E’ stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale l’annuncio del deposito in Cassazione, il 4 settembre scorso, della richiesta di un referendum che chiede di ridurre gli anni di residenza necessari per poter fare richiesta di cittadinanza italiana. Con questo referendum, l’Italia si allinea alle norme sulla cittadinanza dei grandi Paesi europei:

dopo 5 anni di permanenza legale in Italia, si potrà richiedere la cittadinanza italiana e trasmetterla alle proprie figlie e ai propri figli minorenni. Per troppi anni il Parlamento è rimasto immobile di fronte alle richieste di molte persone nate e/o cresciute in Italia, che vivono, studiano e lavorano contribuendo al presente e futuro del nostro Paese, ma che non sono ancora riconosciute per quello che sono: italiani e italiane a tutti gli effetti. Con il referendum la parola passa ai cittadini per dimostrare che nel garantire tutele e opportunità non si toglie nulla a nessuno, ma si diminuiscono le ingiustizie e si fa crescere un Paese che rischia il declino. La raccolta firme inizia dal 6 settembre e terminerà purtroppo già il 30 settembre. La raccolta è solo online. È quindi necessaria una grande mobilitazione per raggiungere un obiettivo impegnativo ma possibile e per andare a referendum nel 2025. Di seguito dove trovate tutte le prime informazioni e materiale di sensibilizzazione. (Che verrà arricchito si video ed altre schede esplicative nei prossimi giorni)

REFERENDUM CITTADINANZA

Grazie a questo referendum verranno ridotti da 10 a 5 gli anni di residenza legale in Italia richiesti per poter avanzare la domanda di cittadinanza italiana che, una volta ottenuta, sarebbe automaticamente trasmessa ai propri figli e alle proprie figlie minorenni. Questa semplice modifica rappresenterebbe una conquista decisiva per la vita di molti cittadini di origine straniera (secondo le stime si tratterebbe di circa 2.500.000 persone) che, in questo Paese, non solo nascono e crescono, ma da anni vi abitano, lavorano e contribuiscono alla sua crescita. Partecipare agevolmente a percorsi di studio all’estero, rappresentare l’Italia nelle competizioni sportive senza restrizioni, poter votare, poter partecipare a concorsi pubblici come tutti gli altri cittadini italiani. Diritti oggi negati. Il Referendum vuole allineare l’Italia ai maggiori paesi europei che hanno già compreso come promuovere diritti, tutele e opportunità garantisca ricchezza e crescita per l’intero Paese. Siamo figlie e figli d’Italia. L’obiettivo è quello di raccogliere 500.000 firme entro il 30 settembre!

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(FONTE: emigrazione notizie)