VECCHI (PD): VERGOGNOSA LA CAMPAGNA DI DIFFAMAZIONE IN SUD AMERICA CONTRO FABIO PORTA

ROMA - “La vergognosa campagna di diffamazione nei confronti del senatore Fabio Porta, messa in atto in America Meridionale, da parte di chi è stato artefice del più scandaloso broglio della storia delle elezioni della Repubblica italiana,

è un ulteriore insulto ai nostri connazionali residenti all'estero”. Questa la netta opinione a riguardo espressa in queste ore attraverso una nota da Luciano Vecchi, responsabile per gli italiani nel mondo del Partito democratico. “Il Senato - ha aggiunto - ha proclamato Fabio Porta senatore, purtroppo dopo quasi quattro lunghi anni, perché ha riconosciuto i flagranti brogli operati dall'Usei, che avevano privato gli italiani in America meridionale della rappresentanza da loro scelta. Ma, evidentemente, la legalità non piace a queste persone. È, anzi, giunto il momento affinché, alla Camera dei deputati, si esamini il ricorso di Alberto Becchi, vittima delle medesime manipolazioni del voto. A Fabio Porta, ad Alberto Becchi e a tutte le persone che si impegnano onestamente per l'esclusivo bene dei nostri concittadini”, ha concluso Vecchi. (aise 08/02/2022)

TURISMO DELLE RADICI, DELLA VEDOVA: ITALIANI ALL’ESTERO COINVOLTI NEL PROGETTO

Roma - Le comunità italiane all’estero sono “una risorsa fondamentale” e daranno un “prezioso contributo” per lo svolgimento del progetto sul turismo delle radici. Lo afferma il sottosegretario agli Esteri, Benedetto Della Vedova, intervenendo il 1° febbraio alla riunione del Consiglio generale degli italiani all’estero. Della Vedova ricorda che la Farnesina, quale amministrazione attuatrice, realizzerà il progetto del turismo delle radici nel quadro del Piano nazionale di Ripresa e Resilienza, linea di investimento "Attrattività dei Borghi" (Missione 1, Componente 3, Investimento 2.1), di cui il ministero della Cultura è amministrazione titolare. Si tratta di un progetto del “valore di 20 milioni rivolto agli italiani all’estero e agli italo-discendenti: un bacino di circa 80 milioni di persone”, prosegue Della Vedova spiegando l’obiettivo: “Aumentare e garantire quei flussi turistici che mediamente sono fuori dai percorsi tradizionali, la maggior parte delle ‘radici’ dei nostri connazionali all’estero non sono nelle grandi città d’arte ma nei paesi e nei piccoli borghi”. Si tratta quindi di “un elemento strategico di diversificazione dei flussi turistici” nel quale le nostre comunità che vivono fuori dai confini nazionali “giocheranno un ruolo importante anche nella fase di attuazione”. Le attività “coinvolgeranno non solo la rete diplomatica ma anche gli uffici dell’Enit e tutto il mondo associativo. Sarà avviata – conclude Della Vedova – un’importante campagna di comunicazione e promozione”. (NoveColonneATG)

LONDRA: SONO 455.922 GLI ISCRITTI ALL’AIRE

LONDRA - Archiviato il primo mese del nuovo anno, il Consolato generale d’Italia a Londra fa il punto sui servizi consolari erogati a gennaio, mese in cui gli iscritti all’Aire hanno raggiunto quota 455.922. A gennaio, la sede ha emesso 3.259 passaporti e 35 Emergy Travel Documents (Etd); ha inviato a questure e altri uffici consolari 183 deleghe e nulla osta per il rilascio di passaporti di cittadini iscritti all'Aire e rilasciato 398 carte di identità elettroniche. Sul fronte Aire, le pratiche completate a gennaio sono state 4.473, di cui 2.272 per iscrizione e 2.201 per cambio di indirizzo. Al 31 gennaio, come anticipato, i cittadini italiani iscritti all'AIRE in Inghilterra e Galles erano 455.922, pari al 6,9% di tutti i cittadini italiani iscritti all’AIRE nel mondo con un aumento di 2.111 persone (+0,5%) rispetto al 31 dicembre 2021. Sempre a gennaio, il Consolato ha processato 604 pratiche di stato civile, di cui 416 di nascita, 161 di matrimonio/unione civile e 27 di divorzio. Infine, il Consolato ha processato 85 dichiarazioni di valore e perfezionato 63 tra procure e altri atti notarili. (aise 08/02/2022)

CGIE, MANGIONE SCRIVE A MATTARELLA: RIEQUILIBRARE LE PRESENZE

Roma - “Sensibilizzare il Governo e il Parlamento affinché intervengano con la massima rapidità per riequilibrare le presenze nel Consiglio Generale degli Italiani all’Estero in base a valutazioni legate non soltanto alla cittadinanza, ma anche alle realtà delle collettività nel loro rapporto con l’Italia, recuperando aree geografiche e Paesi esclusi”. Lo chiede Silvana Mangione, vicesegretaria generale del CGIE per i Paesi Anglofoni Extraeuropei, in una lettera indirizzata al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Mangione ringrazia il Capo dello Stato, appena rieletto, “per aver accettato di continuare a dedicare la sua vita all’Italia che mai come in questo momento ha avuto davvero bisogno di Lei, non soltanto come garante della Costituzione, ma come guida etica verso un futuro sempre migliore, nel rispetto delle leggi italiane e internazionali”. Di questa Italia, fa parte “una ventunesima Regione, ancora virtuale per le norme che a essa si indirizzano, ma compiutamente concreta nel numero di 6 milioni e mezzo di cittadini, registrati all’AIRE, cui si aggiungono almeno 150 milioni di italo-discendenti, una vera forza per il sistema Paese nel mondo”, sottolinea Mangione chiedendo di intervenire “a favore di questa Italia fuori dai confini dello Stivale”. Mangione ricorda che il CGIE – il cui rinnovo è previsto entro il 23 aprile - è l’organismo di rappresentanza delle comunità italiane all’estero presso tutti gli organismi che pongono in essere politiche che interessano le comunità all’estero. “A tal fine sono eletti all’estero 43 Consiglieri del CGIE su un totale di 63 componenti. Una norma del 2014 ha stravolto questo concetto di rappresentanza di tutti gli italiani fuori d’Italia legando l’assegnazione dei Consiglieri per Paese al computo dei soli iscritti all’AIRE e lasciando in tal modo completamente prive di una voce nel CGIE le nostre comunità in Africa, Asia e America Centrale e concedendo soltanto 4 Consiglieri in tutto all’America Settentrionale e all’Australia”, chiosa Mangione sottolineando l’importanza di “sanare questo vulnus a una vera rappresentanza democratica di tutti coloro che si sentono legati all’Italia”. (NoveColonneATG)

ITALIANI E ITALIANI ALL'ESTERO - ACCORDO MAASTRICHT- SEN.GARAVINI (IV/ESTERO): A 30 ANNI POSITIVO PASSAGGIO DA COMUNITA' ECONOMICA AD UNIONE CITTADINI ISPIRIAMOCI CON LO STESSO SPIRITO NUOVE SFIDE".

"Trent'anni fa i 12 Stati della Cee firmavano l’accordo di Maastricht. Con la nascita della moneta unica e della cittadinanza europea, quella che era stata fino a quel momento una comunità economica diventava finalmente un’unione tra cittadine e cittadini. Un passaggio epocale, che ha segnato in positivo il futuro dei nostri Paesi. Da quel 7 febbraio del 1992, infatti, è stata percorsa molta strada. E i risultati dimostrano che è stata la scelta giusta. Oggi siamo il più grande spazio al mondo di tutela dei diritti e della democrazia. Un cammino rinforzato dalla risposta alla pandemia. Con la riscoperta dei valori fondanti di condivisione e solidarietà". Lo rammenta la senatrice Laura Garavini, Vicepresidente commissione Esteri. "Ora l'Unione ha davanti nuove sfide, in linea con la contingenza attuale. A partire della revisione delle regole di bilancio alla definizione di politiche estere e di difesa comune. Tutte missioni che possiamo portare compimento attraverso la realizzazione di un vero federalismo europeo. Che ci porti ad essere l’Europa dei popoli pienamente compiuta. Ispirandoci allo stesso spirito che, trent’anni fa, portò alla firma di un accordo storico come quello di Maastricht". afferma la parlamentare eletta dalla Circoscrizione Estero- Europa. (07/02/2022-ITL/ITNET)