LIBERTÀ DI MOVIMENTO: IN NOVEMBRE LA MOSTRA SULLA NUOVA MOBILITÀ IN UE DEL COMITES BERLINO

BERLINO - Verrà inaugurata il 1° di novembre e si prolungherà fino al prossimo 29 novembre, la mostra fotografica “Libertà di movimento: ritratti e storie della nuova mobilità nell'Unione europea”, organizzata dal Comites della circoscrizione consolare di Berlino, in Germania.

Quella che verrà inaugurata con il prossimo mese sarà la prima tappa di un percorso che prenderà il via presso la Hofgalerie del Kulturzentrum Moritzhof di Magdeburg con il supporto dell’associazione CIMA e.V. Centro Italiano di Cultura di in Sachsen-Anhalt che ringraziamo. Il progetto fotografico realizzato e fortemente voluto dal Comites Berlino all’interno del progetto “Giovani 2022” viene ora presentato al pubblico con i ritratti di giovani italiane e italiani a Berlino, Potsdam e Lipsia nell'ambito di un nuovo progetto dedicato all'Europa e nello specifico al diritto alla libera Circolazione, come libertà fondamentale dell'Unione. Le foto realizzate dal fotografo Luca Vecoli, vedono le protagoniste e i protagonisti confrontarsi con l’esperienza della mobilità: 15 dittici composti da un ritratto e da una fotografia di un oggetto particolarmente importante per l'esperienza fatta. (aise)

“RESTITUZIONI”: L’EMIGRAZIONE ITALIANA E L’EMANCIPAZIONE FEMMINILE NEGLI SCRITTI DI TERESA TOMASELLI.

18 Ottobre, 2023 - NAPOLI – “Restituzioni” : è il volume che raccoglie otto scritti di Teresa Tomaselli (Guardia Sanframondi, Benevento, 1951- 2011) che, per i temi e lo stile che li caratterizzano, rivelano la passione e il talento di una valente ricercatrice di storia e docente di storia e filosofia . Il libro raccoglie nella collana “Memoria e futuro” curata dalla Fondazione Valenzi per Mimesis edizioni (2023) , la produzione storiografica tra il 1975 e il 2008 della studiosa prematuramente scomparsa, che si sviluppa prevalentemente sui temi dell’emigrazione italiana all’estero e l’emancipazione delle donne. Con questo volume – a cura di Maria Antonietta Selvaggio e Lucia Valenzi e che sarà presentato a Napoli il 21 ottobre dalle ore 11 nella sede della Fondazione Valenzi (presso il Maschio Angioino, Sala Litza Cittanova Valenzi ) – “si è inteso dare – sottolinea la Fondazione – il giusto riconoscimento ad una donna professionalmente generosa, civicamente impegnata nei campi dell’insegnamento, dell’educazione e della promozione e diffusione della cultura della solidarietà e della cittadinanza attiva. Ma soprattutto fine analista e ricercatrice nel campo della storia contemporanea. Il filone principale dei suoi studi resta la storia dell’emigrazione, ma non mancano nella sua produzione interventi su altri temi, dalla Rivoluzione Napoletana del 1799 all’alimentazione negli anni della dittatura fascista e della seconda guerra mondiale, dai moti anarchici dell’Ottocento alla riflessione sul tema della globalizzazione. Impegnata nel rinnovamento della didattica della storia, ha redatto manuali e testi scolastici; in qualità di docente-ricercatrice ha preso parte a numerose iniziative promosse dal Ministero dell’Istruzione e da Associazioni, come il CIDI, nell’ambito della formazione dei docenti”. Tra le pubblicazioni di Teresa Tomaselli dedicate all’emigrazione: “Lettere di contadini emigrati”, “La paura , l’attesa e la speranza. Gli emigrati meridionali negli Usa nel periodo del ‘grande esodo’”, “Italiani e antifascisti in Tunisia negli anni Trenta. Percorsi di una difficile identità”, “Le donne del Sannio tra modernizzazione e tradizione”. (Inform)

MEDICI ITALO-ARGENTINI TORNANO IN FRIULI

Udine - Un incontro emozionante perché ha visto riconosciuta la scelta dei medici argentini di prestare servizio in una terra lontana da quella in cui sono nati, oltre al loro impegno e alla coesione che stanno contribuendo a realizzare all'interno della struttura nella quale lavorano. E’ quanto accaduto, scrive Il Messaggero Veneto, al pronto soccorso dell'ospedale di Latisana. “Questi specialisti, che già svolgevano attività di emergenza nel loro Paese, hanno scelto coraggiosamente di mettersi in gioco, ritornando nelle terre natie dei loro avi. Sono figli della nostra terra, di un'emigrazione all'incontrario che oggi segna un tempo dove soluzioni di questo tipo saranno sempre più da ricercare, vista la carenza di personale medico non soltanto in Friuli Venezia Giulia, ma in tutta l'Italia” ha detto l'assessore regionale con delega alla Salute Riccardo Riccardi. “Il nuovo assetto del Ps di Latisana sarà necessariamente da replicare, pena la chiusura di strutture di riferimento indispensabili per il cittadino-utente” ha concluso. (NoveColonneATG)

ITALIANI.ITALIANI ALL'ESTERO - 769 SINDACI UNDER 40 NEL 2022. -ACLI PRESENTANO ALLA CAMERA RICERCA FONDAZ. GRANDI A CURA DI IREF SU RICAMBIO GENERAZIONALE N POLITICA.

Mercoledì 25 ottobre, alle ore 10.00, presso la Sala Stampa della Camera dei Deputati, in Via della Missione 4, la Fondazione Achille Grandi e le Acli nazionali, presentano la ricerca “Una nuova generazione politica? Indagine sui sindaci under 40”, realizzata dall’Iref, l’Istituto di Ricerche Educative e Formative delle Acli. La ricerca analizza il fenomeno del ricambio generazionale dei sindaci nelle amministrazioni locali. Nel 2022 solo 769 sindaci eletti avevano un’età compresa tra i 18 e i 39 anni, l’1,5% del totale. Di questi 113 erano donne. L’Iref ha raccolto 334 questionari e realizzato 12 interviste qualitative a sindache e sindaci selezionati sui criteri di rappresentatività territoriale, genere e ampiezza del comune. In questo modo, si è potuto ricostruire il percorso formativo e professionale, la carriera politica, le scelte strategiche e i programmi di medio periodo dei sindaci under 40. La ricerca sarà presentata da Cecilia Ficcadenti, ricercatrice Iref, e Vittorio Mete, docente dell’Università di Firenze. Seguiranno gli interventi di Andrea Orlandi, Sindaco di Rho, di Santino Scirè, Presidente della Fondazione Achille Grandi e di Emiliano Manfredonia, Presidente nazionale Acli. Il vice capogruppo PD alla Camera, l’on. Toni Ricciardi, porterà il suo saluto. Tutti i dati della ricerca saranno approfonditi e discussi durante la Scuola di Formazione Giorgio La Pira, organizzata dalla Fondazione Achille Grandi e dalle Acli nazionali, che si svolgerà a Bari dal 27 al 29 ottobre. Il titolo di questa quinta edizione sarà “I comuni per un’Europa di pace”.(18/10/2023-ITL/ITNET)

OGNI ANNO 134MILA ITALIANI EMIGRANO DAL SUD

Roma – “Con una popolazione pari al 33,7% del totale nazionale, il Sud incide sul Pil per il 22,1%. Il suo valore aggiunto per occupato è di un terzo più basso della media nazionale. Il reddito pro capite è di poco superiore alla metà del Centro-Nord. Ogni anno 134 mila persone lasciano il Sud, dopo essersi formate, per cercare un lavoro che non riescono a trovare nella loro terra d'origine. Il tasso di disoccupazione meridionale è infatti del 14,3%, il doppio del Centro e il triplo del Nord-Est”. Lo ha detto – come scrive il quotidiano Roma - il presidente dell'Unione industrali di Napoli, Costanzo Jannotti Pecci, introducendo i lavori del convegno sul tema “L'Europa e lo sviluppo del Mezzogiorno. Banche, imprese e istituzioni” che ha visto tra i relatori il presidente dell'Abi, Antonio Patuelli; quello della fondazione Ugo la La Malfa, Giorgio La Malfa, di Alessandra Proto, direttrice del centro Ocse di Trento e di Elena Grech, vice capo della rappresentanza in Italia della Commissione Europea. “Mancano poco più di tre anni alla fine del 2026, anno entro il quale occorre realizzare gli interventi definiti dal Pnrr, il Piano nazionale di ripresa e resilienza. Tra i suoi principali obiettivi c'è la riduzione delle diseguaglianze, territoriali in primis. Ed è proprio per gli indicatori sfavorevoli del Sud che l'Italia ha potuto fruire dall'Unione Europea di risorse considerevolmente superiori rispetto agli altri Paesi membri” ha aggiunto Pecci. Il Mezzogiorno ha sofferto maggiormente le crisi economiche dal 2008 in poi. È quanto è emerso dall'intervento del presidente dell'Abi Antonio Patuelli: “Le crisi dal 2008 in poi hanno avuto un impatto maggiore nel Mezzogiorno con il Pil che stenta ancora a recuperare gli indici di quindici anni fa e dove gli investimenti sono ancora inferiori a quelli di allora - ha spiegato Patuelli - Invece, a giugno 2023, il totale dei prestiti bancari cresce lievemente nel Mezzogiorno (+0,3%), mentre cala complessivamente nella media italiana (2,4%), e diminuisce di piu' nel centro Italia (-5%). I prestiti alle imprese si riducono nella media italiana (-3,4%), con diminuzione accentuata nel Centro Italia (5,1%), mentre nel Mezzogiorno calano più lievemente (-0,6%). I prestiti alle famiglie crescono soprattutto nel Mezzogiorno (+1,8%), rispetto alla media italiana (+1%)”. In base alla fotografia scattata da Abi le sofferenze lorde sono più alte nel Mezzogiorno (2,2%) rispetto alla media italiana (1,2%). (NoveColonneATG)

ITALIANI.ITALIANI ALL'ESTERO - ITALIA/EUROPA - SOSPESO TRATTATO DI SCHENGHEN CON REINTRODUZIONE CONTROLLI FRONTIERA INTERNA CON LA SLOVENIA

Il Governo italiano ha comunicato la reintroduzione dei controlli delle frontiere interne terrestri con la Slovenia, in base all’articolo 28 del Codice delle frontiere Schengen (Regolamento Ue 2016/339). Il ripristino dei controlli alle frontiere interne, già adottato nell’area Schengen, è stato comunicato dal ministro Piantedosi al vicepresidente della Commissione europea Margaritis Schinas, al commissario europeo agli Affari interni Ylva Johansson, alla presidente del Parlamento europeo Roberta Metsola, al segretario generale del Consiglio dell’Unione europea Thérèse Blanchet e ai ministri dell’Interno degli Stati membri Ue e dei Paesi associati Schengen. La Presidente del Consiglio dei Ministri ha assunto la responsabilita' della decisione. di seguito la COMUNICAZIONE: "L'intensificarsi dei focolai di crisi ai confini con l'Europa, con particolare riferimento all'attacco condotto nei confronti di Israele, ha aumentato il livello della minaccia di azioni violente anche all'interno dell'Unione Europea. Questo allarme, confermato da ultimo dai recenti attentati avvenuti in Francia ed in Belgio, ha comportato l'innalzamento, anche da parte dell'Italia, delle misure di prevenzione e controllo del territorio nazionale, e degli ingressi sullo stesso. Questo quadro è ulteriormente aggravato dalla situazione di costante pressione migratoria cui è esposta l'Italia sia via mare che via terra. Il flusso del Mediterraneo centrale ha già fatto registrare oltre 140.000 arrivi sulle coste italiane.( + 85% rispetto al 2022). Gli ultimi dati registrati confermano, inoltre che, nella sola regione Friuli Venezia Giulia, dall'inizio del 2023, sono state individuate 16.000 persone entrate irregolarmente nel territorio nazionale." (18/10/2023-ITL/ITNET)