MESSICO: A CHIPILO “L'ELDORADO VENETO”
Roma - Negli ultimi vent' anni dell'Ottocento se ne erano andati 950 mila veneti; famiglie numerose, otto, dieci figli. Famiglie di bisnenti, gente che possedeva due volte niente. Giunti in Messico - scrive Il Gazzettino - gli emigrati veneti, isolati e costretti ad arrangiarsi,
conservarono intatte la lingua e le abitudini alimentari e contadine, fecero pane e polenta, formaggio e burro. Soprattutto in un paese che incominciò a chiamarsi Chipilo de Francisco Javier Mina, poi semplicemente Chipilo. Oggi Chipilo è un paese di quattromila abitanti, dove i due terzi parlano veneto e dove i lampioni hanno disegnata la bandiera italiana. Studiosi veneti e studiosi messicani hanno collaborato per comporre un bel libro Proverbi de confin con sottotitolo Detti popolari tra Prealpi venete e Altopiano messicano. A mettere insieme questa singolare antologia di proverbi e del parlare popolare, il parlar par patùa - scrive Il Gazzettino -, è stato Mariano Lio, di Segusino, che da decenni raccoglie usi, costumi, storie, oggetti e dialetto. Il libro è edito dalla casa editrice Antiga attenta al recupero del patrimonio veneto. Il proverbio è cultura antica, saggezza popolare; questo libro mette assieme 750 modi di dire divisi tra consigli, avvertimenti, rimproveri, informazioni, critiche, consolazioni. (NoveColonneATG)
CORSO INTERNAZIONALE PER LA VALUTAZIONE E LA RESILIENZA IN AFRICA, ASIA E AMERICA LATINA
“Building Capacity” è il corso internazionale avanzato applicativo su GIAHS (Globally Important Agricultural Heritage Systems) per la valutazione e la resilienza in tre diversi contesti socio-ambientali e bio-culturali: Africa, Asia e America Latina. Il progetto finanziato da Aics-Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo intende promuovere la consapevolezza sul sistema paesistico agricolo e sui paesaggi tradizionali, attraverso corsi e attività di ricerca specialmente nei paesi prioritari della cooperazione italiana. L’iniziativa “Building Capacity:” sostiene il programma FAO GIAHS, volto alla promozione dei sistemi agricoli tradizionali, intesi come patrimoni intangibili che coniugano la conservazione della biodiversità, il rispetto delle strutture sociali tradizionali, il supporto allo sviluppo economico incentrato sulle comunità agricole locali. Analogamente a quanto realizzato dall’UNESCO in termini di patrimonio culturale, FAO GIAHS prevede la creazione di siti specifici per la conservazione attiva dei sistemi agricoli tradizionali (http://www.fao.org/giahs/en/). L’iniziativa ha come ente esecutore il Dipartimento dei Sistemi Agricoli Alimentari e Forestali dell’Università degli Studi di Firenze e ha l’obbiettivo principale di diffondere la difesa dei sistemi agricoli tradizionali. (FONTE: Gente d’Italia)
NASCE L'ASSOCIAZIONE DI RICERCATORI E STUDIOSI ITALIANI IN CILE
Roma – È stata presentata presso l'Istituto Italiano di Cultura di Santiago l'Associazione di Ricercatori e Studiosi Italiani in Cile (Arsic), creata su iniziativa dell'Ambasciata d'Italia a luglio. Secondo gli organizzatori, l'associazione riunisce “ricercatori, accademici e studiosi italiani che lavorano in Cile o che hanno un interesse particolare per la scienza, la tecnologia e la cultura italiane, con l'obiettivo di rafforzare le relazioni scientifiche, tecnologie e culturali tra i due paesi e facilitare le attività dei ricercatori italiani nel paese”. Tra i primi obbiettivi, spicca il lancio di una piattaforma per l'orientamento di studenti e ricercatori italiani interessati ad addentrarsi nel mondo accademico in Cile. Durante la presentazione sono stati presentati alcuni dati intorno alla cooperazione scientifica bilaterale: 112 sono i ricercatori italiani parte del progetto in questo primo approccio ai lavori dell'Arsic. L'Addetto Scientifico presso l'ambasciata di Santiago, Dott. Massimo Turatto, ha spiegato che l'Italia è il sesto partner del Cile in quanto a pubblicazioni scientifiche internazionali. All'evento hanno preso parte l'ambasciatore d'Italia, Mauro Battocchi, la direttrice dell'Istituto Culturale Italiano, Cristina di Giorgio, e in rappresentanza del Governo del Cile hanno partecipato la Sottosegretaria di Scienza, Tecnologia, Conoscenza e Innovazione, Carolina Gainza, la sottosegretaria al patrimonio culturale, Maria Paulina Soto Labbé, e la direttrice dell'Agenzia nazionale per la ricerca e lo sviluppo (ANID), Alejandra Pizarro. (NoveColonneATG)
VANCOUVER, DOPO UNA PAUSA FORZATA DI DUE ANNI TORNA IL 28 AGOSTO LA GRANDE FESTA DEGLI ITALIANI
Bentornato Italian Day! Dopo una pausa di due anni, il festival culturale che porta un pezzo d’Italia sulle coste di Vancouver torna a Grandview Park domenica 28 agosto. I festeggiamenti saranno minori rispetto agli anni precedenti, Commercial Drive non sarà chiusa al traffico ma le strade laterali intorno a Grandview Park saranno allestite per sembrare una piccola Italia. I festeggiamenti celebreranno la comunità italiana locale e la sua cultura e patrimonio attraverso stand gastronomici e camion; commercianti e altri venditori; musica dal vivo e moda; Il Giardino – area enogastronomica e birreria; concorsi e attività; area bambini con artigianato e altro ancora. Gli organizzatori hanno anche annunciato che un vero e proprio evento della Giornata italiana tornerà su The Drive nel 2023. Il festival annuale si svolge tradizionalmente la seconda domenica di giugno durante il mese del patrimonio italiano e comprende oltre 120 partecipanti di strada che chiudono 14 isolati. Serve per onorare la storia dell’immigrazione italiana in Canada, soprattutto negli anni ’40 e ’50, e il contributo degli italo-canadesi al panorama culturale di Vancouver. (FONTE: Gente d’Italia)