PLENARIA CGIE, GARAVINI SU INVERSIONE DELL’OPZIONE ELEZIONE COMITES : “SONO MATURI I TEMPI PER ABOLIRLA”
ROMA – Alla Plenaria Cgie è intervenuta la senatrice eletta nella ripartizione Europa Laura Garavini (IV) esprimendo felicità per la celebrazione di questo trentennale del Consiglio Generale degli Italiani all’Estero.
Garavini si è quindi rivolta ai nuovi eletti nei Comites che sono “a tutti gli effetti legittimati nel loro ruolo e c’è stata partecipazione innovativa con diversi giovani: tantissimi Comites erano uscenti ed avevano consiglieri non più ricandidabili perché avevano già il limite dei mandati. Dalle prossime politiche ci sarà una rappresentanza degli italiani all’estero inferiore e la rappresentanza di base è fragile perché si espone a tutta una serie di attacchi, a partire dalla contestazione della bassa partecipazione al voto”, ha spiegato Garavini invitando gli uscenti a fare massa critica congiunta insieme alle nuove rappresentanze e ai parlamentari. “Le nostre comunità sono aumentate e sono convinta che ci sia bisogno della riforma dei Comites e serva anche un ripensamento dell’inversione dell’opzione risultando non più utile e opportuna. Credo che siano maturi i tempi per abolirla e credo che serva una semplificazione”, ha evidenziato Garavini sostenendo che il voto debba certamente essere comunque messo in sicurezza. La Garavini, dopo aver segnalato la presentazione di specifici emendamenti in legge di Bilancio a sostegno dei Comites e del Cgie, ha ringraziato per il lavoro di questi anni il segretario generale, Michele Schiavone, e tutte le consigliere e i consiglieri del CGIE uscenti, per l’impegno ed il lavoro profusi in questi anni. (Simone Sperduto/Inform)
PD NEL MONDO: COSTITUITI DIECI NUOVI CIRCOLI
ROMA - Si amplia la rete dei circoli del Partito Democratico nel mondo, 10 nuovi circoli nel mondo. “È un'ottima notizia che testimonia l'impegno attivo di tanti nostri connazionali sia nelle loro Comunità che nei confronti della politica italiana” ha commentato Luciano Vecchi, responsabile del Partito Democratico per gli Italiani nel Mondo. “È anche il risultato dell'impegno del Partito Democratico per garantire piena cittadinanza ai milioni di italiani che vivono all'estero” ha aggiunto Vecchi prima di annunciare i 10 nuovi circolo nelle ultime settimane: Lisbona (Portogallo), Lima (Perù), Sudafrica, Nizza-Costazzurra (Francia), Nequen-Patagonia (Argentina), Herisau, Buchs, Saint-Sulpice, Wohlen e Zug (Svizzera). “Altri si stanno costituendo in varie parti del mondo - ha spiegato ancora il responsabile Dem -, anche a seguito dello straordinario impegno che si è prodotto nelle recenti elezioni per il rinnovo dei Comitati degli Italiani all'Estero (Com.It.Es) che ha visto un risultato importante delle liste progressiste”. “Il Partito Democratico - ha concluso - si conferma non solo come l'unica forza politica italiana realmente attiva nei cinque Continenti ma anche l'unica a garantire un'ampia rappresentanza nei propri organismi dirigenti: sono oltre settanta infatti i componenti dell'Assemblea nazionale del PD che vivono, studiano e lavorano all'estero. Questo rafforza il ruolo degli italiani nel mondo per avere garantiti i propri diritti di cittadinanza e per contribuire, in questa fase di grandi trasformazioni, al futuro del nostro Paese”. (aise 14/12/2021 )
IL LUNGO INVERNO DI CHI EMIGRA -
Come la tela di Penelope, che si disfa ogni notte per essere ritessuta l'indomani, l'emigrazione giovanile dalla Puglia - registrata anche dagli ultimi studi di Svimez - vive un suo ciclo perenne. I dati - ha scritto il Corriere del Mezzogiorno (ed. Bari) nell’edizione del weekend - dicono che dalla seconda metà dell'Ottocento ad oggi, ad ondate, i pugliesi sono andati via. Prima verso le Americhe. Poi verso l'Europa e l'Australia. Pugliesi diversi, adesso più colti, ma tutti inesorabilmente sottomessi ad un malinconico destino di lontananza. Girando nelle scuole pugliesi si percepisce questa pulsione all'espatrio già dai primi anni delle superiori. È come se l'emigrazione fosse scritta nel sangue delle famiglie. Ci sono aree, come il sud-est barese, nelle quali la storia della Puglia è storia di addii. Aree che, ad ascoltare la retorica del marketing territoriale, parrebbero paradisi per tutti. Al contrario, sono luoghi incapaci di trattenere migliaia di giovani. Migliaia. Quel che preoccupa è lo sfilacciamento delle opportunità reali prodotto dall'emigrazione, perché troppo si è ecceduto nel chiamare imprese da fuori quando sono le imprese nate in Puglia a trattenere i giovani. Dacché il pubblico impiego ha smesso di essere un'idrovora di occupati, dacché è finita la repubblica delle fabbriche, è tornata l'emigrazione. Roma (NoveColonneATG)
PD, LUCIANO VECCHI: COSTITUITI DIECI NUOVI CIRCOLI NEL MONDO
ROMA – “Si amplia la rete dei circoli del Partito Democratico nel mondo. E’ un’ottima notizia che testimonia l’impegno attivo di tanti nostri connazionali sia nelle loro comunità che nei confronti della politica italiana. E’ anche il risultato dell’impegno del Partito Democratico per garantire piena cittadinanza ai milioni di italiani che vivono all’estero”. Così Luciano Vecchi, responsabile per gli Italiani nel Mondo del Pd. “Sono dieci – precisa Vecchi – i nuovi circoli costituiti in queste ultime settimane: Lisbona (Portogallo), Lima (Perù), Sudafrica, Nizza-Costazzurra (Francia), Nequen-Patagonia (Argentina), Herisau, Buchs, Saint-Sulpice, Wohlen e Zug (Svizzera). Altri – spiega – si stanno costituendo in varie parti del mondo, anche a seguito dello straordinario impegno che si è prodotto nelle recenti elezioni per il rinnovo dei Comitati degli Italiani all’Estero (Com.It.Es) che ha visto un risultato importante delle liste progressiste”. Per Vecchi il Partito Democratico si conferma come una forza politica italiana realmente attiva nei cinque continenti e in grado di garantire un’ampia rappresentanza nei propri organismi dirigenti: “sono oltre settanta infatti i componenti dell’Assemblea nazionale del Pd – continua Vecchi – che vivono, studiano e lavorano all’estero. Questo rafforza – conclude Vecchi – il ruolo degli italiani nel mondo per avere garantiti i propri diritti di cittadinanza e per contribuire, in questa fase di grandi trasformazioni, al futuro del nostro Paese”.(Inform)
DI MARTINO (COMITES CARACAS): IN 6 ANNI DI LAVORO TANTI RISULTATI RAGGIUNTI
Roma - Sono “numerosi i risultati concreti e tangibili raggiunti dal Comites uscente”. Lo scrive Ugo Di Martino presidente del Comites di Caracas nella sua relazione finale in cui riassume sei anni di lavoro del Comites. Tra gli obiettivi raggiunti in questi anni “la riapertura di una finestra, che permettesse ai naturalizzati il riacquisto della Cittadinanza – spiega Di Martino che continua: - abbiamo dato sostegno psicologico a molte famiglie Italo Venezuelane (vittime della grave situazione del Paese) , contrattando e pagando una psicologa. Abbiamo presentato vari progetti, ed in modo particolare (durante le gestioni dei Consoli Lorenzini e Mora) abbiamo anche proposto la pubblicazione di un libro, che parlasse dell’emigrazione Italiana in Venezuela, dalla fine della dittatura di Perez Jimenez (1959) ad oggi.Abbiamo inviato nel 2019, una giovane professionista Italo Venezuelana al Seminario “I Giovani Italiani nel Mondo a Palermo”, evento fortemente voluto ed organizzato dal CGIE. Abbiamo sollecitato l’eliminazione o la semplificazione del B1 per i cittadini stranieri richiedenti la nazionalità italiana tramite matrimonio. Abbiamo assistito ed orientato, Migliaia di connazionali, inviando, quando necessario, comunicazioni alle Autorità competenti a mezzo e-mail. Abbiamo sollecitato aiuto per i connazionali, vittime dell’esodo in altri Paesi per la grave situazione del Venezuela ( espropri, rapimenti, violenze etc.) Grazie anche alle nostre sollecitazioni, - continua Di Martino - alcune scuole italiane hanno riottenuto, dopo anni, i contributi di legge dal Ministero. Infatti, questo COMITES ha chiesto, promosso e ottenuto il ripristino, dopo oltre sei anni, dei contributi ministeriali per cattedre di lingua italiana (Legge 153) in favore di due scuole in Caracas che prevedono la lingua italiana quale materia curricolare permettendo cosí ai giovani che si recano in Italia, di potersi iscrivere direttamente alla Scuola d’ Obbligo , come pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale Venezuelana n. 37212 del 5.6.2001”. “Ringraziamo - conclude il presidente uscente del Comites - tutta la grande Comunità Italiana del Venezuela , La Missione Cattolica Italiana, la Casa di riposo Angelo Petricone, la Fondazione Madonna di Pompei, l’Ambasciata d’Italia, il Consolato Generale d’ Italia, il Consolato di Maracaibo, la Rete Consolare Onoraria e tutte le Istituzioni, che ci hanno permesso di aiutarli”. (NoveColonneATG) Roma