Nel più grande flusso migratorio verso l'Argentina, sono venuti anche i miei nonni e bisnonni. Quasi tre milioni di italiani si sono stabiliti in Argentina ed hanno segnato con la propria impronta la struttura culturale del mio amato paese: l’Argentina.
Come molte altre storie sbarcarono nel porto di Buenos Aires con coraggio e forza di spirito lasciandosi dietro il loro amato paese.
FAMIGLIA FERRARI - SALVAGNO
Giuseppe Antonio Ferrari e Santina Cei sono nati nel 1852 e nel 1855, rispettivamente, a Silvano Pietra, un piccolo paese in provincia di Pavia, Lombardia. Dopo il loro matrimonio nel 1875 decisero di emigrare in Argentina il 27 ottobre 1883 con il loro bambino di appena un anno. La nave che li ha portato qua si chiamava S.S. Sirius. Da buenos aires hanno viaggiato verso Santa Fe per vivere in un'altra piccola città: Colonia Belgrano. Lavoravano in campagna così come nella loro terra natia. Avevano 6 figli, Ernesto Ferrari è il mio bisnonno.
Piroscafo S.S. Sirio
Juan Salvagno e Luisa Ghirardi sono nati nel 1862 a Piscina, Torino, Piamonte. Emigrarono in Argentina e si stabilirono a Pilar in provincia di Santa Fe. Ebbero una fliglia, Maria Salvagno, la mia bisnonna, che conosceva e si sposava con Ernesto Ferrari, con il quale ebbe Avelino Clodomiro Ferrari, mio nonno paterno.
Certificato di nascita rilasciato dalla chiesa di Marco Bonetto
FAMIGLIA BONETTO - SONEGO
Doménico Bonetto e Teresa Franco sono nati nell 1853 e nell 1858. Avevano Marco Bonetto nato il 24 de Marzo 1895, lui è il mio bisnono. I suoi genitori sono originari della Regione Piemonte. Domenico e Teresa decisero di emigrare in Argentina perché il fratello di Teresa, Marco Franco, era già emigrato cercando, come tanti altri in quel tempo, un'opportunità di lavoro migliore. Lui scrisse molte lettere a sua sorella dicendo che aveva trovato lavoro come operaio in fabbrica. Marco Bonetto si è sposato nel 1914 con Luisa Sonego, nata in Argentina, i suoi genitori Santos Sonego e Regina Pivetta provengono da Brugnera, Pordenone, Friuli-Venezia-Giulia. I suoi nonni si chiamavano Antonio Sonego, Luisa Moretto, Luis Pivetta e Giovanna Demaschi. La famiglia Bonetto emigrò a Gessler, nella provincia di Santa Fe, mentre la famiglia Sonego emigrò a Colonia Belgrano sempre nella provincia di Santa Fe. Erano agricoltori come i loro antenati in Italia. Marco Bonetto e Luisa Sonego ebbero Aurora Amalia Bonetto, la mia nonna paterna. Mio padre Oscar Ernesto Marco dice che è stato molto divertente andare a casa dei suoi nonni Marco e Luisa perché parlavano in 2 lingue: spagnolo e friulano. Tranne quando Marco e Luisa litigavano! Mio padre ha imparato parolacce nelle due lingue!
Salvatore Guglielmucci
FAMIGLIA GUGLIELMUCCI - BORTOLI
Nella foto si vede Salvatore Michele Guglielmucci, il mio bisnono, nato a Oppido Lucano il 2 giugno 1907 in provincia di Potenza in Basilicata, emigrato in America il 12 gennaio 1925 sulla nave Silver. I suoi genitori si chiamavano Vito Guglielmucci e Maria Antonia Avigliano. Ha lavorato come ispettore nella compagnia di tram statale della città di Santa Fe. Tornò nella sua amata Italia nel 1951 per ricongiungersi con i genitori e le sorelle. Prima di imbarcarsi, ha ricevuto un telegramma con l'amara notizia che sua madre era morta.
Elvira Bortoli
Salvatore sposò Elvira Bortoli il 25 ottobre 1930, nata il 10 giugno 1909 in Argentina. La donna nella foto è Elvira all’età di 18 anni. I suoi genitori sono originari di Lucca in provincia di Lucca e della Regione Toscana, si chiamavano Roberto Bortoli e Teresa Pulsoni. Emigrarono prima in Brasile e poi in Argentina nel 1909. Roberto ha lavorato tutta la sua vita su progetti di autostrade e ponti. Salvatore Guglielmucci e Elvira Bórtoli, ebbero Maria Antonia Guglielmucci, la mia nonna materna. Ho passato anni cercando di ricostruire la mia storia familiare spinto da una profonda ammirazione per gli immigrati che arrivavano in un paese sconosciuto, con una lingua diversa, e lasciavano indietro i propri cari. Molte storie raccontano quegli addii familiari, che in molti casi non si sono mai più rivisti. Ricordo mia madre che diceva che Salvatore Guglielmucci piangeva ogni volta che ascoltava la canzone ¨mamma¨ di Beniamino Gigli. O mio papà, ascoltava i suoi nonni parlare in piemontese o in friulano e gli raccontavano vecchie storie di famiglia. Molte volte si vuole descrivere l'Argentina, per capire quanto sia europea o latinoamericana. L'Argentina è l'Argentina, ha ricevuto più di 6 milioni di europei e insieme ai popoli originari d'Argentina e all'immigrazione dai paesi vicini siamo diventati una nazione multiculturale. Grazie a tutti loro, oggi ho nel mio "DNA culturale" un po' della cultura di tutti quei milioni di persone che compongono questo Paese! Pamela Ferrari En el proceso migratorio más numeroso que tuvo la República Argentina vinieron mi abuelos y bisabuelos. Unos tres millones de Italianos se asentaron y forjaron parte de la estructura cultural de mi querido país Argentina. Como tantas otras historias, bajaron en puerto de Buenos Aires para ¨hacer la América¨ con un puñado de coraje y esperanza dejando atrás su querida Italia.
FAMILIA FERRARI – SALVAGNO
Giuseppe Antonio Ferrari y Santana Cei nacieron en 1852 y 1855 en Silvano Pietra, un pequeño pueblo en la provincia de Pavía en la Región de la Lombardía. Luego de casarse en 1875 y con su pequeño hijo de un año decidieron emigrar a Argentina el 27 de Octubre de 1883 en el Barco de nombre S.S. Sirio. Viajaron desde Buenos Aires a Santa Fe para vivir en otro pequeño pueblo, Colonia Belgrano. Trabajaron en el campo tal como lo hacían en su tierra natal. Tuvieron 6 hijos, Ernesto Ferrari es mi bisabuelo. Barco S.S. Sirio Juan Salvagno y Luisa Ghirardi nacieron en 1862, en Piscina, Torino, Piamonte. Emigraron a Argentina y se localizaron en Pilar en la Provincia de Santa Fe. Tuvieron a Maria Salvagno, mi bisabuela, quien se casó con Ernesto Ferrari. Ernesto Ferrari y Maria Salvagno tuvieron a Avelino Clodomiro Ferrari, mi abuelo paterno.
FAMILIA BONETTO – SONEGO
Doménico Bonetto y Teresa Franco nacieron en 1853 y en 1858, respectivamente. Tuvieron un hijo llamado Marco Bonetto que nació el 24 de Marzo de 1895, él es mi bisabuelo. Sus padres son originarios de la Región de Piamonte. Doménico y Teresa decidieron emigrar a Argentina porque el hermano de Teresa, Marco Franco, había emigrado a este país en busca de mejores oportunidades y a través de cartas le comentaba a su hermana que había conseguido trabajo como obrero. Marco Bonetto se casó en 1914 con Luisa Sonego, nacida en Argentina, sus padres Santos Sonego y Regina Pivetta son originarios de Brugnera, Pordenone, Friulli-Venezia-Giullia. Los abuelos de Luisa se llamaban Antonio Sonego, Luisa Moretto, Luis Pivetta y Giovanna Demaschi. La familia Bonetto emigró a Gesler Provincia de Santa Fe mientras que la familia Sonego emigró a Colonia Belgrano, también en Provincia de Santa Fe. Todos fueron agricultores como sus antepasados en su Italia natal. Marco Bonetto y Luisa Sonego tuvieron a Aurora Amalia Bonetto, mi abuela paterna. Mi padre Oscar Ernesto Marco siempre cuenta que era muy chistoso ir a la casa de sus abuelos Marco y Luisa porque se hablaba en 3 idiomas; español, friulano y piamontés, ¡Exceptuando cuándo Marco y Luisa discutían! ¡Si algo mi papá aprendió es a decir groserías en ambas lenguas!
FAMILIA GUGLIELMUCCI – BORTOLI
En la foto se puede apreciar a Salvatore Michele Guglielmucci nacido en Oppido Lucano el 2 de Junio de 1907 en la provincia de Potenza en la Región de la Basilicata, emigró a América el 12 de Enero de 1925 en el Barco de nombre Plata. Sus padres fueron Vito Guglielmucci y Maria Antonia Avigliano. Se desempeñó como Inspector en la compañía estatal de tranvía de la ciudad de Santa Fe. Volvió a su tierra natal tan amada en el año 1951 para reencontrarse con sus padres y sus hermanas. Antes de embarcar recibe la amarga noticia que su madre había fallecido. Salvatore se casó el 25 de Octubre de 1930 con Elvira Bórtoli nacida el 10 de Junio de 1909 en Argentina. Su fotografía la muestra a ella con 18 años. Sus padres son originarios de Lucca en la provincia de Lucca y la Región de la Toscana, se llamaban Roberto Bórtoli y Teresa Pulsoni. Migraron primeramente a Brasil para luego venir a Argentina en el año 1909. Roberto se dedicó toda su vida al oficio de la construcción tanto en la región como en Estados Unidos, país al que viajaba frecuentemente por negocios. Salvatore Guglielmucci y Elvira Bórtoli tuvieron a Maria Antonia Guglielmucci, mi abuela materna. Llevo años intentando reconstruir mi historia familiar por la profunda admiración que me provocan todos los inmigrantes que vinieron a un país desconocido, con un idioma diferente y dejando atrás a sus seres queridos. Muchas historias familiares cuentan esas despedidas, que en muchos casos, nunca volvieron a verse. Recuerdo a mi madre decir que Salvatore Guglielmucci lloraba cada vez que escuchaba la canción ¨mamma¨ de Beniamino Gigli. O mi papá, escuchaba a sus abuelos hablar en piamontes o friulano y le contaban viejas historias familiares. Muchas veces se intenta clasificar a Argentina, cuan Europea o Latinoamericana es, Argentina es Argentina, hemos recibido a más de 6 millones de Europeos y conjuntamente con los pueblos originarios de este país y la inmigración de países limítrofes nos hemos transformado en una nación multicultural. ¡Gracias a todos ellos hoy tengo en mi ADN cultural un poco de todos esos millones que formaron esta patria! Pamela Ferrari