PAGLIARO, INCA: “2024 DI LOTTA PER LA TUTELA INDIVIDUALE”

La video intervista al presidente del patronato della Cgil. Il racconto dell’anno che sta finendo e lo sguardo al futuro Davide Colella e Giorgio Sbordoni 16/12/23 - 08:16 Le sfide del 2023 per l’Inca, il patronato della Cgil, si rinnoveranno nel 2024, che si preannuncia come “un altro anno di battaglia

e lotta per la tutela individuale”. Parola di Michele Pagliaro, presidente dell’istituto nazionale confederale di assistenza. Pagliaro, a colloquio con Collettiva, ricorda i passaggi principali degli ultimi dodici mesi, ma allunga lo sguardo sul futuro prossimo che attende il patronato. Tra un’organizzazione sempre più sofisticata, con il nuovo servizio di prenotazione online che ridurrà i tempi di attività, permettendo alle persone di ricevere l’assistenza dei sindacalisti della tutela individuale in tempi ancora più rapidi, e le preoccupazioni per le decisioni politiche del governo che sono già chiare a leggere le bozze della Legge di Bilancio e che rischiano di penalizzare ancora una volta chi avrebbe più bisogno di un sostegno concreto. Con un’attenzione particolare al tema delle migrazioni – lunedì prossimo, 18 dicembre, si celebra la Giornata internazionale del migrante –. Non solo quelle dirette in Italia, che il governo spaccia ancora per emergenza, facendo finta di non sapere che il nostro sistema ha bisogno di lavoratrici e lavoratori stranieri. Anche quelle che vedono ormai stabilmente 130mila giovani lasciare l’Italia per trasferirsi all’estero. “Altro che chiudere i porti – Pagliaro cita Landini –: qui bisognerebbe chiudere gli aeroporti”, ossia creare condizioni di vita e di lavoro migliori per trattenerli, investire sulle nuove generazioni. Per tutto questo, “sarà un 2024 di lotta per la tutela individuale (FONTE: Collettiva)

ITALO MARCHIONI, L’EMIGRANTE INVENTORE DEL CONO GELATO

Roma - “A brevettare per la prima volta il cono gelato, nel 1903, è stato un italiano originario della provincia di Belluno e poi emigrato negli Stati Uniti”. Lo scrive Venezia Today. “Era il 1903 quando, per la prima volta, quello che oggi è diventato uno dei simboli dell'Italia nel mondo, è stato brevettato. Ed è proprio questa data ad aver dato vita all'amatissima tradizione di mangiare, il gelato, dentro un vero e proprio cono commestibile. A brevettare il cono gelato il 13 dicembre del 1903 è stato un italiano residente a New York, Italo Marchioni che, richiese un brevetto statunitense per aver inventato, secondo i più, il cono che oggi tutti mangiamo”. “Nato in una piccola frazione di un Comune in provincia di Belluno e poi emigrato in America a fine Ottocento, Italo Marchioni è stato l'inventore del cono gelato commestibile che utilizziamo tutt'oggi per mangiare il gelato e lo ha brevettato con un brevetto americano n. 746971. Marchioni inventò proprio il macchinario che produceva i coni” si legga su Venezia Today. (NoveColonneATG)

"L’ARRIVÉE DE LA JEUNESSE": A PÉTANGE IL DOCUFILM SULL’EMIGRAZIONE ITALIANA IN LUSSEMBURGO

LUSSEMBURGO - Un secolo di storia dell’immigrazione italiana in Lussemburgo raccontata attraverso le vicende di una famiglia: dal capostipite Mario, arrivato nel 1909, minatore, fino ai giorni nostri, dove Anita insegna lussemburghese ai nuovi immigrati. Cinque generazioni, protagoniste di altrettante epoche storiche, fra guerre, Resistenza, deportazione, amore, passioni, coraggio, morte, riscatto. Sullo sfondo la squadra di calcio Jeunesse di Esch-sur-Alzette in gran parte composta da italiani, i cosiddetti “figli della miniera”. Di questo racconta "L’arrivée de la jeunesse", docufilm diretto da Fabio Bottani realizzato da PassaParola asbl nel quadro di “Esch2022 Capitale Europea della Cultura”, con il sostegno della Fondazione Migrantes. Il film - liberamente ispirato al libro “Tanti italiani fa... in Lussemburgo” di Remo Ceccarelli (PassaParola Editions) – sarà presentato oggi pomeriggio, alle 19.00 alla Maison de la Culture a Rousen (Place du Marchè) a Pétange. Seguirà l’incontro con il regista Fabio Bottani e l’attrice lussemburghese di origine italiana Mirka Costanzi. Durante la serata sarà anche possibile acquistare il libro di Ceccarelli “Tanti italiani fa... in Lussemburgo”. (aise 18/12/2023)

DAL VENETO IN BRASILE, IN VIAGGIO SULLE TRACCE DEGLI EMIGRATI

Venezia - Oltre 10.500 chilometri in quasi una giornata di volo. È quanto ha affrontato il ciliense Sandro Dal Prato per attraversare l'Oceano Atlantico e raggiungere la cittadina brasiliana di Nova Palma, nello Stato del Rio Grande do Sul. Dal Prato - scrive Il Gazzettino - ha voluto ripercorrere, con mezzi decisamente più moderni, la lunga traversata che 136 anni prima avevano compiuto molti concittadini emigrati. A destinazione ha portato con sé una lettera di saluto del sindaco Mirko Marin da consegnare al primo cittadino di Nova Palma, Andrè Rossato, assieme a una targa destinata ad essere esposta nel locale municipio. La visita di Dal Prato - spiega Il Gazzettino - è poi proseguita qualche chilometro più a est della città, nella comunità Vila Cruz, luogo dove un tempo si era stabilito un nucleo di cittadini partiti da Ceggia. Lì il ciliense è stato ricevuto dal presidente del Circolo Veneto di Nova Palma, Maria Neli Pippi, e dall'assessore alla Cultura e Turismo Diego Hahn, portando anche un omaggio al monumento agli immigrati italiani e una targa di saluto agli eredi della famiglia Stefanello, i cui antenati arrivarono in Brasile nel 1887. Accogliendo la lettera del sindaco Marin, il sindaco di Nova Palma Rossato ha auspicato, per il futuro, di poter attivare un "Pacto de Amizade" con la comunità di Ceggia. (NoveColonneATG)