“DONNE LEADER IN CULTURE DIVERSE: IN BILICO TRA ITALIA E USA”: A SAN FRANCISCO IL NUOVO APPUNTAMENTO CON “RETE ROSA”

SAN FRANCISCO - Le caratteristiche delle donne leader in tutto il mondo sono simili a quelle delle colleghe americane, eppure alcuni tratti sono molto diversi.

Quali? Se ne parlerà nel nuovo incontro promosso da “Rete Rosa”, il progetto del Comites di San Francisco finanziato dalla Direzione generale per gli italiani all’estero del Maeci, in programma il prossimo 15 luglio. “Donne Leader in culture diverse: in bilico tra Italia e USA” il tema di questo nuovo appuntamento, che inizierà alle 18 sulla piattaforma zoom. Le caratteristiche più comuni attribuite alle Donne leaders sono: empatia, capacità di ascolto, costruzione del consenso e umiltà”, riporta il Comites. Ma le donne in posizioni di leadership al di fuori degli Stati Uniti siano hanno spesso percorso un’ascesa più indiretta che rispecchia il concetto di "leadership accidentale". Presidente del Comites, Elisabetta Ghisini ha intervistato decine e decine di dirigenti donne in tutto il mondo, chiedendo loro come sono salite di livello, quali caratteristiche condividono, cosa hanno imparato lungo il percorso. Il risultato è un nuovo modello di leadership femminile che ci libera dalle costrizioni imposte dallo stampo aziendale maschile nordamericano. Durante l’incontro di giovedì, Ghedini condividerà alcuni spunti della sua ricerca. L’incontro è gratuito, ma per partecipare occorre registrarsi qui. (aise 11/07/2021)

ARTE E NATURA NEL BORGO SICILIANO DI CASTROREALE

Messina – Un nome che deriva da "Castrum Regale", ovvero castello del re. Castroreale è il borgo siciliano dove arte e natura trovano un equilibrio perfetto. Tra panorami e luoghi ricchi di storia, il borgo saprà soddisfare qualunque esigenza dei viaggiatori. Da un punto di vista naturalistico, imperdibile è l'orizzonte su Capo Milazzo e le isole Eolie che si ammira dal belvedere di piazza delle Aquile. Accanto al belvedere si erge il duomo, fulcro della storia dell'arte locale, costruito nel primo trentennio del '600 e dedicato all'Assunta. Al suo interno risaltano la statua marmorea di Santa Caterina (1534) di Antonello Gagini, autore anche di un'acquasantiera (1530) e della scultura di Santa Maria di Gesù (1501); del Seicento sono l'altare in legno indorato della cappella del Sacramento, il fonte battesimale (1625), il pergamo (1648), la cantoria (1612) e il coro in legno di noce intagliato. A destra del Duomo troneggia la cinquecentesca torre campanaria a sezione quadrata contenente un orologio funzionante. Interessante anche la torre di Federico II d'Aragona, unica testimonianza rimasta del castello fatto costruire nel 1324 proprio da lui. Questi sono solo alcuni esempi dei tesori artistici che è possibile esplorare a Castroreale, ai quali si può accedere attraversando Porta Raineri, l'antica porta attraverso la quale si accedeva da nord alla città murata. Tuttavia, la visita non sarebbe completa senza fare esperienza diretta dei sapori locali, celebrati dalle festività locali come la Sagra della Ricotta e la Sagra del Cinghiale. In questo senso, non sono da perdere i maccheroni di grano duro fatti in casa conditi con ragù di maiale, oppure "alla norma" con melanzane e di ricotta salata. Da provare anche il "biscotto della badessa" ideato, secondo la tradizione, dalle monache del convento delle Clarisse. Un dolce della tradizione la cui ricetta è custodita gelosamente dai produttori locali, un segreto culinario tramandato da secoli che ad ogni assaggio racconta le radici culturali della Sicilia.

COME ARRIVARE: In aereo si può fare scalo a Palermo, Catania o Reggio Calabria. In treno: stazione di Barcellona P.G.-Castroreale e proseguire con il servizio AST. Situato a 52 km da Messina, è facilmente raggiungibile tramite l'autostrada A20 Palermo-Messina, uscita casello di Barcellona P.G., imboccare la strada provinciale 82 per Castroreale, dalla S.S. 113, imboccare la strada provinciale 85 all'altezza del ponte Termini-Patrì. ALTRI LUOGHI DA VISITARE: Da non perdere il Parco Museo Jalari. Allontanandosi verso est, vale la pena ammirare la Cascate Cataolo. Infine, cogliere l'occasione di una passeggiata serale per Barcellona Pozzo di Gotto. https://borghipiubelliditalia.it/borgo/castroreale/#1480501243618-2a214ae1-e0f1 (NoveColonneATG)

SCALA (FCLIS): A LOSANNA LA MOSTRA DEL 50ESIMO DELLA PRIMA INIZIATIVA ANTISTRANIERI SCHWARZENBACH E I DIRITTI UMANI

LOSANNA - “Era l’estate del 1974. Ero appena arrivato in Svizzera. In settembre si votava la seconda iniziativa Schwarzenbach, dal nome del famoso dottore dei Democratici Svizzeri, che si batteva per la seconda volta, dopo aver perso per un pelo nel 1970, contro la sovrappopolazione straniera della Svizzera che in quel periodo aveva raggiunto percentuali molto alte”. A scrivere è Michele Scala, membro del Direttivo nazionale della Federazione delle Colonie Libere Italiane in Svizzera e presidente della Colonia Libera Italiana di Losanna, che nell’ultimo numero della newsletter della Fclis presenta la mostra in corso al Musée des Migrations et des Droits Humains (MMDH) di Losanna. “L’iniziativa – ricorda – mirava soprattutto a rimandare a casa i tantissimi italiani, quasi trecentomila su seicentomila stranieri presenti in Svizzera, che allora vi lavoravano con un permesso di soggiorno A, chiamato stagionale, considerato scandaloso da tutti e che destava frequenti rimproveri internazionali da parte delle organizzazioni umanitarie per le caratteristiche discriminatorie che aveva. Era il periodo in cui il Partito Comunista italiano era vietato e molti italiani, in maggioranza socialisti, comunisti, repubblicani o liberali, spesso delle Colonie Libere, sorpresi a fare un comizio o a riunirsi, venivano espulsi immediatamente. Molte famiglie nascondevano i figli in casa senza mai mandarli a scuola o uscire a giocare o a prendere un po’ d’aria, portati alla ribalta oggi sotto il nome dei bambini nascosti e dalla trasmissione televisiva Rai 3 con il titolo “Non far rumore” realizzato grazie al libro “Chiamami sottovoce” di Nicoletta Bortolotti, edito da Harper Collins. Tra le prime a scrivere sui bambini nascosti fu Marina Frigerio. Il suo libro “Versteckte Kinder” uscì nel 1992 e più tardi fu tradotto in italiano con il titolo “Bambini proibiti”. Entrambi i libri sono frutto di anni di ricerca. “La mostra “50 anni dell’Iniziativa Schwarzenbach e i diritti umani” – conclude Scala – è ospitata nello spazio espositivo a Losanna che ambisce a diventare il museo delle migrazioni e dei diritti umani”. (aise 11/07/2021)

PROCESSO CONDOR, VECCHI-PORTA (PD): SODDISFAZIONE PER LA CONDANNA DEI MILITARI DI PINOCHET

Roma - “Il Processo Condor, che per la prima volta ha giudicato i crimini commessi dalle dittature sudamericane negli anni ’60, ’70 e ’80, sta compiendo uno straordinario atto di giustizia internazionale su crimini incancellabili e imprescrivibili e tutto ciò grazie alla giustizia italiana e alle tante organizzazioni della società civile, politica e sindacale che vi hanno preso parte fin dall’inizio. La condanna di tre militari cileni, all’epoca stretti collaboratori di Pinochet, per l’omicidio e la sparizione di Juan Montiglio e Omar Venturelli è un atto tardivo ma storicamente importantissimo nella lunga battaglia contro gli abusi di potere, le torture e gli assassini commessi negli anni bui di paesi a noi storicamente vicini come l’Argentina, il Brasile, la Bolivia, il Cile, il Paraguay e il Perù. Fu il governo presieduto da Enrico Letta a costituirsi come parte civile all’inizio del processo nel 2016, così come fecero anche il Partito Democratico e le organizzazioni sindacali e della società civile. Vogliamo esprimere, insieme alla soddisfazione per la sentenza, la vicinanza e la solidarietà del Partito Democratico a tutti i familiari delle vittime, e in particolare alla figlia di Omar Venturelli, Maria Paz, che da anni vive a Bologna in Italia”. Lo fanno sapere con una nota il responsabile del PD italiani nel mondo, Luciano Vecchi, e il coordinatore del PD Sudamerica, Fabio Porta. (NoveColonneATG)