IL PUNTO SULLA GLOBALIZZAZIONE E SULLE VIE DI SVIZZERA E ITALIA: LINO TERLIZZI A ZURIGO CON L’ASRI

BASILEA - Si intitola “Il punto sulla globalizzazione e sulle vie di Svizzera e Italia” la conferenza che il noto giornalista economico Lino Terlizzi terrà il prossimo 28 febbraio alle 18.30 nella sala del Liceo artistico (Parkring 30) di Zurigo.

L’incontro è organizzato da ASRI, Associazione svizzera per i rapporti economici e culturali con l’Italia, in collaborazione con ALA, Amici del Liceo artistico. Lino Terlizzi è giornalista economico ed è collaboratore del Corriere del Ticino, di cui è stato vicedirettore, e del quotidiano italiano Il Sole 24 Ore. Conduce la trasmissione settimanale Index su TeleTicino. È cittadino svizzero e italiano. È stato redattore del mensile Tempo Illustrato, del settimanale Mondo Economico, de Il Sole 24 Ore a Milano. È stato capo ufficio stampa del gruppo Ferruzzi-Montedison, caporedattore economia di Telemontecarlo, direttore di Telecampione, responsabile dell’informazione economica prima della Radio svizzera di lingua italiana poi della Televisione svizzera di lingua italiana. Collabora su temi legati all’analisi economica e finanziaria con La Rivista della Camera di Commercio Italiana per la Svizzera. È Media Leader nel World Economic Forum di Davos. Un rinfresco concluderà la serata. (19/02/2023 aise)

I SINDACI IN CAMPO

Roma - Un "progetto fondamentale" che "parte dal basso" e che "coinvolge e valorizza i piccoli comuni". Il turismo delle radici piace anche ai sindaci italiani. Un flusso, riflette Giovanni Santo Porcu, sindaco di Galtellì, comune sardo in provincia di Nuoro, che "deve essere reso più forte con il lavoro di squadra. Il nostro è uno stile di vita lento ed ecosostenibile e con un'accoglienza di qualità che permette di far assaporare a queste persone quello che i loro avi hanno vissuto". Secondo Giuliano Ciabocco, sindaco di San Ginesio, comune marchigiano in provincia di Macerata, "creare un progetto partendo dal basso è la cosa migliore per dare valore al territorio. Dobbiamo trovarci pronti, mettere in campo attività utili e dare servizi in più: partire dal basso per cercare di soddisfare le esigenze dei turisti delle radici". "Noi siamo abituati al turismo delle radici", sottolinea invece Francesco Monteleone, consigliere delegato al Turismo del comune calabrese di Tropea, spiegando che sono molti i concittadini emigrati che tornano per cercare le loro origini: "La Regione ha dedicato molti provvedimenti per incentivare questi flussi". Anche il comune piemontese di Priocca "ha un turismo che arriva da tutto il mondo che comprende anche gli italiani all'estero", afferma il sindaco Marco Perosino, spiegando che "nell'accogliere i priocchesi all'estero ho imparato molto. C'è un potenziale enorme che può essere esteso a tutti i territori italiani". (NoveColonneATG)

MONACO DI BAVIERA: UN NUOVO “CAFFÈ AL MUSEO” CON RINASCITA

MONACO DI BAVIERA - Nuovo appuntamento con l’associazione “Rinascita” e i suoi “Caffè al museo”, il prossimo 28 febbraio alle 10:00 a Monaco di Baviera. Nell’ambito del ciclo di incontri nati con l’obiettivo di trascorrere qualche ora in compagnia, unendo il piacere di una caffè alla visita di uno tra i diversi ad interessanti musei che offre la città bavarese, l’associazione propone la visita al museo egizio di Monaco, ovvero lo Staadtliches Museum Ägyptischer Kunst. Appuntamento alle 10:00 presso il Café Im Zebra (Theresienstr. 35a - nel Museo Brandhorst): dopo un caffè e due chiacchiere inizierà la visita ad un museo affascinante e sempre pieno di magia. Per partecipare occorre prenotarsi scrivendo a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.. (19/02/2023 aise)

IL RICORDO DELLE VITTIME DELL’ARANDORA STAR

Alessandria - A quasi 83 anni dall’affondamento della nave Arandora Star, colpita da un sottomarino tedesco il 2 luglio 1940, considerata la più grave tragedia dell’emigrazione italiana, l’amministrazione comunale di Fubine, in provincia di Alessandria, l’Istituto comprensivo scolastico “Pascoli” di Felizzano e l’Associazione Monferrato2020 hanno commemorato le 446 vittime italiane, di cui 60 piemontesi e 13 originari dal Monferrato Casalese e Alessandrino. L’incontro “I Fubinesi e il naufragio dell’Arandora Star”, che ha ricordato in particolare le 7 vittime che ha contato questo comune (Eraldo Abrardo, Giuseppe Gerla, Luigi Novelli, Cristoforo Ravina, Giuseppe Ravina, Alessandro Ricaldone, e Carlo Rota) – come riferisce Il Monferrato - ha accolto Maura Maffei, autrice di due romanzi storici dedicati alla sciagura, “Quel che onda divide” e “Quel che abisso tace”, e Beppe Conti, responsabile dell’Associazione Vittime dell’Arandora Star di Bardi e membro della Consulta degli Emiliano Romagnoli nel Mondo. Mara Maffei e Beppe Conti sono, peraltro, rispettivamente cugina e nipote di due dei caduti, Cesare Vairo e Guido Conti, quest’ultimo perito dopo aver ceduto la propria zattera di fortuna che aveva recuperato a un compaesano che, a differenza sua, non sapeva nuotare. L’Arandora Star, ex imbarcazione da crociera, era stata requisita dalla Corona e adibita al trasporto di circa 1500 cittadini originari dei paesi dell’Asse - fra cui l’Italia -, considerati spie o comunque pericolosi per l’incolumità della Gran Bretagna in guerra contro Berlino e Roma. Il loro destino erano i campi di internamento in Canada. Silurata da un u-boot tedesco nel mare d’Irlanda che l’aveva erroneamente scambiata come nave bellica, impiegò 35 minuti per affondare. Persero la vita oltre 800 passeggeri: il tributo di morti pagato dal Piemonte vede il Comune di Bollengo al primo posto e Fubine al secondo. “Il naufragio dell’Arandora Star è stato un vero e proprio crimine di guerra– ha affermato Mara Maffei -. La già esistente Convenzione di Ginevra impediva di esporre civili agli scenari bellici, i quali si potevano internare ma non deportare via mare sottoponendoli all’elevatissimo rischio di essere colpiti dai sottomarini tedeschi. Inoltre la nave non era accompagnata da incrociatori di scorta e sulla sua livrea, ridipinta di grigio, non figurava la Croce Rossa che la identificava come nave ospedaliera”. (NoveColonneATG)