TRATTATIVA MAFIA-STATO, GRANATA: “MANNINO E PARLAMENTO OSTACOLANO LA VERITÀ” “L’attacco alla Procura di Palermo in Parlamento da parte di Mannino, imputato nella trattativa Stato-Mafia, rappresenta una pagina vergognosa della storia repubblicana. Mannino non doveva ne’ poteva avere la parola e il suo attacco intimidatorio nei confronti della Procura e in particolare del dott. Ingroia e’ gravissimo”.

Lo dichiara il vicecoordinatore Fli, Fabio Granata, che aggiunge: “Evidentemente ancora oggi una parte del Parlamento italiano teme e contrasta il raggiungimento della verita’ sui motivi per i quali e’ stato ucciso Paolo Borsellino. Vergogna”. (fonte: siciliainformazioni.com)

ARTIOLI ALL’AMAT, ADDIOPIZZO CRITICA IL PRESIDENTE: “AMAREZZA E STUPORE”

“Non posso nascondere amarezza e stupore per le valutazioni di AddioPizzo, nonché per una ricostruzione dei fatti che mostra una grave incongruenza, alla base di tutta la nota diffusa oggi dall’Associazione”. Lo dichiara Ettore Artioli, Presidente dell’Azienda AMAT, commentando la nota con cui il Comitato AddioPizzo ha espresso una critica alla scelta di Leoluca Orlando di nominarlo alla Presidenza dell’Azienda. “La vicenda dei rapporti commerciali tra aziende guidate da me e la società edile Aedilia Venusta è stata oggetto di dettagliate informazioni che ho rilasciato alla Procura della Repubblica, come persona informata dei fatti, nell’ambito di un’inchiesta giudiziaria i cui contenuti vanno doverosamente affidati al percorso giudiziario e che per ovvii motivi non posso e non intendo divulgare.” “Ho offerto ogni più ampia e dettagliata collaborazione ai magistrati, per contribuire alle indagini su quell’azienda e sulle persone che operavano in essa, contribuendo a far luce su diverse vicende”. “Credo utile sottolineare che già quando trapelarono le prime indiscrezioni sulla Aedilia Venusta, le società da me gestite procedettero alla rescissione di ogni contratto, con un danno, per le mie società, di circa un milione di Euro; allo stesso tempo le dimissioni da Associazioni di cui ricoprivo incarichi di vertice, furono un atto di lealtà e rispetto verso quelle Associazioni, che non volevo fossero interessate da sterili polemiche”. “Devo per altro ricordare che la risoluzione dei contratti da parte nostra avvenne quando sulla Aedilia Venosta vi erano soltanto delle ombre che contrastavano con le certificazioni di cui la stessa era regolarmente in possesso e con gli accrediti istituzionali di cui la stessa società godeva”. “Mi si conceda ora una domanda rivolta ad AddioPizzo: davvero si vuole far credere che mi sarebbe stata negata l’iscrizione all’Associazione per presunti contatti con ambienti dubbi e poi si sarebbe ammesso in associazione un imprenditore da me presentato?” “Sarebbe davvero paradossale che non si fosse ammesso Artioli perché ritenuto non affidabile mentre si riteneva affidabile qualcuno presentato dallo stesso Artioli”. (fonte: siciliainformazioni.com)

PASSAPORTO AI MINORI/ GARAVINI (PD): INFORMARE GLI ITALIANI ANCHE ALL’ESTERO

ROMA - Proprio nel periodo estivo, quando migliaia di famiglie italiane si mettono in viaggio per le vacanze o per tornare nel Paese d’origine, sono entrate in vigore le nuove regole sui documenti di viaggio dei bambini. Una volta bastava che i minori fossero iscritti sul passaporto dei genitori. Ora non è più così: da qualche settimana anche i bambini devono essere muniti di un documento di viaggio individuale. “La notizia non è stata sufficientemente pubblicizzata”, denuncia Laura Garavini, deputata del Partito Democratico eletta nella Circoscrizione Europa, presentando un’interrogazione parlamentare, insieme ai colleghi Gianni Farina, Marco Fedi e Fabio Porta. "Centinaia di famiglie sono già rimaste bloccate negli aeroporti e alle frontiere. Ora, a seguito dei reclami dei cittadini riportati dalla stampa gli italiani si stanno organizzando. Ma i connazionali residenti all’estero non sempre vengono raggiunti dagli organi d’informazione nazionali e rischiano di essere colti di sorpresa”. “Per questo – spiega – mi rivolgo al governo con un’interrogazione parlamentare, con la quale chiedo misure straordinarie per informare tempestivamente gli italiani all’estero delle novità intervenute. È necessario conformarsi agli standard di sicurezza internazionale, che impongono anche ai minori di possedere un documento individuale”, aggiunge la deputata PD, “ma sarebbe opportuno che questa novità non gravasse esageratamente sull’economia delle famiglie. Novanta euro per il passaporto di ogni figlio è un costo consistente, anche perché la durata dei passaporti dei minori e di soli tre o cinque anni. Ecco perché chiediamo al Governo di prevedere oneri inferiori”. (aise)

NAPOLITANO RISPONDE A VELTRONI: PIENO ACCESSO A TUTTE LE FONTI ESSENZIALI PER FARE LUCE SUI CRIMINI NAZI-FASCISTI ROMA - "Comprendo e condivido l'amarezza dei famigliari delle vittime e dell'intera collettività per il mancato accertamento della verità storica e giudiziaria su quelle tragiche vicende che restano senza eguali per il loro feroce epilogo e su quell' "insabbiamento" delle relative inchieste, tristemente noto come "l'Armadio della vergogna". Lo ha scritto il Capo dello Stato in risposta a una lettera inviatagli da Walter Veltroni nella quale si chiedeva "sostegno affinchè siano rimossi tutti gli ostacoli" e una "piena collaborazione internazionale" per far luce completa sulle stragi naziste. "Del tema - ha scritto il Capo dello Stato - mi sono più volte interessato anche a seguito delle sollecitazioni di congiunti e concittadini delle vittime e di quanti, da anni, dedicano grande impegno nel perpetuare il ricordo di quei fatti. Già nel 2007, per il 64° anniversario dell'eccidio di Cefalonia, sottolineai la esigenza di conservarne la memoria raccogliendo le proposte - formulate nel 2006 dalla Commissione istituita con la legge n. 107 del 2003 - di liberalizzare la documentazione acquisita durante le inchieste parlamentari e giudiziarie e di istituire, quale simbolico atto di ristoro per le vittime, una Fondazione per la memoria dei crimini nazi-fascisti. Sono tuttora convinto – conclude Napolitano – della bontà di quelle proposte perché ritengo che una ricostruzione storica - libera da contrapposizioni e condizionamenti – richieda rigore di metodo e il pieno accesso a tutte le fonti essenziali. In tal senso, mi pronuncerò anche in occasione del prossimo anniversario (23 settembre 2012) dell'eccidio di Cefalonia". (aise)

CORRUZIONE, ROBERTO FORMIGONI INDAGATO: NON HO NULLA DA TEMERE, RESTO AL MIO POSTO

Milano -. (Adnkronos) - Con questi atti ''non ho nulla da temere''. Così il governatore della Lombardia Roberto Formigoni che si è detto ''tranquillo''. Si aggira attorno agli 8 milioni e mezzo la corruzione aggravata dalla transnazionalità contestata dai magistrati milanesi a Formigoni, indagato in qualità di presidente della regione Lombardia nell'inchiesta scandalo sulla Fondazione Maugeri. E' quanto si apprende negli ambienti giudiziari dopo che questa mattina al governatore sono stati notificati un avviso di garanzia e un invito a comparire per sabato prossimo. ''Domani non scrivete 'Formigoni era nervoso', sono tranquillo'', ha assicurato il governatore, aggiungendo: ''Sono sicuro di me stesso, della correttezza di tutto quello che ho fatto''. E ancora: ''Dov'è la corruzione?'', si tratta solo di ''elucubrazioni''. ''Ho letto le carte e mi sono chiesto: tutto qua?'', ha sottolineato spiegando che, leggendo l'avviso di garanzia ricevuto oggi ''alle 13.25'', non ha trovato elementi di novità rispetto a quanto aveva già chiarito in precedenza: ''Sono i soliti episodi che ho già definito falsi, non a me riferibili, gravemente deformati'', aggiunge sottolineando: "Rimango al mio posto perché sono sicuro che tutti i miei comportamenti sono stati rettilinei". E ha confermato la sua "innocenza totale" e comunque, ha puntualizzato, "non sono indagato per avere ricevuto utilità, ma per corruzione. E dov'è l'atto corruttivo? Non c'è. Nessun vantaggio è stato accordato a San Raffaele e Maugeri, non un solo euro di denaro pubblico è stato buttato e la Regione non ha risentito di alcun danno. Tutti i fondi sono stati ripartiti secondo la legge - ha ripetuto il presidente - e gli stessi concorrenti di San Raffaele e Maugeri hanno verificato che non c'è stata alcuna irregolarità"…..

CRISI, DRAGHI: "PRONTI A TUTTO PER L'EURO"

Londra, - (Adnkronos) - La Bce "è pronta a fare tutto il necessario per salvare l'euro", che "è irreversibile". Lo assicura il presidente della Bce, Mario Draghi, parlando alla Global Investment Conference che sottolinea: "Nessun Paese uscirà dall'Eurozona. E il numero uno dell'Eurotower evidenzia anche che ''negli ultimi sei mesi l'area euro ha mostrato progressi straordinari". Il problema degli spread "rientra nel mandato della Bce, nella misura in cui il livello di questi premi di rischio impedisce la giusta trasmissione delle decisioni di politica mon