LA VALLE DEI TEMPLI COM'ERA OLTRE 2000 ANNI FA AD AGRIGENTO VIA ALLE VISITE CON LA REALTÀ VIRTUALE

La Valle dei Templi com’era e com’è. Un percorso immersivo, indietro nel tempo, che consentirà ai visitatori di scoprire com’era in origine il Parco Archeologico. Ad Agrigento tecnologia e archeologia vanno a braccetto, grazie al nuovo servizio di visita con audioguida,

accompagnata da ricostruzioni virtuali del sito dell'antica Akragas all’epoca del suo maggior splendore, il V secolo a.C. Il progetto "Valle dei Templi 3D" è un vero e proprio viaggio immersivo nel tempo, frutto della sinergia tra il Parco Valle dei Templi e CoopCulture - che gestisce i servizi aggiuntivi - con la collaborazione del Cnr- Istituto di Scienze e Tecnologie della Cognizione. Per l’assessore regionale ai Beni Culturali Francesco Paolo Scarpinato è «un ulteriore tassello affinché Agrigento si faccia trovare pronta, in vista della sfida che l’attende come Capitale della cultura italiana nel 2025». (FONTE: sito istituzionale)

LA "FESTA DEI MORTI" SICILIANA ARRIVA A MADRID

MADRID - Conto alla rovescia per la tradizionale "festa dei morti" siciliana che venerdì prossimo, 27 ottobre, arriva a Madrid grazie alla "Asociación Siciliani in Spagna". In questo evento pieno di suggestioni, allegria e storie, i morti tornano “in festa”, carichi di doni, e raccontano ai bambini una storia che ha la dolcezza delle mandorle, della frutta di martorana e dei pupi di zucchero. Appuntamento il 27 ottobre, dalle 19.00 alle 21.00, presso la Sala Blanca del Espacio Ronda a Madrid. Vista la capienza limitata è necessaria la prenotazione. Organizza l’"Asociación Siciliani in Spagna" con Just Italia Madrid, Balarmú e CIM. (aise 21/10/2023)

PIEMONTE: NUOVI FONDI E INIZIATIVE PER IL TURISMO DELLE RADICI

Roma - A maggioranza, la terza Commissione del Consiglio regionale del Piemonte, presieduta da Claudio Leone ha licenziato gli “Interventi regionali in materia di movimenti migratori” per il 2023, presentata dall’assessore Maurizio Marrone. Il provvedimento andrà quindi in Aula per il voto. Come ha spiegato Marrone la delibera si occupa soprattutto degli emigrati piemontesi all’estero e in totale dispone di 295milla euro. Di questi “120mila andranno alle associazioni degli emigrati, metà per iniziative nei paesi esteri, metà in Piemonte. Sono in dirittura d’arrivo – ha aggiunto Marrone - diverse iniziative che favoriscano il turismo degli originari del Piemonte nella nostra Regione, perché abbiamo riscontrato un grande interesse anche nelle seconde e terze generazioni in Argentina o in altri Paesi del Sudamerica e non, che vogliono conoscere la terra delle loro radici”. Tra i diversi interventi, 15mila euro verranno stanziati per le iniziative legate al cinquantesimo anniversario del monumento dedicato ai piemontesi nel mondo di San Pietro in Val Lemina (To), decisione che ha trovato il favore anche di Monica Canalis (Pd). Silvana Accossato (Luv), pur segnalando la generale scarsità di risorse, ha apprezzato le diverse attività che il documento propone. In seguito alle domande delle consigliere Marrone ha anche annunciato uno stanziamento speciale di 100mila euro per il Museo dell'Emigrazione dei Piemontesi nel Mondo di Frossasco (To), che contribuiranno alla ristrutturazione in corso e si aggiungeranno ai fondi annuali già previsti. (NoveColonneATG)

INSERIMENTO SOCIO-LAVORATIVO DI MIGRANTI, ACCORDO IN PREFETTURA A BARLETTA venerdì, 20 Ottobre, 2023 in ISTITUZIONI

BARLETTA – Favorire l’inserimento socio-lavorativo nell’ambito dell’edilizia di richiedenti e titolari di protezione internazionale e altri cittadini stranieri in condizioni di vulnerabilità: questo l’obiettivo del protocollo d’Intesa siglato nel Palazzo del Governo a Barletta, alla presenza del Prefetto di Barletta-Andria-Trani, Rossana Riflesso, dei rappresentanti di Ance, Formedil, Edilscuola, Cgil, Cisl, Uil, Claai, Cna, Confapi Aniem, Legacoop, dei referenti dei Centri di Accoglienza Straordinaria “Il Sorriso” ed “Azzurra” e degli enti gestori dei progetti Sai (“Oasi 2”, “Vita Attiva” e “Migrantesliberi”). L’accordo – in attuazione del protocollo nazionale tra Ministeri dell’Interno, del Lavoro e delle Politiche Sociali, e Ance, Cgil, Cisl, Uil, con l’adesione di Cna, Claai, Legacoop e Confapi – individua 42 potenziali beneficiari (migranti con permessi di soggiorno che consentano l’attività lavorativa), indicati dai gestori dei Centri di Accoglienza Straordinari e dei progetti SAI tra coloro che hanno manifestato la propria disponibilità e per i quali saranno avviati percorsi formativi professionalizzanti nel settore dell’edilizia. I corsi saranno tenuti dagli enti di formazione Formedil ed Edilscuola e prevedranno adempimenti teorici e pratici obbligatori che imprese e lavoratori dovranno rispettare per operare nei cantieri edili, con esperienze nelle imprese associate alle sigle datoriali firmatarie. Al termine dei corsi, organizzati su base territoriale per facilitare la partecipazione dei migranti, i singoli partecipanti riceveranno i relativi attestati di avvenuta formazione e certificazione delle competenze acquisite. (Inform)

SETTIMANA DELLA LINGUA ITALIANA A LUGANO: IL CONSOLE GENERALE MEUCCI PREMIA GLI STUDENTI DELL’ISTITUTO LEONARDO DA VINCI

LUGANO - Si è conclusa oggi, 20 ottobre, con la presentazione degli elaborati narrativi e audio-video e con la premiazione degli studenti la 26a Settimana della lingua italiana a Lugano. Gli studenti liceali dell'Istituto Leonardo da Vinci di Lugano, che ha aderito all'iniziativa italiana, hanno dedicato l'intera settimana approfondendo il tema della sostenibilità ambientale e della biodiversità, con incontri e laboratori che li hanno portati a esprimere la loro creatività in contributi narrativi e audiovisuali, suscitando grande e favorevole apprezzamento. Durante lo svolgimento del ciclo è stato anche celebrato il centenario di Italo Calvino, con una interessante ricerca sulle parole della sostenibilità in alcuni racconti di Marcovaldo. Alla presenza dei responsabili della scuola, di Nicoletta San Martino, assessore del Comune di Varese per la tutela ambientale, del fotografo Marco Colombo e dell'impresa Goglio Spa, il console generale d’Italia a Lugano, Gabriele Meucci, ha premiato i vincitori delle sezioni racconto, fotografia e video. L'Istituto Leonardo da Vinci di Lugano, scuola parificata nell'ordinamento italo-svizzero, si conferma anche quest'anno partner di rilievo del Consolato Generale nel Cantone Ticino per la costante attenzione e l'attività dedicata alla promozione della lingua italiana. (aise 20/10/2023)

ORIUNDI DALL’ARGENTINA PER LAVORARE IN VENETO

Roma - Una banca-dati di 70 giovani argentini, figli e nipoti di emigranti italiani (per oltre la metà partiti dal Nordest), disponibili a lavorare nella terra degli avi. Ecco il primo tassello del progetto per il ritorno in patria degli oriundi, tratteggiato nel fine settimana dall'assessore regionale del Veneto Elena Donazzan (Lavoro) con il collega Cristiano Corazzari (Flussi migratori), intervenendo alla Consulta dei veneti nel mondo che si è tenuta a Vicenza. Una chiusura nel segno della concretezza, stando ai numeri forniti dall’imprenditore Matias Eduardo Muzzolon, referente del Comitato Veneto Argentina, dove guida la comunità venetofona di Córdoba, ed è già in contatto con 70 ragazzi argentini che vorrebbero tornare in patria, riferisce Il Gazzettino: “Il 44,9% dei candidati è disponibile a inserirsi nella ricettività turistico-alberghiera, il 17,4% nell'informatica, il 29% nell'industria, il 36% nel commercio, il 17,4% nell'artigianato, il 56,5% in altri settori. Ma se serve altro, come medici o infermieri, basta che ce lo dicano e noi ampliamo il reclutamento”. Aldo Rozzi Marin, presidente dell'associazione Veneti nel mondo, sottolinea: “La mia preoccupazione premette è anche intercettare i cosiddetti ‘cervelli’ che si sono spostati soprattutto in Europa: ben vengano l'Erasmus e l'esperienza all'estero, ma vorremmo capire se possiamo recuperarli. Detto questo, intanto ci siamo confrontati con i rappresentanti dei giovani oriundi veneti e l'entusiasmo da parte loro è grande. Certo, vanno affrontate alcune criticità, come ad esempio la cittadinanza, il riconoscimento dei titoli di studio, la formazione”. Aggiunge Muzzolon: “Dalla nostra banca-dati, risulta che il 63,8% è già cittadino italiano e il 13% ha in corso la procedura. Il 31,9% frequenta un'associazione italiana. Per il 55,1% si tratta di veneti: il 43,5% non sa da quale provincia provenivano i suoi antenati, mentre sono note le radici trevigiane per il 20,3%, padovane per l'11,6%, veronesi per l'8,7%. Il 51,5% è laureato, il 17,6% sta frequentando l'Università, il 30,9% ha un diploma di educazione superiore. Tutti sono disponibili a tornare nella terra dei loro genitori, nonni o bisnonni. Ma non è tanto per trovare un impiego: dopo aver studiato, molti lavorano già. Il nostro desiderio è piuttosto un altro: portare valore al Veneto, se il Veneto ha bisogno di noi”. (NoveColonneATG)