘facciamo più tamponi’ è facile mentre più complesso e articolato il discorso sull’elaborazione di una strategia in termini di sistema Paese per dar corso alla realizzazione di questi tamponi. Dobbiamo rendere più efficienti i percorsi e soprattutto diamo un ruolo importante ai medici di medicina generale”. Il presidente del Consiglio superiore di sanità rassicura infine che “la situazione attuale è ben diversa rispetto a quella di marzo dove il carico di patologia che gravava era significativamente maggiore rispetto ad oggi. Basta andare a vedere il numero delle terapie intensive e delle persone che hanno perso la vita. Certamente c’è stata un’accelerazione importante del numero dei contagiati ma ci sono significative differenze”. (NoveColonneATG)

FORMAZIONE ITALIANA NEL MONDO - FONDO COMPETENZE - MIN.CATALFO (LAVORO): "CON APPROVAZIONE CORTE CONTI AL VIA INVESTIMENTI SU COMPETENZE CAPITALE UMANO"

"La Corte dei Conti ha registrato il decreto interministeriale che istituisce il Fondo nuove competenze. Si compie così l’ultimo passaggio per l’avvio del primo, grande investimento nelle competenze e nel capitale umano volto a rilanciare il mercato del lavoro in Italia. Ho fortemente voluto questa misura, fin dall’inizio dell’emergenza. "Afferma in un post la Ministra del Lavoro, Nunzia Catalfo, che spiega: Si tratta di un fondo da 730 milioni di euro con cui il Governo offre una risposta dinamica e “attiva” alle conseguenze della pandemia sul nostro tessuto sociale e produttivo. Una risposta fondata sul valore della formazione, che diventa non solo difesa contro la crisi ma vero e proprio ponte per superarla. Il Fondo nuove competenze è uno strumento semplice e universale. Accedendo ad esso, le imprese possono rimodulare l’orario di lavoro dei propri dipendenti destinando una parte di esso a corsi di formazione e di riqualificazione. Con un duplice beneficio: aumento della competitività per l’azienda, da un lato, e maggiori competenze e occupabilità per il lavoratore, dall’altro. Il tutto senza alcun onere per l’impresa - in quanto il costo del lavoro delle ore di formazione è sostenuto dallo Stato - né riduzione di stipendio per il lavoratore, con un evidente vantaggio rispetto al normale sistema degli ammortizzatori sociali. Qualunque azienda può accedere al Fondo, senza limitazioni legate alla dimensione o al settore. È sufficiente stipulare un accordo collettivo di rimodulazione dell’orario di lavoro e presentare entro il 31 dicembre progetti formativi fino a un massimo di 250 ore per lavoratore. Con l’avvio di questa misura, si compie il primo passo del Piano nazionale per le nuove competenze, uno dei pilastri del piano per il lavoro che ho predisposto in vista del Recovery Fund. La rinascita del Paese comincia dagli investimenti nel nostro capitale umano". conclude l'esponente del Governo. (21/10/2020-ITL/ITNET)

 - “Dai media nazionali arrivano ogni giorno conferme di casi detenuti positivi al Covid19 in carcere. Un paradosso se pensiamo che le case circondariali dovrebbero essere, proprio per le loro caratteristiche, i luoghi più isolati e quindi più sicuri”. Così Massimo Ungaro, deputato di Italia Viva eletto in Europa, che ha presentato una interrogazione al Ministro della Giustizia Bonafede. “Il 10 settembre – ricorda – risultavano 11 poliziotti penitenziari e 10 detenuti positivi al virus. Dopo poco più di un mese, esattamente con i dati aggiornati dal bollettino del DAP del Ministero della Giustizia, siamo giunti a 90 agenti penitenziari e 54 detenuti positivi. Un balzo enorme nell’arco di quaranta giorni. A ciò si aggiunga che quasi la metà della popolazione carceraria nazionale è affetta da altre patologie: mentali, epatiche, sistemiche. Terni, Oristano, Avezzano, Roma i casi più recenti”. “Facile immaginare – annota il deputato – quanto sia alto il rischio di trasformazione degli istituti penitenziari in pericolosissimi focolai di Coronavirus: un incubo sia per i detenuti che per gli operatori. Per queste ragioni ho presentato un’interrogazione al Ministro della Giustizia Bonafede perché, si impari dagli errori del passato e si agisca subito per evitare il peggio. Ci sono tante misure alternative al carcere ed il mio auspicio è che, in questa fase per i condannati non pericolosi, vengano utilizzate al meglio”. (aise)