ANTONIO MONTAGNINO: CON I NUMERI SI VINCE MA SENZA IDEE E COERENZA SI VA POCO LONTANO Il probabile ingresso nel Partito Democratico di deputati regionali e di gruppi che hanno fatto in questi anni riferimento al centro destra, con una particolare inclinazione al turismo politico, rappresenta a mio avviso un’operazione politicamente azzardata che rischia di modificare gli obiettivi strategici del PD, trasfigurandone le ragioni della sua fondazione e i valori costitutivi. Sono convinto che il PD debba essere un partito aperto, ma ilverso giusto non è quello dello snaturamento della sua identità attraverso un ingresso di esponenti politici con un passato ed una militanza nel centrodestra che hanno praticato una politica che è l’esatto contrario di quella posta in atto dal Pd. L’operazione ha più il senso di un indistinto e utilitaristico ampliamento numerico, fondato sulla sabbia, che quello di un’apertura a persone che avendo fatto un percorso positivo di cambiamento arrivano a condividere le idee e le proposte del nostro partito. Sono convinto che in politica si vince con i numeri, ma senza idee e coerenza si va poco lontano. Il riferimento al 61 a 0, di cui io sono diretto testimone per il nostro partito, ha infatti avuto il respiro di una stagione. Esso è comunque un riferimento da cui rifuggire piuttosto che un modello da imitare perché rappresenta un periodo buio non tanto per il Pd quanto per la Sicilia. Spero che questa operazione non si realizzi per il bene del Partito democratico e della politica siciliana che hanno bisogno di chiarezza, coerenza e lealtà e non di furbizia o pegio ancora della riproposizione di metodi propri della vecchia politica. Sarebbe paradossale che il Pd diventi l’approdo di “rottamati” da altri partiti, inglobando pochi dirigenti e allontanando molti militanti. Bisogna riflettere sul fatto che tra avere queste persone “nuove” come iscritti o federati esiste una terza via: confrontarsi con loro come alleati, se si vuole pensare all’utilità per il partito e per il governo regionale. Antonio Montagnino, Già Senatore e Sottosegretario PD
 
GIOVANNI ALLEVI ALLA CASA DEGLI ITALIANI DI BARCELLONA
 
BARCELLONA - Domenica 8 marzo alle 18 Giovanni Allevi incontrerà il pubblico alla Casa degli Italiani di Barcellona. Allevi è stato già ospite della Casa nell'ottobre del 2011. Considerata "la grandissima richiesta di partecipazione ricevuta per l'incontro di Giovanni Allevi alla Casa, e per garantire la sicurezza di tutti, è stato deciso di consentire l'accesso al Salone solo su prenotazione". Ci si potrà dunque prenotare esclusivamente fino a esaurimento posti chiamando il 93 487 88 51. A seguire, si svolgerà in Tavernetta una cena alla presenza del pianista Giovanni Allevi. (aise)
 
IL 3 MARZO L’INAUGURAZIONE DEL CONSOLATO ONORARIO D’ITALIA A NORIMBERGA
 
NORIMBERGA - Il 3 marzo alle 13 verrà inaugurato il Consolato Onorario d’Italia a Norimberga e si insedierà, quale nuovo Console Onorario l’Avvocato Günther Kreuzer. Con la nomina del Console Onorario si intende rilanciare la presenza dell’Italia in una regione molto dinamica sul piano economico politico e culturale e nella quale risiedono oltre 20 mila italiani, a distanza di quattro anni dalla chiusura del Consolato d’Italia a Norimberga. Kreuzer, cittadino tedesco di ascendenza italiana che parla perfettamente la lingua, si adopererà per rafforzare i rapporti tra Norimberga e l’Italia facilitando commercio e relazioni imprenditoriali, promuovendo la cultura e la lingua italiana e i rapporti tra scuole e Università/centri di ricerca ed offrendo servizi ed assistenza ai nostri concittadini, in coordinamento con il Consolato Generale a Monaco di Baviera. Saranno presenti all’inaugurazione l’Ambasciatore d’Italia a Berlino Piero Benassi, il Prefetto per la Franconia Centrale Thomas Bauer, gli Onorevoli Laura Garavini (Pd) e Mario Caruso, il Presidente del Comites di Norimberga Giovanni Ardizzone, Roberto Menia, Segretario Generale del CTIM, Comitato Tricolore per gli Italiani del Mondo, nonché personalità delle istituzioni, dell’imprenditoria e della cultura e la collettività italiana. (aise)
 
LUCANI NEL MONDO RIUNITI A VIGGIANO: APPROVATI I PROGRAMMI 2015/2017
 
POTENZA - La Commissione regionale dei lucani nel mondo, riunita a Viggiano, ha approvato all’unanimità il piano delle attività per il 2015 e per il triennio 2015-2017 Nei documenti, che saranno posti ora all’attenzione del Consiglio regionale, la sintesi delle principali attività che saranno realizzate nel corso dell’anno e nel prossimo triennio. Successivamente la Commissione regionale dei lucani all’estero ha approvato all’unanimità due ordini del giorno, a firma del vice presidente del Consiglio della Commissione regionale dei lucani nel mondo, Francesco Mollica: il primo riguardante la salvaguardia dell’ambiente e della salute e il secondo il tema delle macroregioni. Il primo ordine del giorno prende le mosse dall’articolo pubblicato dal quotidiano “Il Foglio”, nei giorni scorsi, sulla puntata di “Presa diretta” di domenica scorsa incentrata sullo Sblocca Italia e il petrolio lucano. “La salvaguardia dell’ambiente e della salute dei cittadini - si rimarca nel documento - risultano valori imprescindibili rispetto all’impatto del petrolio sul nostro territorio. Un territorio abitato, come diceva il grande poeta Sinisgalli, da un popolo che ‘vive all’ombra….e di poche parole. Quando il lucano cammina preferisce togliersi le scarpe, andare a piedi nudi. Non si capisce dove mai abbia attinto tanta pazienza, tanta sopportazione’”. “Tale descrizione - è precisato nell’ordine del giorno - deve essere considerato un valore e non una diminuito, e per questo motivo non si giustificano gli attacchi gratuiti lanciati su ‘Il Foglio’ dal dirigente Eni, anche se smentiti successivamente, che definiscono i lucani ‘pecorai e morti di fame’, insulti che ritornano al mittente”. La Commissione nel sottolineare che l’Assemblea annuale dei lucani nel mondo si svolge proprio nel territorio del grande poeta Sinisgalli, impegna il Consiglio regionale e la Giunta regionale “affinché pongano in essere tutte le azioni possibili a difesa dell’immagine, dell’onorabilità e della dignità di tutti i lucani e della Regione Basilicata”. Con il secondo ordine del giorno i componenti della Commissione “esprimono il proprio dissenso riguardo all’ipotesi di riforma istituzionale che andrebbe a penalizzare la Basilicata nell’ambito del disegno sulle macroregioni. L’altra Basilicata, quella dei lucani che nel corso degli anni hanno lasciato i propri paesi di nascita per trasferirsi in altre regioni italiane e in altri paesi del mondo - è scritto nel documento - è da sempre fedele custode dei valori culturali, storici, sociali, ideali e civili della propria regione d’origine e, pertanto, non potrà mai condividere l’ipotesi di smembramento della nostra regione. L’orgoglio di appartenere al territorio della Basilicata ha contribuito a fare grande all’estero il ‘made in Italy’ e, di conseguenza, il ‘made in Basilicata’ in tutte le sue forme”. “La Commissione - viene precisato nell’ordine del giorno - si impegna a sostenere con tenacia e convinzione nei confronti del Governo e del Parlamento ogni azione necessaria alla conservazione dell’unità del Paese attraverso le sue articolazioni territoriali democratiche e chiede alla Giunta regionale e al Consiglio regionale di mettere in atto tutte le azioni volte a scongiurare l’ipotesi di macro-aggregazione che vedrebbe scomparire l’identità dei lucani e della Regione Basilicata”. (aise)
 
EUROPA-REGIONI: FASSINO, EXPO È OCCASIONE PER SCOPRIRE TORINO
 
"La scommessa di Expo e' quella di far scoprire la citta' a chi non la conosce o ha un'immagine datata". Cosi' Piero Fassino, sindaco di Torino, in occasione di un evento di promozione del capoluogo piemontese all'Istituto italiano di cultura a Bruxelles, in vista di Expo 2015, dopo le tappe di Parigi, San Pietroburgo, Madrid, Barcellona e New York. "Per noi Expo e' una grande occasione che si svolge alle porte di casa, a 30 minuti di treno ad alta velocita' - racconta Fassino - perche' Torino, grazie ad un investimento forte sulla cultura, e' una citta' turistica". Fra i fiori all'occhiello dell'offerta culturale del 2015 c'e' la riapertura del museo egizio, che dal primo aprile raddoppia la superficie espositiva, le mostre d'arte (Modigliani, De Lempicka, Monet e Raffaello), la musica del Torino Jazz Festival e della rassegna di classica in piazza, fino al meglio dell'opera italiana al Teatro Regio, con spettacoli anche infrasettimanali a luglio. Altro filone e' quello religioso: "Ci aspettiamo due milioni di visitatori solo per l'ostensione della Sindone" spiega il sindaco di Torino, che quest'anno ospita anche il raduno mondiale dei giovani salesiani con il bicentenario della nascita di Don Bosco, mentre si prepara alla visita del Papa a giugno. In tema di alimentazione e' poi previsto il Terzo Forum mondiale sullo sviluppo economico locale e l'assemblea mondiale delle citta' del bio. A questo si aggiunge l'ampio programma come capitale europea dello sport, gia' messo a punto.
 
 LA DIVINA COMMEDIA IN EBRAICO: ALL’ISTITUTO ITALIANO DI CULTURA DI HAIFA IL PROSSIMO 23 MARZO 750° ANNIVERSARIO DELLA NASCITA DI DANTE ALIGHIERI- TRADOTTA E COMMENTATA DA REUVEN COHEN.
 
HAIFA (Israele)– La Divina Commedia in ebraico: all’Istituto Italiano di Cultura di Haifa il prossimo 23 marzo Reuven Cohen presenterà la nuova edizione del capolavoro dantesco da lui tradotto e commentato in ebraico. L’incontro, segnalato dal Comites Israele, inizierà alle ore 19. Introdurrà Luisa Ferretti Cuomo, professore emerito di Lingua e Letteratura Italiana, Università Ebraica di Gerusalemme. La Comedìa, conosciuta soprattutto come Commedia o Divina Commedia, fu composta secondo i critici tra il 1308 e il 1321, anni dell’esilio di Dante in Lunigiana e in Romagna. La Commedia è una delle più importanti testimonianze della civiltà medievale; conosciuta e studiata in tutto il mondo, è ritenuta una delle più grandi opere della letteratura di tutti i tempi. Questa nuova edizione in ebraico della Divina Commedia affianca al testo tradotto l’originale in volgare fiorentino. In calce ad ogni pagina vengono riportate le note di commento. Sia la traduzione, sia il commento sono opera di Reuven Cohen, fiorentino di nascita, immigrato in Israele ancora bambino nel secondo dopoguerra. L’incontro si terrà in italiano e in ebraico. Ingresso libero . La sede dell’Istituto Italiano di Cultura di Haifa: Rehov Meir Rutberg 12 (Inform)