A distanza di tanto tempo, la figura di Carlo Levi fa ancora discutere: questione meridionale, nuove povertà, immigrazione e nuova emigrazione, sono da decenni, e soprattutto negli ultimi anni, nodi centrali della vicenda del nostro paese e dell’Europa intera.
Nell’anno in cui si è celebrata l’esposizione universale a Milano, con lo slogan “Nutrire il pianeta” e Papa Francesco ha promulgato la sua Enciclica “Laudato sì”, sono pienamente aperte la questione di un corretto rapporto con le risorse naturali e alimentari, della condizione e del ruolo fondamentale della produzione agricola e dei contadini che tanto spazio hanno avuto nella riflessione e nelle opere pittoriche di Carlo Levi.
Subire la storia o farla da protagonisti, uscendo dalla terribile alter-nativa tra “brigante o emigrante”, è ancora, per tanti luoghi del mondo, una questione centrale. A seguito della crisi globale, ciò che negli ultimi decenni era un problema limitato alle grandi periferie del pianeta, si è trasferito in modo quasi inatteso fin dentro il cuore pulsante dei paesi avanzati: nuove povertà si accavallano a nuovi flussi di immigrazione ma anche – cosa che viene oscurata nella narrazione mediatica – a nuovi flussi di emigrazione dall’Italia: infatti, nel 2014, gli espatri di nostri connazionali, in particolare giovani, hanno superato gli ingressi di lavoratori extracomunitari.
Nuove contraddizioni si sono aperte e la ricerca di un nuovo equili-brio fondato su una più equa distribuzione delle risorse tra aree continentali e dentro i singoli paesi e su un modello di sviluppo che non distrugga il capitale umano e ne garantisca la dignità, è presente come mai prima.
Il drammatico esodo dal sud povero del mondo e dai paesi in guerra e quello, più nascosto, ma non meno significativo dei giovani sud europei verso il nord e oltreoceano, sono di fronte a noi a mostrare
come gli squilibri si stiano trasformando in un caos globale. Dal quale è fondamentale uscire.
Alla fine degli anni ’60 Carlo Levi ha fondato e organizzato la FILEF (1967), la federazione dei lavoratori emigranti e delle loro famiglie. Attraverso la Filef ha promosso azioni sociali e politiche e incentivato la nascita di associazioni in grado di difendere i diritti degli emigrati in molti paesi del mondo. La sua attività politica e di senatore si è concentrata su questo tema. È rimasto famoso il suo intervento al Senato nel 1970 in cui descrisse il fenomeno dell’emigrazione.
Nel suo intervento affermò che “l’emigrazione è per noi quello che per gli Stati Uniti è il problema negro. La sua esistenza contesta obiettiva-mente il valore della nostra struttura sociale. Milioni di cittadini italiani sono strappati, con violenza che è nelle cose, nelle strutture storiche, nelle istituzioni, dalla terra, dalla casa, dalla famiglia, dalla lingua, ed espulsi dalla comunità nazionale, esiliati in un mondo “altro”, privati delle radici culturali, capri espiatori delle nostre colpe. … L’emigrazione incide su tutta la vita del Paese, in tutti i campi … essa, nata da strutture economiche, sociali e politiche insufficienti, prova del carattere autoritario, repressivo, idolatrico e paterno delle istituzioni o dei loro residui, tocca ogni momento della nostra convi-venza. Tutti i problemi nazionali ne sono condizionati o modificati o alterati, o corrotti: quello del Mezzogiorno, quello dell’abbandono delle campagne, quello della difesa dell’urbanesimo, per cui le emigrazioni interne da un lato ci danno lo spopolamento delle campagne e dall’altro questi mostruosi agglomerati cittadini; quello dell’agricoltura, quello dello spopolamento delle campagne, quello della difesa del suolo e del territorio, quello della casa, quello della scuola, perfino quello dell’ordine pubblico … , quello della cultura – perché non c’è soltan-to l’emigrazione di braccia, ma c’è anche l’emigrazione di intelligen-ze ... – quello della lingua, quello della salute pubblica, quello del diritto, quello del lavoro e, naturalmente, quello della politica estera”.
Basterebbero queste righe di quasi 50 anni fa per ricostruire una corretta griglia di riferimento concettuale per affrontare seriamente l’attuale questione migratoria. E’ in questa chiave che FILEF si accinge a ricordare Carlo Levi a quaranta anni dalla sua scomparsa.
PROGRAMMA DELLE INIZIATIVE
Roma – Torino – Reggio-Emilia
24 novembre 2015: Roma, (14.00 – 16.30)
presso il Senato della Repubblica, Sala Zuccari della presidenza del Senato. Palazzo Giustiniani
“Carlo Levi Senatore, scrittore e pittore a 40 anni dalla morte: uno sguardo partecipato sull’emigrazione italiana”
Saluto del Presidente del Senato, Sen. Pietro Grasso
Relatori: On. Mario Tronti, Prof. Emerito di Sociologia Enrico Pugliese, On. Francesco Calvanese,(Presidente FILEF ). Dott. Maurizio Spallaccini (FCLIS - Colonie Libere della Svizzera), Alfonso Liguori (Attore). Conclu-sioni: Sen. Claudio Micheloni, (Presidente del Comitato per le questioni degli italiani all’estero).
_______________
4 dicembre 2015: Torino, (16.00-21.00)Bibliomediateca "Mario Gromo" del Museo del Cine-ma (Via Matilde Serao 8/a—Torino)
“Ricordare Carlo Levi al tempo dei nuovi eso-di”
Interventi: prof. Fabio Pezzetti Tonion (Museo del Cinema), On. Francesco Calvanese, Prof. Francesco Ber-rettini, (presidenza Filef nazionale); Alfonso Liguori (Attore): letture scelte di Carlo Levi.
Proiezione del film: “Cristo si è fermato a Ebo-li” di Francesco Rosi
_______________
5 dicembre 2015: Reggio Emilia, presso il Museo Cervi di Gattatico di Reggio Emilia (9.00 – 14.00)
“Quando Cristo si fermava a Eboli: il mondo contadino da sud a nord all’epoca di Carlo Levi”
Interventi: Laura Salsi e Stefano Morselli (Filef Reggio-Emilia), Albertina Soliani (Presidente Fondazione Alcide Cervi), Prof. Adolfo Pepe (Storico, Fondazione Di Vittorio), Franco Arminio (poeta, direttore del festival La Luna e I Calanchi), Prof. Romeo Guarnieri (docente di storia), Prospero Cerabona (Associazione Carlo Levi e Fondazione Amendola di Torino), Sena-trice Leana Pignedoli (vice presidente Commissione Agricoltura del Senato).
PROGRAMMA DELLE INIZIATIVE
Salerno – Matera – Bari
10 dicembre 2015: Salerno, Università di Salerno (Fisciano), Teatro dell’Università (9.00 – 13.00)
“Ricordare Carlo Levi nella giornata dei diritti umani: incontro con gli studenti dell’Università”
Interventi:
9.00: saluti del Rettore Prof. Aurelio Tommasetti
e del Direttore del Dipartimento prof. Annibale Elia
9.20: introduzione di Rodolfo Ricci (coordinatore Filef)
9.30: proiezione di filmati sulle migrazioni con Maurizio del Bufalo (Festival Cinema dei diritti umani di Napoli)
10.00: Alfonso Liguori legge passaggi dei discorsi al Sena-to di Carlo Levi
10.30: intervento di Enrico Pugliese (prof. Emerito di sociologia e presidente Comitato Filef per Carlo Levi)
11.00: dibattito con gli studenti e i redattori delle radio libere con la partecipazione di: On. Paolo Ferrero (già ministro della solidarietà sociale), prof.ssa Grazia Moffa (Uni-Salerno), On. Francesco Calvanese (presidente Filef), Dott. Massimo Angrisano (Filef Campania).
11,40: intervento del Gruppo della Memoria dell’Università di Salerno
12.00: intervento dell’avv. Franco Massimo Lanocita
12.15: Concerto del Conservatorio di Musica “G. Martuc-ci” di Salerno
_______________
18 dicembre 2015: Matera, Liceo “Carlo Levi – Ema-nuele Duni” - Viale d. Nazioni Unite, 6 (10.00 – 17.00)
Convegno: "Il pensiero di Carlo Levi e la nuova emigrazione"
Interventi: Dott. Piero Lacorazza (Presidente Consiglio Regionale - Regione Basilicata), Dott. Antonio Sanfrance-sco (Filef Basilicata), On. Francesco Calvanese (Filef nazio-nale), Prof. Franco Vitelli (Università di Bari), Prof. Ettore Bove (Università della Basilicata), Pietro Simonetti (Task force Immigrazione Reg. Basilicata), Prof. Mimmo Calbi (docente di Filosofia), Dott. Domenico Notarangelo (studioso di Carlo Levi), Dott. Massimo Angrisano (Filef Campania), Dr. Domenico Guaragna (Filef Basilicata), Dott. Michele Speranza (Fiei), Dott. Rino Giuliani (Ist. Fer-nando Santi), Rodolfo Ricci (Filef nazionale).
*)- L’iniziativa a Bari è prevista per 12 febbraio 2016. Il programma sarà comunicato prossimamente.