secondo il quale a bordo erano presenti almeno 110 migranti clandestini partiti due giorni fa dalle coste della provincia meridionale di Sfax. In un comunicato, il ministero assicura di "seguire la questione da vicino in coordinamento con le autorità italiane competenti, incaricando un membro del consolato tunisino a Palermo di recarsi a Lampedusa per sovrintendere alle operazioni di ricerca". Al Centro di soccorso e prima accoglienza di Lampedusa, gestito dalla cooperativa guidata da Cono Galipò ,ci sono "52 dei migranti superstiti soccorsi all'alba al largo di Lampedusa'' ha spiegato Galipò all'ADNKRONOS. Complessivamente sono 82 i migranti ospiti del Cspa e ''gli altri 30, tra cui 13 donne, si trovano sull'isola da diverso tempo, da quando ha riaperto la struttura". Fino a questo momento sono stati tratti in salvo 56 migranti, confermano dalla Capitaneria di porto di Lampedusa: 46 erano sull'isolotto di Lampione, dove sono arrivati a nuoto, uno è stato tratto in salvo da un elicottero in alto mare, cinque dalla Guardia di Finanza e altri due da una nave della Nato. Tra i superstiti anche una donna in stato di gravidanza, le sue condizioni non sarebbero gravi. Secondo quanto dichiarato dai superstiti, sul barcone vi sarebbero state 136 persone: 120 uomini, 10 donne e 6 minori. ''Intorno alle 18 di ieri - è la ricostruzione della Guardia Costiera - la Capitaneria di Lampedusa veniva contattata dai carabinieri di Agrigento che comunicava di aver ricevuto una telefonata da cellulare da parte di un migrante tunisino'' che ''dichiarava di trovarsi su un barcone che imbarcava acqua a circa 15 miglia dall'Isola di Lampedusa''. Attualmente sono impiegati nelle ricerche, oltre le tre unità militari Nato, due motovedette della Guardia costiera, due della Guardia di Finanza, una dei carabinieri, un velivolo della Guardia Costiera, uno lussemburghese del FRONTEX (Agenzia Europea per la difesa delle Frontiere), tre gruppi diving - assieme agli operatori del III Nucleo Sub della Guardia Costiera provenienti da Messina - e numerose unità di privati e pescatori. Secondo Amnesty International il naufragio avvenuto oggi all'alba sottolinea drammaticamente ancora una volta le ragioni per cui i governi dell'Unione europea devono impegnarsi maggiormente nel soccorso e nell'assistenza alle persone che arrivano in condizioni disperate sulle loro coste. Nel 2011, almeno 1500 persone avevano perso la vita cercando di raggiungere l'Europa - ricorda l'organizzazione - nella maggior parte dei casi via Lampedusa, nel corso di un massiccio flusso di richiedenti asilo e migranti dall'Africa del Nord e da altre zone. ''Ancora una volta, le acque intorno alla piccola isola di Lampedusa sono state teatro di una tragedia, evidenziando come il numero delle persone che muoiono alle porte dell'Europa stia aumentando'', ha dichiarato Nicolas Beger, direttore dell'Ufficio di Amnesty International presso le Istituzioni europee.
IL SUD ITALIA IMPORTA SAPERI DALL’ESTERO: I MINISTRI BARCA E PROFUMO PRESENTANO IL PROGETTO ‘MESSAGGERI’
ROMA - Promuovere la diffusione di competenze innovative negli atenei del Sud Italia, attraverso il coinvolgimento di ricercatori impegnati all’estero e interessati ad insegnare nel Mezzogiorno. È l’obiettivo di "Messaggeri", il progetto rivolto alle Università meridionali che prevede la pubblicazione di bandi per la selezione di studiosi provenienti dai centri leader della ricerca e dello studio universitario all’estero. L’iniziativa è stata presentata ieri dal ministro per la Coesione territoriale, Fabrizio Barca, e dal ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Francesco Profumo. Lo scopo del progetto è di importare saperi e tecniche innovative, dando al contempo la possibilità agli studenti di usufruire di stage in altri Paesi. Nei prossimi tre anni, infatti, verranno selezionati dalle migliori università e dai principali centri di ricerca nel mondo circa 100 ricercatori di tutte le discipline (ingegneria, fisica, matematica, medicina, sociologia, diritto, urbanistica, economia, etc.). Svolgeranno la funzione, appunto, di "Messaggeri", approdando negli atenei del Sud Italia per condividere competenze, conoscenze e tecniche differenti e innovative. La pubblicazione del primo bando, rivolto a ricercatori affiliati ad istituzioni estere e ai Dipartimenti universitari delle quattro regioni Convergenza (Campania, Puglia, Calabria e Sicilia), è prevista per metà settembre. "Il Progetto Messaggeri – sostiene il Ministro per la Coesione territoriale - parte dalla constatazione che c’è una forte offerta da parte di studiosi europei e ricercatori italiani all’estero, interessati a portare le proprie idee e la propria esperienza negli atenei del Sud. Questa offerta deve incrociarsi con la domanda di sapere e di innovazione tecnologica dei giovani meridionali. Fino ad oggi, infatti, questi due mondi non si sono parlati. L’iniziativa, inoltre – aggiunge Barca – potrà rappresentare un prototipo di eccellenza per la promozione di una nuova classe dirigente, oltre che rappresentare per il Mezzogiorno un’ulteriore opportunità per stringere rapporti con il mondo accademico europeo". Gli fa eco il Ministro Profumo: "L’obiettivo – afferma - è di coniugare formazione e ricerca, con la possibilità di realizzare nuove infrastrutture immateriali innovative. Sono tre i punti ai quali presteremo maggiore attenzione: la massima trasparenza nella stesura e promozione dei bandi e nei criteri di selezione dei destinatari del progetto; l’impegno diretto dei due Ministeri affinchè Messaggeri diventi un modello virtuoso da estendere anche in altri ambiti; il monitoraggio costante dell’iniziativa, attraverso un sistema di valutazione univoco che ci dia la certezza del risultato". Al progetto, destinato a "fare scuola" nel futuro del mondo accademico, sono stati assegnati 5,3 milioni di euro nell’ambito del programma di intervento del Piano di azione coesione (PAC) approvato dal Consiglio dei Ministri il 15 dicembre 2011. Tre le linee di attività : la prima prevede che uno o due "Messaggeri" svolgano un programma di lezioni presso ognuna delle università interessate. I cicli di lezioni dureranno da20 a45 ore, comprensive di attività di laboratorio. A ogni ciclo parteciperanno piccoli gruppi di 25-30 studenti; la seconda fase consiste nella partecipazione di alcuni studenti, selezionati nell’ambito dei corsi, a stage presso le Università o i centri di ricerca di provenienza dei docenti. La durata dello stage – da due a sei mesi – dipenderà dalla disponibilità e dalla materia di studio; il progetto si concluderà con la terza fase, durante la quale gli studenti, al loro ritorno dall’estero, dovranno "contaminare" i propri colleghi, svolgendo una serie di attività per trasferire le conoscenze acquisite. Diventeranno così, a loro volta, catalizzatori di interesse e promotori di una più elevata domanda di qualità nell’insegnamento e nella ricerca. Le tre fasi saranno precedute dalla selezione di circa 15-20 dipartimenti Universitari in cui effettuare l’intervento, e da quella dei ricercatori italiani all’estero ai quali affidare gli incarichi di docenza e tutoraggio. L’avvio dei progetti didattici è previsto nel periodo compreso tra marzo 2013 e luglio 2014. (aise)
IMPRENDITORIA ITALIANA NEL MONDO E INTERNAZIONALIZZAZIONE ALLA FESTA PD DI REGGIO EMILIA
REGGIO EMILIA - Nell’ambito della Festa democratica nazionale del Partito Democratico, in corso a Reggio Emilia, nella giornata conclusiva di domenica 9 settembre, alle ore 11, nello Spazio PD, si svolgerà un dibattito organizzato dall’Ufficio Italiani nel mondo del Pd. Il dibattito, dal titolo "Una grande Italia oltre l’Italia. Italiani, imprenditoria italiana nel mondo e internazionalizzazione", sarà introdotto da Eugenio Marino, responsabile nazionale PD all’estero, e vedrà la partecipazione di Lynda Dematteo, Carla Ciarlantini Krick, Leonardo Simonelli Santi, Antonio Costantino e Laura Lauri. Le conclusioni saranno di Stefano Fassina, responsabile nazionale PD Economia e lavoro. (aise)