EFFETTI PSICOLOGICI DELLA PANDEMIA SULLE FAMIGLIE ITALIANE NEI PAESI BASSI: IL WEBINAR DEL COMITES MSTERDAM -
“Effetti psicologici della pandemia sulle famiglie italiane nei Paesi Bassi” è il tema del webinar organizzato dal Comites Olanda in programma su Microsoft Teams il prossimo 21 maggio dalle 19:30.
“La pandemia ha cambiato il nostro modo di vivere e sta cambiando le nostre abitudini, il nostro interagire con gli altri. Ci chiediamo se questo modo di vivere (distanziamento sociale, isolamento ecc.) ci influenzerà anche in futuro; sulla nostra futura vita sociale e, in particolare, se e quando riusciremo a superare il trauma del lockdown prolungato e, quindi, tornare alla normalità”, spiega il Comites. “In tal senso, è vivo il dibattito sull’alternativa fra il semplice ritorno alla normalità precedente alla pandemia oppure la costruzione di una “nuova” normalità”. Il webinar, dunque, “vuole essere un momento di riflessione sulla situazione che la pandemia ha creato”. (aise 15/05/2021)
DUE START UP ITALIANE PER CREARE UNA “MINI SILICON VALLEY”
Roma - Il progetto si chiama Nomadigitali e prevede la creazione di comunità di southworker insediate in diverse località della Sardegna, così da immaginare un nuovo modo di lavorare in grado di valorizzare tutte quelle realtà che vivono quasi esclusivamente di stagionalità. L'obiettivo è portare a vivere nell'Isola migliaia di persone, soprattutto giovani, da tutto il mondo, sfruttando le possibilità legate allo smart working. "L'idea è nata quando stavo ad Amsterdam", racconta nell'edizione dell'8 maggio de L'Unione Sarda Nicola Lampis, 29 anni, nato in Belgio da genitori sardi emigrati "Lavoravo lì e pagavo un affitto carissimo. Conoscevo tante persone nella mia situazione che lavoravano in smart working e avrebbero usato volentieri i loro guadagni per vivere in un posto migliore ed erano disposte a spostarsi". La sua idea è quella di costruire dei villaggi in zone rurali, con case iperconnesse e architettonicamente belle, con aree comuni, spazi di coworking e zone fitness. L'obiettivo, aggiunge, è "creare mini Silicon Valley, dove le persone possono lavorare per uno-due mesi". Idea concettualmente simile, che sfrutta il fenomeno dei southworker, è quella che propongono i cinque ragazzi che hanno vinto l'ultimo hackaton dell'Open campus di Cagliari. Il progetto si chiama Soon, e "prevede un polo di attrazione per remote workers, che possono decidere così di trasferire il proprio ufficio virtuale in una delle località della regione che aderiscono all' iniziativa - spiega Maurizio Orgiana, business developer e formatore - Ora siamo in fase di progettazione, alla fine dell'estate saremo in gradi fare una prototipazione nei territori pilota".(NoveColonneATG)
MATE CANTATO: TERZO E ULTIMO APPUNTAMENTO AL MUSEO DELL’EMIGRAZIONE DI FROSSASCO FROSSASCO
- Terzo e ultimo incontro per “Il mate cantato” rassegna organizzata dal Museo Regionale dell’Emigrazione di Frossasco in programma sabato prossimo, 22 maggio, alle 18:00 in diretta sulla Pagina Facebook e sul Canale YouTube del Museo. Il tema dell’incontro, come nei precedenti appuntamenti, sarà l’emigrazione piemontese e italiana in Argentina, trattata però attraverso una prospettiva particolare: quella del lavoro. “La volontà di trovare un’occupazione migliore, che permettesse il mantenimento delle famiglie e desse prospettive più rosee, spinse molti nostri corregionali a raggiungere il grande Paese sudamericano”, annotano gli organizzatori. “La dimensione lavorativa, la capacità di affermarsi attraverso un’occupazione, rappresentava un traguardo importante, sinonimo di integrazione e ascesa sociale. Ed è anche grazie al lavoro, alla presenza degli italiani in quasi tutti i settori produttivi, che in Argentina si respira “un’aria di famiglia” dettata da una forte italianità”. Ospiti del Museo saranno Ercole Felippa -Presidente della Manfrey Cooperativa di produttori di latte, Direttore Indipendente di Holcim Argentina e Presidente del Centro Industria Lattiera; e Dante César Tortone - Presidente dell’azienda di famiglia, attiva nel settore della metalmeccanica e della produzione e distribuzione di macchine stradali, movimento terra e per l’edilizia. Moderano l’evento Ivanna Speranza - soprano e musicista; Ugo Bertello - Vicepresidente dell’“Associazione Piemontesi nel Mondo” da oltre trent’anni e componente del Comitato di gestione del Museo; e Carlotta Colombatto - Conservatrice del Museo dell’Emigrazione. Il “Mate cantato”, come di consueto, oltre al momento di riflessione proporrà anche ottima musica – a cura di Ivanna Speranza, accompagnata dal pianista e direttore d’orchestra Mariano Speranza - , mate ed empanadas. Il piatto che verrà proposto sabato prossimo saranno le empanadas criollas, che in Argentina si cucinano il 25 di maggio, in occasione del Día de la Revolución. (aise 15.05.2021)
INTERVISTA / ‘CERVELLI IN FUGA’ A MANCHESTER: L’ITALIA? PER NOI È AMORE E ODIO
Manchester - Sono poco meno di mezzo milione gli italiani che vivono in Regno Unito, di cui circa cinquantamila solo a Manchester, un luogo ricco di opportunità diversificate ed accessibili: da offerte di lavoro più vantaggiose ad una formazione universitaria completa, passando “per una migliore valorizzazione del singolo, delle sue passioni e dei suoi talenti”. È così che alcuni italiani in Inghilterra descrivono questa città: tra loro ci sono Noemi e Sharon. Noemi ha 37 anni e lavora come psicoterapeuta. Racconta che vive a Manchester da undici anni dopo essersi trasferita insieme a suo marito. “All’epoca studiavo in Italia - spiega a 9colonne - ma ho deciso di lasciare tutto e di conseguire la laurea in Inghilterra. Sono una persona estremamente creativa: oltre ad essere una psicoterapeuta sono una poetessa, faccio danza ed anche teatro. Sono riuscita a conciliare perfettamente le mie passioni e la mia creatività con la mia professione, infatti lavoro moltissimo tramite terapie espressive che comprendono l’applicazione delle arti creative”. Noemi sostiene che essersi trasferita a Manchester abbia influito tantissimo sulla sua realizzazione personale: “Sono nata e cresciuta a Latina - continua - che è una città con tante cose da offrire, ma mai quanto Manchester. Qui ho potuto partecipare a tante serate di poesia, danza, recitazione, che a Latina è difficile vengano organizzate. Manchester è stata per me un vero e proprio trampolino di lancio, perché mi ha permesso di poter applicare e godermi appieno il mio lato creativo, costruendo su di esso gran parte del mio approccio terapeutico”. Un’altra differenza che Noemi ha notato è quella che ha a che afre con il sistema universitario: “Qui per me è stato molto più semplice studiare e laurearmi. Inizialmente mi ero iscritta all’università in Italia ma non sono mai riuscita a trovarmi bene, mentre in Regno Unito l’approccio è completamente diverso. Non ho dubbi sul fatto di essere un ‘cervello in fuga’: sono sempre stata una persona piena di risorse creative, e non mi sono mai sentita apprezzata e ricercata dall’Italia per questo. Qui, invece, mi sono potuta formare e sviluppare nella direzione più adatta a me. Certo, mi rende triste il pensiero di essere lontana da casa: quando sono partita ero profondamente arrabbiata con l’Italia per tutte le volte che mi aveva voltato le spalle. Ora posso dire di provare per lei un amore tormentato e conflittuale, dovuto alle mancate opportunità, riconoscendo, però, che lì si trovano le mie radici: l’Italia è una terra che mi manca e a cui posso dare amore da lontano”. Sharon ha 26 anni e vive in Regno Unito da cinque. “Mi sono trasferita per avere più opportunità lavorative ed ho frequentato qui l’università proprio per questo motivo, laureandomi in giurisprudenza. Adesso lavoro come amministratore database per un’azienda internazionale di ingegneria che si occupa di consulenze e costruzioni” racconta Sharon a 9colonne. “Qui il corso di giurisprudenza dura tre anni - continua - ed ho cominciato a lavorare subito dopo essermi laureata. Sapevo che studiando in Inghilterra sarei potuta avanzare molto più velocemente in termini di carriera e raggiungere molti più obiettivi, soprattutto considerando la mia giovane età: penso che in Italia ci sia una sorta di pregiudizio nei confronti dei giovani, spesso considerati impreparati ed inesperti anche con anni ed anni di studio alle spalle. Qui, invece, sono riuscita ad affermarmi e realizzarmi molto velocemente, e sono molto soddisfatta del ruolo che ricopro e della mia carriera. Non penso che se fossi rimasta in Italia sarei riuscita a compiere tutto questo e a poter essere così sicura e indipendente a livello economico: purtroppo c’è molto meno lavoro, meno sostegni economici ed investimenti che consentano ai giovani di poter fare esperienza anche prima di ottenere la laurea, per uscire dall’università già sapendo concretamente cosa fare e dove dirigersi. Credo che forse avrei potuto offrire di più all’Italia, ma so che per molte ragioni avrei sprecato il mio potenziale: è triste pensare di dover lasciare il proprio Paese, che dovrebbe essere il primo a supportarti, per poterti costruire una vita che ti ripaghi dei tuoi sforzi. Mi definisco un cervello in fuga - afferma Sharon - ma tra i miei sogni c’è quello di tornare in Italia un giorno. Devo ammettere, comunque, che tutto quello che sono, che faccio, e che potrò fare anche per il mio Paese lo devo all’Inghilterra”, conclude. (NoveColonneATG)
ITALIANI ALL'ESTERO - CGIE - SCHIAVONE (SEGR.GEN.CGIE): "IN VISTA RINNOVO COMITES IL 3 DICEMBRE CONFRONTO CON SOTTOSEGR.DELLA VEDOVA E FUNZIONARI MAECI"
"L’annuncio delle elezioni per il rinnovo dei Com.It.Es. da parte del Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Luigi Di Maio, avvenuto durante l’audizione alle Commissioni riunite Affari Esteri di Camera e Senato alcune settimane or sono, ha messo in moto la macchina preparatoria delle Associazioni e dei gruppi sociali, culturali, sportivi e politici organizzati, interessati a questo appuntamento. Le elezioni per il rinnovo dei Com.It.Es. sono state annunciate per il 3 dicembre 2021." A sottolinearlo il Segretario Generale del CGIE Michele Schiavone, che annuncia nella nota una riunione in rete on line su FB il 19 maggio prossimo. Dice l'esponente del CGIE "L’attesa per il rinnovo di questi organismi è nell’aria da un anno e il Consiglio Generale degli Italiani all’Estero, quale organismo di rappresentanza intermedio, è impegnato da tempo affinché tutti i soggetti coinvolti, dalle elettrici e dagli elettori, alla rete diplomatica consolare nonché alle candidate e ai candidati possano essere messi in condizione di svolgere il proprio ruolo attivamente, con garanzie e trasparenza nel pieno rispetto della legge. A questo proposito il Consiglio Generale degli Italiani all’Estero ha convocato una riunione in formato telematico per il 19 maggio 2021 inizio alle ore 17.00, alla quale parteciperanno il Sottosegretario Benedetto Della Vedova, i funzionari del Maeci, assieme ai Consiglieri CGIE e ai presidenti dei Com.It.Es. nel mondo. La riunione avrà all’ordine del giorno un unico argomento: Rinnovo dei Comitati degli Italiani all’Estero (Comites). Preparativi, modalità di partecipazione e di voto. Con quale legge? I lavori si articoleranno come segue: - Apertura dei lavori da parte del Segretario Generale del CGIE. - Relazione del Governo da parte del Sottosegretario presso il MAECI Benedetto Della Vedova. - Dibattito con interventi delle Consigliere e dei Consiglieri. - Conclusione e presentazione del documento dell’Assemblea. I lavori saranno trasmessi in streaming su pagina facebook: facebook.com/CGIE2011. (15/05/2021-ITL/ITNET)