GENTE D’ITALIA: UN ITALIANO HA CREATO UN’AUTO SOLARE IN VENEZUELA

Maracaibo - Augusto Pradelli, 61 anni, figlio di italiani in Venezuela, nazione nella quale vivono oggi 106.500 emigrati dallo stivale, dai quali ha ereditato l’azienda di famiglia, ha recentemente inventato una macchina completamente elettrica.

Come viene spiegato in un articolo del quotidiano online Gente d’Italia, scritto da Sandra Echenique il 14 settembre, Pradelli, che gestisce un albergo e un ristorante, ma è anche appassionato di auto, ha inventato un micro veicolo elettrico che può anche utilizzare pannelli solari. Lo aveva fatto per arrangiarsi: trasportare i suoi lavoratori, comprare le provviste per la cucina del proprio ristorante e continuare a portare avanti l’attività che una volta era dei genitori. “Questi motori – ha detto – non fanno rumore, non vibrano, non inquinano, sono il futuro”. Si tratta di mezzi che possono trasportare quattro persone, viaggiare a una velocità tra i 25 e i 40 chilometri orari con batterie che possono essere ricaricate con pannelli solari in 10 ore, o più velocemente attaccando la presa a un punto di ricarica elettrico. “Il bello del solare – ha aggiunto – è che fin quando splende il sole il veicolo è sempre in carica. E il sole è gratuito”. Non si è soffermato sulle giornate di nubi o pioggia, ma non importa, perché Prandelli, che ha autofinanziato la propria creazione, sta pensando di unirsi a José Cintron, 43 anni, tecnico elettrico che ha sviluppato una quattroruote a energia solare e assieme hanno l’intenzione di arrivare a un ibrido e il sogno è di raggiungere una produzione nazionale in un Paese che una volta, e torniamo ancora indietro nel tempo, era uno dei principali produttore di petrolio al mondo, leadership scemata dopo anni di scarsa manutenzione e mancanza di investimenti. Maracaibo, seconda città più grande del Venezuela, due milioni di abitanti ha un clima adattissimo al solare con temperature di oltre 34 gradi per quasi tutto l’anno. E l’idea di Pradelli ha colpito anche il presidente del Venezuela Nicolas Maduro. “Lo scorso agosto mi ha detto ‘Augusto te lo compro’ – ha raccontato Pradelli – io gli ho detto che per la produzione sarebbe stato necessario un’industria, un assemblatore”. Maduro da quel giorno non si è fatto però più sentire, ma intanto Pradelli sta aspettando l’autorizzazione statale per le sue auto. (NoveColonneATG)

IN UN VIDEO MESSAGGIO IL DIRETTORE GENERALE PER GLI ITALIANI ALL’ESTERO DEL MAECI LUIGI MARIA VIGNALI ILLUSTRA L’IMPEGNO DELLA FARNESINA PER L’ESERCIZIO DI VOTO DEI CONNAZIONALI ALL’ESTERO

ROMA – Il direttore generale per gli Italiani all’estero del Ministero degli Esteri Luigi Maria Vignali spiega in un video messaggio l’impegno della Farnesina per assicurare l’esercizio del diritto di voto ai connazionali all’estero alle elezioni politiche previste in Italia domenica 25 settembre. “Ancora una volta – afferma Vignali – la Farnesina e la sua rete diplomatico consolare sono al servizio dei cittadini italiani all’estero. Quasi 4 milioni e 800 mila buste contenenti le schede elettorali sono state inviate e stanno arrivando ai nostri cittadini per metterli in condizione di esercitare il loro diritto di voto”. “Quest’anno – prosegue Vignali – abbiamo voluto mettere particolare enfasi sulla sicurezza del voto, introducendo codici a barre, codici Qr, sistemi di geolocalizzazione, e campagne massicce di informazione per i connazionali in modo che non ci fossero attività distorsive del voto. Questa la nostra principale preoccupazione, oltre a quella di far votare gli italiani, anche in condizioni di difficoltà, in circa 200 paesi del mondo, un impegno importante che la Farnesina – assicura il Direttore generale – porterà a termine ancora una volta”. (Inform)

LA STORIA DI EUGENIO MATTIATO, L'EMIGRANTE CHE DIVENNE SCRITTORE

Bieno - Sono arrivate a Bieno alla ricerca delle origini del bisnonno e dell'autrice di quel libro in cui avevano trovato alcune sue vecchie immagini. E' una bella coincidenza quella che ha fatto incontrare Elisabetta e Ginevra, mamma e figlia, pronipoti di Eugenio Mattiato - figlio di emigranti trentini in Belgio e uomo di grande spessore - con Katiuscia Broccato, autrice di diversi libri storici su Bieno. “Una mattina sono arrivate nel mio B&B due ricercatrici toscane - racconta Katiuscia, a L'Adige -. Mi hanno raccontato che in Belgio hanno trovato delle fotografie su un libro scritto da una certa Katiuscia e volevano rintracciarla per conoscere qualcosa in più sul loro avo. Ed ero proprio io». La Broccato è una appassionata ricercatrice della storia di Bieno e dei suoi abitanti, passione che l'ha portata a pubblicare alcuni volumi, che si trovano anche online. Ed è proprio in un'immagine contenuta in un libro di Katiuscia che si sono imbattute Elisabetta e Ginevra: uno scatto in bianco e nero del 1924 che ritrae Eugenio Mattiato con i compagni di scuola e il maestro Domenico Biasion. Ignare delle origini del loro avo - spiega L'Adige nell’edizione del weekend -, le due donne si sono recate a Bieno per avere maggiori informazioni e conoscere il paese. Eugenio Mattiato d'altronde, come ricorda Katiuscia nelle sue ricerche, non è un cittadino comune: partito come giovane minatore è diventato un apprezzato scrittore e la sua opera, in lingua francese, comprende novelle, romanzi e testi per il teatro. (NoveColonneATG)

“MEMORIA ED IDENTITÀ – GENERAZIONI DI EMILIANO ROMAGNOLI SI RACCONTANO”: 20 VIDEO-RACCONTI AL MIGRER-MUSEO VIRTUALE DELL’EMIGRAZIONE EMILIANO-ROMAGNOLA NEL MONDO BOLOGNA

“Memoria ed identità – generazioni di emiliano romagnoli si raccontano”: la Consulta degli emiliano-romagnoli nel mondo segnala che è approdata sul museo MIGRER la mostra virtuale che raccoglie 20 video-racconti realizzati nell’ambito dell’omonimo progetto coordinato dall’Istituto F. Santi (Budrio) e realizzato con il contributo della Consulta, che ritraggono vicissitudini toccanti e spesso straordinarie di donne e uomini comuni, che hanno lasciato l’Italia, creando nuovi percorsi di vita all’estero all’insegna del dialogo e della multiculturalità. Le 20 storie che compongono il progetto sono narrate dai loro stessi protagonisti o da discendenti, amici, conterranei di diverse generazioni, si sviluppano in un periodo storico che va dalla seconda metà dell’800 ai giorni nostri e ritraggono vicissitudini toccanti e spesso straordinarie di donne e uomini comuni, che hanno lasciato l’Italia, creando nuovi percorsi di vita all’insegna del dialogo e della multiculturalità. I racconti fanno riferimento alle località emiliano-romagnole di origine dei protagonisti, la maggior parte dei quali sono emigrati definitivamente in altri paesi, se pur ritornando saltuariamente in Italia. Spesso le vicende individuali e familiari, narrate in prima o in terza persona, hanno come sfondo importanti avvenimenti storici e offrono così uno spaccato della storia sociale italiana e dei paesi di accoglienza. Allo stesso tempo, mostrano quanto sia ricca e variegata la presenza italiana nel mondo e quanto queste persone abbiano contribuito – e continuino a contribuire – allo sviluppo e alla crescita sociale, economica e culturale dei paesi in cui vivono, essendo anche in molti casi impegnati nell’organizzazione di iniziative di scambio e di promozione della lingua e della cultura italiana e emiliano-romagnola nel mondo. (Inform)