GIORNO DELLA MEMORIA A DUBAI: ALL’IIC IL FILM “TEREZIN” CON AMBASCIATA E IIC
ABU DHABI - In occasione del Giorno della Memoria che ricorda le vittime della Shoah, l'Istituto Italiano di Cultura ad Abu Dhabi e l’Ambasciata d'Italia negli Emirati Arabi Uniti hanno organizzato per il 27 gennaio
alle ore 19.00 locali, la proiezione del film "Terezin", diretto da Gabriele Guidi, Minerva Pictures Group (Italia-Repubblica Ceca | 111 min | 2022). La proiezione è una collaborazione tra l'Istituto Italiano di Cultura e il Goethe-Institut Abu Dhabi. Il lungometraggio rievoca la storia di Antonio, clarinettista italiano, e Martina, violinista cecoslovacca, che si innamorano l'uno dell'altra a Praga durante la seconda guerra mondiale. Quando verranno deportati nel campo di concentramento di Terezin, la loro storia d’amore si intreccerà con le storie dei tanti artisti e intellettuali ebrei mitteleuropei che, in un luogo di profonda sofferenza, metteranno in scena la propria creatività quale strumento essenziale di sopravvivenza. (18/01/2023 aise)
UE, PASSAGGIO ALL’EURO RIUSCITO IN CROAZIA 18 gennaio 2023 -
ROMA – La Croazia ha completato con successo il passaggio all’euro. Il periodo di doppia circolazione di 14 giorni (durante il quale è stato possibile utilizzare sia la kuna sia l’euro) si è concluso il 14 gennaio. I pagamenti non possono più essere effettuati in kune. Secondo un sondaggio condotto dalla Commissione il 13 e 14 gennaio, quasi tutti (89%) i pagamenti in contanti nei negozi sono stati effettuati in euro e praticamente tutti i consumatori (99%) hanno ricevuto il resto in euro. Il 67% dei croati ha dichiarato di avere già con sé solamente banconote in euro, mentre il 68% dichiara di usare solo monete in euro. Il settore del commercio al dettaglio croato ha affrontato bene il passaggio all’euro e la gestione parallela delle due valute. Non sono stati segnalati problemi di rilievo per quanto riguarda le code o alle casse. Anche la conversione agli sportelli automatici (distributori automatici di banconote) è avvenuta senza intoppi. Per tutelare i consumatori e rispondere alle preoccupazioni relative agli aumenti abusivi dei prezzi nel periodo di transizione, le autorità croate stanno adottando misure attive in linea con le norme sull’introduzione dell’euro. La doppia indicazione dei prezzi in kune e in euro è diventata obbligatoria il 5 settembre 2022 e si applicherà fino al 31 dicembre 2023. È stato introdotto un codice deontologico per le imprese volto a garantire la stabilità dei prezzi dei beni e dei servizi aiutando le imprese a ricalcolare e visualizzare correttamente i prezzi, senza aumenti ingiustificati. Un organismo di controllo nazionale ha il compito di monitorare e controllare i prezzi e può adottare misure adeguate in caso di infrazioni. Le banconote e le monete in kune possono essere cambiate gratuitamente con banconote e monete in euro presso l’Agenzia finanziaria e gli uffici postali fino al 30 giugno 2023. Il cambio presso le banche commerciali è possibile fino al 31 dicembre 2023. La banca centrale croata sostituirà le banconote in kune a tempo indeterminato e le monete fino al 31 dicembre 2025. Il servizio è gratuito. (Inform)
ISRAELE: LA COMMEMORAZIONE DELLA GIORNATA DELLA MEMORIA ALLO YAD VASHEM DI GERUSALEMME
GERUSALEMME - Le Istituzioni italiane in Israele rendono omaggio alla Giornata della Memoria con una cerimonia di commemorazione che si terrà il 25 gennaio allo Yad Vashem di Gerusalemme. La cerimonia si aprirà alle ore 10.45 presso la Tenda della Rimembranza, alla presenza dell'ambasciatore d'Italia in Israele, Sergio Barbanti. A seguire, presso la Constantiner Lecture Hall dell’International School for Holocaust Studies, si terrà la conferenza in lingua italiana “Miei cari, sono vivo - Prime lettere dopo la liberazione” di Iael Nidam-Orvieto, direttrice dell'Istituto Internazionale per la Ricerca sulla Shoah dello Yad Vashem. Per consentire la partecipazione dei connazionali alla cerimonia, l'Ambasciata d'Italia organizza il trasporto in pullman da Tel Aviv a Gerusalemme e ritorno. La partenza è prevista alle ore 8:45 da Rh. Hamered 25; il rientro intorno alle ore 12:30. Chi fosse interessato a usufruire di tale servizio, può scrivere entro il 20 gennaio all’indirizzo email Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.. (18/01/2023 aise)
SCALABRINIANE: OCCHI PUNTATI SUI MIGRANTI NEL MONDO. AL VIA LA X ASSEMBLEA GENERALE
18 Gennaio, 2023 - ROMA – La Congregazione delle Suore Missionarie di San Carlo Borromeo/Scalabriniane, a tre mesi dalla canonizzazione del fondatore, l’apostolo dei migranti San Giovanni Battista Scalabrini, inizia la sua decima Assemblea generale. L’evento si terrà fino al 29 gennaio 2023, presso l’Istituto San Carlo a Caxias do Sul (RS, Brasile), ed ha come tema “Rivitalizzazione della vita consacrata scalabriniana in chiave carismatica, ecologica e sinodale” e come motto: “Lascia entrare in te la ricchezza delle nazioni (Isaia 60, 11)”. L’Assemblea Generale è un evento pieno di grazia per la Congregazione e per la Chiesa – si legge in una nota – e tutte le suore sono invitate a sentirsi parte di essa, dalla sua preparazione alla sua realizzazione. La superiora generale suor Neusa de Fatima Mariano, nella circolare di convocazione, chiede che la X Assemblea Generale sia “preparata e vissuta in tutte le comunità, con preghiere, studio e celebrazioni eucaristiche, in un atteggiamento di ascolto e di apertura allo Spirito Santo per accogliere la chiamata di Dio per la nostra Congregazione in questo momento storico”. “Realizziamo quest’assemblea in piena armonia con tutte le diverse realtà che, nel mondo e anche in Italia, si occupano di migrazione e seguendo gli orientamenti di Papa Francesco – prosegue suor Neusa – Le sfide del mondo migrante continuano ad essere tra le priorità del pianeta, un momento di grande crisi mondiale”. Sarà un evento internazionale con la partecipazione di suore provenienti da 27 Paesi nel mondo, lì dove le suore missionarie scalabriniane si trovano in prima linea per assistere i migranti. (Migrantes online/Inform)
ITALIANI.ITALIANI ALL'ESTERO - PARTITI- CONGRESSO PD: SERENI (COM.COSTITUENTE) "ABBIAMO CAPITO IL MESSAGGIO. CHIUNQUE VINCA INVESTIRE SUI CIRCOLI PER RENDERLI LUOGHI DI SOLIDARIETÀ'"
“Il Comitato costituente non è stato fatto per negare le ragioni originarie del Partito democratico. Non era questa l’intenzione, si è fatta invece al suo interno una vera discussione produttiva tra persone con storie diverse, con l’aiuto di intellettuali di vario orientamento”. Lo ha detto a Radio Immagina, la web radio dem, Marina Sereni, membro del comitato costituente Pd. “Il Comitato - continua Sereni - produrrà un testo per l’Assemblea Nazionale di sabato, che dirà ai nostri elettori attuali e a quelli potenziali che abbiamo capito il messaggio: dobbiamo avere un’identità più netta e più nitida fondata sulla lotta alle diseguaglianze, la sostenibilità sociale e il rendere effettiva la democrazia, che per noi è lo strumento con cui si attua l’uguaglianza sostanziale. Naturalmente il processo costituente non si esaurisce con questo ma occorre portare la discussione sul territorio dopo il congresso. I circoli - ha spiegato Sereni nel corso del filo diretto con gli ascoltatori- possono diventare dei luoghi di solidarietà verso le fasce più deboli sul territorio, penso al rapporto con le famiglie disagiate, ai problemi della scuola per i ragazzi, all’alfabetizzazione informatica degli adulti. Chiunque vincerà il Congresso deve impegnarsi nell’investire sui circoli. Nel documento che discuteremo sabato in Assemblea uno dei maggiori temi è proprio la democrazia partecipativa. Non basta votare, bisogna dare strumenti di partecipazione. Se questo vale per le istituzioni, vale ancor più per i partiti. Tenendo presente che per i più giovani e per chi si impegna nei movimenti e nella solidarietà la partecipazione si muove attraverso il digitale e l’uso delle nuove tecnologie. Abbiamo sperimentato quanto la rete possa disinformare, ora dobbiamo renderla il luogo per la formazione di una nuova classe dirigente. L’età media nei circoli è alta. Al contrario, quando si costruiscono le piattaforme online i giovani rispondono meglio. Un partito moderno che voglia scommettere sulla partecipazione e sul territorio deve fare un investimento sui circoli e non ragionare come partito degli eletti piuttosto che delle persone”. (18/01/2023-ITL/ITNET)
FUGA DEI CERVELLI, IN SICILIA LA CAMPAGNA “SI RESTI ARRINESCI”
Messina - “Nei giorni scorsi abbiamo riferito della ‘fuga’ dei giovani al Nord e all'estero per studio e per lavoro. Un trend crescente. Ma c'è ancora chi crede in un futuro nell'isola ed è impegnato a sconfessare il detto ‘Cu nesci arrinesci’ (Chi esce, riesce). È il movimento che a Milazzo ha come riferimento Gianmarco Codraro che ha voluto inserirsi in questo dibattito per rappresentare il punto di vista di coloro che stanno portando avanti il motto ‘Si resti’, “un monito al popolo siciliano. Quello di credere in se stesso e di non sentirsi mai subalterno”. Lo si legge su La Gazzetta del Sud che riferisce le parole dello stesso Codraro. “Si resti arrinesci è stato scelto come nome sia della campagna per il contrasto all'emigrazione forzata sia dell'associazione - spiega - perché da subito ci siamo dati l'obiettivo di ribaltare innanzitutto dal punto di vista culturale ciò che il detto ‘Ca nesci arrinesci’ sottende: se emigri per lavorare ti affermi (riesci), se resti in Sicilia rimani isolato. È vero, 800.000 siciliani vivono all'estero, ma questo, come altri dati, non crediamo possa dare la prova scientifica che ‘chi esce riesce’. In più secondo ‘Si resti arrinesci’ è proprio sul concetto di ‘riuscire’, ‘affermarsi’ o ‘realizzarsi’ che bisognerebbe aprire una riflessione. Ci chiediamo, ad esempio, se basta trovare un lavoro e mettere su famiglia, senza contare che sono proprio coloro che vivono fuori a fare, spesso, la vita da isolati. Pensiamo che queste parole vadano risignificate perché riconducono a un modo di vivere alienato volto quasi esclusivamente alla ricerca del successo personale ad ogni costo, in cui non c'è spazio per la cura del proprio territorio e delle relazioni sociali fuori dalla logica del consumo, per la solidarietà e l'impegno sociale e politico. Quindi sì ci vuole coraggio per partire, ma ci vuole coraggio anche per restare, per rimboccarsi le maniche, per trasformare radicalmente un territorio in crisi anche per colpa di un modello di sviluppo - quello industriale - che a parte qualche migliaio di posti lavoro ha contribuito a generare le ragioni della fuga”. (NoveColonneATG)