A MONTEVIDEO LA RIUNIONE DI COORDINAMENTO CONSOLARE
MONTEVIDEO - Si è svolta la settimana scorsa una riunione di coordinamento consolare, organizzata dall’Ambasciata italiana a Montevideo, con tutti i funzionari consolari onorari italiani attivi nel territorio dell’Uruguay, e precisamente nelle città di Colonia,
Maldonado, Melo, Mercedes, Paysandú, Salto, Rivera e Tacuarembó. La riunione – riporta l’Ambasciata – è stata coordinata dal Capo della Cancelleria consolare, Alessandra Crugnola ed ha rappresentato “un’utile occasione per raccogliere indicazioni, frutto delle istanze espresse all’interno del Paese, per un aggiornamento sulle procedure, per condividere buone prassi e idee a favore della collettività in Uruguay, anche nell’ottica della futura decentralizzazione di alcuni servizi consolari, al fine di avvicinarli ai connazionali dell’Interno del Paese”.(aise)
VIRTUAL TOUR DEL MUSEO DELL’EMIGRAZIONE MARCHIGIANA
RECANATI (Macerata) – In occasione della Giornata delle Marche 2022, celebrata il 10 dicembre, è stata inaugurata la nuova piattaforma virtuale per visitare in maniera immersiva il Museo dell’Emigrazione Marchigiana di Recanati. (www.museoemigrazionemarchigiana.it/virtual-tour/). Realizzato da Sistema Museo e Peaktime Marketing & Comunicazione, grazie al supporto di Regione Marche e Comune di Recanati, il tour consente non solo di poter visitare il museo da ogni parte del mondo ma anche di accedere a contenuti extra. L’attore Paolo Magagnini, nei panni di un emigrato dalle Marche in Argentina, accompagna il visitatore nelle sale del museo, illustrando le varie tappe del processo migratorio; all’attrice Roberta Marcaccioli, invece, il compito di recitare alcuni significativi racconti di emigrate marchigiane. Presenti contributi di Franco Nicoletti, Fausta Polidori, Javier Lucca, Luca Silvi e Juan Pedro Brandi per le associazioni dei marchigiani nel mondo. Molto importante anche il legame con la Città di Genova, principale porto di partenza per gli emigrati e oggi sede del MEI – Museo Nazionale Emigrazione Italiana, e del Cisei Emigrazione Italiana. (Inform)
FUSIONE NUCLEARE/ DI SANZO (PD): ITALIA IN PRIMA LINEA NELLA RICERCA
ROMA - "Il raggiungimento del traguardo dell’ignizione della fusione negli Stati Uniti al laboratorio di Livermore è un altro passo che conferma le speranze che abbiamo nella fusione nucleare come energia pulita e potenzialmente inesauribile”. Così Christian Di Sanzo, deputato Pd eletto in Nord e Centro America, a commento dell’annuncio degli Stati Uniti sull’importante esperimento nucleare che per la prima volta ha prodotto più energia di quella necessaria per innescarla. “L’Italia – ricorda il deputato dem – è in prima linea negli sforzi di ricerca sulla fusione tramite la partecipazione al progetto internazionale ITER, e grazie al grande investimento nel progetto italiano DTT - il reattore a fusione di ENEA e ENI in costruzione a Frascati, un investimento italiano che ha portato l’Italia tra i leader della ricerca a fusione”. “La strada da fare è ancora molta, ma l’Italia deve continuare a investire in questa potenziale risorsa perché – conclude Di Sanzo – il raggiungimento di questo traguardo rappresenterebbe una risorsa chiave per la transizione ecologica e l’indipendenza energetica". (14/12/2022 aise)
LA CROAZIA IN AREA SCHENGEN DAL PROSSIMO GENNAIO, ANVGD: “SI RICOMPONE L’UNITÀ DELL’ITALIANITÀ ADRIATICA”
TRIESTE – La Croazia entrerà nell’area Schengen il prossimo gennaio: gli Stati membri dell’Unione Europea l’8 dicembre scorso hanno approvato la sua adesione. “L’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia non può che accogliere con favore la notizia della completa integrazione della Croazia nelle organizzazioni comunitarie e l’abolizione sostanziale del confine sloveno-croato che attraversava l’Istria ed interrompeva la continuità della presenza italiana nell’Adriatico orientale”, commenta il presidente del sodalizio Renzo Codarin. “L’adozione dell’Euro e l’ingresso nell’area Schengen da parte della Croazia di fatto restituiranno continuità territoriale a Istria, Carnaro e Dalmazia, territorio di insediamento storico di una comunità italiana per lingua, cultura e tradizioni che si è cementata all’epoca della Serenissima Repubblica di Venezia ed è sopravvissuta alle catastrofi del Novecento”, sottolinea Codarin. Che ricorda come “gli italiani del confine orientale abbiano vissuto con dolore e sofferenza l’imposizione di confini che nel secondo dopoguerra seguivano la logica delle grandi potenze e della Guerra Fredda, senza alcuna considerazione per le istanze dell’italianità autoctona e del principio di autodeterminazione dei popoli”. Gli esuli e i loro discendenti e le comunità italiane di Slovenia e Croazia potranno così ritrovarsi all’interno di una struttura statuale “favorevole alla salvaguardia delle culture locali” . “Condividere l’appartenenza a pieno titolo all’Unione Europea apre prospettive affinché Italia, Slovenia e Croazia possano anche affrontare con maggiore serenità le pagine di storia condivise, con particolare riferimento all’epoca degli opposti nazionalismi”, osserva il presidente Anvgd . (Inform)
PATRONATI ITALIANI NEL MONDO - IMMIGRAZIONE - CONCLUSO PROGETTO SHUBH PROMOSSO DA INCA-CGIL (CAPOFILA), ARCI, AUSER, SUNIA PER INTEGRAZIONE TITOLARI PROTEZIONE INTERNAZIONALE
Sull’immigrazione cambiare si può e si deve. Con questa consapevolezza si è chiusa l’esperienza del progetto Shubh, grazie al quale più di 300 immigrati, titolari di protezione internazionale, hanno potuto lasciarsi alle spalle i centri di accoglienza trovando all’esterno una rete di servizi integrati, che ha consentito loro di inserirsi nella nostra società con maggiore autonomia e una consapevolezza dei propri diritti. Shubh, o buona rete, come hanno voluto tradurre il termine i promotori del progetto, è stato realizzato con i fondi Fami dell’Unione Europea, sotto la vigilanza del Ministero dell’Interno, che era l’autorità responsabile. Protagonisti assoluti il Patronato della Cgil, l’Inca, come capofila, Arci, Auser e Sunia che, ciascuno per la propria area di competenza, hanno facilitato le famiglie nell’inserimento scolastico dei propri figli, nella ricerca di un lavoro anche attraverso un’adeguata formazione professionale e nell’acquisizione di un adeguato livello di conoscenza della lingua italiana. L’input è stato per tutti quello di rendere più autonomi i titolari di protezione internazionale che, spesso, una volta superata la prima fase di accoglienza nel nostro paese si trovano spersi senza punti di riferimento. I partner del progetto Shubh, insieme alle strutture territoriali della Cgil, che hanno dato un supporto significativo, hanno rotto questo isolamento aprendo sportelli in 7 regioni italiane - 20 realtà territoriali , Veneto Marche Lazio Campania, Sicilia Basilicata e Puglia - scegliendole tra quelle particolarmente interessate dalle ondate migratorie. Un lavoro sperimentale che ha avuto l’ambizione di sviluppare un nuovo modello di integrazione e di inclusione sociale rompendo i muri della diffidenza e della discriminazione. “Si è trattato di un progetto molto ambizioso – ha spiegato nel suo intervento il Presidente di Inca Michele Pagliaro – portato avanti con molta tenacia, che ci ha permesso di raggiungere gli obiettivi ben oltre quelli prefissati dimostrando ancora una volta come l’Inca sia una straordinaria rete di prossimità”. Numerosi gli interventi all’evento di chiusura, che si è svolto ieri presso la sede della Cgil nazionale: Francesca Grassi, coordinatrice del Progetto Shubh, Walter Massa, presidente Arci nazionale, Fabrizio Maddalena, dell’Auser, Giuseppe Sposato, del Sunia, oltre naturalmente le testimonianze di chi ha lavorato nei territori e che ha dato sostanza al progetto. Rosa Aquilina, dell’assessorato alle Politiche sociali e della salute di Roma Capitale, ha sottolineato che il progetto Shubh ha creato una sinergia di intenti, tale per cui è stato siglato un protocollo di intesa, grazie al quale il progetto potrà andare avanti ben oltre il termine fissato del 31 dicembre 2022. Per tutti, dunque, l’esperienza di Shubh deve essere considerata un inizio di percorso e non una fine. “Il progetto ci ha insegnato che un modello diverso di inclusione e di integrazione è possibile – ha affermato Tania Scacchetti, segretaria confederale della Cgil –. Con queste iniziative noi possiamo rendere più forte quelle persone che vogliono costruirsi la propria autonomia nel passaggio della cittadinanza”. (13/12/2022-ITL/ITNET)
IL CITTADINO CANADESE: A MONTRÉAL ARRIVA IL MEGLIO DEL FUMETTO ITALIANO
Montréal – Dopo il via alla Frankfurter Buchmesse e la Sharjah International Book Fair, e prima di andare anche alla Feria Internacional del Libro de Guadalajara, il Bologna Grand Tour ha fatto tappa al Salon du Livre de Montréal a fine novembre. A raccontare questo appuntamento è un articolo di Giulia Verticchio comparso sull’ultimo numero de Il Cittadino Canadese, il settimanale dei quasi 144 mila italiani in Canada. Il Laboratorio delle Idee – un’agenzia di comunicazione e pubbliche relazioni in contenuti culturali – ha curato l’organizzazione del programma italiano attorno allo stand del Bologna Children’s Book Fair (BCBF), che ha presentato il meglio dell’editoria e dell’illustrazione italiane. “Montréal ha un mercato del fumetto importante, c’è grande interesse, era dunque sensato portare qui questa categoria dell’eccellenza editoriale italiana in questa occasione”, spiega al settimanale la project manager del Laboratorio delle Idee, Ilaria Dall’Olio. Il Salon du livre de Montréal è un evento annuale, un festival letterario, nato nel 1950, che mira a promuovere i libri e la lettura. Mette in contatto gli autori con il pubblico, gli editori, i librai e i bibliotecari. Dopo il Festival du Livre de Paris, è il secondo evento più importante del mondo per i libri in lingua francese. (NoveColonneATG)