ASSISTENZA SANITARIA AGLI ITALIANI IN VENEZUELA: LA RETE CONSOLARE LAVORA A CONVENZIONI CON LE CLINICHE
CARACAS - Siglare convenzioni con le cliniche del Venezuela per applicare uno sconto sui servizi medici agli italiani lì residenti. Questo l’obiettivo della rete consolare italiana, ora alla ricerca di strutture sanitarie con cui stringere accordi.
“Grazie al costante lavoro di squadra tra i Consolati italiani a Caracas e Maracaibo, con i Comites e la rete consolare onoraria, sempre sotto l’attenta supervisione dell’Ambasciata”, si legge nell’invito pubblicato dal Consolato di Caracas, “abbiamo intenzione di stipulare accordi che prevedano uno sconto tra il 10% e il 25% per tutti i servizi medici (esami, interventi chirurgici e così via) per tutti i cittadini italiani che presentino un passaporto in corso di validità”. Le cliniche interessate possono scrivere all’indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.. (aise 25/05/2021)
CARDINALE BASSETTI, PRESIDENTE CEI: ESISTE ALTERNATIVA A INGRESSI IRREGOLARI E A MORTI IN MARE
ROMA – La Conferenza Episcopale Italiana, attraverso i suoi Uffici nazionali, ha “garantito l’arrivo in Italia e l’accoglienza in sicurezza di oltre mille profughi dal Medio Oriente e dall’Africa, dimostrando che è possibile un’alternativa agli ingressi irregolari e alle morti in mare, su cui un giorno sarà severo e inappellabile il giudizio di Dio: ’Dov’è tuo fratello?’”. Lo ha detto questa mattina il cardinale Gualtiero Bassetti, Presidente della Conferenza Episcopale Italiana, nell’introduzione della 74ma Assemblea generale in corso a Roma e apertasi ieri pomeriggio alla presenza di Papa Francesco. Durante l’intervento il porporato ha trattato diversi temi: dalla “fedeltà” al magistero del vescovo di Roma, alla storia della CEI che affonda le radici nel Concilio Vaticano II, al “cammino sinodale” per “vivere il Noi ecclesiale”. E poi uno sguardo alla realtà italiana ed internazionale. Tra i tanti temi su questo punto la questione demografica il Piano di Ripresa e Resilienza, “occasione importante di crescita collettiva” e l’emergenza povertà. Dal 1° settembre 2020 al 31 marzo 2021, le Caritas diocesane – ha detto il cardinale Bassetti – hanno “accompagnato 544.775 persone, in media, 2.582 al giorno. La maggioranza è rappresentata da italiani (57,8%). Quasi una persona su quattro (24,4%) è un ‘nuovo povero’, ossia una persona che non si era mai rivolta in precedenza alla rete Caritas. Si tratta di 132.717 persone in totale, in media 629 nuovi poveri al giorno. Nel corso di oltre un anno di pandemia si sono affacciati alle Caritas almeno 453.731 nuovi poveri”. (Migrantes online/Inform)
IMMIGRATI - IUS SOLI - CONVEGNO ACLI : "E' TEMPO DI RIAPRIRE IL DIBATTITO SUL DIRITTO DI CITTADINANZA FINITO SU UN BINARIO
MORTO" "Crediamo sia giunto il tempo di riaprire il dibattito sul diritto di cittadinanza che ci sembra finito su un binario morto. Sono passati quasi 30 anni dalla legge n. 91 del 1992 che tuttora regola il diritto alla cittadinanza in base al principio dello ius sanguinis. La prima tappa di questo percorso è il convegno che le Acli nazionali hanno organizzato per domani 26 maggio alle ore 16, dal titolo “Ius Soli. Italiano, modestamente, lo nacqui” che si svolgerà presso la Sede Nazionale delle Acli, in via G.Marcora 18, a Roma, e che sarà trasmesso anche in diretta streaming sul canale Facebook e sul Canale YouTube delle Acli Nazionali. I lavori saranno introdotti da Antonio Russo, Vicepresidente nazionale Acli che precederà gli interventi di Mohamed Abdallah Tailmoun, Portavoce Rete G2 – Seconde Generazioni, dell’attore Jonis Bascir e della pluricampionessa italiana di lancio del peso nelle categorie giovanili, Danielle Madam. A seguire interverranno la Senatrice Emma Bonino e il Segretario nazionale del Partito Democratico, Enrico Letta. Le conclusioni sono affidate al Presidente nazionale delle Acli, Emiliano Manfredonia. link diretta facebook: https://www.facebook.com/112637915441017/posts/4232744926763608 (25/05/2021-ITL/ITNET)
GARAVINI (IV): UN’AGENZIA CONSOLARE A LAS PALMAS IMPORTANTE PER PORTARE AVANTI LE ISTANZE DELLA COMUNITÀ ITALIANA
ROMA - "La comunità di italiani residenti alle Canarie è cresciuta esponenzialmente, raddoppiata in dieci anni, con oltre 35mila connazionali residenti nelle isole. Una collettività viva e ben integrata nel tessuto economico e sociale. Come Italia Viva abbiamo fortemente premuto affinché un territorio così ricco di nostri connazionali non rimanesse privo di un presidio istituzionale”. È quanto dichiarato da Laura Garavini, senatrice di Italia Viva eletta in Europa, Vicepresidente della commissione Esteri, intervenuta in collegamento con la comunità italiana di Las Palmas, su invito del Presidente del Fogolar Furlan locale, Maurizio Mior. “La notizia dell'apertura di un'agenzia consolare è il risultato positivo di questo impegno e dell'ascolto costante delle istanze dei cittadini”, ha continuato Garavini. “L'agenzia garantirà maggiori funzioni e servizi ai nostri connazionali residenti alle Canarie”. “Gli italiani che vivono e lavorano a Las Palmas oppure in una delle ulteriori sei isole delle Canarie avranno la possibilità di sbrigare in loco una serie di pratiche amministrative e burocratiche, prima non ottenibili”, ha ricordato. “Ad esempio il rilascio a vista del passaporto biometrico, della carta d’identità elettronica e di attestati ufficiali in caso di furto dei documenti di identità”. “La preoccupazione che sta emergendo in queste settimane per la prevista chiusura del Consolato onorario non ha motivo di essere”, ha rassicurato Garavini. “Tra l’altro il Consolato onorario verrà trasformato in corrispondente consolare, garantendo così comunque uno stretto contatto con i connazionali". (aise 25/05/2021)
ITALIANI ALL'ESTERO - CGIE - COMMISSIONE LINGUA E CULTURA PROMUOVE AUDIZIONI ENTI GESTORI CORSI LINGUA ITALIANA - SCHIAVONE (SEGR.GEN): "IN ASCOLTO PER ACQUISIRE ELEMENTI POSITIVI E DIFFICOLTA'"
I Consiglieri del Comitato di Presidenza e della “Commissione Lingua e Cultura” del Consiglio Generale degli Italiani all’Estero hanno programmato una serie di audizioni con gli Enti Gestori/promotori della lingua e della cultura italiane, che operano in tutti gli angoli del mondo dove vivono e lavorano le nostre comunità. Le audizioni sono finalizzate a conoscere lo stato di avanzamento e di applicazione della nuova Circolare del MAECI 3/2020, di riferimento per le attività formative nel quadro dell’insegnamento della lingua italiana e i programmi culturali integrati nella proiezione internazionale del sistema paese. In questo periodo di grandi cambiamenti e di incertezze, caratterizzato da nuove mobilità questi incontri con gli operatori scolastici servono a far sentire la vicinanza delle nostre istituzioni con chi è impegnato spesso in condizioni difficili per semplificare la nuova circolare, ma in particolare per sostenere la promozione della nostra lingua e cultura nel mondo. Di recente si sono già svolte due audizioni con gli Enti Gestori/promotori dell’Australia e del Sud America, oggi in videoconferenza è programmata la terza con gli operatori in Europa. Durante l’incontro al quale parteciperanno numerosi presidenti degli Enti gestori/promotori la IV Commissione Lingua e Cultura del CGIE si metterà in ascolto per acquisire gli elementi positivi e le difficoltà con cui essi vengono messi a confronto. Da quasi un anno c’è stato un cambio nella normativa ed è stata avviata una nuova e interessante sfida che auspicabilmente rafforzerà l’offerta culturale e formativa all’estero. Perciò queste audizioni sono seguite con interesse anche dai funzionari della Direzione Generale Sistema Paese, con la quale il CGIE ha avviato un confronto e un dialogo propedeutico ad una migliore applicazione della circolare 3/2020. L’ultima audizione degli Enti è programmata per la prima settimana di giugno con i rappresentanti dei paesi anglofoni e extra europei. C’è consapevolezza che in questo momento storico la diffusione della lingua e cultura italiana sono uno strumento eccezionale di promozione del nostro paese, attraverso il quale potrà riprendere lo slancio della conoscenza e del sapere, ma anche l’arte, il commercio, la ricerca, la politica e quanto appartiene alla galassia dell’italianità nel mondo. Il CGIE con la “Commissione Lingua e cultura” si vuole impegnare a promuovere queste potenzialità, rafforzarle e integrarle nei programmi del nostro sistema paese. (25/05/2021-ITL/ITNET)
RICOSTRUITA LA DIASPORA ITALIANA DALLE ISOLE EOLIE
Roma - È colpa della filossera importata dal Nordamerica 130 anni fa, se oggi Valdichiesa, affascinante borgo di Salina, conta 89 anime. Nelle Eolie, "già nell'ultimo decennio dell'Ottocento - osserva Fabio Mostacio nel Rapporto italiani nel Mondo 2020 della Fondazione Migrantes - le scarse condizioni economiche legate a un'agricoltura monoculturale e alla iattura della filossera che colpisce le viti locali, costringono alla fuga una parte cospicua degli abitanti. Le catene migratorie hanno come mete principali l'America e l'Australia". La rarefazione della presenza umana nelle Eolie prosegue anche nei primi decenni del Novecento e non è stata compensata dall'arrivo di diversi confinati politici durante il ventennio fascista. In epoca più recente, sebbene il turismo abbia restituito fascino e ragioni per rimanere a molti, l'emorragia non si è mai del tutto fermata. L'epopea della diaspora eoliana è stata testimoniata dal Museo dell'emigrazione, a Malfa, dove sono raccolti documentari, fotografie, filmini, abiti e pagine dei registri ingialliti con i nomi degli emigranti ancora leggibili e le foto delle partenze, ancora più massicce dal 1904, quando Messina divenne sede di un Ispettorato dell'emigrazione e il suo porto fu autorizzato al traffico navale ultraoceanico al pari di Palermo, Genova e Napoli. L'Argentina, come Salina, ha avviato un recupero della memoria dell'emigrazione italiana attraverso fonti istituzionali, comunitarie e private riuscendo a quantificare il numero in 47.905 i siciliani giunti tra il 1926 e il 1950 su un totale di 540.045 italiani. Ancora oggi l'Argentina è la terra che accoglie più italiani al mondo, 869mila secondo i dati dell'Aire (Associazione itraluiana dei residenti all'estero), mentre sono 784.817 i siciliani espatriati. L'approfondimento sulle pagine de La Sicilia del 15 maggio. (NoveColonneATG)