GIOIA DEL COLLE: CITTADINANZA ONORARIA A SYLVESTER E FRANK STALLONE

BARI - La star di Hollywood Sylvester Stallone e suo fratello Frank, noto musicista, attore e cantautore, sono da ieri cittadini onorari di Gioia del Colle. L'onorificenza è stata consegnata dal sindaco Giovanni Mastrangelo durante una cerimonia pubblica in piazza Plebiscito ai due artisti,

in visita nei luoghi dove ha vissuto la loro famiglia paterna prima di trasferirsi negli Stati Uniti d’America. Presenti alla cerimonia il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano e, in rappresentanza dell'Apulia Film Commission, la presidente Anna Maria Tosto e il direttore generale Antonio Parente. "La presenza di Sylvester Stallone a Gioia del Colle, il suo paese di origine, emoziona tutti i gioiesi e tutti i pugliesi”, ha detto Emiliano. “La ricerca del tempo perduto è sempre una delle cose più commoventi e interessanti della vita di ciascuno di noi. Gioia del Colle è la città di origine di mia madre, quindi io come Sylvester Stallone devo i natali a questa meravigliosa città. Siamo onorati della presenza di una persona così importante, capace di fare del cinema un momento di rivoluzione, di passione per noi tutti. I suoi film non si vedono solo una volta, si vedono continuamente e si rivedono anche quando li si conosce a memoria ed è il segno di un successo e di una umiltà, di una determinazione una capacità di lavorare che è tipicamente pugliese". “È una giornata storica per tutti noi”, ha aggiunto il sindaco di Gioia del Colle Giovanni Mastrangelo. “La cosa bella è che, nonostante abbia raggiunto l'apice del successo, Sylvester e suo fratello non hanno mai rinnegato le origini gioiesi. Questo forte legame è motivo di orgoglio per tutta la Puglia e per tutti quelli immigrati che negli anni Trenta hanno lasciato il nostro Paese in cerca di fortuna e quindi loro rappresentano un modello positivo di chi partendo da zero ha saputo raggiungere la fama e la celebrità”. (aise 07/09/2023)

MONGOLIA, IN OCCASIONE DELLA RECENTE VISITA DI PAPA FRANCESCO EMESSA DALL’AMBASCIATA D’ITALIA UNA BANCONOTA COMMEMORATIVA IN ARGENTO

ULAANBAATAR – In occasione della recente visita di Papa Francesco in Mongolia, l’Ambasciata d’Italia a Ulaanbaatar ha emesso una speciale banconota commemorativa in argento. L’iniziativa dell’Ambasciata, realizzata in collaborazione con la Banca Centrale della Mongolia, ricorda la prima missione diplomatica italiana nell’Impero Mongolo ed è dedicata a al frate Giovanni da Pian del Carpine, missionario francescano italiano, inviato nel 1245 da Papa Innocenzo IV come legato della Santa Sede per consegnare una lettera di pace al Gran Khan dell’impero mongolo. Due anni dopo, una volta tornato in Italia, Giovanni Pian del Carpine redasse il trattato “Historia Mongalorum”, il documento più dettagliato nel mondo occidentale sull’Impero mongolo e sugli usi e costumi del suo popolo. Sulla banconota d’argento è impresso il momento in cui Giovanni da Pian del Carpine è di fronte all’imperatore Guyuk Khan e gli consegna la lettera papale. L’illustrazione originale, l’affresco murale del pittore futurista italiano Gerardo Dottori, è stata realizzata nel 1949 nella Sala Consiliare del Comune di Magione, la città natale del missionario. (Inform)

TRA ITALIA E SVIZZERA IL DRAMMA DEI BAMBINI SPAZZACAMINO

Roma - “Si tratta del primo esempio di frontalierato e di emigrazione per lavoro, sia per le popolazioni del Verbano-Cusio-Ossola sia per quelle del Canton Ticino: terre che in passato videro tante persone, soprattutto bambini, spostarsi da queste zone di confine per fare gli spazzacamini. In particolare, furono proprio i bambini dei villaggi ticinesi e della valle Vigezzo a trascorrere i loro inverni tra la fuliggine dei camini delle grandi città lombarde e piemontesi. Una storia drammatica, di sfruttamento, con i ragazzini (dai 6 ai 14 anni) che spinti dalle ristrettezze economiche erano affidati a padroni senza scrupolo: i piccoli lasciavano le mura di casa in inverno alla volta di Milano e delle altre città del nord Italia per pulire i camini”. Lo scrive il 7 settembre La Prealpina ricordando che il governo ticinese nel 1873 emanò un decreto che impediva ai minori di 14 anni di lavorare come spazzacamini, ma non sempre queste disposizioni venivano rispettate; Gottardo Cavalli, ad esempio, nel suo “Diario di uno spazzacamino”, racconta di essere stato l’ultimo bambino di Intragna a lavorare, nel 1915 a 8 anni, come spazzacamino, a Mortara. Un destino simile quello vissuto al di qua del confine, in Vigezzo. A Malesco c’è il monumento al piccolo rusca, in ricordo di Faustino Cappini. Originario di Re (altro paese della valle), terminata la pulizia di un camino, alzò le mani per dimostrare di aver portato a termine il lavoro: sfiorando i fili dell’alta tensione, il piccolo morì fulminato. L’emigrazione vigezzina iniziò intorno al 1300, protraendosi fino al 1920-1930 con lo sfruttamento minorile: bambini di sei-sette anni “ceduti in affitto” ai padroni che setacciavano le terre più povere. Ed è proprio racchiusa nella simbologia del monumento eretto a Malesco e dedicato appunto a Faustino Cappini, tutta la drammaticità dell’inumana esperienza, dei patimenti, delle vessazioni e delle angherie a cui erano sottoposti dai padroni-datori di lavoro i piccoli spazzacamini. (NoveColonneATG)

CONOSCIAMO MARCINELLE: STUDENTI DI MANOPPELLO (PE) IN VISITA AL BOIS DU CAZIER

MANOPPELLO - Sette giovani studenti di Manoppello (Pescara), con il presidente e il vicepresidente dell’associazione “Marcinelle per non dimenticare” Davide Castellucci e Antonio Perseo, parteciperanno al viaggio della memoria nei luoghi dell’emigrazione italiana in Belgio, in programma da domani, giovedì 7 settembre, a lunedì 11. Ne dà notizia il Comune di Manoppello spiegando che, all’esperienza, finanziata dalla Regione Abruzzo grazie al progetto “Conosciamo Marcinelle” dell’associazione “Minatori Vittime Bois du Cazier” presieduta da Nino Di Pietrantonio, prenderanno parte anche gli studenti dei Comuni di Lettomanoppello, Turrivalignani e Palombaro e amministratori ed associazioni dei centri accomunati dalla tragedia dell’8 agosto 1956 quando 262 lavoratori morirono nella miniera del Bois du Cazier. “Ricordare quelle storie di fame e miseria, ma anche di grande dignità che interessano l’epopea migratoria italiana è uno dei compiti imprescindibili delle istituzioni”, hanno spiegato il primo cittadino Giorgio de Luca e il vicesindaco Giulia De Lellis. “Con l’intento di consegnare al futuro, attraverso i giovani, quel patrimonio imprescindibile di testimonianze e vissuto delle nostre comunità negli anni dolorosi dell’epopea migratoria abbiamo sposato sin da subito il progetto Conosciamo Marcinelle portato avanti con le amministrazioni di Lettomanoppello, Turrivalignani e Palombaro grazie all’imprescindibile coinvolgimento dell’istituzioni scolastiche, quindi di studenti e famiglie, e delle associazioni e ai fondi della presidenza del Consiglio regionale d’Abruzzo”. “Siamo certi - hanno aggiunto De Luca e De Lellis – che la visita nell’ex sito minerario del Bois di Cazier, alla città di Charleroi, gemellata con Manoppello, e alla sede del Parlamento europeo a Bruxelles rappresenterà un momento prezioso nel percorso formativo e di vita. Buon viaggio ai nostri ragazzi Claudia, Fabrizio, Francesco, Diego, Nicolò, Michele e Francesco, buon viaggio a tutti. Aspettiamo il vostro rientro a Manoppello per promuovere un evento in cui racconterete alla cittadinanza il vostro viaggio a Marcinelle. L’auspicio – hanno concluso sindaco e vice - è che attraverso l’impegno della Regione, preso l’8 agosto scorso a Manoppello dal presidente Marco Marsilio e dal presidente del Consiglio regionale Lorenzo Sospiri, questa esperienza possa entrare in tutte le scuole d’Abruzzo, essere istituzionalizzata e quindi riproposta ogni anno”. (aise 06/09/2023)

GERMANIA, ANPI : DOMANI 8 SETTEMBRE PROIEZIONE A BERLINO DEL DOCUMENTARIO “SUI SENTIERI DI LIBERTÀ”

7 Settembre, BERLINO – In occasione dell’80º anniversario dell’Armistizio e dell’inizio della Resistenza contro il regime nazi-fascista, la sezione Berlino Brandeburgo dell’ANPI invita alla proiezione del documentario “Sui sentieri di libertà” di Lucia Vannucchi che si terrà l’8 settembre al Cinema Babylon di Berlino ,con inizio alle ore 20 (ingresso libero, prenotazione obbligatoria al Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.) . “Attraverso testimonianze dirette ed immagini inedite d’archivio il documentario ci trasporta in un periodo cruciale della nostra storia mantenendone viva la memoria e creando così un ponte tra passato e presente” si legge sulla brochure. Alla proiezione del film seguirà un incontro online via ZOOM con Nicola Cipriani, ex partigiano, che “ci offrirà l´opportunità di riflettere senza retorica sul valore e la rilevanza degli ideali che sono stati il motore del movimento resistenziale di allora” (Per chi volesse connettersi: Zoom Meeting, Meeting ID: 885 9782 3842, Passcode: 080923). Sui sentieri di libertà. Autunno 1943: la resistenza al regime nazi-fascista è già una realtà sull´Appennino tosco-emiliano e in Garfagnana, due dei principali scenari dove l´opposizione si sviluppa con ampio seguito di popolazione. Il documentario abbraccia l´arco di tempo dell´intera durata della Resistenza – dall´Armistizio all´immediato Dopoguerra – e si incentra sulle testimonianze di alcuni ex-partigiani appartenenti a due delle formazioni più numerose che operarono nella zona: la Brigata Bozzi e la Brigata di Pippo. Tutti condivisero la drammatica esperienza della guerra e furono segnati da questa in maniera indelebile. (Inform)

IRPINIA: A MIRABELLA ECLANO LA FESTA DELL’EMIGRANTE

Avellino - Si tiene il 13 e 14 settembre a Mirabella Eclano, in Irpinia, la due giorni della Festa dell'emigrante. Protagonisti l'ex miss Italia Denny Mendez e Tony Tammaro nel primo giorno e Matilde Brandi e Simone Schettino nel secondo come riferisce Il Mattino il 7 settembre. Attesissima la Grande Tirata del Carro di Mirabella, in programma il 16 settembre, storico corteo nel quale devozione e allegria si mescolano tra loro creando un’atmosfera entusiasmante, legata alla tradizione del grano come offerta sacra. La giornata ha inizio con la tradizionale benedizione delle sei coppie di buoi, che traineranno il Carro, insieme ai funaioli, dinanzi alla Chiesa della Madonna dell’Addolorata nel centro del comune. Prima della partenza del carro, il parroco e il sindaco salgono sulla monumentale costruzione e, affacciandosi verso la folla in festa, pronunciano i propri discorsi. La folla, sempre più numerosa nelle vie cittadine, accompagna il corteo dei buoi che conduce alla parte alta della cittadina, luogo nel quale avviene l’incontro col Carro, un obelisco alto circa 25 metri il cui scheletro è costituito da una struttura di travi lignee rivestite da pannelli di paglia lavorata a mano e sulla cui sommità è posta la statua della Madonna Addolorata. (NoveColonneATG)