AL PRESIDENTE NAPOLITANO IL PREMIO DAN DAVID

Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano è stato insignito del prestigioso Premio internazionale "Dan David", attribuito dalla omonima Fondazione presso l'Università di Tel Aviv. Al Capo dello Stato italiano è stata attribuita l'edizione 2010 del Premio nella Categoria "Marcia verso la Democrazia" per la sua "dedizione alla causa della democrazia parlamentare": egli - si legge nelle motivazioni del riconoscimento - "ha contribuito al rafforzamento dei valori democratici e delle Istituzioni in Italia e in Europa"; "i suoi numerosi libri attestano il profondo impegno verso la democrazia, la tolleranza ed una società aperta, abbinato ad una ricchezza culturale che deriva dalle migliori tradizioni dell'Illuminismo europeo e del Risorgimento italiano liberale e democratico". Indirizzando un messaggio video di ringraziamento, trasmesso nel corso della cerimonia del Premio, il Presidente Napolitano ha rilevato come "la nostra generazione, in quanto generazione di sopravvissuti alle guerre e agli orrori del Ventesimo Secolo, è ora impegnata a offrire a tutti gli esseri umani una speranza credibile per un futuro di pace. La costruzione di Istituzioni capaci di prevenire, in questa età nucleare, altre guerre distruttive tra le Nazioni è la grande impresa alla quale siamo tutti impegnati. Vorremmo porre, per i nostri figli e i figli dei nostri figli, le basi di un mondo di cooperazione pacifica tra tutte le Nazioni. Posso assicurarvi che l'Italia è e sarà profondamente impegnata in azioni e iniziative volte al raggiungimento di questi grandi ideali". Alla cerimonia del Premio, volto a promuovere valori universali di eccellenza, creatività, giustizia e democrazia, onorando personalità che si sono distinte a livello internazionale per risultati in ambito politico, scientifico, sociale o culturale al servizio del progresso dell'Umanità , il Presidente della Repubblica è stato rappresentato dall'Ambasciatore d'Italia in Israele, Luigi Mattiolo. (ItalPlanet News)

L’EMIGRAZIONE AL SALONE DEL LIBRO DI TORINO

Un appuntamento fisso, ricco di novità librarie, un premio letterario dedicato ad una poetessa torinese. La casa editrice salernitana “Il Grappolo”, guidata da Antonio Corbisiero, anche quest’anno non manca all’appuntamento con il Salone del libro di Torino, che si svolgerà nei padiglioni del Lingotto dal 13 al 17 maggio. È una presenza ininterrotta che dura da 23 anni, che ha visto la casa editrice di Mercato San Severino (SA) protagonista di tante attività e di decine e decine di novità librarie presentate. La casa editrice è ospite nello stand della Regione Campania (Padiglione 3 Stand P10-Q09), dove il 15 maggio (ore 17,00) si svolgerà la cerimonia di premiazione della quinta edizione del premio di poesia “Renata Canepa”, la poetessa torinese scomparsa prematuramente, elogiata per le sue opere da critici del calibro di Squarotti e Gorlier, che ha pubblicato con la casa editrice salernitana raccolte di versi dal 1988 al 2005. La giuria del premio, composta da Francesco D’Episcopo, Giuseppe Lupo e Antonio Corbisiero, con la partecipazione dell’ex sindaco di Rubiana, Michele Borletto, premierà per la sezione opere inedite Giacomo Giannone di Torino per la raccolta Inseguendo le parole e per la sezione opere edite Menotti Lerro di Casalvelino (SA) per la raccolta Primavera. Finalisti risultano Giulia Barbarulo, Paolangela Draghetti, G. Battista Basile, Armando Giorgi. Durante la manifestazione sarà presentato il saggio sul poeta Franco Corbisiero, a cui è dedicata la sezione opere inedite del premio, scritto dagli studiosi Francesco D’Episcopo e Giuseppe d’Errico e inserito nella collana di poeti del Novecento “Vita e scuola”. Verrà distribuita un’antologia poetica dei partecipanti al premio, provenienti da ogni parte d’Italia. Infine, saranno presentati due nuovi titoli della collana “Radici”, Il viaggio completo del cuculo di Renato Amato, un autore di racconti finora sconosciuto in Italia, emigrato in Nuova Zelanda e morto prematuramente, il cui testo, tradotto da Francesca Emily Amato, è stato curato dalla sorella, scrittrice e giornalista, Dora Celeste Amato, e il libro di versi e prose poetiche Allora vi diciamo alla nazione di Leonardo Zanier, autore emigrato residente a Zurigo, con prefazione del noto giornalista Maurizio Chierici. (ItalPlanet News)

GERMANIA-SICILIA, UN LEGAME DA RAFFORZARE

Rinsaldare il “ponte” con la Germania, soprattutto con quelle comunità in cui vivono tanti emigrati siciliani, calatini in particolare, che anche a migliaia di chilometri di distanza conservano un grande amore per la propria cittadina d'origine. Questo l'obiettivo dell'iniziativa promossa dall'associazione Calanchi Bottega Socio-Culturale e dal Comune di Caltagirone, che giovedì 13 maggio (ore 18,30), nel salone di rappresentanza “Mario Scelba” del municipio, daranno vita ad una cerimonia di benvenuto alla delegazione del Comune di Arnsberg, città di oltre 75 mila abitanti (poco meno del doppio di Caltagirone) del Nord Reno-Westfalia. Ad Arnsberg vivono diverse centinaia calatini, che contribuiscono alla sua crescita sociale, culturale, politica ed economica, e hanno costituito un'associazione presieduta da Fabrizio Calcagno. La delegazione tedesca, formata anche da amministratori e rappresentanti del mondo produttivo, rimarrà a Caltagirone fino al 17 maggio, e sarà ricevuta dal sindaco Francesco Pignataro e dall'Assessore al Turismo e Vicesindaco, Alessandra Foti. “Si tratta di uno scambio culturale che contribuirà a rafforzare i legami fra Caltagirone e Arnsberg - ha sottolineato Pignataro - nel segno dell'accoglienza e dell'integrazione, valori forse troppo spesso dimenticati, specie negli ultimi tempi, eppure indispensabili per abbattere barriere di ogni tipo e costruire concretamente un'Europa dei popoli”. “Con questa iniziativa - hanno aggiunto Aldo Lo Bianco e Mariapina Di Giacomo, dell'associazione Calanchi Bottega Socio-Culturale - vogliamo concorrere ad avvicinare le due comunità e a far conoscere e apprezzare ulteriormente Caltagirone, per valorizzarne ancora di più le potenzialità anche turistiche”. (ItalPlanet News)

SANITA': RUSSO, "DA CDM RICONOSCIMENTO A NOSTRO PERCORSO VIRTUOSO"

PALERMO - "Le decisioni assunte a Roma dal Consiglio dei Ministri rappresentano un ulteriore esplicito riconoscimento del percorso virtuoso avviato dalla Regione siciliana in questi due anni. Abbiamo i conti a posto, come del resto aveva certificato proprio il mese scorso il tavolo tecnico ministeriale, e di conseguenza non solo non dovremo aumentare le tasse ai siciliani - che anzi contiamo di ridurre a partire dal 2011 - ma ci viene data una ulteriore opportunita' di poterci avvalere, nel caso di qualche criticita' nei conti del bilancio nella Regione, anche dell'importante strumento finanziario rappresentato dai fondi Fas, la cui naturale destinazione e' quella di servire lo sviluppo della Sicilia". Lo ha detto l'assessore siciliano della Salute, Massimo Russo, al termine del Consiglio dei Ministri di questa mattina dedicato ai Piani di rientro della Sanita' e al quale Russo - come del resto il collega dell'Abruzzo - non ha partecipato proprio perche' la Sicilia ha gia' rimesso in sesto i propri conti secondo il crono programma a suo tempo concordato con i Ministeri della Salute e dell'Economia. "Il rispetto delle misure di contenimento della spesa - prosegue Russo - continua a portare benefici concreti alla Sicilia oltre a un indiscutibile rilancio della propria credibilita' politico - amministrativa. Come ha ben certificato proprio ieri la Corte dei Conti, nel corso di un'audizione davanti alla Commissione parlamentare d'inchiesta, la Sicilia in appena due anni ha praticamente azzerato il deficit che ammontava a quasi un miliardo di euro, raggiungendo lo "squilibrio programmato" e avviandosi in questo 2010 verso il pareggio di bilancio, grazie anche ai positivi effetti prodotti dalla legge di riforma del sistema sanitario che ha azzerato molti centri di costo senza intaccare i livelli assistenziali,anzi riuscendo a migliorare la qualita' dell'offerta sanitaria". (gm)

RVA: LA REINTEGRAZIONE NEL PAESE D’ORIGINE, INCONTRO A ROMA

“Il Ruolo della Reintegrazione nei Programmi di Ritorno Volontario Assistito”. È l’incontro che si terrà il prossimo 18 maggio (Sala Biblioteca del CNEL in Via Davide Lubin 2 dalle ore 9.00) organizzato nel quadro del Progetto “Supporto alla Reintegrazione per il Mali, il Niger e il Ghana”, finanziato dal Ministero degli Affari Esteri italiano, Direzione Generale per la Cooperazione allo Sviluppo e realizzato dall’Organizzazione Internazionale per le Migrazioni (OIM). Il progetto ha l’obiettivo di offrire una prospettiva di reintegrazione sostenibile nel proprio paese di origine a circa 300 migranti provenienti dal Mali, Niger e Ghana. L’iniziativa vuol essere l’occasione per analizzare l’importanza della fase di Reintegrazione all’interno dell’opzione del Ritorno Volontario — evidenziandone forze e debolezze sulla base delle esperienze fin qui acquisite — e fornire raccomandazioni ai paesi di origine e di destinazione dedicando particolare attenzione al miglioramento della cooperazione tra Stati e alla comprensione delle tematiche relative alla gestione delle migrazioni. Il Ritorno Volontario Assistito è la possibilità di ritorno, che include un aiuto logistico e finanziario, che viene proposta ai migranti e alle migranti che non possono o non vogliono restare nel Paese ospitante e che desiderano spontaneamente ritornare nel proprio Paese d´origine. L´obiettivo dei programmi di Ritorno Volontario Assistito è appunto sostenere i migranti che intendono — in modo volontario e spontaneo — rientrare in patria e al contempo, di assicurarsi che il percorso di ritorno venga realizzato nel rispetto della dignità e della sicurezza del migrante. Alla Conferenza parteciperanno rappresentanti dell’OIM, del Ministero degli Esteri e del Ministero dell’Interno, nonché rappresentanti di Istituzioni e ONG locali di Ghana, Mali e Niger che, insieme all’OIM, si occupano di implementare in loco i programmi di reintegrazione per i migranti

CARENZA DI MAGISTRATI PER LA LOTTA CONTRO LA ‘NDRANGHETA

La settimana scorsa sono andata in Calabria per informarmi di persona sulla situazione nei tribunali. Il Governo continua ad ignorare la grave mancanza di magistrati che è sconvolgente soprattutto alla luce del fatto che i tribunali qua sono in prima linea nella lotta alle mafie. Proprio in zone che soffrono particolarmente sotto il potere criminale della ‘ndrangheta, la scopertura dell’organico in Calabria arriva fino a oltre l’80 per cento. Il ché significa che ci sono dei tribunali, per esempio a Catanzaro, a Vibo Valentia, a Lamezia, in cui mancano 8 magistrati su 10. Significa che non si riesce a portare a termine i processi. E se non si fanno i processi, non si arriva alle condanne e i mafiosi, anche se arrestati, torneranno presto in libertà. È un altro esempio di come questo Governo sostiene la legalità solo con le parole. La prossima settimana nel question time della Camera denuncerò, a nome del PD, la grave mancanza di magistrati in Calabria.

CON I RICERCATORI ITALIANI DI MONACO

Che gli italiani all’estero siano una preziosissima risorsa si è visto anche all’incontro con i ricercatori italiani della zona di Monaco di Baviera, organizzato da Marcella Brusa e Augusto Giussani. Sono stata accompagnata dal nuovo responsabile del PD per la ricerca, Marco Meloni. Sia alla Max-Plank-Gesellschaft che all’incontro con il PD di Monaco, Marco ha illustrato come l’obiettivo immediato del PD sia di invertire l’approccio del Governo nei confronti di università e ricerca. Un approccio che sta rischiando di dare un colpo mortale a scuola e università. Mentre la Germania e la Francia, per reagire alla crisi, indirizzano ingenti investimenti in questi settori, il Governo Berlusconi sta tagliando le risorse destinate alla ricerca del 20 per cento. Un altro esempio del perché questa maggioranza non sia in grado di dare un futuro al nostro Paese

A GINEVRA, ‘LA LOTTA ALLA MAFIA: UNA SECONDA RESISTENZA’

La Festa della Liberazione l´ho passata con le italiane e gli italiani di Ginevra. Il Presidente del Comites, Francesco Celia, quest´anno ha dedicato l’iniziativa del Comites al tema ‘La lotta alla mafia: una seconda resistenza’. Mi ha fatto molto piacere. Secondo me è un importante segnale di attenzione e di sensibilità da parte della comunità italiana della Confederazione elvetica verso un problema sempre difficile per l’Italia. E non solo per l’Italia. Anche in Svizzera la mafia è una delle organizzazioni criminali più pericolose: sta facendo investimenti nell’immobiliare ed è attiva anche nel traffico di droga, nel contrabbando di sigarette e dell´abbigliamento. Ma proprio in Svizzera la mafia sta facendo vedere soprattutto l’altra sua faccia, quella dei colletti bianchi, degli insospettabili in giacca e cravatta che investono in borsa e influenzano l’economia mondiale. Per la Festa della Liberazione, sono stata anche a Berlino insieme ai famigliari delle vittime dei deportati nel campo di concentramento di Treuenbrietzen. É bello vedere come la collaborazione tra un italiano, Gianfranco Ceccanei, ed un tedesco, Bodo Foerster, nella ricerca della verità storica contribuiscano a curare le ferite tra Italia e Germania e a trasmettere il prezioso bagaglio della memoria alle nuove generazioni.