Il dramma dei migranti, l’assedio della austerità, la messa in mora della democrazia, lo smantellamento delle conquiste sociali, il ricorso sistematico alla guerra praticati dalle «classi dirigenti europee» ci dicono che una intera civiltà, quella di un compromesso sociale avanzato, frutto di decenni di lotte e passato anche attraverso gli orrori del secolo, viene rottamata. Noi che da molto tempo ci impegniamo in tanti movimenti e tante lotte che hanno attraversato lo stesso scenario europeo sentiamo però un enorme divario nei rapporti di forza. Le «classi dirigenti» hanno costruito un sistema di potere post democratico e a-democratico che ha messo insieme i tratti peggiori dei poteri della globalizzazione in un accordo scellerato che dismette ogni idea di bene comune e mette in conto la rovina dei più. Purtroppo questo processo non ha trovato capacità di risposta adeguata da parte del movimento operaio, delle sinistre, dei democratici, la cui efficacia è rimasta confinata nelle vecchie dimensioni. Essi hanno finito per dividersi tra una parte, maggioritaria, cooptata dai poteri dominanti e ormai corresponsabile e una parte, minore, che ha tentato la resistenza. Ci sono stati e ci sono grandi movimenti, dai pacifisti, ai social forum, alle lotte contro l’austerità, ai migranti, a quelli per una nuova centralità mediterranea. La Francia sta conoscendo una nuova stagione di conflitti sociali. Ci sono resistenze come quella greca. Ma non si è ancora costruita una nuova dimensione europea del movimenti dei lavoratori e delle lavoratrici, dei movimenti ambientalisti, sociali, dei diritti e della sinistra. Ci sono tentativi importanti che provano ad andare in questa direzione. Tra loro il Partito della Sinistra Europea. Nato dall’impegno di molte forze di alternativa in tutta Europa tra cui, in Italia, Rifondazione Comunista. Il Partito della Sinistra Europea è l’unico partito che nella sua interezza si è schierato e ha lottato contro l’austerità, il liberismo, le guerre, per i migranti. Che ha sistematicamente lavorato con e per i movimenti. Che fa prevalere le logiche sociali a quella della sommatoria degli interessi delle singole realtà. Inoltre prevede anche l’iscrizione individuale ad indicare la volontà di voler essere un soggetto che non è solo punto di incontro di forze organizzate ma pienamente e democraticamente a disposizione di tutte e tutti. Di questa importante facoltà decidiamo di chiedere di avvalerci e proponiamo di farlo alle tantissime persone che condividono l’esigenza di un nuova dimensione della politica. Chiediamo e proponiamo cioè di iscriverci individualmente al Partito della Sinistra Europea. Vogliamo cosi contribuire a un salto di qualità della politica che non può avvenire se non in una chiave europea, ponendosi all’altezza della sfida di oggi che vive precisamente nei territori e nella dimensione continentale. Vogliamo cosi contribuire anche alla crescita, al rafforzamento, all’allargamento e all’espansione del Partito della Sinistra Europea, come punto di riferimento per una alternativa indispensabile e al suo divenire compiutamente un soggetto che esprime una politica europea e mediterranea animata direttamente dai suoi aderenti. Nanni Alleva, Francesco Auletta, Sergio Brenna, Elisabetta Cangelosi, Loris Caruso, Paolo Favilli, Alfonso Gianni, Guido Liguori, Andrea Maccarrone, Graziella Mascia, Giovanni Mazzetti, Sandro Medici, Eugenio Melandri, Roberto Musacchio, Edda Pando, Luigi Pandolfi, Monica Pasquino, Gabriele Pastrello, Tonino Perna, Marco Revelli, Gianni Rinaldini, Tiziano Rinaldini, Mimmo Rizzuti, Giulia Rodano, Antonia Romano, Bia Sarasini, Massimo Torelli, Giovanna Vertova Per adesioni: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.