PRESENTATA AD ASTI LA RICERCA "GLI EFFETTI DELLA CRISI ECONOMICA SUGLI STRANIERI IMMIGRATI"

ASTI - "Gli effetti della crisi economica sugli stranieri immigrati". Questo il tema della riunione del Consiglio territoriale per l’immigrazione di Asti, aperta anche agli operatori di servizi, realtà del terzo settore e ricercatori, nella quale è stata presentata una ricerca promossa dal Forum Internazionale ed Europeo di Ricerche sull’Immigrazione – FIERI e dal Dipartimento di Scienze Sociali dell’Università di Torino, destinata a supportare il Rapporto Annuale dell’Osservatorio sull’Immigrazione in Piemonte, in relazione ai vari ambiti di intervento (lavoro, sanità, scuola…). Nell'incontro sono stati condivisi dati e informazioni con gli operatori dei servizi che, tutti i giorni, "percepiscono" gli effetti della crisi nel rapporto con l’utenza straniera, quali i Centri per l’Impiego, i Servizi socio-assistenziali, le scuole, le organizzazioni sindacali e le realtà del terzo settore, per delineare un quadro di risultati utile alla predisposizione di interventi sul territorio e migliorare le iniziative per l’integrazione della popolazione immigrata. La ricerca ha posto in luce come gli effetti della crisi economica ed occupazionale non hanno, comunque, determinato il rischio dello "smembramento del nucleo familiare" nell’ambito del processo migratorio, in quanto pochissime famiglie hanno preferito abbandonare il territorio italiano per fare rientro nei rispettivi paesi di origine. Cominciano, tuttavia, a verificarsi casi di "emigrazione nell’immigrazione", ovvero situazioni di ricerca del posto di lavoro in altri Paesi dell’Unione Europea. È stato, inoltre, osservato il fenomeno dell’incremento delle donne straniere che accedono al mercato del lavoro per servizi di assistenza alla famiglia ed alla persona, e quello dei percorsi scolastici dei giovani stranieri, indirizzati principalmente verso la formazione professionale. (aise)

ADOTTATA LA LEGGE PACETTI C-302: SODDISFAZIONE DEL NATIONAL CONGRESS OF ITALIAN CANADIANS (DISTRETTO DI TORONTO)

TORONTO - Grande soddisfazione del National Congress of Italian Canadians del distretto di Toronto, per il voto favorevole al progetto di legge C-302 presentato nei giorni scorsi alla Camera dei deputati del Parlamento canadese, dall’onorevole Massimo Pacetti. Il progetto di legge prevede le scuse ufficiali da parte del Governo canadese per l'internamento di italo-canadesi durante la seconda guerra mondiale e la creazione di una fondazione educativa che sarà gestita da organismi italo-canadesi che rappresentano la Comunità, con l’obiettivo di promuovere l'armonia culturale in tutto il Canada. "Oggi - ha affermato il Presidente del Congresso per la regione del Québec, Antonio Sciascia - è un giorno storico per la nostra comunità, possiamo finalmente onorare coloro che sono stati vittime delle ingiustizie fatte dal governo canadese durante la seconda guerra mondiale. Nel giugno del 1940 oltre 17mila uomini donne e bambini italiani, dei quali oltre il 90 per cento erano nati in Canada o divenuti cittadini canadesi, furono designati come "popolo nemico". Infatti, ben 6mila furono arrestati; circa 700 finirono in prigione e internati da uno a cinque anni e questo, senza mai essere stati accusati di reati". "Ci vogliamo ugualmente auspicare – ha dichiarato da parte sua il presidente del Congresso Nazionale, Michael Stante - che il progetto di legge venga approvato al più presto dal Senato. Questo ci permetterà di compiere dei passi in avanti per procedere con le prossime tappe". Il Congresso Nazionale degli Italo-canadesi "ha sempre ribadito l’importanza fondamentale di un’azione chiara da parte del Parlamento canadese nei riguardi della comunità di origine italiana, per quanto riguarda questo capitolo negativo dell’immigrazione italiana in Canada". Per questa ragione, il Congresso Nazionale, insieme ad altri organismi quali "L’Ordine Figli d’Italia", la "CIPBA", la "Fondazione Comunitaria Italocanandese", quali rappresentanti della comunità consapevole della sua missione, seguiranno con molta attenzione le prossime tappe per assicurarne il suo adempimento secondo quanto proposto dalla legge. Secondo il National Congress of Italian Canadians l’approvazione del progetto di legge C-302 "è un passo avanti verso il giusto e legittimo risarcimento che spetta alla comunità italo-canadese". (aise)

GLI ITALIANI CREDONO NELL’UNITÀ: SERA (UIM) COMMENTA I SONDAGGI PUBBLICATI IN OCCASIONE DEI 150 ANNI DELL’UNITÀ D’ITALIA

ROMA - I due principali quotidiani italiani "Repubblica" e "Corriere della Sera" ieri, 10 maggio, si sono interrogati sull’idea che gli italiani hanno dell’Unità d’Italia in occasione del 150° anniversario che sta creando diverse polemiche tra i partiti. I dati sono commentati ciascuno per il proprio giornale da Ilvo Diamanti e da Renato Mannheimer, due guru della sociologia italiana. "Si sa che la lettura dei dati è sempre ardua – commenta Alberto Sera della UIM – e ne rende complessa la ricerca dei significati da diffondere. A noi piacciono di più alcuni risultati nudi e crudi. E cioè che la maggioranza degli intervistati dichiara che l’anniversario dei 150 anni ci fa sentire più italiani, che l’Unità d’Italia è un valore importante da sostenere, che siamo orgogliosi della nostra appartenenza nazionale, che gli italiani sono imprenditori, localisti, artigiani e artisti". "Il fatto poi che al primo posto tra gli avvenimenti che hanno modernizzato la Repubblica ci sia la "ricostruzione economica degli anni 50 e 60" – conclude – è un implicito riconoscimento del valore dell’emigrazione nel miracolo italiano". (aise)

SIGLATO IL GEMELLAGGIO TRA IL CIRCOLO PD DI ROSOLINI (SICILIA) E QUELLO DI CORDOBA (ARGENTINA)

ROSOLINI - È stato siglato nei giorni scorsi a Rosolini, in provincia di Siracusa, il gemellaggio dei Circoli del Pd di Cordoba e quello, appunto, di Rosolini, rappresentati rispettivamente da Matias Cartia Piazza, presidente dell’Associazione Giovani Italo-Argentini di Cordoba, e dal segretario Corrado Assenza. In visita a Rosolini, Piazza ha sostenuto di aver "constatato che in Sicilia la presenza delle forze politiche di centro-destra consistente e la regione vive nuove e vecchie contraddizioni. Dobbiamo fare in modo di cambiare le cose". Assenza, dal canto suo, ha esortato il giovane italo argentino a "portare il nostro saluto a Cordoba. Utilizziamo tutti gli attuali strumenti informatici per mantenere stretti i nostri contatti, scambiandoci esperienze e proposte. Siamo felici di intraprendere questo gemellaggio che sarà fonte di crescita e arricchimento", ha concluso Assenza prima di consegnare a Piazza la tessera dei Giovani Democratici. (aise)

FINI GELA IL PDL: ''RISPOSTE POLITICHE O È PREMATURO FARE DEGLI INCONTRI''

ROMA - (Adnkronos) - Se non ci saranno risposte politiche ai problemi che ho sollevato, è prematuro fare incontri. Così il presidente della Camera si sarebbe espresso con i suoi, spiegando le ragioni del mancato incontro con il coordinatore nazionale del Pdl, Denis Verdini. E nel partito torna il gelo. In mattinata l'ex leader di An aveva infatti fatto sapere di escludere ''per oggi e nei prossimi giorni'' incontri con Denis Verdini. ''Ne prendiamo atto'', era stata la replica di via dell'Umiltà, sede nazionale del Pdl. Ieri, secondo fonti parlamentari della maggioranza, era stato programmato ed era poi slittato per ragioni di agenda un incontro tra il numero uno di Montecitorio e il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Gianni Letta, lo stesso Verdini, Niccolò Ghedini e il capogruppo alla Camera del Pdl Fabrizio Cicchitto. Poi, in serata, nel corso di una riunione a palazzo Grazioli con il Cavaliere era stato dato mandato ai coordinatori nazionali del Popolo della libertà di accettare un incontro con Fini che, si sottolineava in via dell'Umiltà, era stato richiesto dall'ex leader di An. A tale scopo, i coordinatori avevano dato 'mandato esplorativo' a Verdini di incontrare l'inquilino della Camera. Alla cena organizzata da Renata Polverini con gli assessori e i consiglieri eletti nel Lazio, a quanto riferito dai presenti, il premier aveva poi affermato: io con Fini, sono pronto a metterci una pietra sopra, a mettere da parte i problemi interni e ad andare oltre, anche in ragione della difficile situazione internazionale e delle sfide che il governo si trova ad affrontare. Ma dopo la marcia indietro del presidente della Camera, nel Pdl è tornata aria di burrasca. A Palazzo Grazioli si è tenuto un breve vertice del Pdl con il premier Berlusconi, i capigruppo di Camera e Senato Fabrizio Cicchitto e Maurizio Gasparri, il ministro per le Infrastrutture Altero Matteoli e i tre coordinatori nazionali del partito Denis Verdini, Sandro Bondi e Ignazio La Russa. "Auspico che si parlino, da soli e senza ambasciatori. Per me non servono mediatori", ha detto il sottosegretario all'Ambiente Roberto Menia, lasciando Palazzo Grazioli. "E' stato un incontro simpatico - scherza Menia - abbiamo parlato del momento", subito però precisando: "Del resto io non parlo, sono una tomba già di mio".

A SAN PAOLO, BRASILIA E RIO LA COMMISSIONE PARLAMENTARE DI COLLABORAZIONE ITALIA-BRASILIA

Le due delegazioni riunite nella capitale brasiliana; sarà firmato un documento comune di impegni su tutte le principali materie oggetto dei lavori della Commissione Dopo una prima tappa a San Paolo, caratterizzata dall’incontro con la Vice Sindaco della città Alda Marco Antonio e con i rappresentanti della collettività italiana, la delegazione parlamentare italiana della Commissione Italia-Brasile ha raggiunto Brasilia, dove per due giorni ha lavorato insieme ai colleghi della analoga delegazione del Parlamento brasiliano. Per l’Italia erano presenti il Vice Presidente della Camera Maurizio Lupi, il Vice Presidente del Comitato Permanente per gli italiani nel mondo Fabio Porta e gli onorevoli Lino Duilio, Barbara Saltamartini, Domenico Scilipoti e Gabriele Toccafondi. Il documento finale dovrebbe fare riferimento al Piano Strategico Italia-Brasile firmato poche settimane fa a Washington dai Presidenti Lula e Berlusconi, con riferimento specifico all’importante ruolo che le assemblee legislative dei due Paesi potranno avere per sostenere una piena attuazione dei suoi punti programmatici. In particolare, anche a seguito delle richieste della comunità italo-brasiliana e su esplicita richiesta dell’On. Porta, sarà inserito un riferimento specifico all’accordo bilaterale che – in mancanza dell’adesione brasiliana all’accordo de L’Aia – risolverebbe ugualmente e con piena reciprocità i problemi legati alla traduzione di documenti e certificati; analogamente si chiederà il rafforzamento della rete diplomatico-consolare, anche in relazione all’operazione “task-force” per la riduzione dei tempi di attesa per i processi di cittadinanza. La delegazione si sposterà quindi a Rio de Janeiro, dove saranno visitati alcuni progetti di cooperazione ed è anche previsto un incontro con la collettività italiana.

FEDI (PD): AL COMITATO PER GLI ITALIANI NEL MONDO: ASCOLTARE IL GOVERNO E DISCUTERE LE RIFORME

Credo sia necessario fare uno sforzo per far partire un confronto sulle riforme internamente al Comitato per gli italiani nel mondo e poi alla Commissione Affari esteri della Camera – sottolinea l’On. Marco Fedi dopo la riunione del Comitato. Credo sia necessario sentire il Governo sulla riforma dell’esercizio in loco del diritto di voto, sulla riforma di Comites e Cgie, sulla riforma della cittadinanza e su questi ed altri temi far partire, anche alla Camera, la discussione e il confronto tra opposizione e maggioranza. Siamo in forte ritardo ed il Comitato soffre – oltre che la disattenzione della maggioranza - anche la distanza dai temi veri che toccano la vita delle nostre comunità nel mondo. Temi come la cittadinanza e le pensioni. La parità di trattamento, in generale, per quanto attiene i diritti di cittadinanza: dal fisco ai diritti sindacali, dall’esonero ICI sulla prima casa alla sanatoria degli indebiti. È comunque auspicabile – ha concluso Fedi - una discussione in tempi brevi, con il Governo, sulle proposte di riforma dell’esercizio in loco del diritto di voto e della riforma della cittadinanza. Confermiamo con decisione la nostra contrarietà all’ennesimo rinvio delle elezioni per il rinnovo di Comites e Cgie. (On. Marco Fedi)