INTERVISTA / COMITES, GARAVINI (IV): CAMPAGNA INFORMATIVA A TAPPETO PER IL RINNOVO
Roma - "Al momento il rinnovo dei Comites è previsto per il 3 dicembre di quest'anno, ecco perché ho ritenuto di presentare un'interrogazione parlamentare al governo con la quale chiedo che si tenga una campagna informativa:
la maggior parte dei nostri connazionali all'estero, infatti, non è a conoscenza di questo appuntamento": così a 9colonne la senatrice di Italia Viva Laura Garavini, in merito al rinnovo dei Comitati degli italiani residenti all'estero, organismi rappresentativi delle comunità italiane nel mondo istituiti nel 1985. Secondo la parlamentare eletta in Europa, "onde evitare che ci sia una scarsa partecipazione - cosa avvenuta all'ultima tornata elettorale - sarebbe quanto mai importante che ci fosse una campagna di informazione a tappeto, innanzitutto da parte della nostra rete diplomatico-consolare ma possibilmente anche sui media, proprio per far sì che i nostri connazionali siano a conoscenza di questo importante appuntamento elettorale". Garavini ricorda come i Comites siano i "principali organi di base di rappresentanza dei nostri concittadini all'estero e qualora non ci fosse una modifica normativa si renderà necessaria una registrazione per poter votare: ecco che si rende necessaria un'informazione capillare affinché i nostri connazionali siano messi nelle condizioni di poter votare". Un'elezione importante anche per sostenere 'l'altra Italia fuori dall'Italia', vero avamposto nel mondo per il made in Italy e il sistema Paese: "I Comites sono il primo strumento per esprimere la propria voce per tutti gli italiani che risiedono stabilmente all'estero, il loro rinnovo è un appuntamento importante per far capire all'Italia la nostra presenza così massiccia all'estero. Non dimentichiamo - conclude la senatrice - che negli ultimi anni abbiamo avuto un 'impennata di partenze. Poter far sentire le proprie istanze, i propri bisogni e la propria voce è basilare”. Per vedere l’intervista video realizzata da 9colonne: https://www.youtube.com/embed/vE38kregNpw?rel=0 (NoveColonneATG)
LE POLITICHE MIGRATORIE NEL REGNO UNITO: IL WEBINAR DI FONDAZIONE ISMU
ROMA - “Da Blair a Brexit. Vent’anni di immigrazione e politiche migratorie nel Regno Unito” è il titolo del volume di Nicola Montagna (Middlesex University London) che Fondazione Ismu presenterà nel corso di un webinar in programma il prossimo 19 maggio, dalle 17.00 sulla piattaforma Zoom. Il volume vuole documentare come sono mutati nel Regno Unito i flussi migratori, le politiche migratorie e il dibattito su questi temi negli ultimi vent’anni: dai governi europeisti presieduti da Tony Blair all’elezione nel 2019 di Boris Johnson e, quindi, alla definitiva rottura con l’Unione Europea. L’obiettivo è, dunque, quello di restituire un quadro d’insieme sull’immigrazione e su come è stata governata in un paese come il Regno Unito, passato da una parziale apertura a una progressiva chiusura nei confronti dei flussi migratori e delle politiche multiculturali. Moderati da Nicola Pasini – Fondazione ISMU e Università degli Studi di Milano, ne discuteranno con l’autore Marta Regalia – Fondazione ISMU e Università degli Studi di Milano, e Antonio Zotti – Fondazione ISMU e Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. Per partecipare al webinar occorre iscriversi qui. (aise 09/05/2021)
CONFERENZA STATO-REGIONI-CGIE: FEDRIGA CONFERMA LA REALIZZAZIONE ENTRO IL 2021
Roma - “Accogliamo con grande soddisfazione la conferma dell’impegno a organizzare nell’anno in corso la IV Conferenza permanente Stato-Regioni-Province autonome-CGIE da parte del neo Presidente della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome Massimiliano Fedriga”. Lo afferma Michele Schiavone, Presidente del Consiglio Generale degli Italiani all’Estero. “Questo appuntamento ufficiale, atteso da oltre 10 anni, quando in realtà dovrebbe essere triennale, è fondamentale per aggiornare l’agenda delle politiche per gli italiani all’estero e fare il punto sui profondi cambiamenti sociali, culturali e migratori avvenuti in Italia in questi anni. Una sfida - prosegue Schiavone - da affrontare con autorevolezza e strumenti adeguati per valorizzare il potenziale delle nostre comunità fuori dai confini nazionali”. Il fenomeno migratorio, come documentato dalle statistiche, interessa tutte le Regioni italiane. Secondo l’ultimo rapporto Migrantes, le prime cinque regioni per partenze in numeri percentuali sono: Lombardia (16,8%), Veneto (11,5%), Sicilia (9,2%), Lazio (7,6%), Emilia Romagna (7,5%). Emerge però un quadro troppo diversificato di sistemi e azioni, con una frammentazione resa ancora più evidente e deleteria dalle difficoltà legate alla pandemia. “Verso la Conferenza Plenaria - spiega Luigi Scaglione, coordinatore delle Consulte regionali – è quanto mai necessario lavorare ad una proposta per il Governo, che punti alla unitarietà degli interventi, in termini di impegni economici, ma anche di prospettive che salvaguardando l’identità degli italiani all'estero: serve un sistema regionale omogeneo per garantire alle nuove generazioni in movimento opportunità di valorizzazione delle proprie conoscenze e di ritorno in Patria. Proprio come nel disegno di internazionalizzazione delle nostre proposte – conclude Scaglione – è importante affidare il testimone non ad avventurieri o spregiudicati faccendieri in qualche angolo della nostra Europa o del Mondo, ma a giovani qualificati e capaci di parlare un linguaggio diverso”. Proprio in quest’ottica, al fine di valutare il sistema organizzato di interventi in favore degli emigrati italiani nel Mondo, la VI Commissione CGIE, presieduta da Manfredi Nulli, in piena sintonia con il Coordinamento operativo delle Consulte regionali, ha tenuto nelle scorse settimane già tre audizioni con i rappresentanti istituzionali di Lombardia, Liguria, Piemonte, Toscana ed Emilia Romagna e ha in programma in questi giorni incontri con Umbria, Molise, Basilicata, Provincia Autonoma di Trento. (NoveColonneATG)
DIALOGHI DI MAGGIO: A MONACO LA SECONDA EDIZIONE DEL PROGETTO DEL COMITES
MONACO - Appuntamento il 15 maggio con i “Dialoghi di maggio”, progetto del Comites di Monaco di Baviera, che lo finanzia attraverso fondi integrativi del Ministero per gli Affari Esteri e la Cooperazione Internazionale. “Creatività e strategie di apprendimento nella Dad” il tema del convegno organizzato nell’ambito del progetto curato da Silvia Alicandro, consigliera e responsabile della Commissione Famiglia del Comites. “Cari Concittadini, care Famiglie, cari Studenti e Docenti, il difficile periodo che tutti stiamo ancora vivendo ha messo a dura prova le nostre vite sotto vari aspetti. Si è parlato soprattutto di perdita della libertà, degli affetti, della socialità e di come ognuno di noi si è dovuto adattare ad una nuova realtà. Si dovrebbe dedicare molto tempo a riflettere su ogni emozione vissuta in tutto questo strano e faticoso periodo”, scrive Alicandro. “Con l’iniziativa di Dialoghi di Maggio, alla sua seconda edizione, abbiamo pensato di confrontarci insieme su come i ragazzi, le loro famiglie e i loro insegnanti siano rimasti collegati anche attraverso lo schermo di un computer senza poter condividere i soliti spazi educativi e di socializzazione; su quali difficoltà e quali opportunità ha creato e offerto questa situazione e quali nuovi strumenti hanno dovuto individuare i docenti per poter rendere piacevoli e interessanti le loro lezioni”. L’iniziativa è organizzata dal Comites, in collaborazione con L’ADI, ed è stata patrocinata dal Consolato Generale d’Italia di Monaco, dall’LMU e dalla Caritas. Le iscrizioni gratuite si possono effettuare sul sito dell’ADI; agli iscritti verrà inviato un link zoom per collegarsi; gli educatori e i docenti che partecipano a tutta la giornata formativa, possono richiedere un attestato di partecipazione all’ADI. Il programma dettagliato è disponibile qui. (aise 09/05/2021)
VACCINI, TOIA: SUI BREVETTI BIDEN CI DÀ RAGIONE
"Anche l'Ue adesso dimostri la sua leadership" "È una gran bella notizia la decisione del presidente americano Joe Biden di schierarsi a favore di una sospensione temporanea dei brevetti sui vaccini per affrontare l'emergenza covid a livello mondiale. E' una scelta che dà ragione a chi, e io sono tra questi, in Europa da molti mesi chiede scelte più coraggiose ed etiche da parte dell'Unione europea sulla questione della proprietà intellettuale. Non si tratta di buttare a mare i principi del libero mercato, di condannare il profitto o di abolire la proprietà intellettuale, ma di capire che, come ha detto l'inviato statunitense per il commercio Catherine Tay, circostanze eccezionali richiedono misure eccezionali. Lasciare miliardi di persone nei Paesi in via di sviluppo in balìa del coronavirus è una scelta contraria ai nostri valori che finisce per mettere in crisi la legittimità, la governance politica e quelle stesse regole del mercato che alcuni dicono di voler difendere. Il ritardo dell'Unione europea nel riconoscere questa realtà ha dimostrato una debolezza di leadership. Ora è il momento di cambiare la situazione e schierarsi a fianco dell'amministrazione americana nei negoziati dell'Omc". E' quanto ha dichiarato Patrizia Toia, eurodeputata Pd e vicepresidente della commissione Industria, Ricerca ed Energia al Parlamento europeo.