VOTO, NAPOLITANO: RESPONSABILITÀ TORNERÀ A PARTITI IN BASE A CONSENSO ROMA - (Restereste) - Con le elezioni politiche di primavera i partiti politici torneranno ad essere responsabili in base al consenso ottenuto dopo una fine della legislatura "bruscamente" accelerata dalle dimissioni di Mario Monti a seguito della defezione del Pdl. Lo ha detto il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano,

in occasione del discorso pronunciato per lo scambio degli auguri di Natale con le più alte cariche dello Stato. Il capo dello Stato ha poi definito "imperdonabilmente grave" la mancata approvazione di una nuova legge elettorale e ha ammonito sulla necessità di una fase di "rigore" e di un "nuovo slancio di unità". Napolitano, annunciando di non essere interessato a un nuovo mandato presidenziale, ha detto che "occorre stabilità e continuità istituzionale pur nell'imprevedibile mutare degli equilibri politici". Sul sito www.reuters.it altre notizie Reuters in italiano. Le top news anche su www.twitter.com/reuters_italia

SEMILLA DE LUZ": UNA SCULTURA A RICORDO DEI 130 ANNI DELL’ASSOCIAZIONE

BAHIA BLANCA - Con motivo de su 130º aniversario, la Sociedad Italiana de Socorros Mutuos de Bahia Blanca obsequió el domingo, al Consulado General de Italia, una escultura denominada "Semilla de Luz" que representa la vida de los inmigrantes. Esta obra, creada por la artista bahiense Liliana Garcia Casalucci, fue entregada al Cónsul General de Italia, Dr. Pierluigi Ferraro. Al finalizar el acto, se agasajó a los presentes con un ágape.

MOTIVI ELETTORALI” INGROIA CHIEDE L’ASPETTATIVA

Antonio Ingroia torna dal Guatemala e avrebbe chiesto l’aspettativa al Consiglio Superiore della Magistratura per motivi elettorali. E’ quanto apprende l’Adnkronos. Il magistrato era stato invitato nei giorni scorsi dal leader del movimento arancione, Luigi De Magistris, a candidarsi premier. L’appuntamento e’ per venerdi’ 21 al teatro Capranica di Roma, alle 17.30, quando e’ convocata l’assemblea ‘Io ci sto’. Le assise saranno aperte da Antonio Ingroia, che tornera’ appositamente dal Guatemala. Il pm e’ il primo firmatario del Manifesto ‘Io ci sto’, insieme ai sindaci di Palermo, Leoluca Orlando e di Napoli, Luigi de Magistris, in rappresentanza del Comitato promotore. L’iniziativa e’ sostenuta da un Manifesto politico in 10 punti. ‘I promotori sono espressione della societa’ civile e della politica pulita che vuole costruire un’alternativa di governo al berlusconismo e alle scelte liberiste: economiche, sociali e culturali del governo Monti’, spiega una nota. L”alternativa di governo – continua il testo – si costruisce con una forza riformista che ha il coraggio di un proprio progetto per uscire dalla crisi e rilanciare l’Italia finalmente liberata dalle mafie e dalla corruzione. Abbiamo come riferimento imprescindibile la Costituzione Repubblicana, a partire dall’articolo 1 secondo cui il lavoro deve essere al centro delle scelte economiche. Per noi l’Unione Europea deve diventare autonoma dai poteri finanziari con organismi istituzionali eletti dai popoli ed e’ fondamentale il cambiamento della Casta politica e burocratica italiana mentre lo sviluppo del mezzogiorno e’ l’unica scelta per unificare il Paese’. (fonte: siciliainformazioni.com)

L’ON. PORTA INTERVIENE AL FORUM “EUROPA-AMERICA LATINA: RISPOSTE PROGRESSISTE” ORGANIZZATO A ROMA DAL PARTITO DEMOCRATICO

 Al dibattito hanno preso parte esponenti politici di Argentina, Brasile e Uruguay Numerosi dirigenti del Partito Democratico si sono confrontati a Roma con alcuni esponenti politici sudamericani nell’ambito del seminario “Europa-America Latina: risposte progressiste”, organizzato dalla segreteria nazionale del partito. A pochi giorni dell’incontro di Pierluigi Bersani, candidato premier della coalizione di centro-sinistra in Italia, con gli ambasciatori sudamericani, e alla vigilia della Conferenza mondiale dei leader progressisti, questo forum di discussione ha voluto ribadire innanzitutto la priorità che il Partito Democratico assegna al rapporto con il continente latino-americano nel suo programma di politica internazionale. I lavori del convegno sono stati introdotti da Francesca D’Ulisse, Responsabile America Latina del PD, ed hanno visto la partecipazione – tra gli altri – dei responsabili dei dipartimenti economia, cultura e italiani nel mondo del partito, Stefano Fassina, Matteo Orfini e Eugenio Marino. I tre interventi principali sono stati svolti proprio dagli ospiti appositamente arrivati dal Sudamerica: Alfredo Lazzeretti, per il Partito Socialista argentino; Renato Simoes, per il Partito dei Lavoratori del Brasile e Maria Helena Laurnaga, per il “Frente Amplo” dell’Uruguay. “La centralità strategica del rapporto con l’America Latina, ribadita da Bersani in questi giorni – ha detto l’On. Porta – sarà uno dei punti centrali della nostra campagna elettorale e del successivo programma del governo di centro-sinistra”. “Al continente latinoamericano non ci unisce soltanto la presenza in quella regione della più grande comunità di italo-discendenti al mondo – ha aggiunto il deputato eletti in Sudamerica – ma un preciso interesse politico ed economico”. “Si tratta infatti di un’area – ha enfatizzato il parlamentare del PD – caratterizzata da una costante crescita economica e da conseguenti opportunità per l’internazionalizzazione delle nostre piccole e medie imprese, ma anche di Paesi governati da partiti progressisti e di sinistra con i quali il PD e il centro-sinistra italiano mantiene da anni solidi e profondi rapporti a tutti i livelli”.

ROMA ANCORA CAPITALE DELL’IMMIGRAZIONE

Roma - 542 mila stranieri nel Lazio, 442 mila nella provincia di Roma l’85% dei quali presenti nel Comune capoluogo. Le provenienze continentali prevalenti sono quella asiatica (39,9%) e quella europea (24,3%), mentre piu’ ridotte sono le quote dell’Africa (18,6%) e dell’America (17%). I permessi per lavoro incidono per il 56,9%, quelli familiari per il 22,4% (inclusi i minori iscritti sul permesso di un adulto), 4,8% quelli per asilo e protezione umanitaria, 4,7% per motivi di studio e 11,2% permessi rilasciati per altri motivi. Sono i dati che emergono dalla nona edizione dell’Osservatorio romano sulle migrazioni, il rapporto curato dalla Caritas di Roma in collaborazione con la Camera di commercio di Roma e la Provincia di Roma: l’area romana si conferma quella a maggiore presenza straniera, in aumento anche in quanto attrattiva di nuovi flussi, come è emerso nel corso del 2011 e in occasione del provvedimento di emersione di settembre-ottobre 2012 (13.815 domande in provincia di Roma su un totale di 134.576 in Italia). Pur essendo aumentato il numero delle presenze e degli occupati, è peggiorata l’economia, specialmente nel 2011. Tra il 2007 e il 2011 il tasso di occupazione della popolazione straniera ha perso nell’area romana 2,4 punti, ma gli stranieri sembrano resistere meglio degli italiani: gli uomini stranieri occupati sono il 79,4% rispetto a 55,3%degli italiani; le donne straniere occupate il 64,5% rispetto al 38,4% italiane. La disparita’ piu’ evidente tra autoctoni e stranieri si riscontra tuttavia osservando i titoli di studio medio-alti: il 50% degli occupati stranieri con diploma superiore ha svolto nel 2011 mansioni di tipo low qualified (tra gli italiani solo il 7,3%) e, tra i laureati stranieri, l’incidenza del lavoro non qualificato ha raggiunto il 35,1% (0,5% fra i laureati italiani). In crescita anche in Lazio l’imprenditoria immigrata (+31.6%, passando dal 14% di tutte le imprese del 2008 al 17,3% nel 2011), indice di una crescente integrazione nell’economia locale e di una crescita professionale. Secondo i tre organismi “l’eccessiva enfatizzazione sulle misure coercitive necessita di essere superata con una visione più globale e più realistica, che valorizzi le potenzialità degli immigrati. Solo essendo internazionali, interculturali e interreligiose, le nostre città potranno configurarsi come città aperte”. Fonte: Immigrazione Oggi.it