CAPITALE ITALIANA DELLA CULTURA 2024: AL VIA IL 3 E 4 MARZO LE AUDIZIONI DELLE DIECI CITTÀ FINALISTE

ROMA – Al via Il 3 e il 4 marzo le audizioni in diretta streaming sul canale YouTube del MiC delle dieci città finaliste per l’edizione del titolo di Capitale italiana della cultura 2024.

Le Città selezionate – Ascoli Piceno, Chioggia (VE), Grosseto, Mesagne (BR), Pesaro, Sestri Levante con il Tigullio (GE), Siracusa, Unione dei Comuni Paestum-Alto Cilento (SA), Viareggio (LU) e Vicenza – verranno audite in ordine alfabetico, in video-conferenza, dalla Giuria presieduta da Silvia Calandrelli. Le città avranno a disposizione trenta minuti per presentare la propria candidatura, seguita da una sessione di ulteriori trenta minuti per le domande della commissione. Il bando prevede che entro il 29 marzo 2022, la commissione proporrà al Ministro della cultura, Dario Franceschini, la candidatura ritenuta più idonea a essere insignita del titolo di Capitale italiana della cultura per l’anno 2024. Il titolo di Capitale italiana della cultura è conferito per la durata di un anno e la città vincitrice riceverà un milione di euro. Negli anni il titolo di Capitale della cultura è stato assegnato alle Città di Cagliari, Lecce, Perugia, Ravenna e Siena nel 2015; Mantova nel 2016; Pistoia nel 2017, Palermo nel 2018, Parma nel 2020 e nel 2021, Procida è la capitale del 2022, Bergamo e Brescia saranno le capitali nel 2023. (Inform)

CORSI DI LINGUA ITALIANA, CGIE: CIRCOLARE PRESENTA INCONGRUITA’

Roma - Il testo di riforma della nuova circolare in materia di promozione della lingua e della cultura italiane all’estero “presenta delle incongruità”. Lo afferma Fernando Marzo, presidente della IV Commissione “Lingua e Cultura” del Consiglio generale degli italiani all’estero, intervenendo il 21 febbraio alla riunione tematica del Cgie per esprimere il parere obbligatorio sulla nuova circolare redatta dalla Direzione Generale Diplomazia Pubblica e Culturale della Farnesina al fine di regolamentare i corsi di lingua e cultura italiana e altre iniziative scolastiche all’estero a cura degli enti gestori. La nuova circolare sostituirà il provvedimento applicativo numero 3/2020. Nella circolare “si parla di fasi ed erogazioni ma non c’è l’impegno a rispettare un calendario – spiega Marzo -, dovremmo arrivare a quello: uno degli aspetti più importanti per gli enti gestori è rispettare i tempi di erogazione e avere certezze”. Altre criticità, secondo il consigliere del Cgie, sono la “macchinosità nel modo di presentare i progetti” e “l’aumento del carico amministrativo”. “Gli studenti italiani all’estero sono cittadini a pieno titolo, portatori di diritti e doveri - afferma Michele Schiavone, segretario generale del Consiglio generale degli Italiani all’estero - Il sistema di formazione italiana nel mondo ha come obiettivo la promozione e la diffusione della lingua italiana in un sistema valoriale e in una dimensione internazionale, persegue gli obiettivi cui si ispira il sistema nazionale”, spiega Schiavone sottolineando che “la questione è normata, ci sono leggi che vanno applicate e non solo evocate: un’applicazione continua negli ambienti dove si promuove la lingua e la cultura italiana” affinché “tutti possano avere la possibilità di formarsi”. (NoveColonneATG)

CAMERUN: PRESENTATI ALLA CASA ITALIA DI YAOUNDÉ I PROGETTI DEGLI STUDENTI DI RITORNO YAOUNDÈ -

Giovani camerunensi, che hanno studiato e si sono formati in Italia, tornati in Camerun hanno dato vita a sei progetti che riguardano diversi settori, come le energie rinnovabili, la trasformazione agricola, i cosmetici e la produzione di materiali da costruzione. I progetti sono stati presentati nel corso di una conferenza cui hanno preso parte, a Yaoundé, la responsabile dell’Ambasciata d’Italia, Anna Ruffino, e il ministro delle Piccole e Medie Imprese dell’Economia Sociale e dell’Artigianato, Achille Bassilekin III, nell’ambito degli spazi di Casa Italia al Promote Salon. I giovani, che ritornano in Camerun dopo un periodo di studio in Italia, sono raggruppati in tre associazioni con un centinaio di membri su tutto il territorio nazionale. A loro è andato il messaggio dell’ambasciatore d’Italia a Yaoundé, Filippo Scammacca del Murgo, che ha dichiarato: “avete avuto una formazione in Italia, parlate italiano, avete deciso di tornare nel vostro Paese di origine per essere più utili. Siete un collegamento tra Italia e Camerun, potete rendere concreti gli investimenti, creare posti di lavoro e contribuire alla crescita qualitativa del vostro Paese. Conto su di voi, sul vostro coraggio e sulla vostra dedizione”. (aise 02/03/2022)

UCRAINA/ CARÈ (PD): SI ACCELERI FORMAZIONE DIFESA COMUNE UE

ROMA - “Sosterremo convintamente in Parlamento tutte le misure per garantire aiuto e assistenza al popolo ucraino. L'Ucraina ha subito un attacco da una potenza nucleare e deve potersi difendere. In gioco è il futuro delle democrazie liberali, dei nostri valori e dei nostri principi”. È quanto ha affermato Nicola Carè, deputato Pd eletto in Australia e componente della Commissione Difesa della Camera, ieri a margine delle comunicazioni del presidente del Consiglio, Mario Draghi, sulla crisi in Ucraina. “Non c'è dubbio”, ha aggiunto Care, “che la reazione europea alla guerra in Ucraina accelera la formazione di una Difesa comune europea, non più rinviabile“. (aise 02/03/2022)

DONNE - 8 MARZO AL TEMPO DELLE CRISI : "DALLA PANDEMIA ALLA SHE-COVERY: PARTECIPAZIONE FEMMINILE CHIAVE PER In vista della Giornata internazionale della donna, l’Ufficio in Italia del Parlamento europeo organizza, in cooperazione con la Rappresentanza in Italia della Commissione europea, un evento che vuole analizzare gli effetti della pandemia, acuiti dalla guerra in Ucraina, sulla situazione economica globale e il ruolo della donna nelle politiche di ripresa. Il ritorno della guerra in Europa, con l’intervento armato della Russia in Ucraina, è una tragedia con forti e dirette ripercussioni umanitarie ed economiche. Questo è il nuovo scenario che rischia, inevitabilmente, di rendere più complessa la ripresa dalla crisi innescata della pandemia, i cui effetti recessivi hanno colpito duramente le donne. "La valorizzazione, l’empowerment e la partecipazione femminile" sono, però, uno degli elementi fondamentali da cui la stessa UE vuole ripartire per costruire un’economia e un tessuto sociale più forti, dinamici e coesi e far fronte così anche alle conseguenze, per ora difficili da individuare, della guerra. Interverranno all’evento, che si terrà il 4 MARZO (ore 11,30) a Roma - sede europarlamento in formato ibrido, la vice presidente del Parlamento europeo Pina Picierno, il ministro per le pari opportunità e la famiglia Elena Bonetti (con un video messaggio), la parlamentare europea Daniela Rondinelli (M5S) e la deputata Lia Quartapelle (PD). Parteciperanno, inoltre, Linda Laura Sabbadini, direttrice Centrale ISTAT, Chiara Corazza, della France for G20 Empower Alliance e membro del CESE, Giorgia Abeltino, responsabile Europa per Google, la vicepresidente di Confindustria giovani Eleonora Anselmi, le giornaliste RAI Elisa Anzaldo e Serena Bortone e Monica Di Sisto, giornalista specializzata in economia e commercio internazionale. L’evento, che si svolgerà in formato ibrido, sarà moderato da Giovanna Vitale de la Repubblica, sarà aperto dai saluti del direttore dell’Ufficio del Parlamento europeo in Italia, Carlo Corazza e da Manuela Conte, portavoce della Commissione europea in Italia.(02/03/2022-ITL/ITNET)

UCRAINA, LE TESTIMONIANZE DEGLI ITALIANI: DOLORE, PAURA E “FAME D’INFORMAZIONI”

Roma – “Nei supermercati è impossibile pagare con carta di credito e bancomat, panico e caos ovunque, stiamo girando perché molte banche non erogano contanti”. Sono solo alcuni dei messaggi affidati ai social che arrivano giovedì 24 febbraio – in mattinata, all’indomani attacco militare della Russia all'Ucraina- da italiani residenti a Kiev. Nel gruppo pubblico Facebook Italiani a Kiev si legge infatti che in queste ore si stanno vivendo momenti di panico e che “le farmacie sono strapiene” così come si registrano “code davanti al bancomat e ai benzinai dove ci sono file chilometriche”. Tanti i post in cui emerge agitazione e preoccupazione: “Non stiamo bene. Abbiamo paura” scrive Olga. E poi l’appello di Sebastian. “Tra connazionali stiamo in contatto, scriviamoci”. È drammatico il quadro che emerge dai messaggi postati in Facebook nei Gruppi di connazionali residenti in Ucraina. A Kiev, si denuncia “Farmacie strapiene, Panico scoppiato!”, “E’ tutto vero, la Russia ha attaccato con intento di smilitarizza l’Ucraina, Putin ha chiesto di deporre le armi all’esercito ucraino, non credo questo avverrà, 4/5 bombardamenti nella zona Boryspol alle 4 e 30 del mattino”, e ancora “tra connazionali stiamo in contatto tra chi risiede a Kiev”, devo tornare per proteggere la mia famiglia ucraina, tutti quelli che sanno entrare in Ucraina mi contattino”, “qualcuno ha notizie se la frontiera con la Polonia dall’Ucraina c’è la possibilità di attraversare il confine? Il figlio della mia compagna sta cercando di uscire dall’Ucraina”, “hanno chiuso aeroporto di Kiev, è vero le forze armate russe vogliono prendere il controllo dell’aeroporto. Qualcuno sa consigliarmi qualcosa? dovevo volare oggi verso l’Italia”. Ma i Gruppi in facebook servono anche per dare indicazioni pratiche. L’ambasciata italiana a Kiev ha resi noto che il punto di raccolta presso l’ambasciata “da raggiungere solo in caso di assoluta emergenza e sempre qualora gli spostamenti fosssero consentiti in sicurezza”. Insomma, la disperazione e lo sconcerto dilagano e sono solo le prime ore di una guerra assurda. E ancora: “sono pazzi. Se interviene la Nato è guerra mondiale”, l’aeroporto militare sembra essere stato distrutto” e la conferma da un altro residente: “distrutti di Kiev e di Kharkiv” e poi “ma un cordone umanitario per far uscire chi vuole in sicurezza?”. (NoveColonneATG)