SIRACUSA NELLA TOP 10 DELLE CITTÀ CANDIDATE A APITALE ITALIANA DELLA CULTURA
Non è ancora una vittoria, ma è già un attestato di valore. Siracusa è tra le finaliste nella corsa a diventare Capitale italiana della Cultura del 2024.
Un riconoscimento alla bellezza e alla storia millenaria della città simbolo della Magna Grecia in Sicilia. Adesso, il Comune aretuseo dovrà vedersela con le altre nove città in lizza: Ascoli Piceno, Chioggia (VE), Grosseto, Mesagne (BR), Pesaro, Sestri Levante con il Tigullio (GE), l’Unione dei Comuni Paestum-Alto Cilento (SA), Viareggio (LU), Vicenza. L'esito non è scontato. Quindi, per dirla con l’assessore ai Beni culturali Samonà, «facciamo tutti il tifo per Siracusa, perché Sicilia e cultura sono un binomio inscindibile».
UNGARO (IV): TURISMO DELLE RADICI STRUMENTO DI SVILUPPO CHE RAFFORZA IL LEGAME CON GLI ITALIANI NEL MONDO
ROMA - “Il "Turismo delle radici", un progetto che sostengo da mesi assieme a diverse associazioni, sarà un’occasione per valorizzare i nostri piccoli borghi, per promuovere il turismo di ritorno, ma soprattutto per non spezzare quel legame tra i nostri connazionali emigrati all'estero e il loro Paese d’origine”. Così in una nota Massimo Ungaro, deputato di Italia Viva eletto in Europa, a pochi giorni dal focus dedicato al Turismo di ritorno durante l’incontro online promosso dal Consiglio generale degli italiani all’estero, che ha visto la partecipazione del Sottosegretario degli Esteri Benedetto Della Vedova, del Dg Vignali e del coordinatore del progetto, il consigliere De Vita (Dgit). “Il progetto, dal valore di 20 milioni di euro, - ricorda Ungaro – è rivolto agli 80 milioni di italiani all’estero e agli italo-discendenti che hanno le proprie ‘radici’ non solo nelle grandi città d’arte, ma soprattutto nei paesi e nei piccoli borghi italiani”. (aise 04/02/2022)
B SERIE DI 9COLONNE: “I RITORNATI”, STORIE DI EMIGRAZIONE VINCENTE
Roma - La giovane biologa che si è formata a Cambridge e ora lavora a Frosinone per un’industria farmaceutica, la progettista turistica che ha fatto due volte il giro del mondo, il professore che in Olanda sognava il cielo limpido di Roma e il social media manager che ha lasciato l’Australia e a Matera ha trovato l’America. Senza dimenticare i tanti docenti e ricercatori che, fatte prestigiose esperienze in giro per il mondo, hanno deciso di tornare dietro le cattedre delle nostre università. Sono stati chiamati expat, nuovi emigranti, cervelli in fuga: oggi molti hanno deciso di tornare. E sono loro i protagonisti de “I ritornati”, la nuova web serie realizzata dall’agenzia 9colonne - con il sostegno della Direzione Generale per gli Italiani all’Estero e le Politiche Migratorie del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale. Sono storie di italiani che, dopo un periodo vissuto all’estero, hanno deciso di tornare a lavorare in Italia, anche grazie alle opportunità e alle agevolazioni fiscali messe a disposizione dalle nostre istituzioni. “I ritornati” racconta un’emigrazione vincente, una partenza e un ritorno. Sono storie di intraprendenza, curiosità e talento: storie di chi ha saputo mettersi in gioco ed è di nuovo qui con un bagaglio culturale più ricco e una formazione più alta e competitiva. Insomma, con una marcia in più. “I ritornati” è on line sul sito di 9colonne. https://www.9colonne.it/category/1128/i-ritornati (NoveColonneATG)
CONSULTA DEGLI EMILIANO -ROMAGNOLI NEL MONDO: BANDO 2022 PER CONTRIBUTI A ENTI LOCALI E ASSOCIAZIONI DI PROMOZIONE SOCIALE PER PROGETTI DESTINATI AI CORREGIONALI ALL’ESTERO E INERENTI IL FENOMENO MIGRATORIO
BOLOGNA – Aperto fino al prossimo 25 marzo (ore 15) il Bando 2022 della Consulta degli emiliano-romagnoli nel mondo che concederà contributi per l’attuazione di progetti destinati agli emiliano-romagnoli all’estero ed inerenti il fenomeno migratorio. Il bando è rivolto a Enti locali della Regione Emilia-Romagna e ad Associazioni di promozione sociale che abbiano una sede operativa permanente nel territorio regionale e che operino da almeno 3 anni nel settore dell’emigrazione. Il contributo di cofinanziamento è destinato a progetti che valorizzino le attività e le funzioni di carattere sociale, culturale, formativo ed assistenziale a favore degli emiliano-romagnoli residenti all’estero quali studi sull’emigrazione, progetti per la diffusione della lingua italiana, iniziative culturali e così via, da realizzarsi nel corso del 2022. Il contributo regionale può arrivare fino ad un massimo dell’80% delle spese, e fino a 15.000 euro. (Inform)
ECO SICILIANO: AL VIA DOMENICA LA NUOVA STAGIONE DEL PROGRAMMA RADIOFONICO ITALIANO IN ARGENTINA
BUENOS AIRES - Prenenderà il via domenica prossima, 6 febbraio, la nuova stagione del programma di Radio Eco Siciliano, trasmissione dell’Associazione Familias Sicilianas di Paranà, che andrà in onda tutte le domeniche dalle 12.00 (8.00 in Italia). Protagoniste saranno le Regioni italiane. Il programma verrà trasmesso da LT14, Nacional, Radio General Urquiza de Paraná, radio della provincia di Entre Ríos, in Argentina, AM 1260. E si occuperà, dunque, dalle notizie dall'Italia con il corrispondente a Roma, Jacopo Lilli, di cucina italiana, con lo chef Roberto Ottini, di cultura e letteratura, con Alessio Arena, di lingua italiana, di iniziative regionali, di musica italiana, di comunità italiana all’estero, e di altro ancora. Quest’anno, la squadra che contraddistingue il programma, è stata rinnovata. I conduttori sono Olga Chicco, Maria Elisa Sartori (direttrice della Dante locale), Juan Cruz Tommasi, dei giovani veneti, e José Prestifilippo, direttore di Eco Siciliano. Il programma andrà in onda anche in replica 3 volte alla settimana, tramite la radio del Comites Rosario. (aise 04/02/2022)
IN UN LIBRO LA “GEOGRAFIA SENTIMENTALE DI UN EMIGRANTE ITALIANO”
Roma - Un viaggio nell'emigrazione italiana all'estero, un racconto generazionale tra memoria autobiografica, ricerca storica e invenzione letteraria. “È Geografia sentimentale di un emigrante italiano”. Sicilia, Venezuela, Stati Uniti, Liguria, il libro di Salvatore Vento edito da Erga (pagine 284, euro 15,00), nel quale l'approdo finale, a partire dal 1974, è la città di Genova, luogo di vita e di speranza dove si concretizza l'impegno sociale e culturale della geografia sentimentale dell'autore. La narrazione - scrive Avvenire nell’edizione del weekend - inizia con la partenza del padre dell'autore per il Venezuela: una memoria che si trasforma in transumanza letteraria e storica. Nel suo complesso si tratta di un'esperienza di vita accaduta a molti nostri connazionali nel secondo Novecento; è la storia di migranti nell' epoca della scolarizzazione diffusa, migranti che hanno una profonda coscienza di sé stessi. (NoveColonneATG)