DIRITTI UMANI - UCRAINA - PAPA FRANCESCO: "ACCORATO APPELLO: SI ASSICURINO DAVVERO CORRIDOI UMANITARI E SIA FACILITATO ACCESSO AIUTI ZONE ASSEDIATE. SANTA SEDE A SERVIZIO DELLA PACE
in Ucraina scorrono fiumi di sangue e di lacrime.
Non si tratta solo di un’operazione militare, ma di guerra, che semina morte, distruzione e miseria. Le vittime sono sempre più numerose, così come le persone in fuga, specialmente mamme e bambini. In quel Paese martoriato cresce drammaticamente di ora in ora la necessità di assistenza umanitaria." Così Papa Francesco intervenendo dopo l'Angelus: "Rivolgo il mio accorato appello perché si assicurino davvero i corridoi umanitari, e sia garantito e facilitato l’accesso degli aiuti alle zone assediate, per offrire il vitale soccorso ai nostri fratelli e sorelle oppressi dalle bombe e dalla paura. Ringrazio tutti coloro che stanno accogliendo i profughi. Soprattutto imploro che cessino gli attacchi armati e prevalga il negoziato – e prevalga pure il buon senso –. E si torni a rispettare il diritto internazionale! E vorrei ringraziare anche le giornaliste e i giornalisti che per garantire l’informazione mettono a rischio la propria vita. Grazie, fratelli e sorelle, per questo vostro servizio! Un servizio che ci permette di essere vicini al dramma di quella popolazione e ci permette di valutare la crudeltà di una guerra. Grazie, fratelli e sorelle. Preghiamo insieme per l’Ucraina: qui davanti abbiamo le sue bandiere. Preghiamo insieme, come fratelli, la Madonna Regina dell’Ucraina. Ave o Maria… La Santa Sede è disposta a fare di tutto, a mettersi al servizio per questa pace. In questi giorni, sono andati in Ucraina due Cardinali, per servire il popolo, per aiutare. Il Cardinale Krajewski, Elemosiniere, per portare gli aiuti ai bisognosi, e il Cardinale Czerny, Prefetto ad interim del Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale. Questa presenza dei due Cardinali lì è la presenza non solo del Papa, ma di tutto il popolo cristiano che vuole avvicinarsi e dire: “La guerra è una pazzia! Fermatevi, per favore! Guardate questa crudeltà!”.(06/03/2022-ITL/ITNET)
CILE: NUOVO SISTEMA PER RICHIEDERE LA CILE: NUOVO SISTEMA PER RICHIEDERE LA CITTADINANZA ITALIANA PER DISCENDENZA
SANTIAGO - L'Ambasciata d'Italia a Santiago ha avviato il 1marzo scorso in via sperimentale un nuovo sistema per aumentare il volume delle richieste di cittadinanza jure sanguinis processate. Per farlo, l'Ambasciata collabora con VFS Global, leader mondiale nel trattamento dei visti e servizi consolari. Gli uffici di VFS Global, presso cui recarsi per presentare la documentazione dopo aver prenotato l'appuntamento, si trovano in Vitacura 2909 Of. 204 Edificio Madison, Metro Tobalaba Las Condes Santiago. Sul sito dedicato - https://consular-services.vfsglobal.com/chl/es/ita - sono disponibili tutte le informazioni per richiedere un appuntamento per cittadinanza (Tel. +56 2 232 909080 (08:00 – 17:00); mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.). Le modalità di funzionamento del sistema e i requisiti per richiedere il riconoscimento della cittadinanza per discendenza sono disponibili qui. (aise 05/03/2022)
UCRAINA, CGIE: IL GOVERNO FAVORISCA IL RIENTRO DEI CONNAZIONALI
Roma - “Quanto si sta verificando da alcuni giorni ai confini orientali europei con lo spiegamento di forze militari russe entrate in Ucraina per destabilizzare il regime democratico, che si è dato da due decenni quel popolo, rappresenta uno scenario bellico che la diplomazia europea ha scongiurato cercando di non cedere alla logica della guerra proponendo, invece, un tavolo negoziale che non ha trovato corrispondenza e disponibilità da parte del presidente russo”. È quanto si legge in una nota del Consiglio Generale degli Italiani all’Estero che “deplora l’aberrante uso delle armi quale metodo e strumento per dirimere i contenziosi perché le guerre rappresentano sempre il fallimento della ragione umana e la strada di non ritorno in cui si perdono le speranze di una convivenza pacifica dei popoli”. Il Cgie “è preoccupato per il grave pericolo che porta con sé l’intervento militare sulla popolazione civile residente in Ucraina, un paese nel quale vivono alcune migliaia di nostri connazionali, sono presenti diversi interessi commerciali e industriali italiani e in particolare per i drammatici effetti che si ripercuotono sulle copiose famiglie miste italo-ucraine che si sono unite negli ultimi decenni”. “La guerra in quel Paese riporta indietro le lancette del tempo di oltre mezzo secolo, traslandole in un’epoca nella quale il mondo è progredito e la civiltà ha raggiunto livelli di interdipendenza tali da scongiurare e debellare preventivamente ogni forma dispotica e di ingerenza militare, che non avremmo più voluto vedere. Chiediamo al Governo italiano di salvaguardare l’incolumità dei nostri connazionali e di favorire il loro rientro in patria per tutti quei casi che lo richiedano”, conclude la nota. (NoveColonneATG)
MARIA CHIARA PRODI (CGIE) NUOVA DIRETTRICE DELLA MAISON DE L'ITALIE ALLA CITÉ INTERNATIONALE UNIVERSITAIRE DE PARIS
PARIGI - Consigliera del Cgie, Maria Chiara Prodi è stata nominata Direttrice della Maison de l'Italie alla Cité internationale universitaire de Paris. La Maison de l'Italie, spiega la stessa Prodi su facebook, è una residenza universitaria che accoglie una novantina di studenti e ricercatori (italiani e non), con una sala (con piano) da 100 posti per attività culturali e artistiche e una missione di diplomazia culturale italiana e di animazione di comunità. Immaginata nel 1925 dal movimento pacifista tra le due Guerre Mondiali, la Cité internationale universitaire de Paris unisce e avvicina in un solo luogo i giovani talenti del mondo intero. Favorendo la vita di comunità, gli scambi e la comprensione della complessità del mondo, la Cité Internationale contribuisce alla costruzione di un mondo di pace. (aise) Le modalità di funzionamento del sistema e i requisiti per richiedere il riconoscimento della cittadinanza per discendenza sono disponibili qui. (aise 05/03/2022)
ITALIANI, ITALIANI ALL'ESTERO - UCRAINA - DALLE ACLI: IL DIRITTO INTERNAZIONALE VA RIPRISTINATO. LE ARMI NON SONO UNA SOLUZIONE, ORA AZIONE DIPLOMATICA UE
"Il diritto internazionale va ripristinato: l'aggressione russa contro la sovranità e l'indipendenza dell'Ucraina deve cessare immediatamente" così le ACLI nazionali in un fine settimana che ha visto in tutto il mondo, Russia compresa, manifestazioni per la pace "La guerra, le armi e la violenza non sono mai la soluzione che invece si trova al tavolo dei negoziati ed è quello che continueremo a chiedere nelle nostre piazze, insieme a tante donne e uomini di buona volontà nelle le piazze di tutto il mondo, comprese quelle russe (in condizioni tanto più difficili delle nostre). In questo senso sarebbe un segnale molto forte se i rappresentanti degli Stati dell'Unione Europea, giustamente solidali con il Governo di Kyiv, andassero in Ucraina a manifestare di persona la loro vicinanza alla popolazione sofferente. Mentre continua la guerra, e probabilmente anche dopo, è necessario un grande lavoro di aiuto e di assistenza: la Chiesa cattolica nelle sue varie articolazioni è già in campo, ma sappiamo bene che vi è una solidarietà diffusa e trasversale per appartenenza politica e religiosa in cui l'Italia non è seconda a nessuno. È proprio nel momento della eprova che le persone e i popoli debbono far vedere quanto sono realmente attaccati ai valori che professano." concludono nel loro messaggio le ACLI. (06/03/2022-ITL/ITNET)
UCRAINA, COLONIE LIBERE ITALIANE IN SVIZZERA: TUTTI POSSIAMO FARE QUALCOSA
Roma - “Le ultime parole di Putin pronunciate prima di attaccare l’Ucraina ci ricordano tristemente il motto propagandistico Heim ins Reich (ritorno al Reich), lanciato da Hitler nel 1938 per richiamare le comunità di etnia tedesca sparse per l’Europa a (ri)insediarsi nei territori della Grande Germania. Gli avvenimenti successivi sono storia, ricordati e studiati come monito per le generazioni a venire. Eppure, l’altro ieri ci siamo risvegliati increduli con la guerra sotto casa. Una guerra voluta dalla grande Russia che agli occhi di tutto il mondo è diventata davvero molto piccola”. La Fclis (Federazione delle Colonie Libere Italiane in Svizzera) ha accolto con grande soddisfazione la decisione del Consiglio federale di facilitare l’accoglienza di chi fugge dalla guerra in Ucraina, abolendo l’obbligo di visto e abbattendo le formalità burocratiche. Il diritto di neutralità della Svizzera vieta l’entrata in guerra e la fornitura di armi alle parti in conflitto, tutto il resto è questione di posizione politica. Oltre a condannare con fermezza “il vile attacco” della Russia all’Ucraina, la Fclis ritiene che “la Svizzera debba assumere una posizione inequivocabile nei confronti della Russia istituzionale. Di fronte a una così grave violazione del diritto internazionale, la Svizzera non può rinunciare al congelamento dei beni russi, argomentando che ciò potrebbe compromettere la posizione della Svizzera in caso di un eventuale intervento di mediazione tra le parti belligeranti. Rinunciando al congelamento dei beni mette a repentaglio le relazioni con l’Unione Europea, che a modesto parere della Fclis sono più importanti che quelle con la Russia, e pregiudica la sua reputazione. Anche a livello dell’approvvigionamento energetico lanciamo un appello a tutti i Paesi europei (Svizzera e Italia comprese), ancora restii ad adottare misure più severe nei confronti della Russia, a ricercare fin da subito fonti alternative sul proprio territorio o in altre nazioni, al fine di ridurre gradualmente la dipendenza dalla Russia. Ciascuna e ciascuno di noi può fare qualcosa per l’Ucraina”. La Fclis invita i propri soci e le proprie socie a “scendere in piazza, ovunque ci siano manifestazioni di protesta contro il comportamento della Russia e a favore della pace. Invitiamo inoltre a fare delle donazioni all’Ucraina sotto forma di generi alimentari e vestiari tramite le organizzazioni umanitarie preposte a tali fini e/o di fondi attraverso la Banca cantonale, presso la quale la Banca nazionale ucraina ha aperto un conto a tale scopo”. (NoveColonneATG)