CRISI, NAPOLITANO: MOBILITARE IDEE, RISORSE, ENERGIE A TUTTI I LIVELLI (NoveColonne ATG) Roma - Il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, in occasione della quarta edizione del Salone dell'Editoria sociale, in un messaggio ha rilevato “l'importanza che assumono i temi affrontati nel difficile frangente della crisi economica in atto: tra di essi, in particolare, il rilancio dell'occupazione, l'integrazione degli immigrati in un quadro di reciproco rispetto e l'affermazione

- pur nel quadro di compatibilità imposto dal necessario risanamento della finanza pubblica - dei principi di solidarietà e di pari opportunità sanciti dalla nostra Costituzione. Per tornare a crescere occorre mobilitare idee, risorse, energie e competenze a tutti i livelli: pubblico e privato, fondazioni ed enti. Nella certezza che le riflessioni di queste giornate recheranno un prezioso contributo al dibattito su temi così importanti per la coesione sociale e lo sviluppo del nostro paese, rivolgo a tutti voi un sentito augurio di buon lavoro”.

TERREMOTO, 91 MLN DA RIDUZIONE CONTRIBUTI A PARTITI (NoveColonne ATG)

Roma - Il presidente del Consiglio Mario Monti ha firmato il decreto per la ripartizione dei fondi a favore delle regioni (Emilia-Romagna, Lombardia, Veneto, Umbria e Abruzzo) colpite da eventi sismici. Le risorse ammontano a oltre 91 milioni di euro e derivano dai risparmi ottenuti dalla riduzione dei contributi in favore dei partiti e dei movimenti politici. Lo riferisce una nota del governo. "In particolare - spiega la nota diffusa da Palazzo Chigi - sono interessati dal provvedimento i comuni colpiti dal terremoto nelle province di Bologna, Modena, Ferrara, Mantova, Reggio Emilia e Rovigo il 20 e 29 maggio 2012 a cui sono destinati oltre 61 milioni di euro; i comuni dell' Umbria a causa del sisma del 15 dicembre 2009 a cui sono destinati 20 milioni di euro, e, infine, gli eventi sismici che hanno interessato la provincia dell' Aquila e gli altri comuni a cui sono destinati 10 milioni di euro". Inoltre, al termine del Consiglio dei ministri il sottosegretario Antonio Catricalà ha spiegato che nel 2013 saranno disponibili fondi per circa 78 milioni destinati alle zone colpite da calamità naturali diverse dai terremoti. "Non ci siamo dimenticati di altri eventi calamitosi - ha aggiunto il sottosegretario - e i 78 milioni per il 2013 provenienti dal taglio dei fondi ai partiti saranno ripartiti per altre diverse calamità, come alluvioni e dissesti idrogeologici". Il presidente della Regione Umbria Catiuscia Marini esprime la sua soddisfazione per la decisione assunta dal Consiglio dei ministri di destinare 20 milioni di euro per la ricostruzione postsismica nell' area del Marscianese: "Una buona notizia che soprattutto i cittadini di Marsciano e degli altri centri interessati dal sisma del 2009 attendevano da tempo". Intanto è polemica tra il capo della Protezione civile Franco Gabrielli e il sindaco dell' Aquila Massimo Cialente. Intervistato da Radio Capital, a chi gli ricorda che Cialente si lamenta del fatto che a l' Aquila sia tutto fermo Gabrielli risponde così: "Ci sono molte cause ma anche il territorio ha le sue responsabilità. Io ho visto un territorio, quello emiliano, molto diverso dalla mia esperienza aquilana. È sempre facile dare le responsabilità ad altri, a chi sta fuori" afferma il numero uno della Protezione civile, che aggiunge: "C'è in alcune comunità un attivismo, una voglia di fare, che sono insiti. La differenza, storicamente, in Italia, non la fa la quantità di denaro destinato agli aiuti ma la capacità di progettualità di ogni singolo territorio. E gli emiliani - conclude Gabrielli - hanno reagito meglio". Non si fa attendere la replica del primo cittadino aquilano, sempre sulla stessa emittente radiofonica: "Le tragedie dell' Aquila si chiamano governance e burocrazia. Altro che volontà e progettualità del territorio. Colpa di un governo e di tutto un meccanismo che ha creato una governance in cui gli enti locali non avevano alcun ruolo".

LA LINGUA ITALIANA E’ A RISCHIO DI ESTINZIONE DIGITALE (NoveColonne ATG)

Roma - L’italiano, come la maggioranza delle lingue europee, rischia di scomparire da Internet, anche se la sua presenza in rete è tutt’altro che marginale. A dirlo è il rapporto ‘La lingua italiana nell’era digitale’ dell’Istituto di linguistica computazionale del Consiglio nazionale delle ricerche di Pisa (Ilc-Cnr), parte della ricerca Meta-Net cui hanno lavorato più di 200 esperti. “La percentuale di pagine web in italiano a livello mondiale è raddoppiata passando dall’1,5% nel 1998 al 3,05% nel 2005”, spiega Nicoletta Calzolari dell’Ilc-Cnr. “È stato stimato che nel 2004 in tutto il mondo ci fossero 30,4 milioni di parlanti italiani online. Al di fuori dei confini dell’Unione Europea, parlano italiano 520.000 americani, 200.000 svizzeri e 100.000 australiani. Il numero di navigatori italiani negli ultimi cinque anni è però rimasto stabile, contrariamente il numero di quelli dei paesi in via di sviluppo aumenta notevolmente, cosicché la proporzione di coloro che parlano la nostra lingua subirà una forte diminuzione e potremmo andare incontro a un rischio di sotto-rappresentazione, specialmente in confronto all’inglese”. Secondo i dati raccolti dai ricercatori, la penetrazione del web in Italia si attesta al 51,7%, con 30 milioni di internauti (circa il 6,3% di quelli dell’Ue) su 58 milioni di cittadini: la loro crescita è stata del 127,5% tra il 2000 e il 2010. Se questo è il quadro per la nostra lingua, possiamo immaginare quale sia per quelle che hanno un numero di parlanti molto inferiore.

REGOLARIZZAZIONE - RICCARDI: TUTTO PREVISTO, “CI ATTENDEVAMO TRA LE 100 E LE 150 MILA DOMANDE”.

“Abbiamo reso felici 135 mila immigrati dandogli prospettive di dignità”. “Abbiamo recuperato 135 milioni di euro. E nelle casse dell’Inps ne finiranno 75 milioni in più, solo per il settore dei lavoratori domestici. E soprattutto abbiamo reso felici, dandogli una prospettiva di dignità, 134.576 immigrati. Vi pare poco?”. Il ministro per l’Integrazione e la Cooperazione internazionale Andrea Riccardi in un’intervista al Corriere della sera traccia un bilancio positivo della regolarizzazione di lavoratori immigrati che si è conclusa lunedì scorso e avvenuta tramite il “ravvedimento operoso” dei datori di lavoro. “Ora la finestra è chiusa. Saremo molto severi con chi non si è messo in regola”, ha detto Riccardi. La composizione delle categorie regolarizzate mostra, secondo Riccardi, che “le famiglie hanno mostrato un grande senso di realismo e legalità”. Alle critiche dei sindacati e delle organizzazioni sociali, sul numero ritenuto basso di richieste, il ministro Riccardi ha precisato che “abbiamo sempre detto che attendevamo tra le 100mila e le 150mila domande”. Il ministro risponde poi alle opposizioni, ritenendo “paradossale leggere queste critiche dopo aver dovuto fronteggiare chi temeva un’ondata di 800mila clandestini”. (Red.)

“L’ITALIA SONO ANCH’IO” RIPARTE LA CAMPAGNA CON UN PROGETTO DI ARTE PARTECIPATA IN OTTO CITTÀ ITALIANE.

1.500 foto in bianco e nero allestite dallo street-artist parigino JR nell’ambito del progetto Inside Out. Da domani in otto città italiane saranno esposti centinaia di grandi ritratti in bianco e nero a sostegno della campagna “L’Italia sono anch’io” per i diritti di cittadinanza. L’iniziativa di arte partecipata porta la firma dello street-artist parigino JR. Millecinquecento italiani hanno “messo la faccia” per supportare le due leggi di iniziativa popolare promosse dalla campagna: i loro ritratti, scattati nei mesi scorsi da fotografi-volontari e rielaborati da JR in grandi poster in bianco e nero, rivendicheranno così dai muri e dalle strade delle città italiane “l’Italia sono anch’io!”. I Musei civici a Reggio Emilia, l’Arena civica a Milano, l’Ex-meccano-tessile a Firenze, la Mediateca del Mediterraneo a Cagliari, via Libertà a Palermo, piazza della Borsa a Trieste, il Muro degli Stalloni a Crema e i Giardini pubblici a Sassari saranno invasi da centinaia di poster trasformandosi in grandi opere di arte pubblica a cielo aperto. Il progetto si basa sulla partecipazione attiva delle comunità che desiderano condividere con la città un tema che sta loro a cuore. Al progetto Inside Out / L’Italia sono anch’io – riferisce una nota – hanno aderito i cittadini e le amministrazioni dei Comuni di Reggio Emilia, Milano, Firenze, Cagliari, Palermo, Trieste, Crema e Sassari, su invito del sindaco di Reggio Emilia Graziano Delrio, presidente del comitato “L’Italia sono anch’io”. (Red.)