IL PRESIDENTE DEL MOVIMENTO CRISTIANO LAVORATORI, ANTONIO DI MATTEO, AL CONSIGLIO NAZIONALE DI MCL: “FIDUCIA A DRAGHI MA ORA IL BANCO DI PROVA SARANNO LE RIFORME”
ROMA – “Da europeisti convinti quali siamo fin dalla prima ora abbiamo apprezzato
e condiviso la visione positiva sul futuro economico del Paese che il presidente Draghi ha illustrato nel corso dei suoi interventi in Parlamento in vista del Consiglio Europeo che si è concluso nei giorni scorsi a Bruxelles”: così il presidente del Movimento Cristiano Lavoratori (MCL), Antonio Di Matteo, si è espresso davanti al Consiglio Nazionale del Movimento, riunitosi a Roma. “Quella di Draghi è una visione di respiro resa possibile dall’arrivo dei fondi del Recovery Plan e che, tuttavia, è e rimane per ora un auspicio, ancorata com’è alla messa in campo effettiva delle riforme che l’Europa ci chiede. Sarà quello il vero banco di prova della ripresa italiana – ha continuato Di Matteo. “In questo senso, nel rinnovare la nostra fiducia al premier Draghi, siamo d’accordo con lui quando afferma che ‘il successo del programma Next Generation EU dipende in larga parte da noi’. E in effetti ora la ripresa che si profila all’orizzonte dipenderà da quanto saremo in grado di metter in campo un’Italia dal volto nuovo, attraverso un piano complessivo di riforme strutturali che disegnino nuove politiche attive del lavoro più attente ai giovani e alle donne, toccando temi chiave come la giustizia, la P.A., lo sviluppo digitale, l’ambiente, le infrastrutture, un fisco più equo, il superamento del divario economico tra nord e sud del Paese. Un programma evidentemente ambizioso – sottolinea Di Matteo, – che richiede volontà, trasparenza e responsabilità da parte di tutti”. “I primi passi li vedremo già fra pochissimi giorni, con lo scadere il 30 giugno del blocco dei licenziamenti, che chiamerà il Governo a una prima importante verifica – ha concluso il Presidente del MCL auspicando che il provvedimento “sia accompagnato dall’avvio di un importante piano nazionale di welfare e di formazione per i lavoratori che perderanno il posto”. (Inform)
CORRIERE ITALIANO: MONTRĖAL RICONOSCE IL CONTRIBUTO DELLA COMUNITA’ TRICOLORE
Montréal - Il 14 giugno scorso, il Consiglio Municipale di Montréal, approfittando del fatto che siamo in giugno, il ‘Mese del patrimonio italiano in Canada’, ha approvato una mozione presentata dall’Opposizione ufficiale per sottolineare il contributo della comunità italiana allo sviluppo storico, culturale ed economico di Montréal”. Ne parla Fabrizio Intravaia sul “Corriere Italiano”, il settimanale della comunità italiana a Montreal fondato all'inizio degli Anni '50 e da lui diretto. “Molteplici le motivazioni presenti nella mozione che hanno portato a questa scelta”, scrive Intravaia. Tra queste – aggiunge il direttore del settimanale - va considerato che “dalla fine del XIX secolo il Québec e Montréal sono una terra d’accoglienza per la popolazione italiana che “dalle 2805 persone nel Québec nel 1901 e 1500 a Montréal, sono passate, secondo il Censimento del 2016, a 326700 dichiaratesi d’origine italiana nel Québec e 147015 a Montréal”. Si è tenuto conto inoltre del “riconoscimento, attraverso la mozione approvata nel 2017 dalla Camera dei comuni di Ottawa, del contributo dei canadesi d’origine italiana alla società canadese e il conseguente riconoscimento del mese di giugno come Mese del patrimonio italiano e che la popolazione italiana ha contribuito allo sviluppo economico, culturale e artistico di Montréal – si legge sul “Corriere Italiano” -. Il quartiere della Petite-Italie a Montréal è uno spazio che rappresenta un crogiolo di convivenza che simboleggia l’apertura, la diversità e la curiosità di scoprire la cultura italiana contribuendo anche a fare di Montréal una città interculturale; inoltre, da 28 anni, la Settimana Italiana di Montréal è un avvenimento che celebra la cultura, l’eredità e le tradizioni della comunità italiana attraverso un ampio ventaglio di attività”. “Tra le promotrici della mozione per sottolineare il contributo della comunità italiana c’è la sindaca di Villeray-Saint-Michel-Parc-Extension Giuliana Fumagalli che siede all’Hotel de Ville in qualità di indipendente”, aggiunge Intravaia. “’In realtà – afferma Giuliana Fumagalli spiegando i retroscena dell’iniziativa – è giusto ‘dare a Cesare quel che è di Cesare’ perché sono state presentate due mozioni, una da parte mia, come consigliera indipendente, e una da parte della consigliera dell’opposizione Chantal Rossi (distretto Ovid-Cclermont, Montréal-Nord). Le due mozioni contenevano sostanzialmente gli stessi principi con qualche piccola differenza. Ci siamo parlate e ci siamo messe d’accordo per formulare una versione unica e co - presentare la mozione nella quale fosse citato anche il nome e il contributo dell'‘Alliance Donne Femmes Italiennes du Québec’ che ha dato grande impulso a tutta questa iniziativa. Tutti erano d’accordo e ognuno dei consiglieri che ha preso la parola, tra cui anche quelli che non sono d’origine italiana, ha voluto sottolineare questo o quell’aspetto particolare del contributo della nostra comunità allo sviluppo economico, sociale, politico e culturale di Montréal”. (NoveColonneATG)
ITALIANI A GINEVRA: IL CONCORSO FOTOGRAFICO
GINEVRA - Si apre ufficialmente oggi, 28 giugno, la prima edizione del concorso fotografico “100 scatti d’Italia a Ginevra” promosso dal web magazine “La Voce di Ginevra” insieme al Comites e alla Webster University - Dipartimento di Media Communications & Photography. Il concorso è aperto a tutti, fotografi appassionati e non che, fino al prossimo 2 agosto, potranno inviare le loro foto. Obiettivo, è il caso di dirlo, uno scatto che ritrae il senso dell’italianità a Ginevra. Tema del concorso, infatti, sono gli italiani a Ginevra cioè, si legge sulla “Voce”, immagini che “ritraggano il senso di italianità attraverso le persone o le attività italiani nel Cantone di Ginevra”. Per partecipare basta inviare una sola immagine in formato jpg. Tutte le foto inviate possono essere sia a colori sia in bianco e nero e devono avere un formato con il lato maggiore di cm 40 e pixel 4.724×3.543 circa. È vietato togliere o aggiungere elementi non presenti nello scatto originale, aggiungere margini e firmare le foto. Resta facoltà della giuria escludere foto in seguito ad una manipolazione eccessiva. La fotografia (una sola fotografia per concorrente) va spedita con un’unica e-mail a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. specificando nome, cognome, data di nascita, residenza e contatti. Insieme alla foto, occorre inviare anche un documento di identità in corso di validità. Le foto saranno valutate da una giuria composta dai fotografi Francesco Arese Visconti (Presidente), Athena Carey (Membro) e Kristian Skeie (Membro). Le cento foto scelte dalla giuria saranno pubblicate su La Voce di Ginevra. Tra queste, saranno assegnati i primi tre premi. Il vincitore assoluto del concorso riceverà un buono d’acquisto (MediaMarkt) di 500 franchi svizzeri, il secondo premio sarà costituito da un buono d’acquisto (MediaMarkt) di 250 franchi e il terzo da un buono di acquisto (MediaMarkt) di 100 franchi. Gli scatti selezionati e i vincitori saranno comunicati il 6 settembre. (aise 28/06/2021)
IDOS, IL 30 GIUGNO PRESENTAZIONE IN STREAMING DEL DOSSIER STATISTICO IMMIGRAZIONE 2020
ROMA – Moderato da Toni Mira, giornalista di Avvenire, si terrà il 30 giugno in diretta streaming dalle ore 17 sul canale Youtube di “dossier immigrazione” la presentazione del Dossier Statistico Immigrazione 2020 del Centro Studi IDOS. Temi principali trattati saranno quelli del lavoro dei migranti nel settore della collaborazione familiare, della tutela dei diritti con il nuovo contratto collettivo nazionale del lavoro, il lavoro nello scenario post Covid. Interverranno: Antonia Paoluzzi, Presidente Nazionale Api-Colf, Luca Di Sciullo, Presidente del Centro Studi IDOS, Don Pierpaolo Felicolo, Direttore dell’Ufficio Migrantes della Diocesi di Roma, Silvia Ferretti, Segretario Nazionale Federcolf, Emanuele Montemarano, Presidente dell’Organismo di Vigilanza di Uni e di Accredia, Michele di Bari, Prefetto Ministero dell’Interno. (Inform)
ITALIA-ISRAELE: IL PREMIO MONTALCINI 2020 ASSEGNATO A GADI ALGAZI
Roma - E’ stata celebrata il 17 giugno la consegna del Premio Rita Levi-Montalcini per la cooperazione scientifica tra Italia e Israele con un evento online che ha visto intervenire la Vice Ministra degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale Marina Sereni, la Ministra dell'Università e della Ricerca, Maria Cristina Messa, l'Ambasciatore d'Italia in Israele, Gianluigi Benedetti e l'Ambasciatore d'Israele in Italia, Dror Eydar. A ricevere il premio - per questa edizione 2020 dedicata al tema “New technologies for an enhanced knowledge, fruition, and communication of cultural heritage” - lo storico israeliano Gadi Algazi - studioso di storia sociale e intellettuale dell’ebraismo europeo – per la sua partecipazione al progetto “Mutina Hebraica” presentato dal Centro di ricerca interdipartimentale sulle Digital Humanities dell’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia (Unimore). Gadi Algazi e i suoi partner italiani valorizzeranno la documentazione conservata negli archivi di Modena - relativa alla storia di una delle comunità ebraiche tra le più importanti d’Italia - attraverso un dialogo tra digital humanities e storia ebraica, con un approccio che fa uso di strumenti informatici per la lettura automatizzata dei manoscritti e l’applicazione dell’intelligenza artificiale all’analisi dei testi. Il Premio Rita Levi-Montalcini - promosso dal Ministero Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale Fondazione CRUI e il MUR - è una delle iniziative più importanti nella fiorente cooperazione tecnologica e industriale tra Italia e Israele. Ogni anno seleziona e finanzia un progetto di cooperazione scientifica bilaterale che prevede il soggiorno di uno studioso israeliano di elevato prestigio internazionale per almeno 4 mesi presso l’ente italiano proponente. “Rita Levi-Montalcini è stata una figura di incredibile valore. La sua vita continua ad essere fonte di ispirazione per tutti, soprattutto in questo periodo di pandemia, che ha mostrato l’importanza di sostenere la ricerca e la cooperazione internazionale” ha detto nel suo discorso la Viceministra Sereni. “L'Accordo scientifico, tecnologico e industriale tra Italia e Israele – nel quale si iscrive il premio che consegniamo - è uno strumento prezioso. Sotto il suo ombrello, abbiamo cofinanziato moltissime iniziative in molteplici settori. Spero che l'occasione incoraggi ulteriormente gli scambi tra Italia-Israele, creando nuovi legami tra le nostre comunità scientifiche”. (NoveColonneATG)