2 GIUGNO/ SCHIAVONE (CGIE): SIAMO FIERI CUSTODI DELLA NOSTRA STORIA
ROMA - “Le celebrazioni per i festeggiamenti del 75°anniversario della Repubblica italiana sono state accolte con ampia partecipazione e condivisione dalle nostre comunità all’estero.
Per la prima volta il Consiglio Generale degli Italiani all’Estero ha realizzato la celebrazione della festa nazionale con una propria videoconferenza alla quale, assieme alle e ai consiglieri, hanno partecipato il direttore generale della DGIT della Farnesina, Luigi Vignali, i presidenti degli Intercomites di Germania, Canada e Sud Africa”. Così il segretario generale del Cgie, Michele Schiavone, all’indomani della prima celebrazione del 2 giugno promossa online dal Consiglio generale aperta dal suo intervento. “La videoconferenza durata quasi due ore – continua Schiavone – ha visto susseguirsi messaggi proposti dai consiglieri in rappresentanza di tutti i continenti; videomessaggi tra i quali quello del direttore generale Luigi Vignali; l’inno nazionale e brani musicali di giovani artisti; testimonianze di connazionali in rappresentanza del mondo scolastico; immagini fotografiche di monumenti colorati con il tricolore ricevute dai connazionali nel mondo. Le persistenti difficoltà sociali, economiche e sanitarie presenti nelle nostre comunità hanno spinto il Consiglio Generale degli Italiani all’Estero a rivolgersi direttamente e con convinzione alle Comunità di rappresentanza, per far sentire loro la vicinanza, la gratitudine e attestare loro la presenza delle istituzioni italiane”. “L’iniziativa sarà valorizzata”, assicura Schiavone. “Il materiale audiovisivo, le fotografie e i testi della videoconferenza saranno pubblicati in un volume cartaceo e resi fruibili in forma telematica. Intanto la registrazione originale, che necessariamente sarà perfezionata, è visibile sulla pagina facebook del Consiglio Generale degli Italiani all’estero”. “Siamo fieri custodi della nostra storia, della nostra cultura, amiamo l’Italia e – conclude il segretario generale – ci impegneremo anche dall’estero per renderla grande nell’immediato e nel futuro”. (aise 03/06/2021)
VIENE PRESENTATA OGGI LA “GUIDA ALLE RADICI ITALIANE” REALIZZATA DA RAÍZ ITALIANA CON IL SOSTEGNO DELLA DIREZIONE GENERALE PER GLI ITALIANI ALL’ESTERO DEL MAECI
BUENOS AIRES – Il Consiglio Regionale degli Abruzzesi nel Mondo (Cram) e la Federazione delle Istituzioni Abruzzesi in Argentina (Fedamo) organizzano oggi, giovedì 3 giugno, alle ore 17 in Argentina e 22 in Italia la presentazione della “Guida alle radici italiane” realizzata dall’associazione Raíz Italiana con il sostegno della Direzione generale per gli Italiani all’Estero del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale. Il primo volume, pubblicato a settembre 2019 coinvolge, oltre alla Regione Abruzzo, le Regioni Puglia, Basilicata e Emilia-Romagna. L’obiettivo della Guida è quello di permettere a tutti gli oriundi italiani di conoscere i luoghi legati alla storia dei loro antenati emigrati dall’Italia e di vivere un’esperienza unica e indimenticabile nella terra delle loro radici. Questo incontro, che vede coinvolti i consiglieri Marcello Castello, Federico Mandl e Maxi Manzo, è stato organizzato per commemorare il 2 giugno, il giorno della Repubblica Italiana e il 3 giugno, giorno dell’immigrato italiano nella Repubblica Argentina. Dall’Italia saranno presenti Giovanni De Vita della Direzione generale Italiani all’Estero del Maeci, Marina Gabrieli di Raiz Italiana, e Luigi Scaglione, coordinatore nazionale delle Consulte regionali dell’Emigrazione. L’incontro sarà trasmesso sulla pagina Facebook di Fedamo @fedamo.abruzzo. (Inform)
LA VOCE DI NEW YORK, USA: FRONTIERE ANCORA CHIUSE AGLI ITALIANI
Roma – “Il GEI, Gruppo Esponenti Italiani, l’Associazione newyorkese non profit che raccoglie grandi aziende ed esponenti italiani con attività negli Stati Uniti, ha scritto una lettera al Presidente Biden e al Dipartimento di Stato chiedendo di reciprocare la decisione dell’Italia, risalente al 16 maggio scorso, di aprire le frontiere ai cittadini degli Stati Uniti e di riaprire al più presto le frontiere degli Stati Uniti ai cittadini italiani”. Così si legge su La Voce di New York, il giornale americano online in lingua italiana e inglese e che si rivolge ai lettori in Italia e nel mondo. “GEI, per il tramite del suo Presidente, Mario Calvo-Platero, chiede a Biden di applicare alle frontiere semplici controlli di sicurezza anti Covid simili a quelli che applica l’Italia. L’appello è per rispondere all’emergenza in cui si trovano centinaia di aziende italiane e americane negli Stati Uniti: dirigenti, uomini e donne d’affari, scienziati italiani non possono rientrare per svolgere le loro normali mansioni di lavoro. ‘L’America già ha fatto progressi in termini di ripresa economica, ma non quanto ci si attendeva – scrive Platero – riaprire le frontiere con margini di sicurezza adeguati aiuterebbe a raggiungere il pieno potenziale di crescita e riunirebbe allo stesso tempo famiglie divise da troppo tempo’”. In sostanza, nella sua attività di “moral suasion” il GEI chiederebbe alla Casa Bianca di concludere un accordo bilaterale con l’Italia (e anche con altri Paesi), in attesa di raggiungere un accordo complessivo che potrebbe richiedere tempi molto lunghi. Come riporta La Voce di New York, “visto che l’Italia – si scrive nella lettera del GEI – ha aperto in modo bilaterale e al di fuori di accordi Shengen le proprie frontiere ai cittadini USA, la Casa Bianca potrebbe fare altrettanto. Soprattutto perché l’Italia, grazie all’incisiva azione del Governo Draghi e al successo del piano vaccinale presenta ormai importanti margini di sicurezza: 34 milioni di italiani hanno ricevuto almeno una dose del vaccino e 12 milioni di connazionali hanno già completato l’iter”. In base alle iscrizioni all’anagrafe degli italiani residenti all’estero relativi al 2020, gli italiani negli Stati Uniti d’America sarebbero quasi 300mila. (NoveColonneATG)
PRAGA: INAUGURATA LA SCULTURA DELL’AMICIZIA ITALO-CECA
PRAGA - È stata svelata nel giorno della festa della Repubblica italiana, ieri, 2 giugno, nel palazzo del Governo della Repubblica Ceca, la “Scultura dell’amicizia italo-ceca”. Ideata nel 2019 per celebrare i 100 anni dell’Ambasciata italiana a Praga, e realizzata grazie alla generosità di Generali ceská Pojišťovna, la scultura è il risultato di un concorso lanciato all’interno dell’Accademia delle Belle Arti Avu di Praga. Il vincitore, Adam Fejfar, ha proposto come soggetto i due animali simbolo delle rispettive tradizioni popolari: la lupa romana e il leone boemo dalla coda biforcuta. Da oggi, la scultura – installata nei giardini del Governo – rappresenterà l’antica amicizia dei due Paesi, proiettati a rafforzare sempre più il loro legame nel contesto dell’Unione Europea. La cerimonia si è tenuta alla presenza del Primo Ministro ceco, Andrej Babis, e dell’Ambasciatore d’Italia Francesco Saverio Nisio. (aise 03/06/2021)
IL PATRONATO INAS CISL IN GRAN BRETAGNA RICORDA CHE IL TERMINE ULTIMO PER RICHIEDERE IL PERMESSO DI SOGGIORNO PERMANENTE (SETTLED STATUS) È IL PROSSIMO 30 GIUGNO
LONDRA – Il patronato Inas Cisl in Gran Bretagna segnala che il termine ultimo per presentare la domanda di Settled Status – permesso di soggiorno permanente – per i cittadini dell’Ue e i loro familiari che sono arrivati nel Regno Unito prima del 31 dicembre 2020 è il 30 giugno 2021. A seguito della decisione del Regno Unito di lasciare l’Unione Europea, la libertà di circolazione è terminata il 31 dicembre 2020 – ricorda l’Inas Cisl – e, in caso non si richieda il Settled Status, si perderà il diritto di lavorare, studiare, affittare una casa, accedere all’assistenza sanitaria, ai servizi sociali e aprire un conto bancario. Per poter presentare domanda per il permesso di soggiorno permanente, il richiedente dovrà aver vissuto nel Regno Unito, nelle Isole del Canale o nell’Isola di Man per almeno cinque anni consecutivi. Al momento della domanda sarà richiesto il proprio numero di assicurazione sociale inglese (National Insurance Number) per consentire una verifica automatica del periodo di residenza, risalendo alla carriera lavorativa inglese. Se la verifica ha esito positivo, non sarà necessario fornire alcun documento comprovante la residenza, in caso contrario si dovrà produrre le prove di indirizzo tramite utenze varie. Una volta ottenuto il permesso di soggiorno permanente, il richiedente potrà restare nel Regno Unito per un periodo indeterminato e sarà possibile trascorrere fino a cinque anni consecutivi al di fuori del Regno Unito, mantenendo il diritto di residenza. Per informazioni e appuntamenti: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.. (Inform)
COMITES BARCELLONA: CONTINUIAMO IL NOSTRO LAVORO SENZA FONDI PUBBLICI
Barcellona - Il 19 maggio si è svolta a Barcellona la riunione del Com.It.Es del Distretto Consolare per l'approvazione del Bilancio Preventivo 2021 e Consuntivo 2020. “Riunione nella quale si è portata a compimento la promessa di richiedere al Ministero degli Esteri, per il funzionamento dello stesso Com.It.Es per tutto l'anno 2021, la simbolica cifra di un centesimo di euro”, afferma in una nota Alessandro Zehentner, presidente del Com.It.Es del Consolato Generale d'Italia di Barcellona. “Il Com.It.Es di Barcellona già nel 2020, pur a fronte di una intensissima attività su tutto il territorio distrettuale, aveva speso pochissimo, circa mezzo centesimo di euro per abitante, per offrire i propri servizi di supporto agli oltre 110.000 italiani iscritti all'AIRE territoriale - prosegue il presidente del Comites -. Per il 2021 si è voluto fare di più rinunciando di fatto ad ogni contributo pubblico, un gesto forte dettato dalla esigenza di portare a conoscenza dell'intera popolazione come un ente elettivo operativo sul territorio possa lavorare anche in epoca ‘pandemica’ in forma assolutamente volontaria e senza nessun costo per lo Stato”. “Nel 2021, come Presidente pagherò con fondi personali ogni trasferta nel distretto (grande quanto 2/3 dell'intero territorio italiano) come peraltro già fatto nel 2020 in maniera tale da non gravare sui conti pubblici per due anni consecutivi, azione che credo abbia pochi precedenti in altri enti elettivi italiani”, sottolinea Zehentner. (NoveColonneATG)