STUDENTI DI DOTTORATO ALL’ESTERO: I DATI DEL CNR
ROMA - Solamente in Austria, Francia, Spagna, Svizzera, Regno Unito e Stati Uniti ci sono più di 12 mila studenti italiani frequentanti corsi di dottorato.
È quanto rilevato dal Cnr nella terza edizione della “Relazione sulla ricerca e l’innovazione in Italia - Analisi e dati di politica della scienza e della tecnologia” presentata nei giorni scorsi a Roma. La relazione - opera di un gruppo di lavoro di diversi Istituti del Consiglio Nazionale delle Ricerche: di Ricerche sulla Popolazione e le Politiche Sociali (IRPPS), di Ricerca sulla Crescita Economica Sostenibile (IRCRES), per gli Studi sui Sistemi Regionali Federali e sulle Autonomie (ISSIRFA) – è stata illustrata nella sede del Cnr alla presenza, tra gli altri, del Ministro per l’Università e la Ricerca, Maria Cristina Messa. Dalla relazione emerge anche che l’Italia ospita studenti da altri paesi in una quota pari al 15,7%, molto inferiore a Paesi Bassi (44,0%), Belgio (41,4), Regno Unito (42,5) e Francia (38,2%). Gli studenti in Italia provengono principalmente da paesi emergenti, i primi tre sono Iran, Cina e India. Molti dottori di ricerca in Italia trovano occupazione all’estero, circa il 13% dopo qualche anno, testimoniando la buona qualità della formazione ricevuta. I settori dove è più forte l’esodo – rileva il Cnr – sono proprio le STEM: il 32% nelle Scienze fisiche, il 27% in Scienze matematiche e informatiche, il 19% in Ingegneria industriale e dell’informazione. Non sorprende questa collocazione professionale fuori d’Italia: dopo 6 anni dal conseguimento del titolo, il reddito medio mensile è pari a 1.679 euro in Italia e 2.700 euro all’estero. (aise 19/02/2022)
GLI ITALIANI D'AMERICA, LINFA ARTISTICA PER CINEMA E TEATRO
Roma - Il frutto di vent' anni di ricerche di Giuliana Muscio, già professore Ordinario di Storia del Cinema a Padova, è presto detto: la cultura dello spettacolo italiano ha influenzato l'evoluzione del cinema americano e ribaltato il cliché dell'emigrato negli Usa. Un libro, "Napoli/New York/Hollywood" e una mostra, "Enrico Caruso da Napoli a New York", al Museo Archeologico a Napoli fino al 26 aprile, stanno dando ampio risalto al suo lavoro. Giuliana Muscio - scrive di lei La Nuova di Venezia e Mestre nell’edizione del weekend - spiega: "La ricerca è partita dal dato storiografico della presenza di nomi italiani tra i credits dei film americani. Indagare su quei nomi mi ha fatto scoprire l'emigrazione artistica italiana nel mondo dello spettacolo americano. L'ho affrontato all' interno della storia dell'emigrazione italiana, dei pregiudizi sui nostri emigrati all'estero, del silenzio che la circonda, poiché è vista come una vergogna e non come un contributo essenziale al mondo dello spettacolo. Attori, musicisti e ballerine potevano entrare negli Usa senza bisogno di visto perché considerati una risorsa". (NoveColonneATG)
“VIVERE A ZURIGO”: A MARZO IL NUOVO CORSO IN ITALIANO DEDICATO ALLE DONNE
ZURIGO - Prosegue anche nel 2022 il ciclo di “Vivere a Zurigo”, pensato dall’amministrazione della città per trattare aspetti sociali, giuridici e culturali utili a facilitare l’integrazione dei nuovi arrivati in città. Il prossimo 9 marzo, in particolare, inizierà il corso per donne in italiano. Il corso si terrà ogni mercoledì dalle 8:45 alle 11:15, presso il Zentrum Karl der Grosse (Kirchgasse 14) per terminare il 29 giugno. Fitto il programma del corso: dopo la parte dedicata a introduzione e orientamento e alle riflessioni sull’arrivo in Svizzera, verranno forniti cenni di geografia, storia e politica elvetica e poi cifre e fatti, politica, diritto e amministrazione su cantone e città di Zurigo. Quindi, si entrerà nel pratico con lezioni sul sistema scolastico e formativo del Cantone, sullo smaltimento rifiuti e riciclaggio, sulla formazione continua e sul lavoro in Svizzera, senza dimenticare il tempo libero e il volontariato, il sistema sanitario e tutte le informazioni sull’abitare, per concludere con una “passeggiata” nel centro storico alla scoperta delle donne importanti di Zurigo. Il corso costa 60 franchi (più 30 franchi per il servizio nido) per le partecipanti che vivono nella città di Zurigo; 20 franchi (più 10 franchi per il servizio nido) per le partecipanti con KulturLegi che vivono nella città di Zurigo; 320 franchi (più 90 franchi per il servizio nido) per le partecipanti da fuori città. (aise 19/02/2022 )
EUNEWS: ITALIA LEADER NELLA LOTTA AI CAMBIAMENTI CLIMATICI
Bruxelles – “Per adesso abbiamo centrato tutti gli obiettivi in tempo, la preparazione per i prossimi procede secondo la tempistica”. Il ministro della Transizione ecologica Roberto Cingolani presenta con una punta di soddisfazione i traguardi raggiunti nel 2021 nell’attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza. “C’erano sette milestone e tre target riferiti alle riforme e sono stati centrati tutti”. Per il 2022 sono in programmazione investimenti per 27 bandi e 12 obiettivi, mentre per il 2023 la previsione è di 42 e 13”. Queste dichiarazioni sono state riportate da EUnews, la prima testata italiana con redazione centrale a Bruxelles, che da anni informa sia tutti gli italiani nel mondo interessati alla politica europea, sia i nostri quasi 276mila concittadini residenti in Belgio. Il programma del dicastero punta a “rendere il sistema italiano resiliente e sostenibile, in grado di sviluppare una leadership industriale, garantire una transizione inclusiva ed equa”, ha spiegato Cingolani ricordando i principali canali d’intervento previsti nei prossimi mesi. Complessivamente il Piano nazionale prevede 527 tra target e milestones e di questi 89 sono assegnati al Ministero per la Transizione ecologica. Il potenziamento della produzione di energia da rinnovabili rappresenta il cuore dell’intervento del MITE e tuttavia il ministro ha avvertito del pericolo che alcuni investimenti possano indirettamente finanziare aziende straniere. “Se dobbiamo comprare le celle solari in Corea, le batterie in Cina, gli idrolizzatori da un’altra parte – sostiene – rischiamo di fare grandi investimenti ma di mandare gran parte di questi soldi fuori”. Per questo alcuni progetti andranno a finanziare delle ‘gigafactory’ tutte italiane che andranno a colmare i ritardi in quei settori della produzione industriale green. (NoveColonneATG)