"Vi inseguiamo dappertutto, per lasciarvi senza un rifugio, senza mezzi di sostentamento, senza alcuna protezione. Dovete restare in mezzo alla strada, come cani randagi, così sarete riconoscibili e in balìa delle nostre retate, proti per l'inferno dei Cie e per la deportazione nei Paesi da cui siete fuggiti. Tolleranza zero! Cattivismo assoluto! E se qualcuno vi aiuta, colpiamo anche lui: i bravi italiani devono denunciarvi e darvi la caccia: non per niente ci apprestiamo a formare le milizie anti- straniero! Non devono darvi un lavoro: sarebbe in nero e si metterebbero nei guai. Se poi vi affittano un appartamento, consentendovi di riparare sotto un tetto, noi glielo sequestriamo. Ce l'abbiamo duro, ma soprattutto ce l'abbiamo bianco!" A Milano è in corso il sequestro di 22 appartamenti, affittati a immigrati "clandestini": molti di loro provengono da gravi crisi umanitarie in Africa, ma il diritto d'asilo e la protezione sussidiaria, in Italia, sono solo "teorie". L'indagine che ha portato all'operazione "Staniamo il migrante" (nome di fantasia) è durata 7 mesi e ha condotto le "autorità " all'arresto di 17 persone e alla denuncia di altre 117. Ma la caccia all'uomo continua. Ricordiamo che la Corte di Cassazione (prima sezione penale, 7 maggio 2009, n. 19171) ha stabilito che è lecito affittare un appartamento a un cittadino extracomunitario, privo del permesso di soggiorno, a patto che il canone di affitto sia equo. Secondo la Corte si prospetta dolo specifico solo se vi sia ingiusto profitto. E in quel caso, il proprietario dovrebbe semplicemente restituire il denaro ricevuto in eccesso.