LA VOCE DI NEW YORK: A PARK AVENUE SI RICORDANO LE VITTIME ITALIANE DELL’OLOCAUSTO

New York – Alle nove di mattina del 27 gennaio, davanti al Consolato Generale Italiano, è iniziata la lettura dei nomi delle vittime italiane dell’Olocausto. In coda c’erano anche alcune autorità cittadine:

il Console Generale Fabrizio Di Michele, la Senatrice dello Stato di New York Diane Savino, i due Commissioner Edward Alexander Mermelstein e Dan Nigro, La Sottosegretaria Generale delle Nazioni Unite Melissa Fleming e l’Ambasciatore dell’Italia all’ONU Maurizio Massari. Tutti insieme per ricordare le migliaia di ebrei deportati dall’Italia nei campi di concentramento. A riportare la notizia è il quotidiano online La Voce di New York, punto fermo della comunità italiana nella grande mela. L’evento, organizzato con la collaborazione del Centro Primo Levi, ha chiamato a raccolta chiunque volesse prestare per qualche minuto la propria voce. All’appello hanno risposto anche gli studenti della Scuola Italiana Guglielmo Marconi. Chi è rimasto davvero colpito dall’atmosfera venutasi a creare davanti al 690 di Park Avenue è proprio chi a quel civico lavora ogni giorno: il Console Generale Fabrizio Di Michele, arrivato in città lo scorso anno. “L’importanza dell’evento la conoscevo – racconta – ormai è radicato da due decenni, però farne parte e vivere la cerimonia in prima persona è stato più toccante e difficile di quanto mi aspettassi. Qui si percepisce un vero senso di comunità, con la gente che viene spontaneamente a leggere i nomi. Quest’anno è stato difficile organizzare – prosegue il Console – ma siamo riusciti ad avere un’adesione importante anche da parte delle scuole e degli studenti. Questo credo sia un aspetto fondamentale: vogliamo educare le giovani generazioni; avere rappresentanti della comunità ebraica e di quella studentesca è per noi di enorme importanza”. Questo evento è, da anni, un segno della vicinanza tra la comunità ebraica di New York e quella italiana, che conta oltre 93.500 membri. (NoveColonneATG)

GARAVINI (IV): CON MATTARELLA L’ITALIA RIAFFERMA LA SUA DIMENSIONE ATLANTISTA

ROMA - “Grazie Presidente Mattarella. Con la sua presenza l’Italia consolida la sua dimensione convintamente atlantista e la sua missione di Paese federatore europeo”. Lo dichiara la senatrice di Italia Viva eletta in Europa, Laura Garavini, a margine del giuramento di Sergio Mattarella, che resterà al Colle per altri 7 anni. “È importante che, nel suo discorso di giuramento, il Presidente abbia richiamato alla necessità di rafforzare il processo di rilancio dell’Unione Europea nato dalla risposta alla pandemia. E di un protagonismo italiano nella costruzione del futuro europeo”, ha aggiunto l’eletta all’estero renziana. “L’Italia descritta dal Presidente Mattarella è il Paese che, come Italia Viva, ci impegniamo costantemente a realizzare - ha concluso Garavini -. Più giusta e moderna, attenta a donne e giovani, in grado di superare il declino demografico. E sempre dalla parte delle istituzioni libere e democratiche. Orgogliosi di aver eletto sette anni fa Sergio Mattarella al Quirinale. Ancora più orgogliosi di averlo rieletto per il suo secondo mandato”. (aise 03/02/2022)

UN FILM GIRATO IN SICILIA ALLA MOSTRA DI BERLINO

(NoveColonneATG) Roma - Quel foglietto di carta spiegazzato trovato dai figli alla sua morte è quasi il punto di partenza di un altro romanzo. Postumo ma dall'inconfondibile tessitura pirandelliana. Lì Luigi Pirandello aveva annotato le indicazioni per il suo funerale, per la sua bara. E tutto fu eseguito alla lettera, fino alla gestione delle ceneri. "Leonora addio", - scrive il Giornale di Sicilia - l'unico film italiano in concorso alla Berlinale Berlin International Film Festival (10/16 febbraio), del regista Paolo Taviani con le musiche del premio Oscar Nicola Piovani, racconta proprio la rocambolesca avventura delle ceneri di Pirandello e il movimentato viaggio dell'urna da Roma ad Agrigento, fino alla tormentata sepoltura avvenuta dopo quindici anni dalla morte.

IL GIORNO DI MATTARELLA: GLI AUGURI DEL CGIE

ROMA - “Illustrissimo Signor Presidente della Repubblica Mattarella, il giorno del Suo insediamento alla guida del nostro Paese il Consiglio Generale degli Italiani all’Estero Le è grato e riconoscente per la decisione assunta di continuare il Suo alto Magistero in rappresentanza dell’Italia e del suo popolo”. Così scrive Michele Schiavone, Segretario Generale del Cgie, nel messaggio inviato al Presidente rieletto che oggi pomeriggio giurerà di fronte al Parlamento. “Le giungano da parte del Consiglio Generale degli Italiani all’Estero in rappresentanza delle Comunità italiane nel mondo – continua Schiavone – i più fervidi ringraziamenti assieme agli auguri per un prospero e felice settennato nella continuità delle aspettative che Ella ha già tracciato negli anni scorsi. Con i nostri più sinceri voti di ogni bene e di buona salute”. (aise 03/02/2022)

ITALIANI E ITALIANI ALL'ESTERO - MATTARELLA - ACLI: "ALTE E NOBILI PAROLE LOTTA ALLE POVERTA' E ALLE DISEGUAGLIANZE SIANO PRIORITÀ' POLITICHE PUBBLICHE"

Le ACLI si riconoscono nelle alte e nobili parole del Presidente, e sperano che tutte le forze politiche e sociali le facciano proprie e sappiano fare, secondo il suo auspicio, della lotta alle disuguaglianze e alle povertà l’asse portante delle politiche pubbliche. Tutela della salute, promozione dell’economia, esigenze di maggiore giustizia sociale nel rispetto dei valori fondamentali della Costituzione sono stati al centro del suo discorso, insieme alla riconferma delle tradizionali alleanze del nostro Paese in un contesto di promozione della pace contro ogni disegno egemonico e violento. È stata ugualmente importante la rivendicazione della scelta di far nascere il Governo presieduto da Mario Draghi e l’auspicio che esso possa continuare il suo lavoro nella fase più delicata della realizzazione delle riforme richieste dal PNRR per una ricostruzione economica e sociale del nostro Paese che sia giusta ed equa. Facendo eco alle preoccupazioni di molti, il Presidente ha ricordato la necessità di riforme adeguate che favoriscano la partecipazione dei cittadini, che permettano di assumere decisioni in tempi rapidi secondo quanto richiede la situazione attuale, che valorizzino il ruolo dei partiti in stretta correlazione con le forze della società civile, anche perché il cittadino che si trova abbandonato dai partiti e dalle forze intermedie si trova non più libero ma più solo. La serietà e l’adeguatezza della classe politica si misureranno essenzialmente su questo. (03/02/2022-ITL/ITNET)