CON LA CIRCOSCRIZIONE ESTERO FACCIAMO TENDENZA Quanto sarebbe miope strappare agli italiani nel mondo il loro diritto di voto l'ho sperimentato questo mese in una discussione pubblica con il collega francese Pierre-Yves Le Borgn’. Pierre-Yves è deputato all’Assemblée Nationale a Parigi e rappresenta nel Parlamento francese i suoi connazionali che risiedono in Germania e nell’Europa dell’est.

Nel 2010 la Francia, copiando l’esperienza italiana, ha introdotto undici circoscrizioni Estero per i francesi residenti nel mondo. Anche in Francia l’intenzione è di mettere le esperienze dei connazionali fuori dai confini nazionali al servizio del Paese. Con Pierre-Yves, davanti ad una platea di italiani, francesi e tedeschi, abbiamo parlato della necessità di rafforzare l’Europa, dell´esigenza di cambiare la politica di austerità ma anche del bisogno di affrontare quelle forze populiste che, nei singoli Paesi, cercano di presentare l’Europa come se fosse un problema e non per ciò che è: il più grande successo storico della nostra generazione. (On. Laura Garavini)

LA PROPRIETÀ IN ITALIA DEGLI ITALIANI ALL’ESTERO VA CONSIDERATA PRIMA CASA

Per difendere gli interessi degli italiani nel mondo nella riforma dell’IMU ho presentato una proposta di legge con la quale prevedo che la casa posseduta dai connazionali all’estero venga a tutti gli effetti considerata prima casa e dunque venga esonerata dal pagamento dell’IMU, o attraverso detrazioni o a seguito dell’abolizione dell’IMU sulla prima casa, a seconda delle decisioni che prenderà il nuovo governo. In forma emendativa, come Partito Democratico, cerchiamo di introdurre quanto prescrive la mia proposta di legge già nel primo decreto sull´Imu che avremo in aula prossimamente, quello che prevede il rinvio del pagamento della prima rata. Dai colloqui con diversi colleghi eletti in Italia noto che neanche questa sarà una discussione facile. Ecco perché è ancora più importante che tutti i colleghi dall’estero, di tutti i partiti, su questo argomento siano uniti! L’esperienza della scorsa legislatura dimostra che divisi non si arriva da nessuna parte e che solo insieme, noi dall’estero, riusciremo a muovere qualcosa. Il mio appello a tutti i colleghi eletti nella circoscrizione Estero va proprio in questa direzione. (On. Laura Garavini)

CORDOGLIO DELLA COMUNITÀ ITALIANA IN SVIZZERA PER LA PREMATURA SCOMPARSA DI S.E. AMBASCIATORE CARLA ZUPPETTI: IL COORDINAMENTO COM.IT.ES.

Solo qualche giorno fa, si è tenuta la commemorazione del 2 giugno presso l’Ambasciata italiana a Berna e la Dott.ssa Carla Zuppetti, da perfetta padrona di casa ha ricevuto mirabilmente i suoi illustri e numerosi ospiti. A fine ricevimento,si intratteneva ancora con i Suoi più stretti collaboratori, la rappresentanza consolare e alcuni ospiti, con gioioso brio. Due giorni dopo la triste notizia della sua scomparsa ha davvero segnato gli animi. Una donna e un diplomatico dal carattere forte e deciso, caratterizzato da una grande determinazione, concretezza e competenza, la sua nomina ad Ambasciatore lo scorso anno, aveva fatto davvero ben sperare alla rappresentanza italiana in Svizzerasu una positiva risoluzione delle problematiche migratorie in Svizzera, data anche la sua passata esperienza di Direttore Generale per gli Italiani all'estero e per le Politiche Migratorie alla Farnesina. Un ruolo da Ambasciatore certo non facile da ricoprire in un momento delicato di restrizioni finanziarie e di aumento dell’emigrazione. Nel Suo primo incontro istituzionale con il Coordinamento Com.It.Es., tenutosi il 15 settembre u.s., l’Ambasciatore Carla Zuppetti aveva voluto dare sin dall’inizio un’indicazione delle direttive che avrebbe seguito per affrontare i vari settori critici. Nonostante il limitato spazio lasciato al dialogo, la stima e la fiducia nella sua persona son sempre state indiscutibili, per questo il Coordinamento Com.It.Es. ritiene che la comunità italiana in Svizzera abbia perso una guida e una speranza di miglioramento e per tale ragione porge a nome di tutti gli Italiani residenti sul suolo Elvetico e delle Associazioni un ultimo saluto al Suo Ambasciatore e lo ringrazia per quanto ha fatto nella sua lunga e ricca carriera per gli Italiani all’Estero.

FEDI (PD). ANNIVERSARIO DELLA REPUBBLICA IN AUSTRALIA: MOMENTO DI UNITÀ NAZIONALE E COMUNITARIA E IMPEGNO PER IL FUTURO

“Credo sia indispensabile riconoscere che il delicato momento politico richiede una assunzione di responsabilità anche a livello comunitario. L’Anniversario della Repubblica è stato sempre per noi un momento di unità attorno ai valori e ai principi della Costituzione. Le donne e gli uomini della resistenza, che sconfissero il fascismo, ci consegnarono anche una grande opportunità: attuare in concreto, attraverso diritti e doveri sanciti dalla Costituzione, i valori repubblicani dell’uguaglianza, della democrazia e della partecipazione. Oggi che ci proponiamo, attraverso un largo e condiviso impegno parlamentare, di modificare le regole istituzionali e l’assetto della nostra democrazia parlamentare, è ancora più necessario rafforzare il nostro impegno di testimonianza dei valori e principi che sono il faro della nostra democrazia. Mentre ripensiamo le regole di “ingaggio” democratico, dobbiamo tutti, anche a livello comunitario, nelle nostre comunità nel mondo, assumere un atteggiamento aperto e costruttivo e soprattutto responsabile”. È questo il messaggio che Marco Fedi ha rivolto alle comunità di italiani d’Australia nei diversi incontri svoltisi in occasione dell’anniversario della fondazione della Repubblica italiana, dal Marconi Club di Sydney, alla Casa d’Abruzzo e al Reggio Calabria Club di Melbourne. “Ho voluto richiamare – ha sottolineato l’On. Marco Fedi – lo storico momento che viviamo, un passaggio istituzionale senza precedenti, caratterizzato da un’atmosfera di unità nazionale che produrrà risultati positivi. Un Governo di larghe intese – ha ricordato Fedi – che è nato come percorso obbligato, non come scelta, ma che ha il potenziale per consegnarci una storica opportunità, che non possiamo tradire, quella di realizzare le riforme costituzionale ed elettorale e di avviare la ripresa economica e una seria politica per l’occupazione giovanile. “Avremmo preferito un dialogo parlamentare tra diversi, un centrosinistra e un centrodestra in competizione tra loro ma capaci di dialogo. Il voto degli italiani e la successiva fase di costruzione delle alleanze ci hanno consegnato invece un impegno comune, che non possiamo comunque disattendere. Per quanto riguarda gli italiani nel mondo – ha continuato Fedi – abbiamo iniziato a lavorare e a produrre risultati positivi. Importanti progetti di cooperazione stanno partendo tra Universit à italiane e australiane; stiamo lavorando su temi importanti come l’integrazione e il multiculturalismo con il nuovo ministro per l’integrazione, Cecile Kyenge. Abbiamo richiesto la riapertura dei termini per il riacquisto della cittadinanza italiana, tema affrontato nel contesto della più generale riforma della cittadinanza con l’introduzione del principio dello jus soli. Stiamo intervenendo sulla questione dell’imposta municipale unica, IMU, con l’idea della parità di trattamento per gli italiani all’estero, quindi della sospensione prima e dell’equiparazione alla prima casa poi. Altro tema oggetto del nostro impegno à quello delle pensioni, con un nuovo sistema di pagamento della 14esima, la somma aggiuntiva introdotta nel 2007, da corrispondere dopo la verifica reddituale per evitare la formazione degli odiosi indebiti. E chiediamo un potenziamento e rafforzamento della rete dei servizi consolari. Abbiamo bisogno – ha concluso l’On. Fedi – di unità di intenti e di nuova passione civile, che ci aiutino a costruire relazioni e progetti per migliorare il nostro modo di essere italiani e australiani”.