IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO REGIONALE FVG ZANIN PER IL GIORNO DEL RICORDO
TRIESTE - "La celebrazione del Giorno del ricordo, istituito a livello nazionale grazie a una legge del 2004, riveste per il Friuli Venezia Giulia un valore particolare".
A sottolinearlo, alla vigilia della Giornata che ricorda il dramma delle Foibe e l'esodo istriano-fiumano-dalmato, è il presidente del Consiglio regionale, Piero Mauro Zanin. "Siamo infatti - ricorda Zanin - la regione più vicina ai luoghi in cui si scatenarono, per usare le parole pronunciate nel 2006 dall'allora Presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi, "odio e pulizia etnica" nei confronti degli italiani d'Istria, Fiume e Dalmazia. E siamo anche la terra che più di ogni altra ha accolto i profughi istriani che dovettero amaramente lasciare le loro case per sfuggire al clima di ostilità alimentato dal regime comunista jugoslavo". Il dramma delle Foibe "è stato a lungo, colpevolmente e pervicacemente sottaciuto - continua il presidente - e c'è chi ancora cerca maldestramente di ridurne la portata. Solo negli ultimi anni si è formata e rafforzata, anche grazie al lavoro di divulgazione e ricerca degli storici, una coscienza collettiva più matura su quegli avvenimenti. Tanto che ormai la stragrande maggioranza degli italiani si identifica nelle parole pronunciate l'anno scorso dal Capo dello Stato Sergio Mattarella: "Le sofferenze patite dalle genti istriano-fiumano-dalmate non possono essere negate". Fare memoria di quegli avvenimenti è dunque "un esercizio prezioso e irrinunciabile, ma non deve diventare motivo di conflitto con altri Paesi". "Oggi il Friuli Venezia Giulia intrattiene fecondi rapporti con Slovenia e Croazia, due delle Repubbliche che negli anni Novanta si resero indipendenti dalla Jugoslavia e che ora governano quelle terre - ricorda infatti Zanin -. E assieme a loro dobbiamo impegnarci a costruire una memoria condivisa, "a non far nascere conflitti dai ricordi", come disse un altro presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, nel 2007, nel discorso in cui definì le Foibe "moto di odio e furia sanguinaria, una delle barbarie del secolo scorso". (aise 09/02/2022)
DAL 12 FEBBRAIO A CITTÀ DEL MESSICO SI RACCONTA LA VITA DI VENTI DONNE SCIENZIATE ITALIANE
CITTÀ DEL MESSICO – L’Istituto Italiano di Cultura di Città del Messico inaugura il 12 febbraio una mostra originale che racconta, attraverso le immagini del fotografo Gerald Bruneau, la vita di 20 donne italiane che hanno scelto di dedicarsi alla carriera scientifica. L’esposizione, organizzata in collaborazione con la Fondazione Bracco, ci mostra, tra le altre, una farmacologa, una fisica delle particelle, un medico, una donna ingegnere informatico, un’ astrofisica, una biologa, una paleontologa, una chimica, una bioingegnera. Una carrellata di donne scienziate italiane la cui vita è un esempio per superare gli stereotipi e i pregiudizi che accompagnano le donne quando decidono di dedicarsi a una carriera scientifica. In un mondo dove sono quasi sempre gli uomini a interpretare la realtà, la presenza di donne esperte e autorevoli può permettere di aprire nuove chiavi di lettura e rinnovare un linguaggio che fino ad oggi ha escluso la metà della popolazione del pianeta. La mostra, accolta nel chiostro dell’Istituto Italiano di Cultura dal 12 febbraio all’8 marzo, si inserisce in un programma di iniziative pensate dall’Ambasciata per promuovere il ruolo delle donne nella scienza e fungere da stimolo per tutte le ragazze vittime di quei pregiudizi che le allontanano dal mondo scientifico e ne limitano la capacità di progettare il proprio futuro. (Inform)
IL MITTE: L’EMOZIONANTE VIDEO DEL COMITES DI BERLINO PER LA GIORNATA DELLA MEMORIA
Berlino - Il 27 gennaio è la Giornata della Memoria, che ci ricorda ogni anno il dovere morale di non dimenticare una delle più grandi tragedie del secolo scorso: l’Olocausto. Il Comites Berlino lo ha fatto con un video, unendo la sua voce a quella di tutti coloro che ricordano l’orrore storico per cui questa giornata fu istituita, dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite, il 1º novembre 2005. A parlare di questa iniziativa è il Mitte, il quotidiano online edito a Berlino in lingua italiana, a favore della più grande comunità italiana in Europa, con più di 801mila iscritti all’Aire. Il video, visibile sul sito del Comites, è stato realizzato da Umberto Mastropietro e Maurizio Costa Clari. La voce è di Elettra de Salvo. Il testo, durissimo e vero come l’esperienza che racconta, è tratto da “La notte” romanzo autobiografico di Elie Wiesel, che racconta la sua esperienza di deportato ad Auschwitz e Buchenwald. Con questa testimonianza la rappresentanza della comunità italiana a Berlino si è unita a chi, in tutto il mondo, ha celebrato la memoria, nella consapevolezza di dover fare il possibile per evitare che si offuschino le testimonianze dei sopravvissuti e dei testimoni. Impossibile e inaccettabile è infatti dimenticare il genocidio di cui si macchiarono la Germania nazista e i suoi alleati nei confronti degli ebrei e di tutte le categorie di persone che i nazisti ritenevano inferiori per motivi politici, razziali, sociali, religiosi o perché disabili. L’articolo sottolinea anche l’importanza di ricordare martiri della resistenza tedesca al nazismo, alcuni morti giovanissimi, come Sophie Scholl e i ragazzi della Rosa Bianca, perché la Germania non è stata solo Hitler, ma anche quella parte della società che ha invece scelto di ribellarsi, pagando spesso un prezzo altissimo. (NoveColonneATG)
CIRCOLO PD LA PAMPA: VIDEOCONFERENZA SU CULTURA, EDUCAZIONE, INVESTIMENTI E PRODUZIONI ITALIA-ARGENTINA
ROMA - Si terrà giovedì prossimo, 10 febbraio, a partire dalle ore 14.00 (18.00 ora italiana), la videoconferenza organizzata dal Circolo “Garibaldi” del Partito Democratico di Santa Rosa, La Pampa, che si connetterà anche con l’Ambasciata d’Argentina a Roma e verterà su “Cultura, Educazione, Investimenti e Produzioni tra Italia e Argentina”. Parteciperanno molte delle autorità argentine. Primo fra gli ospiti, l’Ambasciatore argentino a Roma, Roberto Carles. Con lui prenderanno parola anche Andrea Alba González, addetta della Sezione Culturale dell’Ambasciata, e Leandro Salinardi, addetto alla sezione promozione e investimenti. Non mancheranno poi gli interventi di José Francisco Minetto, ex consigliere Comites nonché Segretario del Circolo “Garibaldi” del Pd, ed Héctor D'adam, attuale Presidente del Circolo “Garibaldi” del Pd. Assieme al Circolo, co-organizzatrice dell’iniziativa sarà la Facultad de Ciencias Económicas y Jurídicas dell’Università de Las Palmas, dalla quale Sala Azzurra prenderanno parola gli ospiti. Sarà possibile prendere parte all’iniziativa fisicamente e sarà possibile anche seguire la diretta streaming attraverso la piattaforma zoom ID: 890 0527 0793, password 022730. (aise 09/02/2022)
LIBRI: LA STORIA DI BOB, DA LARIANO A PARIGI SOGNANDO LA MUSICA
Roma - Un romanzo di formazione che bisogna leggere. Perché ne vale veramente la pena. “Centoventisette gradini a Parigi”, opera prima di Roberto Candidi (Edizioni Efesto, 15 euro, 280 pagine), è il racconto della metamorfosi di Bob, un giovane uomo, un italiano, che decide di abbandonare il proprio paese per inseguire il sogno di fare il musicista a Parigi. Si immerge nella città guidato dalle pagine dei grandi romanzieri dei “ruggenti anni Venti”. “Se la vita che fai non ti piace, cambiala”, è questo il fil rouge del racconto. Il libro - scrive Il Tempo nell’edizione del weekend - si conclude con un ennesimo dilemma: restare o tornare di nuovo nel proprio paese? L'autore di questo bel romanzo è Roberto Candidi, originario di Lariano, paese dei Castelli Romani, geometra di formazione che decide di trasferirsi nella Capitale francese. Centoventisette gradini a Parigi, romanzo di formazione, racconta tutto quello che di straordinario o deludente, sorprendente o anomalo gli è accaduto in quegli anni”. (NoveColonneATG)