MALTEMPO A CATANIA: LA COMUNITÀ ITALIANA DI NEW YORK IN AIUTO ALLE ZONE COLPITE
New York - L’Associazione Culturale Italiana di New York scende in campo concretamente per aiutare Catania dopo l’alluvione disastroso degli scorsi giorni. Grazie al presidente dell’associazione Tony Di Piazza, imprenditore di successo ed ex presidente del Palermo Calcio,
e in particolar modo al commendatore Joseph Ficalora, ex presidente della New York Community Bank, sono in arrivo dei fondi che saranno destinati a due associazioni che operano sul territorio colpito. Le due associazioni scelte sono: la Locanda del Samaritano, missionari vincenziani che da 10 anni prestano servizio nel territorio catanese per dare assistenza agli indigenti e l’associazione di cucina, turismo Ristoworld Italy. I cuochi di Ristoworld Italy, in questi giorni di maltempo hanno donato un pasto caldo a tutti gli ospiti del Pala Spedini a Catania, aperto dal comune etneo per accogliere i senza fissa dimora della città ma non solo, anche tutti gli sfollati a causa degli allagamenti. La notizia della donazione è stata accolta con gioia e gratitudine da Marcello Proietto di Silvestro e dallo chef Andrea Finocchiaro, rispettivamente presidente di Ristoworld Italy il primo e responsabile di Ristoworld Emergency il secondo, lo speciale dipartimento di Ristoworld Italy che entra in campo nei momenti di calamità naturale, come già avvenuto in Emilia Romagna e ad Amatrice negli anni scorsi. «I cuochi e il mondo della ristorazione - commenta Proietto di Silvestro – provengono da un periodo di crisi e disagio economico con la chiusura delle attività a causa della pandemia. Questo non ha impedito l’intervento immediato e operativo. Il grande cuore delle berrette bianche si è manifestato anche in questa occasione e i nostri cuochi hanno risposto alla grande con abnegazione ed entusiasmo. Questa donazione del presidente Di Piazza e del commendator Ficalora ci rende felici e dona valore aggiunto al lavoro che svolgiamo: mettersi a disposizione degli altri e fare del bene è la migliore risposta alle emergenze e al disagio che in questi giorni sta colpendo tutto il territorio siciliano e non solo». (NoveColonneATG)
AMBASCIATA E CONSOLATO ACCOLGONO LA NUOVA MIGRAZIONE ITALIANA
PARIGI - “Benvenuti in Francia”: questo il nome della sesta edizione de l’iniziativa promossa dal Com.It.Es. di Parigi e il RéCIF – Rete dei ricercatori italiani in Francia con il sostegno dall'Ambasciata d'Italia in Francia e del Consolato Generale d'Italia a Parigi, svolta il 25 ottobre scorso presso la Maison de l’Italie. L’iniziativa ha l'obiettivo di accogliere i giovani italiani arrivati da poco in Francia per studio o lavoro e aiutarli nel loro inserimento sociale e professionale fornendo un'occasione di incontro con le Istituzioni Italiane e le associazioni italo-francesi radicate nel territorio. La serata si è aperta con gli interventi del Direttore della Maison de l’Italie, Roberto Giacone, di Omar Appolloni dell’Ambasciata d’Italia che ha portato i saluti dell’Ambasciatrice, Teresa Castaldo, della Console Generale d’Italia a Parigi, Irene Castagnoli, e della Consigliera del CGIE - Consiglio Generale degli Italiani all’Estero, Maria Chiara Prodi. Nei loro interventi i rappresentanti istituzionali hanno sottolineato l’importanza del ruolo che le associazioni svolgono a titolo volontario per favorire l'inserimento in Francia e l'aggregazione dei nostri connazionali sul territorio, segnalando la vicinanza e il supporto, anche in questo fondamentale processo, da parte delle Istituzioni italiane qui presenti, e valorizzando organismi come i Comites e il CGIE e la loro importantissima azione per raccogliere e veicolare le istanze dei connazionali all'estero e a promozione di importanti progetti a favore della collettività. A seguire gli organizzatori dell'evento, la Consigliera del Com.It.Es Claudia Donnini e Vincenzo di Bartolo di RèCIF, hanno illustrato le modalità di svolgimento dell’evento che ha permesso ai partecipanti di confrontarsi con le associazioni e gli enti presenti attraverso quattro tavoli tematici: “Vita Pratica e diritti sociali”; “Cultura”; “Reti Professionali”; “Studio e Ricerca”. (aise 04/11/2021)
4 NOVEMBRE, CARÈ (PD): GRATO A FORZE ARMATE
ROMA – “Il 4 novembre, in occasione della Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate, celebriamo il valore dell’unione dei territori e dei popoli che con il Risorgimento hanno dato origine all’Italia. In questa importante giornata, rivolgo il più commosso pensiero a quanti hanno sacrificato la propria vita per il Paese. A Soldati, Marinai, Avieri, Carabinieri, Finanzieri e personale civile della Difesa va il mio ringraziamento per la loro opera. Viva la Repubblica” Così il deputato del Pd Nicola Carè, eletto nella ripartizione Africa, Asia, Oceania e Antartide, componente della Commissione Difesa.(Inform) "IL PAESE CHE VOGLIAMO": STEFANO BONACCINI A BRUXELLES COL PD BELGIO BRUXELLES - Si intitola "Il Paese che vogliamo" il libro di Stefano Bonaccini che il presidente della Regione Emilia Romagna presenterà il prossimo 11 novembre a Bruxelles. Appuntamento alle 18.45 presso Piolalibri: all’incontro, organizzato dalla Federazione del PD in Belgio, parteciperanno anche Brando Benifei, Elisabetta Gualmini e Claudio Tito. Introduce e modera Lanfranco Fanti. (aise 04/11/2021)
IV NOVEMBRE, IL CGIE RICORDA IL GIORNO DELL’UNITÀ NAZIONALE: IL SEGRETARIO GENERALE SCHIAVONE: LE CELEBRAZIONI IN ITALIA E ALL’ESTERO TENGONO IN VITA FINO A RENDERE PRESENTI E INALIENABILI I VALORI DELLA NAZIONE
ROMA – Il Consiglio Generale degli Italiani all’Estero ricorda le celebrazioni per il giorno dell’Unità nazionale e la giornata delle forze armate, che quest’anno coincidono con il centenario della tumulazione del milite ignoto all’Altare della Patria a Roma. Le celebrazioni odierne ricordano la trilogia dei momenti unitari nazionali, quei simboli che caratterizzano la storia di un popolo, che definiscono il senso della nazione richiamando alla nostra memoria collettiva i sacrifici, che onorano il passato. Le celebrazioni, in Italia e all’Estero, tengono in vita fino a rendere presenti e inalienabili i valori della nazione e concorrono a rafforzare gli ideali di libertà, di uguaglianza e giustizia, attraverso i quali si consolidano la pace e la democrazia. La fine della Grande Guerra rappresentò per il nostro Paese un periodo di ripresa della fiducia nel futuro e il ritorno alla normalità, che determinarono la fine delle guerre d’indipendenza dallo straniero, il ripristino dei confini nazionali e l’integrazione nel suolo nazionale delle terre irredenti di Trento e Trieste. Durante questi momenti celebrativi gli italiani all’estero si ritrovano ovunque, nei cimiteri militari, in ambienti sacri e nelle sedi istituzionali per tenere vivi i legami ideali e civili con il nostro paese e festeggiano nei modi più svariati queste ricorrenze. Perciò, il CGIE riconosce e sostiene lo spirito d’iniziativa, sul quale regge il civismo e il senso del dovere delle istituzioni e dei singoli, che contraddistinguano la rete diplomatico-consolare, i Comites e le associazioni. (Michele Schiavone*/Inform)
*Segretario Generale del Consiglio Generale degli Italiani all’Estero
NELLE SCUOLE VENETE SI STUDIERA’ LA STORIA DELL’EMIGRAZIONE
Belluno - Storia della cultura del Veneto e storia dell'emigrazione: Regione e Ufficio scolastico regionale – si legge sul Corriere delle Alpi - firmano il protocollo per portare questi temi nelle scuole. Il presidente della Regione, Luca Zaia, ha infatti sottoscritto, insieme al direttore generale per l'Ufficio scolastico regionale del Veneto (Usrv) Carmela Palumbo, un protocollo d'intesa per lo sviluppo delle competenze degli studenti delle scuole di ogni ordine e grado in materia di storia e cultura del Veneto e di storia dell'emigrazione veneta. L'obiettivo dell'accordo è garantire agli studenti una formazione adeguata sulla storia e sulla cultura del territorio veneto, mediante azioni mirate. L'approfondimento sul numero del 2 novembre in edicola. (NoveColonneATG)