Immigrazione

Riceviamo e volentieri pubblichiamo.                                            Bari,20.4.2015  prot.10                                                        dott. Onofrio  Introna                                                       Presidente del Consiglio Regionale                                                       All’on.le dott.Nichi Vendola                                                       Presidente della Regione                                                       Ai Signori Presidenti dei Gruppi Consiliari

(SA) - Ancora una volta, il mare implacabile si chiude su centinaia di persone colpevoli solo di volere sfuggire alla guerra, alla fame, alle torturo, alle persecuzioni di vario genere portate avanti nel nome di una religione che per altro non lo vuole. La morte, si sa, fa parte della vita.

Una nuova ecatombe sul Canale di Sicilia al largo delle coste libiche a causa di un naufragio provocato dal capovolgimento di un gommone. Le testimonianze della tragedia sembrano inequivocabili, anche se ci sono ancora in corso verifiche. Le navi di Triton, soprattutto quelle italiane –

CHIUDERE COL SOCCORSO IN MARE E AVVIARE UNA POLITICA D’IMMIGRAZIONE REGOLARE di Agostino Spataro  MA QUANTI NE DOVRANNO MORIRE PER CAMBIARE POLITICA? Avverto che sarò lungo, necessariamente. Se volete, potete evitare la lettura di questa riflessione scaturita  mentre ero in preda al turbamento per l’inquietante notizia (in corso di accertamento giudiziario) degli immigrati cristiani gettati in pasto

Iniziato l’esame in Assemblea alla Camera La Camera dei deputati nella seduta del 15 aprile 2015, ha approvato ildisegno di legge (A.C. 1803-A) che prevede l'istituzione della Giornata nazionale in memoria delle vittime dell'immigrazione, individuandola nella giornata del 3 ottobre.

Una circolare del Ministero dell’Interno fornisce chiarimenti sui titoli di studio che esonerano dai test di lingua e educazione civica Con la circolare n. 1653 del 17 marzo 2015 il Ministero dell’Interno ha fornito una serie di chiarimenti, in tema di verifica finale dell’adempimento dell’accordo di integrazione.

Roma - L’Italia delle imprese è sempre più multietnica: sono cresciute di 23mila unità quelle individuali costituite da cittadini provenienti da Paesi extracomunitari nel 2014, superando quota 335mila nel complesso, una ogni 10 imprese che adottano questa forma giuridica.