“COORDINAMENTO NUOVA MOBILITÀ – CAP PARIS”: IL COMITES DI PARIGI BANDISCE UNA BORSA DI STUDIO
PARIGI - Nell’ambito del progetto “Coordinamento Nuova Mobilità – CAP Paris”, il Comites di Parigi,
in collaborazione con il Consolato Generale, ha bandito un concorso per una Borsa di Ricerca di 12 mesi dell’ammontare di 22.500 euro. Le candidature possono essere presentate entro e non oltre la mezzanotte del 25 novembre agli indirizzi Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.. Nello specifico, si legge nel bando, “il borsista dovrà assicurare lo svolgimento delle seguenti attività: 1. Gestione delle relazioni tra il COMITES, il CAP e le Associazioni aderenti al progetto; 2. Gestione dei contatti esterni tra COMITES e CAP e la rete istituzionale e professionale francese; 3. Recensione degli italiani della Nuova Mobilità nella Circoscrizione Consolare di Parigi, creazione di una banca dati, realizzazione di appropriate analisi statistiche e continuazione della prima ricerca di monitoraggio realizzata nel corso del 2020 da COMITES e CAP; 4. Organizzazione del calendario degli eventi organizzati dal COMITES, dal CAP e dalle Associazioni aderenti al progetto; 5. Promozione e organizzazione degli eventi pubblici del COMITES e CAP nell’ambito del progetto “Nuova Mobilità”; 6. Coordinamento della comunicazione on-line e off-line del COMITES e CAP, compreso l'aggiornamento del sito Internet e l'animazione dei social media del COMITES e CAP relativa al progetto “Nuova Mobilità”; 7. Coordinamento di tutti gli aspetti giuridici, legali ed istituzionali relativi alle attività promosse nel progetto “Nuova Mobilità” COMITES CAP (riunioni del Bureau, del CdA e delle Assemblee, modifiche statutarie, entrata di nuovi soci). 8. Lo svolgimento delle attività si terrà principalmente nella sede del COMITES di Parigi (4 rue de Valence 75005) e all’esterno, durante gli eventi COMITES-CAP ed altri incontri necessari alla realizzazione globale del Progetto”. Tra i requisiti per partecipare la cittadinanza italiana, madrelingua italiano, con fluente conoscenza orale e scritta della lingua francese, con preferibilmente una buona conoscenza della lingua inglese; essere in possesso di un diploma di laurea breve in ambito Legale, Economico o Scienze Politiche, idealmente completato da una laurea magistrale o un master; esperienza in attività di project management e coordinamento di diversi attori; conoscenza della realtà dei professionisti italiani nella Circoscrizione Consolare di Parigi; indiscusse capacità relazionali ed organizzative; abilità nella creazione del network associativo, nella gestione della comunicazione sui social media nonché capacità grafiche, con particolare riferimento alla gestione dei siti internet. Il bando integrale è disponibile qui. (aise)
LONDRA ITALIA: E’ ANCORA IL REGNO UNITO LA META PREFERITA DEGLI ITALIANI CHE EMIGRANO
Londra – Sono 131 mila gli italiani che nel corso del 2019 hanno deciso di spostare all’estero la loro residenza, e tra questi ben il 19% ha scelto di farlo nel Regno Unito. L’UK si conferma ancora una volta la meta preferita per mettere radici, nonostante il paese stia vivendo dal 2016, anno del referendum, un periodo di forte incertezza economica, sociale e politica dovuta alla Brexit. La conferma giunge dalla nuova edizione del “Rapporto italiani nel mondo” elaborato dalla Fondazione Migrantes, come riporta “Londra Italia”, giornale online della capitale britannica. Nel solo 2019 hanno registrato la loro residenza fuori dei confini nazionali, per solo espatrio, 130.936 connazionali con una crescita di 2.353 persone rispetto all’anno precedente. Il 55,3% di essi sono maschi, circa 72mila. Tornando agli italiani in UK, è bene subito precisare che il dato nasce dalle nuove iscrizioni Aire registrate al Consolato, ma non tutte hanno a che fare con effettivi emigranti, dato che proprio a causa della Brexit molti italiani già presenti nel Regno Unito hanno preferito regolarizzare la propria posizione andando ad alimentare, indirettamente, il totale degli espatriati ufficiali del 2019. Difficile, quindi scorporare i due numeri per avere un quadro esatto di chi effettivamente si è trasferito in UK dall’Italia nel corso dello scorso anno, e chi invece già presente non ha fatto altro che ufficializzarlo ma, secondo i dati elaborati dalla Fondazione Migrantes sono stati poco più di 25mila gli expat figli di Dante approdati nelle terre di Albione. A seguire, la Germania (19.253, il 14,7%) e la Francia (14.196, il 10,8%) sono le nazioni che continuano ad attirare italiani soprattutto legati a tradizioni migratorie. La Lombardia è il primo territorio da dove si è emigrato di più negli ultimi anni, Londra la città con più connazionali. Questi dati vengono confermati anche da una recente ricerca condotta dal Consolato italiano a Londra, che aveva evidenziato come nel corso degli ultimi otto anni gli iscritti all’Aire in Inghilterra e Galles sono più che raddoppiati, passando da poco meno di 200 mila a circa 420 mila. (NoveColonneATG)
L’AMBASCIATA D’ITALIA IN ARGENTINA SEGNALA LE BORSE DI STUDIO DEL MAECI PER LAUREATI ARGENTINI
Iniziativa per la promozione di studi in campo spaziale presso centri di ricerca italiani. Le domande entro il 13 novembre BUENOS AIRES – L’Ambasciata d’Italia a Buenos Aires segnala che il Governo Italiano, attraverso il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, offre 10 borse di studio per laureati argentini che intendano realizzare studi in campo spaziale presso centri di ricerca italiani. La durata delle borse sarà di 6 mesi e potranno essere utilizzate a partire del mese di gennaio 2021. Potranno candidarsi cittadini argentini che non abbiano superato i 35 anni di età alla data di scadenza del bando – il 13 novembre 2020 – ) e che abbiano un’eccellente conoscenza della lingua inglese. Le candidature dovranno pervenire all’Ambasciata d’Italia a Buenos Aires entro le ore 18 del 13 novembre all’indirizzo email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.. (Inform)
TERRORE A VIENNA/ UNGARO (IV): L’UE RISPONDA UNITA
ROMA - "Sono sgomento per quanto accaduto a Vienna ieri sera. Terrorismo, fondamentalismo, discriminazione non avranno la meglio nel nostro Continente”. Con queste parole il deputato di Italia Viva eletto in Europa, Massimo Ungaro, ha commentato il brutale attentato di ieri sera nella capitale austriaca che ha causato 3 morti e 17 feriti. “Dopo i fatti di Nizza - ha aggiunto l’eletto all’estero - l'Europa piange ancora vittime e la sua risposta contro il terrore dovrà essere ferma e di grande unità, quella che proprio il terrorismo vuole minacciare anche in tempi di pandemia”. Ungaro ha dunque espresso “piena solidarietà ad un paese amico come l'Austria e alla comunità viennese che conosco bene, avendoci vissuto per anni, così come alla comunità italiana lì residente". (aise)ROMA\ aise\ - "Sono sgomento per quanto accaduto a Vienna ieri sera. Terrorismo, fondamentalismo, discriminazione non avranno la meglio nel nostro Continente”. Con queste parole il deputato di Italia Viva eletto in Europa, Massimo Ungaro, ha commentato il brutale attentato di ieri sera nella capitale austriaca che ha causato 3 morti e 17 feriti. “Dopo i fatti di Nizza - ha aggiunto l’eletto all’estero - l'Europa piange ancora vittime e la sua risposta contro il terrore dovrà essere ferma e di grande unità, quella che proprio il terrorismo vuole minacciare anche in tempi di pandemia”. Ungaro ha dunque espresso “piena solidarietà ad un paese amico come l'Austria e alla comunità viennese che conosco bene, avendoci vissuto per anni, così come alla comunità italiana lì residente". (aise)
REGIONE UMBRIA, VIA ROMEA GERMANICA DIVENTA ROTTA CULTURALE EUROPEA ED ENTRA TRA GRANDI CAMMINI D’EUROPA
PERUGIA – “La Via Romea Germanica ha ottenuto dal Consiglio d’Europa la certificazione di Rotta Culturale Europea, il massimo riconoscimento che certifica la rilevanza storica, culturale e turistica di questo itinerario che attraversa anche l’Umbria” commenta l’assessore regionale al Turismo, Paola Agabiti. “La certificazione colloca la Via Romea Germanica tra i grandi cammini europei, come quello di Santiago e la Via Francigena. È il risultato di un impegno condiviso, segno che fare rete tra istituzioni ed enti porta sempre a raggiungere ottimi traguardi. È, inoltre, un ulteriore veicolo di promozione anche del nostro territorio esaltando ulteriormente quella rete di Cammini dell’Umbria che sono al centro di un attento lavoro di promozione e sviluppo nell’ottica di un turismo sostenibile e integrato con le risorse naturalistiche, paesaggistiche, storiche e culturali del nostro territorio” aggiunge ancora l’assessore. La Via Romea Germanica è un cammino di oltre 2200 chilometri, nato per far rivivere il percorso che nel 1200 l’Abate di Stade, Alberto, descrisse in un suo diario di viaggio. Partendo da Stade, in Germania, il cammino arriva fino a Roma, attraversando l’Italia per oltre 1100 chilometri. L’itinerario entra in Umbria a Pozzuolo Umbro, nel comune di Castiglione del Lago, per toccare i territori dei comuni di Paciano, Città della Pieve, Monteleone di Orvieto, Fabro, Ficulle, Allerona, Castel Viscardo, Orvieto e Porano. “La Regione crede convintamente nella potenzialità rappresentata dal turismo lento, quello dei pellegrini e dei camminatori, dei cicloturisti. E su questo sta investendo da tempo e continuerà a farlo. Siamo sicuri che questa direzione sia quella giusta per il rilancio e la crescita del comparto turistico dell’Umbria” conclude l’assessore Agabiti. (Inform)
GENTE D’ITALIA, SCHIAVONE (CGIE): SPIEGATECI I MOTIVI DELLA CHIUSURA DEL GIORNALE
Montevideo – “Il fatto che le rotative a partire dal 31 ottobre non stamperanno più Gente d’Italia dopo un’esperienza più che ventennale e di successo, riconosciuta anche dal Presidente della Repubblica italiana Sergio Mattarella, inquieta e pone domande sul futuro dell’informazione in lingua italiana in Uruguay e in tutta l’America latina, visto che oggi con l’uso indistinto degli strumenti tecnologici le notizie sono accessibili anche a migliaia di chilometri di distanza”. Lo scrive Michele Schiavone, segretario del Cgie, sulle pagine di “Gente d’Italia”, quotidiano fondato nel 1999, punto di riferimento per gli italiani in Sud America. “La notizia della chiusura del quotidiano – si legge – giunge al Consiglio Generale degli Italiani all’Estero come un fulmine a ciel sereno ad una settimana di distanza dall’incontro in videoconferenza con l’onorevole Andrea Martella, sottosegretario di stato alla presidenza del Consiglio dei ministri con delega all’editoria e al programma di governo, e con i dirigenti del dipartimento informazione e editoria, durante il quale erano emerse buone e rassicuranti prospettive per il rilancio della stampa italiana all’estero. La scomparsa di qualsiasi esperienza editoriale impoverisce l’informazione e mette di fronte alle incertezze lavorative giornalisti e tecnici della carta stampata, professionalità che difficilmente riescono a ricollocarsi nel settore dell’editoria degli italiani all’estero. L’assenza di una pluralità di notizie assoggetta la società al mainstream, riduce gli spazi della democrazia assecondando il pensiero unico e contravvenendo ai principi contenuti nell’articolo 21 della costituzione italiana. Il Consiglio Generale degli Italiani all’Estero, in ottemperanza del dettame legislativo indicato nelle ragioni istitutive, è impegnato a garantire la più ampia informazione nelle comunità, condizione essenziale per garantire la maggiore diffusione della cultura e della lingua italiana, consulterà il dipartimento informazione e editoria della presidenza del consiglio per conoscere i motivi alla base di questa decisione drastica e improvvisa". (NoveColonneATG)